Ri-edizione Conan By dynit

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Messaggio da Shito »

È più che giusto fare i pignoli e pretendere il meglio, ma senza esagerare.
Ovvero, chiedere che i personaggi dicano quello che dicevano sul copione originale sarebbe "fare i pignoli e esagerare nel pretendere il meglio"? Capisco.

Io non mi sento di rimproverare chi nei decenni scorsi si occuppò del doppiaggio delle serie animate. Probabilmente non lo fece al meglio, ma credo che questo, più che dipendere da una mancanza di mezzi tecnici (in effetti bastava il dizionario), dipendesse da una scarsa considerazione del prodotto da parte dei produttori (e forse degli stessi adattatori), poiché era un prodotto chiaramente destinato ai ragazzini.
Quello che hai scritto è terribile. Indi, un prodotto dedicato (o inteso come dedicato) a un pubblico più giovane meriterrebe "comprensibilmente" minore dedizione? Ma sono fottutamente l'unico a sentirmi semmai PIU' responsabilizzato quando lavoro su materiale dal target infantile?

"Fio... tu sei una brava piccina. Guardando te, mi viene da pensare che l'umanità non sia poi così da buttar via."

E non l'ho scritto io, solo riscritto.

Come dire: se qualcuno c'è ancora da salvare, sono proprio i più piccoli. La maggioranza degli adulti è già marcita da un pezzo.
Pensiamo al contesto storico.

Oggi l'animazione ha un valore molto più alto che trenta o quarant'anni fa, periodo in cui l'idea che essa potesse coinvolgere anche gli adulti, ce l'avevano ben pochi autori.
Se tu vedi qualcosa anche solo di leggermente diverso al giorno d'oggi, mi domando che film ti stia scorrendo di fronte agli occhi...
Mi sembra quindi più che comprensibile, non giustificabile, ma comprensibile, che un doppiaggio rivolto ai ragazzini, soprattutto in Italia, non godesse di troppa cura per i particolari.
Vedi discroso fatto sopra. "Più che comprensibile", dici? Sono dunque io che proprio non capisco te.

Non scordiamoci poi la questione finanziaria. Io non so quanto si fa pagare Shito, ma in genere per avere il meglio, bisogna investire parecchio.
Mi faccio pagare il minimo sindacale, in effetti, e spesso meno. Mi considero un lavoratore stakanovista, male guardo le baronie di sorta, e in genere mi abbandono a numerose prestazioni d'opera puramente gratuite per il bene della riuscita del prodotto.

Non si tratta SOLO di soldi, ovvero di risorse economiche, ma PRIMA e SOPRATTUTTO si tratta di *DEONTOLOGIA*, ovvero di capacità INTELLETTIVE (tra cui la mera e reale capacità nel fare ciò che si fa, anche).
Quanti produttori all'epoca avevano interesse a spendere grosse cifre per adattare un cartone animato?
Nessuno, ESATTAMENTE COME ORA.

Tanto agli adulti non interessava e i bambini, a parte Shito, non facevano molto caso alla qualità del doppiaggio. Immagino quindi che un produttore dicesse ai responsabili del doppiaggio, persone che doveva pagare, qualcosa del genere: "ragazzi, fate un buon lavoro, ma il tempo è questo (poco) e i fondi sono questi (molto pochi)."
Continuo a non vedere differenze con la situazione attuale

Mi sembra insomma un po' ingeneroso il discorso "cervelli-spenti". Per carità, ci può stare, ma cerchiamo di contestualizzare.
Credo di avere contestualizzato, e con buona visione di causa. La carità mi fa difetto, logica e onestà intellettuale sono invece tra le cose di cui pare io abbondi. Indi?
Ultima modifica di Shito il gio nov 16, 2006 10:25 am, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Muska »

Shoukiki ha scritto:
È più che giusto fare i pignoli e pretendere il meglio, ma senza esagerare. Io non mi sento di rimproverare chi nei decenni scorsi si occuppò del doppiaggio delle serie animate. Probabilmente non lo fece al meglio, ma credo che questo, più che dipendere da una mancanza di mezzi tecnici (in effetti bastava il dizionario), dipendesse da una scarsa considerazione del prodotto da parte dei produttori (e forse degli stessi adattatori), poiché era un prodotto chiaramente destinato ai ragazzini.

Pensiamo al contesto storico.

