IL NUOVO FILM GHIBLI SARA': GEDO SENKI

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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MaRu
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Messaggio da MaRu »

A proposito di libri... sto scegliendo le foto e le immagini per Takahata. Ne abbiamo di bellissime al regista e quando dico bellissime intendo proprio "bellissime". Roba inedita, di prima mano... anzi di primo scatto. Non mi sbilancio sulla cortesia di mes amis les français per timore che qualcuno operi alle spalle come sua infida abitudine.

Il libro è migliorato di parecchio dalla prima stesura. Una prefazione importante e micidiale per chiunque vorrà ostacolare la pubblicazione, una appendice che si arricchisce di una breve ma intensa intervista al regista.

Spero di vederlo in libreria entro la fine dell'anno. Mi hanno sostenuto in parecchi: da Parigi a Tokyo, in Italia pochi ma buoni. Credo sia un lavoro appassionato, prima di tutto, nn troppo rigido, utile in qualche misura e dispiace che lo stesso Takahata apprezzi poco il progetto per via delle immagini, delle chiacchiere di qualche fetente e per l'ostacolo della lingua.

Ciò che mi inquieta è COME MAI la pubblicazione di un libro di cinema dal quale nn ne uscirò certo ricco, possa generare tanti impicci burocratici per certe persone del Ghibli, mentre con grande ipocrisia si bacia il deretano a Major che bistrattano l'opera di Miyazaki e Takahata.
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Shinji71
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Messaggio da Shinji71 »

be vedila da questo lato,una serie di burocratismi impediscono o limitano pure l'uscita di ciofeche o best of ....
per il resto attendo impaziente e mi prenoto
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Dottor Rao
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Messaggio da Dottor Rao »

E magari ci saremo anche io e Haku (lui è sicuro al 100%, io sono in forse). In tal caso sarà un onore conoscere Darth MaRu di persona :wink:
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kaorj
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Messaggio da kaorj »

Ciao Rao! :D
Che bello rileggerti! Dai che ci si vede a Venezia!

Ehmm... scusate... Torniamo in tema...

A 2 settimane dall'uscita, il film Gedo Senki continua a mantenere il 1° posto al box office:

1 Gedo-Senki (2weeks)
2 Pirates of the Caribbean: (3weeks)
3 Japan sinks (4weeks)

… e il buon Goro ha tirato un sospiro di sollievo anche per quanto riguarda il giudizio di Ursula Le Guin sul suo film (insieme a Suzuki son partiti alla volta dell’America, per mostrare in anteprima alla scrittrice, la tanto a lei richiesta trasposizione)… Sul suo blog, Goro riporta il sintetico giudizio:

“Non è il mio libro.
E’ il tuo film.
Ed è un buon film”


Ma nonostante le suddette premesse, ciò che si vanno raccogliendo sul film, sono per lo più giudizi negativi…

Approfittando di un po’ di solitario relax in ufficio, ho messo insieme qualche report preso dai vari siti che ne parlano… Più che altro sono giudizi di fan dello Studio…

La cosa che mi ha un po' stupito è che i "rari" estimatori del film, l'apprezzano proprio per i motivi che altri trovano scadenti... :?

Tenete presente che sono senza vocabolario e il mio inglese è quello che è :oops:
Spero che i concetti si capiscano comunque e mi auguro di aver messo tutti i tag spoiler al punto giusto…Immagine

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Papà Hayao aveva ragione a preoccuparsi…

