Muska ha scritto:Forse hai saltato i vecchi post di Heimdall su quella che, a differenza di noi, resta una grande nazione, con tradizione culturale superiore in diversi settori, come per esempio in quello in oggetto.
Torno ora da Marsiglia e confermo. Un artista viene trattato da artista e non da perdigiorno,
non a caso c'è una clamorosa fuga di fumettisti...
Rosario ha scritto:...e in risposta all'uscita del film nei cinema, il sito francese Buta Connection dedicato a Studio Ghibli ha invitato tutti alla realizzazione di una copertina dvd per Nausicaa, in vista della prossima pubblicazione in home video.
Mi piace molto la prima e quella con la scritta Giapponese di Nausicaa...
Perchè noi no...
Magari con il successo che ha ricevuto in Francia si sbrigano a fare qualcosa pure da noi...
Anche Pom-poko...
è paradossale il fatto che Miyazaki abbia sempre reso omaggio al nostro paese nei suoi lavori ed sia venuto perfino a ritirare un premio a Venezia; sono cose queste che mi fanno inorgoglire, ma solo per poco perchè restano bei gesti a senso unico caduti nel vuoto dell'ignoranza di questo paese.
perdonate lo sfogo.
Perdonatemi se dopo EONI riporto in auge questo thread.
Vedete, io, allora, c'ero. Non qui, a Marsiglia, dico. Al cinema, a vedere una Principessa in lingua francese, non La Mia Principessa, perchè, in quanto già allora rimaneva di quel ragazza che fui, ero, sono stato (ma esiste in piccoli, remoti, cantucci... ancor oggi).
Vi chiederete, forse, "ma quante volte l'hai vista al cinema?"
tre volte.
una in francese.
Due in italiano. Due giorni consecutivi. Il primo in compagnia, il secondo da solo. Per quanto soli si possa essere in un cinema e, vi garantisco, il gestore il secondo giorno mi ha preso per matto (temo abbia avuto il sospetto volessi infastidire i clienti del cinema in qualche modo, dato che mi è sembrato di essere un pochino, come dire, sotto controllo) Ma ci sta. 400 chilometri in due giorni.
Vedete, canuto nel corpo ma non nell'anima, ho scoperto che quel poco di bellezza, di splendore, che permane nell'anima di chiunque, aspetta solo l'occasione, davvero (temo sempre più rara con l'avanzare degli anni), per uscire fuori. Splendere.
Una luccicanza, per parafrasare "qualcuno" di geniale, che ci rende ancora, per qualche impossibile istante, i ragazzi che eravamo, gli uomini che siamo stati, le persone che avremmo voluto essere.
Erano trent'anni che aspettavo, e non pensavo, alla fin fine, che avrei avuto le stesse emozioni, potenziate da un linguaggio finalmente poderoso come quello dell'ottimo doppiaggio del solito Buon Gualtiero, con tutte quelle piccole sfumature in più che i momenti in cui mi sono ritrovato a vivere, hanno amplificato.
Per questo, voglio ringraziare tutti coloro che, negli anni, hanno sperato con me nel vedere realizzati i loro sogni di fanciulli, anche se solo uno si fosse realizzato, non avremo vissuto invano.
Posto poco ultimamente. Lo sapete.
La strada è sempre egualmente lunga, ma non è più, ormai, la stessa.
qu ha scritto:
Una luccicanza che ci rende ancora, per qualche impossibile istante, i ragazzi che eravamo, gli uomini che siamo stati, le persone che avremmo voluto essere.
[...]
Per questo, voglio ringraziare tutti coloro che, negli anni, hanno sperato con me nel vedere realizzati i loro sogni di fanciulli, anche se solo uno si fosse realizzato, non avremo vissuto invano.
Leggere da una persona più grande, questi riferimenti al tempo che passa, ai desideri che si potevano avere da ragazzi, a ciò che si è realizzato o meno ... sono cose che mi è capitato di sentire alcune volte, e a cui spesso ho pensato. Tuttavia, questa volta mi ha colpito molto.
Volevo ringraziarti per questo bel messaggio che hai condiviso.
qu: io penso che tu sia una persona, come dire, ganza. Un figo. Uno tosto. Mi piaci un sacco.
E sono contento di avere contribuito, in miserrima parte, a farti un po' contento.
Tempo ce n'è voluto, ma ho mantenuto l'impegno che sentivo di avere in sospeso con te.
Di questo sono felice.
La gioia, io credo, è un sentimento qualitativo più che quantitativo.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Io sono grato a te, e ti giro le parole che mi hai rivolto.
Spero, un giorno, di poterti incontrare di persona, per discutere un'oretta, davanti magari a un buon the nero con danesini al burro, di quanta meraviglia possa essere goduta: sapendo semplicemente di essere ancora nel Samsara.