Oggi l'animazione ha un valore molto più alto che trenta o quarant'anni fa, periodo in cui l'idea che essa potesse coinvolgere anche gli adulti, ce l'avevano ben pochi autori. Mi sembra quindi più che comprensibile, non giustificabile, ma comprensibile, che un doppiaggio rivolto ai ragazzini, soprattutto in Italia, non godesse di troppa cura per i particolari.
Non scordiamoci poi la questione finanziaria. Io non so quanto si fa pagare Shito, ma in genere per avere il meglio, bisogna investire parecchio. Quanti produttori all'epoca avevano interesse a spendere grosse cifre per adattare un cartone animato? Tanto agli adulti non interessava e i bambini, a parte Shito, non facevano molto caso alla qualità del doppiaggio. Immagino quindi che un produttore dicesse ai responsabili del doppiaggio, persone che doveva pagare, qualcosa del genere: "ragazzi, fate un buon lavoro, ma il tempo è questo (poco) e i fondi sono questi (molto pochi)."
Mi sembra insomma un po' ingeneroso il discorso "cervelli-spenti". Per carità, ci può stare, ma cerchiamo di contestualizzare.
Shito mi ha preceduto, e con la capacità che gli è propria ha replicato ciò che timidamente anch'io mi proponevo di dirti, Shoukiki.
Dunque questa mia rischia di diventare inutile reiterazione degli stessi intendimenti, ma vorrei ancora soffermarmi solo un attimo su questo : il fatto che persona così ragionevole e sensata, quale tu sei sempre nei tuoi post, senta il dovere di proporre quella che a tutti gli effetti rischia di essere una mera difesa d'ufficio, è la cartina di tornasole di quanto nel nostro paese sia ancora scarsa la diffusione di una deontologia quale quella cui faceva riferimento Shito, e quanto sia eroico (non esagero, conosco direttamente i rischi professionali di ciò) propugnarla oggi come ieri.
Nulla è cambiato, in sostanza, e non ce ne rendiamo conto.

E' talmente radicato nei luoghi di lavoro l'atteggiamento di "accontentarsi" di una lettura standardizzata e mai davvero approfondita, che guardi piuttosto alla verosimiglianza che alla verità, e alla maggior gradevolezza di quella piuttosto che al rigore della scelta di un testuale approfondimento critico, siamo tutti talmente abituati al ruolo di "vittime" del mestierantismo altrui, che ciò che dovrebbe essere norma di qualità si trasfigura in pignoleria da fissati.
Triste paese.
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Messaggio da Shoukiki »