Sabato 29 luglio è stato un gran giorno, addirittura un avvenimento.
Ogni uscita in Giappone di un nuovo film Ghibli è sempre accompagnata da una notevole fanfara mediatica. Il singolo tratto dalla colonna sonora originale: “Theru no uta” è già uscito da alcune settimane... come il resto della colonna sonora. Manifesti in ogni strada, spot alla televisione… Insomma operazione promozione più che riuscita!!
Sotto l'egida protettiva di suo padre, il figlio di Miyazaki ha ereditato una regia direttamente da "statuto", senza passare per diritto di successione. Si capisce perchè i giapponesi fossero diffidenti.
Malgrado i suoi 39 anni, Goro resta uno sconosciuto. È solamente “il figlio”. Gorô Miyazaki però aveva rassicurato i fan, riprendendo in generale il chara tipico dei personaggi del "Maestro", presentandoli in alcuni trailer di ottima fattura...
I giapponesi quindi ci hanno creduto, come me del resto, ed il primo giorno di proiezione del film, tutte le sale erano al completo.
Ma parliamo del film. Non vi racconterò la storia. Se avete troppo fretta per aspettare l'uscita europea, gettatevi sui libri di Ursula K. il Guin e la sua saga di Earthsea.
Ve lo confesso, non ho letto i libri prima di vedere il film. 2 Ore di film, sono troppo poche per riprendere una tale saga. Lontana da essere aderente ai libri, la storia presentata nel film ci mostra che il signor Gorô ha soprattutto cercato di riprndere "l'universo" ed i personaggi del mondo di Earthsea. Dato che non è il mio campo, lascerò che siano i puristi del Fantasy a sviscerarsi sull'argomento. Chi dice fantasy, dice cultura celtica, dunque cultura europea. Il figlio ha preso la cosa nel senso letterale del termine. Questo film non ha nessuna attinenza o rimando con l'Asia.

La sceneggiatura tratta l'argomento dell'immortalità e della paura della morte. Sei personaggi principali si affrontano in due gruppi, i buoni ed i cattivi... Ci sono alcuni passaggi che sarebbero potuti essere interessanti, ma l'insieme è piuttosto confuso e tutto finisce per essere "piatto".

Si può dire che questo film è principalmente "contemplativo". Ci si lascia soggiogare dai primi 10 minuti… ma guardare dei bei fondali, assemblati su una dubbia animazione per 115 minuti è assai dura (il numero di scene chiave è ridotto ai minimi termini).
Gorô avrebbe fatto meglio a tenersi il suo posto al museo Ghibli, piuttosto che lanciarsi in questa sfortunata avventura. Ora si aspettano le critiche dei fan ed il verdetto del box-office. La stampa ufficiale giapponese, è passata dal massimo risalto possibile concesso al film, ad una più elevata discrezione... e ciò è non è un buon segno.

Quando si va a vedere il film, bisogna tener ben presente che non ha niente a che vedere con i precedenti lavori di Hayao Miyazaki.
Non c'è una briciola di umorismo, i personaggi sono assai piatti e mal caratterizzati, nessuna allusione alla natura, nessun piccolo personaggio fiabesco… La magia "sognante" proprio del Sensei Hayao, qui non è presente... Gorô ha di Miyazaki solo il nome.

Il film è soprattutto una prova di prodezza tecnica, in particolare nel disegno degli scenari. Sono semplicemente magnifici, corredati da una musica molto europea, ma che fa un po' rimpiangere Joe Hisaishi, il compositore fedele al padre... anche se questi nuovi suoni per un film Ghibli si adattano perfettamente all'universo Eroico-Fantasy del film. Tamiya Terashima è la grande e piacevole sorpresa di questo film. Il suo universo musicale è veramente magico.

L'altro punto forte oltre ai fondali: i suoni veri e propri dell'ambiente naturale, di pura bellezza. Si capisce che il lavoro effettuato è stato enorme, e che lo staff degli effetti sonori sapeva ciò che faceva. Le voci dei personaggi non hanno di che essere rimproverate.

In quanto alla grafica, alcune brevi sequenze 3D non hanno niente da invidiare alle precedenti produzioni dello studio. Sono veramente efficaci ma sono rare e mal integrate nel contesto dell'animazione.

Malgrado il suntuoso universo grafico, basta che lo scenario si animi perchè il disegno diventi grossolano, l'animazione 2D l'inghiotta e lo snaturi senza pietà. (Ebbene si, sto proprio parlando di un film Ghibli). Non ho mai visto un'animazione tanto scarsa in un film d'animazione giapponese uscito al cinema.
Il colmo si raggiunge in un momento critico del film, quando l'eroina canta una canzone che ha chiaramente lo scopo di commuovere il pubblico. Malgrado una voce ed una magnifica canzone, l'animazione rimane pessima. Sembra che il personaggio sia preda di una crisi di asma, ogni volta che apre la bocca.

