Chiedo scusa se un topic simile è stato già aperto, ho fatto una ricerca e non mi è sembrato di trovarlo.
Finalmente ieri sono riuscito a vedere quest'altra perla del maestro che per l'ennessima volta ha saputo regalarmi delle splendide emozioni.
Una delle cose che più mi hanno colpito è stata l'ambientazione nella nostra Italia di inizio 900. Veramente accurata e suggestiva.
Poi l'emozione più grande me l'ha data il personaggio di Marco Pagot, una figura molto romantica, direi quasi Harlocckiana: un aviatore cacciatore di taglie che vive su un'isola deserta costretto a nascondersi per aver rinnegato un governo in cui non crede più (quello fascista). Senza donna (alla fine del film rifiuta ben due amori), senza figli, sotto i continui rischi di un mestiere pericoloso e di una vita solitaria, vissuta pericolosamente e a caro prezzo per poter essere e rimanere libero come il vento. E' proprio il mio ideale di libertà, lo adoro
Grazie Hayao, ancora una volta ci hai fatto sognare.
E stasera si va con Nausicaa
PS.
Per non parlare degli occhi della cassiera del cinema. O ieri ero totalmente rinko, oppure assomigliava ai tipini Miyazakyani. Se stasera la trovo ancora li le chiederò la mano
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