Shito ha scritto:Ovvero, chiedere che i personaggi dicano quello che dicevano sul copione originale sarebbe "fare i pignoli e esagerare nel pretendere il meglio"? Capisco.
Hai frainteso quello che intendevo dire, o più probabilmente mi sono espresso male io.
Ponendo per principio che ogni opera (serie animata, film, romanzo, poesia, ...) merita la più completa attenzione e cura nell'adattamento, mi sembrava esagerato auspicare il ridoppiaggio di vecchie serie, come invece scriveva tasuku. Tutto qui. Era questo che mi sembrava esagerato. E mi spiego.
Occorre porre una netta distinzione tra realizzabile e realtà. Tutto può essere realizzato nella maniera migliore, ma nella realtà ciò non avviene. Questa realtà fa schifo? Sì, sono d'accordo. Quanto mi piacerebbe vivere in un mondo dove gli impiegati agli sportelli sono tutti gentili e disponibili, dove tutti gli insegnanti svolgono il loro lavoro con passione, consci del loro ruolo fondamentale e delle loro immense responsabilità, dove i produttori dicono "non badiamo a spese per doppiare questo anime e prendetevi tutto il tempo che vi serve." In questo mondo Nadia non avrebbe il neo di tutta quella parte centrale dove la qualità del disegno crolla drammaticamente e non solo quella. Se Anno avesse avuto più tempo e fondi, molte cose sarebbero state fatte in modo diverso. Così non è. Così va il mondo. È sbagliato? Sì.
Quindi, mi va benissimo pensare che Uchuu senkan Yamato meriterebbe un doppiaggio con fiocchi e controfiocchi, sono d'accordissimo, ma ciò non significa che un ridoppiaggio sia da fare. Conan e Nadia li ho visti e sinceramente non m'importa un fico secco che vengano ridoppiati e di sicuro non spenderò 150 Euro per il ridoppiaggio di Conan. C'è una sottile sfumatura nel mio discorso e non so se riesco a spiegarmi: Uchuu senkan Yamato è stato doppiato male. Andava doppiato meglio. Questo non significa che debba essere ridoppiato.
Shito ha scritto:Quello che hai scritto è terribile. Indi, un prodotto dedicato (o inteso come dedicato) a un pubblico più giovane meriterrebe "comprensibilmente" minore dedizione? Ma sono fottutamente l'unico a sentirmi semmai PIU' responsabilizzato quando lavoro su materiale dal target infantile?
Certo che è terribile! E ti dirò di più. Mi fa schifo che alla televioni passino pubblicità che incoraggiano i bambini ad una cattiva alimentazione, mi fa schifo che i bambini vengano trattati unicamente come fetta di mercato per vendere prodotti stupidi e far soldi a palate. Fa schifo, è terribile! Chiaro adesso cosa penso?
Ora ripeto quello che avevo scritto: i PRODUTTORI, pensando che un cartone animato sia un prodotto per bambini, probabilmente non tengono particolarmente al fatto che la recitazione non sia molto fedele all'originale, che una parola stia al posto di un'altra, ecc. Perché? Perché pensano che i bambini non ci fanno caso e IO, a differenza di te, a otto anni non ci facevo caso. Stupido io ...
Se avessimo una macchina del tempo, tornassimo negli anni '70 e dicessimo ad un responsabile del doppiaggio di un cartone animato che nel 2006 degli adulti si metteranno a criticare il suo lavoro, perché il copione è stato tradotto in modo poco fedele o perché una voce non è simile all'originale, quello si farebbe una bella risata.
Hanno fatto un lavoro approssivativo? Sì. Avrebbero potuto farlo meglio? Probabilmente sì, se avessero avuto più tempo e i soldi per scegliere i migliori doppiatori in circolazione, ma soprattutto se qualcuno glielo avesse chiesto.
E questa non è una difesa d'ufficio, è solo una spiegazione, magari sbagliata. Indubbiamente avrebbero potuto impegnarsi di più anche se nessuno glielo aveva chiesto, ma non tutti hanno la passione e non tutti sono disposti a fare le ore piccole, non pagati, per ottenere il migliore risultato possibile.
Shito ha scritto:Se tu vedi qualcosa anche solo di leggermente diverso al giorno d'oggi, mi domando che film ti stia scorrendo di fronte agli occhi...
Il castello errante di Howl.

Per il resto hai ragione. La realta fa schifo, ma questo l'ho già detto.
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Messaggio da tasuku »

Yanez ha scritto:Scusa ma l'hai sentito il ridoppiaggio di Daitarn?????
Potrei elencarti tutti i pregi oggettivi del ridoppiaggio e tutti i difetti oggettivi del precedente doppiaggio, ma non servirebbe a nulla. In riferimento alle tue affermazioni sul ridoppiaggio di Gundam, non critico chi ci ha lavorato ma critico il risultato. In questo caso, il risultato non mi soddisfa. La fretta non puo' giustificare errori gravi come i dialoghi sbagliati nell'episodio cardine dell'intera serie. E con questo chiudo da parte mia le disquisizioni sui casi particolari.

Dissento sul fatto che per avere un lavoro di qualita' si debba investire parecchio. A parita' di condizioni di base, un doppiaggio buono costa quanto uno cattivo.

Sottoscrivo infine il pensiero di Shito, sulla maggior cura da dedicare ai lavori per i giovanissimi. Della serie: "non lamentiamoci se a 20 anni parlano e scrivono e si esprimono come in un sms."
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Messaggio da tasuku »

Shoukiki ha scritto:Ponendo per principio che ogni opera (serie animata, film, romanzo, poesia, ...) merita la più completa attenzione e cura nell'adattamento, mi sembrava esagerato auspicare il ridoppiaggio di vecchie serie, come invece scriveva tasuku.
Forse sono stato poco chiaro e me ne scuso. Io non sono a favore del ridoppiaggio di tutti gli anime con doppiaggi malvagi. Io sono a favore del ridoppiaggio delle opere importanti che ancora oggi hanno qualcosa da dire, per le quali il destino ha riservato localizzazioni italiane non giuste. Le opere che ho citato in un mio precedente post sono capolavori. Capolavori che meritano il giusto trattamento.
Ovviamente esistono serie televisive brutte e/o invecchiate male che non avrebbe alcun senso ridoppiare, almeno da un punto di vista meramente economico.