E' bello il fatto che Goro abbia cercato di “recuperare” il character design di suo padre, ma è evidente che non sa ancora come servirsene. Gorô ha ripreso grossolanamente la grafica utilizzata in un vecchio manga di suo padre intitolato “Shuna no Tabì” (una storia “pre-Nausicaä”), ma in modo inadeguato. I personaggi sono mal integrati rispetto all'ambiente naturale. Se da un lato si hanno degli scenari curatissimi, dall'altro vi sono dei personaggi dai tratti volgari e con abiti troppo semplici ed insipidi. In più occasioni durante il film, i mantelli dei personaggi nascondono i loro corpi e i loro poveri completi. Sembra abbastanza palese che questa esagerata strategia, ha lo scopo di facilitare l'animazione.

Per ora quindi Gorô, non si può proclamare un Maestro come suo padre. Lo si può diventare con l'esperienza ed il talento. E per ora queste due qualità restano assenti.Lo Studio Ghibli deve tirar fuori la testa da questa crisi, prendendo coscienza dei propri errori. Per me, il sogno si è spezzato. All'uscita dal cinema, le promettenti premesse, hanno lasciato il posto alla delusione.

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Sono appena tornato dal cinema…
Questo Gedo Senki non mi è molto piaciuto.
Qualche premessa:
Per chi non l’avesse letta, la saga di "Terramare" è davvero vasta, mentre nel film è trattato solo uno dei libri. Il regista quindi di non fa l'errore di introdurre per ore i personaggi, per non confondere la storia. In effetti però cade nell'eccesso inverso, facendo si che si rimanga sconcertati in alcuni momenti, aspettando pazientemente " la scena" sensata che spieghi i retroscena, ma che in effetti... non arriva mai! C'è qualcosa del genere alla fine, ma si concentra solo sulla questione "principale" del film.
Dato che il film è incentrato su una trama "in corso", anche la fine non è una fine vera e propria (e Goro ha già negato di voler fare un prequel od un sequel...). Il film è abbastanza fiacco, non accade per così dire quasi niente.
Il ritmo è mal dosato, e non si sente nessuna tensione nella scena finale che una volta conclusa... punto, finisce tutto lì.
Le spiegazioni sul mondo di Terramare ed il viaggio per ristabilire l'equilibrio, ci sono solo alla fine del film. Ged è uno stregone dalle notevoli capacità nel mondo di Terramare, dove gli stregoni sono i garanti del suo equilibrio.
Spoiler:
Arren incontra Ged, in un contesto particolare poiché Arren è fuggito dal suo regno dopo avere ucciso il proprio padre. La storia si concentra su una strega che, avendo scoperto il segreto dell'immortalità, comincia a creare confusione tra i mondi delle tenebre e quello dei viventi (di luce)...
Si intuisce alla fine del film, che si è visto appena un "breve assaggio" di un lungo affresco di "Eroica fantasy...". Il viaggio di Arren e Ged comincia troppo casualmente. È un po frustrante perché tanti fili rimangono insuluti (e non ci sarà ne un sequel nè un prequel...).
Formalmente e visivamente il film è aderente alla novella Grafica a colori di Miyazaki " Shuna no Tabì ": si riconoscono i carri che trasportano gli schiavi, il concetto stesso di questi schiavi, la città di Hottot che assomiglia alla grande città nella quale arriva Shuna all'inizio del suo viaggio.

Ma tutto rimane troppo generico...

Le musiche sono magnifiche, e si fondono a meraviglia con il film. Alcuni scenari sono sublimi, sia quelli naturali, come quelli della città (i colori sono splendidi). Un'estasi per gli occhi... Soprattutto il primo quarto d'ora...

L'animazione è invece davvero troppo disomogenea. Certo, nelle rare scene di azione è fluida, con anche talvolta delle sequenze 3D molto impressionanti, o come il lavoro sull'animazione dei draghi... Invece il chara design non è abbastanza curato, i personaggi sembrano talvolta avere addirittura dei visi differenti! Certi primi piani di visi (vedi in particolare il primo combattimento di Arren per salvare Teru) sono di una bruttezza sorprendente per una produzione Ghibli. Ciò, sommato al fatto che l'animazione è spesso proprio debole, irregolare, il risultato è una sensazione di disarmonia generale. Il livello dell'animazione e del chara design, manca spesso della padronanza espressa negli altri film Ghibli.
Nonostante il nome del regista, non è assolutamente un film "targato" Miyazaki... Non ci si avvicina nemmeno...
Riassumendo i punti di forza sono gli scenari e le musiche. Sembra mancare invece la maniacale perfezione nel chara design e nell'animazione degli altri film dello studio. Peccato che la storia sia così debole. Arricchendo un po' di più i personaggi e la trama, il film sarebbe potuto probabilmente essere più interessante... Ci si annoia un po', ma è comunque un bello spettacolo per gli occhi.