Il tuo discorso successivo e' a mio parere qualunquista.
Restiamo nel seminato.
In Italia, quanti sono interessati all'ACQUISTO di edizioni home video originali di prodotti d'animazione giapponese, sono un nicchia.
Anche gli operatori che lavorano in questo settore non sono poi tanti.
Dunque, e' una piccola realta'.
Normalmente, i prodotti dedicati ad una nicchia sono caratterizzati da un livello qualitativo mediamente alto.
Se in questa nicchia non e' cosi', la colpa e' soprattutto del pubblico, poco esigente e poco competente.
Se si trattasse di una clientela esigente, che sa per cosa e' disposta a spendere, i doppiaggi di qualita' sarebbero la prassi anziche' l'eccezione.
Tra il pubblico italiano sembra che, attualmente, il non plus ultra delle edizioni dvd nostrane siano i sottotitoli fedeli al doppiaggio originale.
Mamma mia! Ci sono i sottotitoli fedeli? Che figata! Che cura! Che Impegno! Ma per favore...
Trionfa il "mi piace talmente tanto che non posso non comprarlo, anche se e' doppiato male", il "compro i dvd ma li guardo solo in giapponese coi sottotitoli", il "l'importante e' che ci sono i sottotitoli fedeli". Ma anche "E' impossibile presentare un doppiaggio italiano con la stessa qualita' dell'originale", "le voci originali sono tutta un'altra cosa" ecc.
Quindi, aggiungo io, perche' impegnarsi in sede di localizzazione?

I lavori di Shito sono eccellenti, ma credo vengano considerati dal pubblico come semplici localizzazioni di mestiere. Non viene apprezzato l'impegno che c'e' dietro. L'importante e' avere il prodotto doppiato. E' cosi' fin dai tempi delle vhs di Evangelion.

Un nicchia in cui si dice "meglio che niente" non potra' mai fare il salto di qualita'.

Io dico: meglio niente.
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Shoukiki
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Messaggio da Shoukiki »

Muska ha scritto:Dunque questa mia rischia di diventare inutile reiterazione degli stessi intendimenti, ma vorrei ancora soffermarmi solo un attimo su questo : il fatto che persona così ragionevole e sensata, quale tu sei sempre nei tuoi post, senta il dovere di proporre quella che a tutti gli effetti rischia di essere una mera difesa d'ufficio, è la cartina di tornasole di quanto nel nostro paese sia ancora scarsa la diffusione di una deontologia quale quella cui faceva riferimento Shito, e quanto sia eroico (non esagero, conosco direttamente i rischi professionali di ciò) propugnarla oggi come ieri.
Nulla è cambiato, in sostanza, e non ce ne rendiamo conto
Muska, questo commento è una fossilizzazione su questioni di principio da cui poi non ci si sposta e che implica l'impossibilità di affrontare un discorso da più punti di vista.
I doppiaggi degli anni '70-'80 sono stati criticati per la loro bassa qualità. Viene scritto che chi vi ha lavorato aveva il cervello spento, che tradotto significa scarsa professionalità. Tu adesso pretendi che questa unica spiegazione sia sufficiente a spiegare il fenomeno? Non ti sembra un atteggiamento un tantino semplicistico?
Io ho cercato altre ragioni che potevano aver portato a questa scarsa qualità. Se questo atteggiamento vuoi chiamarlo difesa d'ufficio, fai pure.
In sintesi:

1. I cartoni animati in quel periodo non erano destinati ad un pubblico di nicchia, bensì ad un vasto bacino d'utenza composto sostanzialmente da bambini. La mia ipotesi è che un prodotto destinato a finire su Bim Bum Bam non godesse delle migliori condizioni di doppiaggio: tempo, fondi (quindi doppiatori più bravi o più doppiatori).

2. Essendo il prodotto destinato ai bambini, l'attenzione di chi lavorava all'adattamento poteva essere posta principalmente sulla comprensione (da qui magari certi cambiamenti di frasi) e sull'adeguatezza (da qui forse i tagli di certe scene).
L'animazione oggi è destinata ad un pubblico più grande e ciò fa cadere questi due principi, a favore della maggiore fedeltà all'originale.

3. È quindi logico che un doppiaggio effettuato in nel contesto degli anni '70 non sia proponibile al pubblico odierno, adulto, competente ed esigente. Da qui la necessità di ridoppiaggio, una volta che si decide di riproporre queste vecchie serie.

4. Chiaramente la scarsa professionalità entra nel discorso, ma penso debba essere legata allo scarso rispetto del prodotto che a quel tempo era sicuramente maggiore di oggi.

Ora, io mica sto difendendo qualcuno, cerco solo di capire (magari sbagliando) e ciò non significa affatto che la penso allo stesso modo. Ma se vogliamo limitarci a dire che avevano il cervello spento, va bene ...
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Messaggio da Shito »

tasuku ha scritto:In Italia, quanti sono interessati all'ACQUISTO di edizioni home video originali di prodotti d'animazione giapponese, sono un nicchia.
Anche gli operatori che lavorano in questo settore non sono poi tanti.
Dunque, e' una piccola realta'.
Normalmente, i prodotti dedicati ad una nicchia sono caratterizzati da un livello qualitativo mediamente alto.
Se in questa nicchia non e' cosi', la colpa e' soprattutto del pubblico, poco esigente e poco competente.
Se si trattasse di una clientela esigente, che sa per cosa e' disposta a spendere, i doppiaggi di qualita' sarebbero la prassi anziche' l'eccezione.
Tra il pubblico italiano sembra che, attualmente, il non plus ultra delle edizioni dvd nostrane siano i sottotitoli fedeli al doppiaggio originale.
Mamma mia! Ci sono i sottotitoli fedeli? Che figata! Che cura! Che Impegno! Ma per favore...
Trionfa il "mi piace talmente tanto che non posso non comprarlo, anche se e' doppiato male", il "compro i dvd ma li guardo solo in giapponese coi sottotitoli", il "l'importante e' che ci sono i sottotitoli fedeli". Ma anche "E' impossibile presentare un doppiaggio italiano con la stessa qualita' dell'originale", "le voci originali sono tutta un'altra cosa" ecc.
Quindi, aggiungo io, perche' impegnarsi in sede di localizzazione?

I lavori di Shito sono eccellenti, ma credo vengano considerati dal pubblico come semplici localizzazioni di mestiere. Non viene apprezzato l'impegno che c'e' dietro. L'importante e' avere il prodotto doppiato. E' cosi' fin dai tempi delle vhs di Evangelion.

Un nicchia in cui si dice "meglio che niente" non potra' mai fare il salto di qualita'.

Io dico: meglio niente.
Questo è essenzialmente quanto vado predicando in ogni interviszta che mi fanno, da circa dieci interviste fa, se non da sempre. Per essere poi puntualmente criticato come un impopolare fascista antisocialista (?) dell "felice villaggio globale dell'animazione", leggasi la comunità della crassa ignoranza orgogliosa di sé, e indi vietata a qualsiasi miglioramento.

Questo solo per dire che credo di volerti un po' più di bene, dopo questo tuo post da me qui quotato. ;)
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Messaggio da entity »

BUTA, SHOUKI, YANEZ, avete perfettamente capito quello che ho detto.
Sicuramente Shito è ben intenzionato, ma perchè chi di dovere ha deciso di rieditare Conan e non una serie come il Galaxy o Yamato?
Perchè sanno che comunque ridoppiata o no Conan vende, Galaxy, Yamato, etc etc venderebbero molto meno.
E se questi signori fossereo seriamente intenzionati a realizzare un prodotto nuovo avrebbero scelto un nuovo formato video(condivido le opinioni del Dott Rao).
Quindi per questo motivo non comprerò Conan, ne tanto meno ricomprerò i vecchi film in HD .
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Messaggio da tasuku »

entity ha scritto:perchè chi di dovere ha deciso di rieditare Conan e non una serie come il Galaxy o Yamato?
Forse perche' l'editore in questione, tra le serie che citi, ha i diritti del solo Conan?
Sul discorso dei supporti video state veramente rasentando il ridicolo. Parlate di supporti che, in Italia, giusto un pugno di persone puo' visionare. E di sicuro non si tratta di fruitori di animazione giapponese. Persino in Giappone (ripeto: IN GIAPPONE!!) questi formati non si sono ancora affermati. I vostri discorsi sono pura fantascienza.
Ultima modifica di tasuku il gio nov 16, 2006 10:02 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da entity »