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Avevo deciso di non intervenire, ma alcune critiche sono davvero eccessive.

Io sono andato a vedermelo appena uscito e mi è piaciuto molto. È assurdo ritenere che un regista al suo esordio possa realizzare il suo primo film superlativamente, per quanto si tratti di un film Ghibli.
Goro nel bene o nel male è alla sua prima esperienza nell'animazione. E' laureato in scienze forestali, ed ha seguito come consulente la progettazione di parchi e progetti di selvicoltura urbani. E' entrato a far parte dell'universo Ghibli, solo quando ha progettato il Museo Ghibli nel 1998, per poi diventarne il direttore dal 2001 al 2005.
Allo stesso modo non sopporto i discorsi del tipo "Goro lavora sotto l'egida protettiva di suo padre". Tutti hanno detto e ripetuto che il padre ed il figlio non si sono mai parlati per la produzione del film.

Per ritornare al film in sé, in effetti non è perfetto...
Si, non tutti gli scenari sono sontuosi, e il deserto all'inizio è decisamente imperfetto. Il resto è magnifico, certo, ma quel deserto mi è personalmente rimasto di traverso.
Si, la musica non ha niente di eccezionale. Sa di già sentito, per la maggior parte delle scene. E la canzone di Teru non è così magica, alla cantante manca la capacità di tenere a lungo la nota a cappella.
No, l'animazione non è poi così malvagia. Tutte le sequenze aeree e la scena finale sono decisamente riuscite, secondo me.

Infine, il fatto che la storia sia striminzita, addirittura complicata e/o incompiuta, amerei che mi si dicesse quali adattamenti delle grandi saghe di fantascienza o di "héroic fantasy" ci riescono in neanche 2 ore di film. Il fatto è che contrariamente alla saga di Tolkien ad esempio, " Gedo Senki " mi fatto venir voglia di leggermi i libri da cui è tratto, e credo che non ci sia niente di più importante, in quanto ad adattamento.

Per riassumere sono andato a vedermi Gedo con tutte le riserve del caso in quanto fan Ghibli e ne sono uscito molto soddisfatto... Questo film non è certamente un capolavoro, ma dubito che abbia mai avuto la pretesa di esserlo. Lo ritengo un "mancato" ottimo film tipo Nausicaa, in quanto ad adattamento dall'opera originale. Ma ribadisco che lo ritengo un opera davvero molto buona, addirittura eccellente tenedo conto che è lungometraggio d'esordio. ( Per farvi capire i miei metri di giudizio, preciso che adoro "La ricompensa del gatto", mentre "Il castello errante di Howl", lo confesso, non è tra i miei preferiti).

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Il film di Gedo Senki non è poi così male... E' abbastanza godibile.
Gli sfondi sono molto belli come ogni altro film Ghibli.
Molti si lamentano per il carattere piatto dei personaggi (anche dal punto di vista grafico). Ma Goro aveva dichiarato fin dall'inizio della produzione che avrebbe usato una linea grafica più semplice. Quindi è intenzionale anche se non di gran effetto.
Ok, la trama non è drammatica e non ci sono momenti da "montagne russe", ma Goro non dovrebbe essere biasimato per questo.
Per farvi capire ho letto su un'intervista fattagli dallo Yomiuri, che Goro per primo sembra aver affrontando la produzione senza troppi drammi. Spiegava che la sua strategia era di ignorare la pressione, concentrandosi invece sul compito che lo aspettava, e sul tipo di film che voleva creare.
Riporto:
"Io volevo creare qualcosa di simile alle opere che ho visto quand'ero un ragazzo di Hayao Miyazaki ed Isao Takahata" dice Goro (preferendo riferirsi a suo padre per nome e cognome piuttosto che riferirsi a lui con titoli più "familiari").
"Quando mi sono chiesto perché desiderassi girare un film, la risposta è stata nei film di Hayao Miyazaki ...In un certo senso, non mi interessano nemmeno gli altri generi di animazione. Nel senso che non voglio fare un tipo di film come lo farebbero Mamoru Oshii o Katsuhiro Otomo, ad esempio".