I diritti si pèossono acquistare, non penso ci siano problemi per detrminate serie.
Non penso che sia fantascienza parlare di bu-ray e hd dvd, non sono una realta affermata come i normali dvd ma ci sono gia i primi lettori ed i primi dischi.
E poi conan uscirà tra un anno quindi i tempi saranno maturi.
Comunque chi vivrà vedrà.
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Messaggio da tasuku »

entity ha scritto:I diritti si pèossono acquistare, non penso ci siano problemi per detrminate serie.
Se i diritti sono gia' in mano di altri, i problemi ci sono.
Cmq il tuo discorso non quadra. I dvd di una serie ridoppiata correttamente non vendono affatto di meno, semmai di piu'. Se i dvd contengono sia il malvagio doppiaggio vecchio che un ridoppiaggio giusto, gli interessati al prodotto aumentano. La questione e' che, con un pubblico che si accontenta dei sottotitoli fedeli (no comment), l'editore in questione puo' permettersi tranquillamente di non ridoppiare. E puo' anche permettersi di non impegnarsi piu' di tanto in sede localizzazione, dato che alla clientela va bene cosi'.
Suvvia, sono parecchi post che continuo a ripetere gli stessi concetti.

Chiudendo il discorso "nuovi supporti audiovisivi", e' sufficiente guardare al passato per immaginare lo scenario futuro: i dvd hanno iniziato ad essere sfruttati dagli editori italiani di animazione giapponese solo dopo un abbondante superamento della "fase pionieristica". Nonostante questo, in quel momento, il numero di lettori da salotto venduti era ancora piuttosto basso. Tutto questo per dire che, del nuovo eventuale formato standard, se ne parlera' solo in futuro...
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Messaggio da tasuku »

Shito ha scritto:Questo solo per dire che credo di volerti un po' più di bene, dopo questo tuo post da me qui quotato. ;)
Gia' sai che ti stimo :)
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Messaggio da Muska »

entity ha scritto: Non penso che sia fantascienza parlare di bu-ray e hd dvd, non sono una realta affermata come i normali dvd ma ci sono gia i primi lettori ed i primi dischi.
Ma hai idea di che oceano ci sia tra poche decine di lettori di nuova tecnologia effettivamente presenti in Italia, e una valutazione di mercato sensata ?

Tasuku ha detto l'unica cosa ragionevole al proposito.
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Messaggio da Muska »

Shoukiki ha scritto:
I doppiaggi degli anni '70-'80 sono stati criticati per la loro bassa qualità. Viene scritto che chi vi ha lavorato aveva il cervello spento, che tradotto significa scarsa professionalità. Tu adesso pretendi che questa unica spiegazione sia sufficiente a spiegare il fenomeno? Non ti sembra un atteggiamento un tantino semplicistico?
Il fatto evidentemente è che ciò che a te pare forse poco, e troppo semplice, per spiegare un fenomeno, a me pare già ben sufficiente e anzi abbondante.
E ancora, ciò che in questa ottica tu sembri giudicare come fenomeno superato, è per me (e Shito) realtà perpetrata tale e quale fino ad oggi.
Chiedi a chi si è cimentato in un discorso filologico negli adattamenti delle opere da noi amate, verifica quali incomprensioni e ferocissime resistenze abbia incontrato, Howl compreso, dunque anno domini 2005.
Shoukiki ha scritto:1. I cartoni animati in quel periodo non erano destinati ad un pubblico di nicchia, bensì ad un vasto bacino d'utenza composto sostanzialmente da bambini. La mia ipotesi è che un prodotto destinato a finire su Bim Bum Bam non godesse delle migliori condizioni di doppiaggio: tempo, fondi (quindi doppiatori più bravi o più doppiatori).
4. Chiaramente la scarsa professionalità entra nel discorso, ma penso debba essere legata allo scarso rispetto del prodotto che a quel tempo era sicuramente maggiore di oggi.


Shito ha già replicato ragionevolmente a questo, ed essendo nel complesso d'accordo non posso che riportarlo :
"Non si tratta SOLO di soldi, ovvero di risorse economiche, ma PRIMA e SOPRATTUTTO si tratta di *DEONTOLOGIA*, ovvero di capacità INTELLETTIVE (tra cui la mera e reale capacità nel fare ciò che si fa, anche)".

Non bastano gli scempi "moderni" fatti con i migliori doppiatori per evidenziare che il problema è altrove, non nel budget, se non molto, molto secondariamente ?
Anzi, questi scempi sono PEGGIO di quelli passati, proprio per le ragioni opposte a quelle da te argomentate !
Shoukiki ha scritto: 2. Essendo il prodotto destinato ai bambini, l'attenzione di chi lavorava all'adattamento poteva essere posta principalmente sulla comprensione (da qui magari certi cambiamenti di frasi) e sull'adeguatezza (da qui forse i tagli di certe scene).
L'animazione oggi è destinata ad un pubblico più grande e ciò fa cadere questi due principi, a favore della maggiore fedeltà all'originale.


Su questo punto sono abbastanza d'accordo con te.
Ma sempre alla luce di quanto detto sopra.
Shoukiki ha scritto: Ora, io mica sto difendendo qualcuno, cerco solo di capire (magari sbagliando) e ciò non significa affatto che la penso allo stesso modo. Ma se vogliamo limitarci a dire che avevano il cervello spento, va bene ...


E io non sto attaccando nessuna categoria professionale per capriccio, ma come te sto solo onestamente cercando di ragionare, pur se non ho capito dove sia la "fossilizzazione" che mi attribuisci in quanto ho cercato di sottolineare... :shock:
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Messaggio da Shoukiki »

tasuko ha scritto:Suvvia, sono parecchi post che continuo a ripetere gli stessi concetti.
... e sono parecchi post che ti si pongono le stesse obiezioni.
tasuko ha scritto:I dvd di una serie ridoppiata correttamente non vendono affatto di meno, semmai di piu'. Se i dvd contengono sia il malvagio doppiaggio vecchio che un ridoppiaggio giusto, gli interessati al prodotto aumentano. La questione e' che, con un pubblico che si accontenta dei sottotitoli fedeli (no comment), l'editore in questione puo' permettersi tranquillamente di non ridoppiare. E puo' anche permettersi di non impegnarsi piu' di tanto in sede localizzazione, dato che alla clientela va bene cosi'.
Il tuo ragionamento è così sensato, razionale e logico, da essere sbagliato, da un certo punto di vista.
A parer mio mescoli doppiaggio e ridoppiaggio, che sono questioni ben diverse.

Il discorso fila ad esempio quando:
dal Giappone giunge in Italia un nuovo film d'animazione, autore non troppo noto, magari emergente. Se ne parla bene e ha avuto successo. Il film viene doppiato, ma viene doppiato male e nelle recensioni questo aspetto è evidenziato. Io, come compratore, indubbiamente sarò condizionato dal neo in questione e può darsi che non comprerò il DVD. In effetti non ho motivi per farlo, se il prodotto non è di qualità.

Il discorso cambia sensibilmente nel caso seguente:
dal Giappone giunge il nuovo film di Miyazaki Hayao. Il doppiaggio non viene affidato a Shito e come qualità si situa al livello, poniamo, di Mononoke. Io, come compratore, sarò dispiacito per il trattamento riservato all'opera, ma irrazionalmente, irragionevolmente, comprerò il DVD, perché adoro l'autore. Non so quanti utenti del forum lascerebbero il nuovo film di M. sugli scaffali, perché non doppiato alla perfezione. Irrazionale e irragionevole: passione. Tu consideri questa passione come una debolezza e, in fondo, non posso darti torto.

Il discorso cambia drasticamente quando si parla di una vecchia serie come Conan. Come già ti è stato detto, molti compratori della serie saranno dei nostalgici, ma non solo:

"I nostalgici": a questa categoria importa poco niente del ridoppiaggio, perché le motivazioni alla base dell'acquisto sono emotive e non razionali. Dico di più. Se la serie Dynit non avrà il doppiaggio originale, qualche nostalgico potrebbe anche rimanerci male, perché nella sua mente erano impresse certe voci e non quelle nuove, che magari saranno migliori. La presenza di un ridoppiaggio gli farà certamente piacere, ma non sarà fondamentale.

"Gli archeologi dell'animazione": appartengono a questa categoria quelle persone che vengono introdotte al mondo dell'animazione dai nuovi film, come Howl o Chihiro. Appassionandosi a M. essi cominciano a intraprendere una ricerca delle opere precedenti, che li porterà a Conan e poi magari a Horus, Gli allegri pirati dell'isola del tesoro, Il gatto con gli stivali, opere a cui M. ha collaborato. Durante questo percorso a ritroso nel tempo si finisce inevitabilmente con l'incontrare altre serie e altri autori e quindi con l'estendere ad essi il proprio interesse.
A questa categoria di compratori importa poco del ridoppiaggio. A loro importa solo la conoscenza dell'opera e anche per loro l'assenza del doppiaggio originale è un neo, in quanto è interessante, da un punto di vista "storico", ammirare l'opera così come è stata ammirata trent'anni fa. Troveranno comunque la presenza del ridoppiaggio un pregio, poiché permette una maggiore comprensione, ma non sarà fondamentale perché può benissimo essere sostituita da una ricerca in internet o partecipando ad un forum (consiglio caldamente http://www.studioghibli.org).