Quindi nessuna meraviglia se in Gedo Senki ci sono dei rimandi alle altre opere dello Studio Ghibli.
Spoiler:
Ad esempio, il protagonista Ged è un mago che vaga da una città fantasma ad un altra, tentando di scoprire perché il mondo sta perdendo il suo equilibrio e perché le persone stanno smarrendo il loro entusiasmo per la vita... un personaggio in parte simile al saggio Yupa di "Nausicaa della Valle del Vento". Un altro esempio è il "liquido nero" che cerca di consumare l'altro personaggio, il principe Arren, anche qui in parte simile allo stesso metodo usato in Mononoke Hime. Anche, il panorama della città portuale vista in Gedo Senki, a un che di già visto in "Kiki".


Goro ammette che il film nell'insieme è stato influenzato dal lavoro di suo padre, ritenendo la cosa assolutamente naturale...
"Mi mi preoccupo di essermi ispirato ai disegni ed ai precedenti lavori di Miyazaki, e nemmeno di aver preso in prestito le atmosfere di "Shuna no Tabi ".

Il film di Goro si concentra sul 3° volume della serie di Earthsea, con degli elementi presi in prestito anche dal primo e quarto libro.
Spoiler:
Ged è presentato nella prima parte del film come un ragazzo, ma poi senza ulteriori passaggi, viene mostrato già come un uomo e potente mago adulto.

Nel film le premesse narrative sono ridotte al minimo indispensabile, quindi effettivamente chi ha letto i libri originali è un po' avvantaggiato.
Sempre nell'intervista, la cosa un po' sorprendente è quando Goro ammette la bassa priorità concessa nell'inserire idee originali nel film... ritenendo che questo suo atteggiamento non sia poi così sorprendente.
"Ritenevo che il film non avesse bisogno di essere veramente originale, perché dopo tutto, io non ho esperienza come animatore, e non ho nemmeno la creatività di Hayao Miyazaki, per potermi permette di essere "originale"... Se avessi tentato di fare una cosa del genere, sarebbe stato un disastro già in partenza, e non sarei stato in grado di completare il film".

Anche così però, la mano e lo stile di Goro a lavoro finito sono chiaramente visibili, come ad esempio il montaggio e gli stacchi nelle scene.

Secondo Goro, i registi di solito utilizzano la tecnica "Pan" (l'operazione di ruotare la cinepresa verso l'alto, verso il basso, verso destra o verso sinistra) in modo perfetto e fluido, senza mai fare pause. Goro invece preferisce fare una pausa all'inizio di ogni nuova scena o movimento di camera, per un paio di secondi e lo stesso anche alla fine. Gli editors ritenevano tali pause non necessarie e così erano state tagliate, perciò Goro ha dovuto chiedere al personale del montaggio di ripristinare alcuni di questi "frammenti" tagliati...

Allo stesso tempo però, alcune delle idee di Goro sono state eliminate per far si che il film si avvicinasse di più ad una “produzione” Ghibli.

Inizialmente Goro avrebbe voluto evitare l'uso di elementi fantastici eccessivamente spettacolari. Nella sua prima versione, nessun drago sarebbe dovuto apparire sullo schermo, e non ci sarebbero nemmeno dovute essere scene in cui i maghi praticavano atti magici.

Ma il produttore Toshio Suzuki si è opposto a questo tipo di approccio, spiegando a Goro che un film fantasy ha bisogno di essere un po' "speziato", mettendo l'accento anche sul fatto che un prodotto cinematografico necessità anche di passaggi visivamente "emozionanti". Goro: "Le osservazioni di Suzuki erano più che dei consigli, delle vere e proprie richieste...", ma nondimeno nell'intervista riporta di averle comunque apprezzate, perchè gli davano l'opportunità di sviluppare la storia sotto una nuova prospettiva (come inserire i draghi ed i poteri magici dei maghi).

Quello che Goro ha tentato di fare è creare una storia di fantasia, che però susciti una riflessione sul nostro mondo attuale. Il mondo umano di Gedo Senki sta perdendo il suo l'equilibrio. È le terre degli uomini vengono sempre più spesso visitate dai draghi, un segnale che le cose non sono come possono apparire. I raccolti avviziscono, gli animali si ammalano...

Goro descrive Ged come un mentore ideale per le persone nel mondo del film. E non solo quel mondo.
Goro: "Vorrei poter conoscere un uomo come Ged, che mi parlasse come lui fa con Arren... Lui veglia su Arren, senza essere autoritario."
Goro spiega anche che Arren è in un certo modo, rappresentativo dei giovani d'oggi. Il suo concetto della generazione più giovane, si basa sulle sue esperienze accumulate come direttore del Museo Ghibli.

Dei suoi giovani colleghi giovani del tempo Goro ricorda: "Erano davvero simpatici, gentili ed allegri... ma sembrava che non avessero un obbiettivo, uno scopo. Erano confusi su ciò che realmente desideravano. Si potrebbe facilmente dare la colpa di ciò, al modo di vivere moderno... comunque cercavo di considerare le loro qualità e in che modo potevo incoraggiarli. I miei ricordi di quel periodo sono confluiti nella caratterizzazione del personaggio di Arren ".

L'intervista si chiude con un rilassato commento di Goro: "Questo è il mio primo film, ma forse è anche l'ultimo..."
Personalmente spero di no… ribadisco che per essere un opera d’esordio promette più che bene.

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In merito a Gedo, posso assicurarvi che personalmente l'ho trovato fantastico.
Di certo anche più del "Castello errante di Howl" e forse anche più di tutti gli altri film Ghibli che ho visto in precedenza.
Di mio, ora come ora, provo tristezza per tutto quel (a volte "drammatico") risalto dato dalla stampa, del dietro le quinte tra Hayao e Goro e dei loro problemi, che poi puntava l'accento sul fatto che Goro fosse comunque figlio di un Genio... Perché quando ho visto il film stasera, se avessi unicamente saputo che questo era un film semplicemente diretto da Goro, avrei di certo pensato che esso fosse il tributo di un figlio al proprio padre in forma di film.

Io preferisco lo stile di animazione più vecchio dei film Ghibli.
Non sono un gran estimatore dello stile di "Sen to Chihiro", dato che gli sfondi a me sembrano piuttosto statici, e trovo la CG del "Castello errante di Howl" troppo artefatta. Avevo i miei dubbi sul nuovo film di Goro, da quando ho visto nei trailer che i disegni sembravano meno dettagliati del solito. Comunque, "Gedo Senki" è un vero rimando al più vecchio stile di animazione dello Studio Ghibli, almeno come lo ricordo io in "Totoro" o "Kiki". Gli sfondi hanno splendide acquarellature, ogni singolo filo d'erba sembra muoversi con il vento.

Gli stessi colpi d'occhio dello Studio Ghibli come stile d'animazione rimangono -
Spoiler:
quando i personaggi attraversano la città, il resto delle persone nel mercato che li spinge, sembrano essere anche loro dei personaggi principali per come son inseriti nella scena. Nelle prime azioni che si vedono del castello, vi sono i personaggi che camminano in modo fluido su un pavimento lucido quasi a specchio, assolutamente stupendo.


La differenza principale nello stile di Goro rispetto agli altri film Ghibli, per come la vedo io, è una mancanza della "caratterizzazione" tipica dei personaggi, o di graziosi personaggi "mascotte". Il clima del film è abbastanza serio (ma non pesante come è in certi punti "Mononoke-hime")... forse è questo che non piace alla gente? Suppongo che sia questa la fonte delle opinioni negative, ma io ritengo invece che per questa storia le cose funzionino perfettamente così come sono.

Anche mentre i protagonisti sono in viaggio, si hanno questi impressionanti colpi d'occhio sui vasti paesaggi che li circondano, dando una vera sensazione dei posti che li si allungano dinnazi e di quanta strada debbano ancora percorrere.

Io non ho letto i libri di Earthsea, così non posso riportare se la fonte è stata propriamente rispettata o meno. Quello che posso dire è che il tema portante del film è meraviglioso e elegantemente trattato: la lezione che le persone dovrebbero far tesoro della vita come fosse un dono, sapendo che un giorno essa finirà. Nel film dei personaggi stanno tentando di scappare dal dolore di vivere, alcuni stanno tentando di ingannare la morte e vivere per sempre, ma tutto ritorna al tema di come ognuno debba scegliere il miglior modo di vivere la propria esistenza.

II film mi è piaciuto moltissmo, sia chiaro. Io l'ho percepito come un vero e proprio film "Ghibli", e secondo me funziona tutto a meraviglia: animazione, musica, storia.