Queste due categorie comprerebbero Conan anche se non ridoppiato, poiché le loro motivazioni sono emotive da una parte, "di studio" dall'altra.
Altre categorie di compratori di una vecchia serie non ne vedo. Il discorso potrebbe cambiare se la serie godesse del passaggio in TV. In quel caso la pubblicità porterebbe nuovi acquirenti. Ma in caso contrario, come fa uno a comprare una vecchia serie che non conosce e per cui non esiste pubblicità?

A questo punto, la domanda è: perché Dynit effettua un ridoppiaggio? La risposta non è che lo effettua perché la clientela è esigente, per le ragioni elencate sopra. La ragione è legata ai soldini. Ridoppiare Conan significa infiocchettare la serie con una parvenza di novità, al fine di allargare il mercato includendo persone che sono poco esperte o meno appassionate.
Gli appassionati si attirano da sè, ridoppiaggio o no, ma sono pochi. Un ridoppiaggio ben pubblicizzato, può invece calamitare l'attenzione di nuovi compratori "occasionali", che non si sognerebbero mai di comprare una serie "vecchia e ammuffita". Se è un po' più nuova invece ...

Ma la ragione del ridoppiaggio non è solo questa. C'è anche il prestigio dell'azienda. Conan è già uscito in DVD, quindi se vuoi riproporre la serie, non puoi portarla tale e quale a prima, poiché proporre "roba vecchia" è un'operazione che non dà molto lustro all'azienda. Si potrebbero aggiungere degli extra, ma per le vecchie serie non ce ne sono molti. Si potrebbe fare una bella confezione, ma questo attira relativamente. No, il ridoppiaggio è la strategia di marketing più efficace. In questo modo Dynit può dire di aver prodotto qualcosa di nuovo.
Ma non solo! Se Dynit non proponesse una novità, inevitabilmente nascerebbe il confronto con la serie Yamato e qualcuno protrebbe dire: "hanno riproposto la serie com'era prima, ma a differenza di Yamato, la Dynit mette 4 episodi per DVD (perché molto probabilmente non ne metterà di più o addirittura ne metterà di meno), così fanno più soldi. Peccato che la la serie Yamato sia fuori catalogo!"

Infine, un commento sul discorso "perché Conan e non Galaxy o Yamato?". Conan porta la firma di Miyazaki, che gode di una piccola fama anche da noi. Sicuramente Dynit non mancherà di sottolineare la paternità dell'opera con frasi del tipo "dall'autore de Il castello errante di Howl e La città incantata" o "dal premio Oscar Hayao Miyazaki per La città incantata".
Cosa puoi scrivere sulla copertina di Yamato o Galaxy, che possa attirare l'attenzione dei compratori occasionali?
Muska ha scritto:"Non si tratta SOLO di soldi, ovvero di risorse economiche, ma PRIMA e SOPRATTUTTO si tratta di *DEONTOLOGIA*, ovvero di capacità INTELLETTIVE (tra cui la mera e reale capacità nel fare ciò che si fa, anche)".
:D Questo mi fa sorridere, poiché, non so se te ne sei accorto, diciamo esattamente la stessa cosa. Tu sostieni che non è un fatto solo di condizioni di lavoro, ma anche di deontologia. Io sontengo che non è un fatto solo di deontologia, ma anche di condizioni di lavoro. Cambiano solo le proporzioni.
La fossilizzazione di cui parlavo è proprio il fatto di fissarsi su un'idea, ragionando per "bianco o nero", quando in realtà sai benissimo che non è così.
Il discorso sulla deontologia è più attuale oggi e ti do ragione, poiché oggi l'animazione finisce soprattutto su DVD ed è destinata ad un pubblico più maturo (penso a NGE, Lain, FLCL, Abenobashi, ...) e quindi non si può più tirare in ballo il discorso della "comprensione" o dell'"adeguatezza", come invece si può fare, in parte, per il contesto dei decenni '70-'80.