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"L'equilibrio del mondo inizia a crollare...
Le menti delle persone diventano strane... "

È l'esordio alla regia di Goro Miyazaki, figlio del più conosciuto maestro d'animazione Hayao Miyazaki.
Earthsea, un mondo di isole e mare.
Spoiler:
Un giorno, un dragone che vive hai margini ovest delle terre emerse, appare nel mare dell'est dove vivono le creature umane. Allo stesso tempo, in tutto il mondo iniziano simultanemaente ad accadere cose insolite.L'arcimago Ged, è in viaggio alla ricerca dell'origine del disastro e lungo la via incontra il principe Arren, che se ne è andato dal suo paese.

Si percepisce che in quest'opera, il regista ha messo tutta la sua giovane passione e decisione. La storia è messa in scena nel mondo di "Earthsea", costituito da isole circondate dal mare.
Spoiler:
Il protagonista Arren, è il principe del paese di Enlad, ma ha abbandonato la sua patria dopo aver pugnalato suo padre il re a morte. Nella sua fuga è inseguito da un'ombra misteriosa, e per questo è continuamente insicuro e spaventato. In seguito Arren incontra l'arcimago Haitaka (lo sparviero, Ged) un uomo saggio che resosi conto dell'imminente crollo dell'equilibrio del mondo, e partito per un viaggio alla ricerca della ragione di questo disastro. I due divengono così compagni di viaggio, per poi scoprire che tutti i disastri sono dovuti alla Grande Maga Cob, una maga che Haitaka aveva in passato sconfitto.

La storia del film si basa principalmente sul 3° volume della Saga originale firmata da Ursula Le Guin, "La Spiaggia più lontana" (una serie formata da 6 volumi) con l'aggiunta di alcuni elementi del 1° e del 4° volume.
In merito alla produzione del film, il regista Goro Miyazaki ha fatto il suo esordio producendo un semplice e consolidato mondo con originale espressività.
Alcuni fondali sono suntuosi e magnifici, mentre altri sono disegnati in modo più semplice e "grezzo". I sentimenti dei protagonisti sono sottolineati dal cambio dell'espressione tramite un'evidente distorsione dei volti. Piuttosto che usare delle nuove tecniche, sembra che Goro abbia voluto fare un ritratto semplice, ma allo stesso tempo forte e potente.

Spoiler:
Arren è un ragazzo immaturo troppo indulgente verso se stesso. L'arcimago Ged non è un super eroe, ma un personaggio con un carattere realistico.
Durante la narrazione si sente la serietà con cui Goro ha prodotto la pellicola. D'altra parte però la battaglia nel castello di Cob, nell'ultima parte del film, ricorda una scena di un vecchio lavoro di suo padre Hayao Miyazaki "Il gatto con gli Stivali", ripresa poi anche "Nel castello di Cagliostro ". Anche, la relazione tra Arren ed l'altra protagonista Therru, ricorda un po' Pazu e Sheeta di "Laputa: il Castello nel Cielo ". Sebbene Goro tenti un approccio originale, c'è anche un omaggio ai lavori di Hayao Miyazaki. Sembra quasi che il suo confronto (senza fuggire) con i film di suo padre, si accavalli con Arren che pugnalato suo padre, invece fugge dando inizio al suo viaggio.


Sfortunatamente, lo sviluppo della narrazione è inadeguata e non soddisfacente soprattutto per alcuni fili della trama. Vi sono certe cose che sono difficili da comprendere per coloro che non hanno letto i romanzi originali. Comunque, sono favorevolmente colpito dal modo in cui il regista ha impresso i suoi sentimenti nel film. Miyazaki Goro ha 39 anni, e suo padre Miyazaki Hayao h diretto il suo primo film "Cagliostro " quando ne aveva 38. Forse il suo esordio potrebbe divenire l'inizio di nuova era per lo Studio Ghibli?
Ultima modifica di kaorj il mer ago 09, 2006 8:26 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Dottor Rao »

Ciao!

A me questa successione interna al Ghibli fa venire in mente Raul Castro. ^_^

Battute a parte, penso che Gedo sarà una visione piacevole. Sottoscrivo l'appello di Oshii su nausicaa.net per svecchiare gli animatori di una generazione. Ma penso che entrambi i grandi vecchi leoni ruggiranno ancora...
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Messaggio da ghila »

Cioè... è piaciuto a ragazzi che non hanno apprezzato Howl ma bensi l'inutile Cat's return?!?!

ok... ho già capito cosa mi aspetta.... :(

PS: stefy.. un lavorone straordinario, grazie! :)
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Messaggio da Hols »

Boh, io un sospiro di sollievo lo tiro comunque: Goro non è Hayao, nel bene e nel male.
Ed è questo che io chiedevo in primis in questo film: un'identità propria.
Non volevo assolutamente un clone che portasse avanti fino all'esaurimento le tematiche che hanno reso unico lo Studio Ghibli nel panorama giapponese.
E probabilmente sono stato accontentato.


Per il resto, aspetto di vederlo con i miei occhi.
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Messaggio da Shito »

Il mio capo in Square-Enix mi diceva che il pubblico giapponese sta massacrando il film, il regista e la Ghibli essa tutta.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Messaggio da ghila »

:shock:

e pensare che la Disney... :roll:
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Messaggio da MaRu »

Mi aggrego a quanto scrive shito. Anche i miei jap-contatti stanno usando parole di fuoco nei riguardi del film. Eppure incassa.

Ho paura che abbiamo sopravvalutato l'identità Ghibli = Miyazaki + Takahata - Kondo; e che tutto ciò arrivi dallo Studio vada preso come un evento epocale. The Cat returns lo insegna bene.
Aveva ragione Miya-san a dire che una scuola di regia all'interno del Ghibli serviva a poco. Qui gli eredi nn si inventano. Lo stile soprattutto.

E avevo ragione io, modestamente, a dire che era ora di far lavorare Takahata.

Aspettiamo dunque e poi valuteremo anche noi.

Naturalmente, è già pronta la petizione per rimuovere Suzuki dal suo incarico. IO prenderò il suo posto. Il chirurgo mi sta allungando gli occhi, sbiancando i capelli e la barba, abbassando l'altezza a suon di martellate. Ho anche già cambiato marca di sigarette. Perfino il dna sta mutando.
Anzi, sapete che vi dico? siete tutti licenziati! nn osate usare il nome dei miei registi senza autorizzazione. Il mondo è mmmmio!!

Che sensazione di beatitudine...
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kaorj
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Messaggio da kaorj »

MaRu ha scritto:... Il mondo è mmmmio!!
...Immagine... Immagine... Immagine....
Attento al vero Suzuki/fantaman però eh? Immagine
Guarda che a Venezia ti voglio tutto intero! :lol: :lol:



Tornando seri, mi sono imbattuta in un altro brevissimo (15 secondi) e piccino (small dimension) spot televisivo su Gedo, che mi pare mostri il drago in una scena inedita (od almeno io non ricordo di averlo visto nei precedenti trailer... :? ).
Lo potete scaricare da QUI.
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Vampiretta
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Messaggio da Vampiretta »

Grazie Kaorj, si una piccola scena nuova. Almeno per me! :lol:
Immagine
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Messaggio da HakuGirl »

la voglia di vederlo cresce ! ......ARGH ... ARRGH..ARRRGH!
wushu-4-ever
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Messaggio da wushu-4-ever »

Ghibli news scoooooop!!! :wink:

14th of August, LE GUIN’S TRUE OPINION ON GEDO SENKI: Last week Gedo Senki director Goro Miyazaki uploaded a post in his diary about Le Guin’s comments on Gedo Senki. Well, today Le Guin’s own and fuller report of her first response to Ghibli’s newest film has been uploaded.

http://www.ghibliworld.com/news.html#1408
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Messaggio da Dottor Rao »

Ursula ha scritto:Twenty or so years ago, Mr Hayao Miyazaki wrote me expressing interest in making an animated film based on the (then only three) books of Earthsea. I did not know his work. I knew only Disney-type animation, and disliked it. I said no.

Six or seven years ago, my friend Vonda N. McIntyre told me about My Neighbor Totoro and we watched it together. I became a Miyazaki fan at once and forever. I consider him a genius of the same caliber as Kurosawa or Fellini.
Quando si dice l'amara ironia del fato... La sento che si mangia le mani fin da qua.

Una considerazione aggiuntiva... mi sa che la più alta concentrazione di persone che conoscevano il lavoro di Miyazaki vent'anni fa era, di tutto l'occidente, proprio in Italia.