Enciclopedia ha scritto:
Esempio: un film di Stanlio e Ollio si chiama 'Babes in Toyland'.
Nella traduzione d'epoca divenne prima 'Nel mondo delle Meraviglie', poi qualcuno obbiettò che non si trattava di un mondo, allora divenne 'Nel paese delle Meraviglie' e poi qualcuno obbiettò dicendo che non c'erano meraviglie, ma giocattoli, fiabe e trucchi (e che non era neanche un paese) per cui divenne 'nel Villaggio Incantato'. Sono tutti e tre analoghi.
Oggi il film porta i due titoli scritti su pellicola.
Io non conosco il film per carità, ma:
lo sai almeno che si tratta di una parodia di un'operetta del 1903, portata in scena a Broadway sulla scia del successo delle riduzioni teatrali de The Wonderful Wizard of Oz?
Lo riesci a capire che dietro a ogni titolo, oltre alla tua percezione, c'è un mondo e il pensiero di un autore e una storia che tu magari ignori?
Lo riesci a capire che il tuo dire che tre titoli sono 'analoghi' è tendenzialmente un giudizio emesso fuor di ignoranza (= non sapere) da una persona (tu) che l'autore non è, e quindi con quale diritto sentenzia cosa è analogo e cosa no?
Tu decidi SOPRA la lingua, SOPRA la traduzione, cosa è 'analogo' e cosa no?
Ma con quale autorità?
Babes in Toyland = Bimbi nel Paese dei Balocchi
Nel mondo delle Meraviglie = "In the World of Wonder", o "In WonderWorld"
Nel Paese delle Meraviglie = "In WonderLand"
Nel Villaggio Incantato = "In the Enchanted Village"
E tu dici analoghi? Tutti e tre i titoli 'tradotti' SOPPRIMONO IL SOGGETTO, ma ameno questo riesci a VEDERLO? Significa che c'è uno stato in luogo, ma non il soggetto. E questo me lo chiami 'analogo'? Tutti e tre sopprimono il concetto chiave, ovvero il centro di imputazione semantica, del mondo di cui si dice lo stato un luogo: i giocattoli.
Queste non sono traduzioni: sono REINVENZIONI a gusto, fatte in base alla visione del film da parte di gente che non ne era l'autore, lo riesci a capire?
Tu probabilmente devi essere una persona che non ha mai creato nulla di suo, per avere una simile mancanza di considerazione dell'opera altrui. E devi essere una persona molto vacuamente orgogliosa per non capirlo neppure, e continuare a argomentare di fronte all'evidenza e all'evidente.
Che TRASCENDE i gusti TUOI, o anche MIEI.
L'evidente è che leggi 'fregnone' invece di 'frignone', e non dire che fosse un errore di battitura, perché le due vocali sono troppo lontane dalla tasiera.
L'evidente è che ti senti insultato per 'semanticamente malato', probabilmente non capendo il significato di quella frase.
L'evidente è che continui a speculare mettendo surrettiziamente l'idea dell'assoluto nel tuo relativissimo gusto.
L'evidente è che continui a parlarti SOLO ADDOSSO, in una dimostrazione di egotismo che ha del patetico.
L'evidente è che continui a fare un pietoso spettacolo di te, con messaggi da tre righe tipo 'bene bravi bis' che ti categorizzano come TROLL.
Tutto questo è evidente, non è il mio gusto.
E' la realtà dinanzi agli occhi di tutti.
Puoi accettarla o meno, ma non cambierà.
PS:
E se vuoi rispondere a questo post, prego, ma fallo sui CONTENUTI.
Devi farlo con delle CONOSCENZE vere, non con delle tue PRESUPPOSIZIONI spacciate per assolute, capisci?
E, dimenticavo, anche fare l'imbruttito appresso a presunte offese, criticando la violenza e il presunto assolutismo dell'altro, NON servirà.
E' una classica scappatoia dialogica, e lo capiscono tutti. E' il modo per NON rispondere ai CONTENUTI di una critica: attaccarsi alla forma.
Ma a me non importa nulla di te, capisci? E ora tu potrai appigliarti a questa frase, e fare la vittima, e dire che sono cattivo, ma questa NON E' una questione personale, capisci? Non me ne importa NULLA di quello che TU pensi di ME. Io sto parlando di CONCETTI, di COSE in cui credo, NON della mia persona. A me importa dei CONTENUTI. Parla di quelli, se ne sei in grado.
Quindi ti dico: insultami se vuoi, non mi importa nulla, ma SE hai dei contenuti, se PUOI parlare in base a CONOSCENZE reali, fallo.
Senné, piantala con questo pietoso spettacolo di te.
PS
Io non so se questo messaggio CHIARO e VERO verrà censurato, perché spesso vige la legge del "non parlate di nulla ma fatelo educatamente", del "parlate pure senza avere nulla da dire, ma fatelo come ipocriti civili", ma me ne infischio. Dire le cose vere, dirle chiaramente non va mai di moda. La verità è dura e brutale e spietata, e non bisogna dirla. Bisogna fare il teatrino delle persone "gentili e educate", che autocomipiacendosi di chiamarsi "civili" non fanno anche che perpetrare l'ipocrisia della vita. Ma anche no, non per me. Io ho il coraggio di quello che penso, so perché lo penso, ho una competenza per supportalo e ho il CORAGGIO di espormi su ciò che predico. Tutto il resto è ARIA FRITTA DA FRIGNONI che dicendo di 'voler parlare civilmente' voglio solo avere lo SCIATTO DIRITTO di poter aprire bocca anche quando non hanno nulla di reale da esprimere.
Questo abuso del diritto di parola frega la società. E se adesso volete attaccarvi solo a quest'ultima frase, fare le vittime, per IGNORARE il CONTENUTO REALE di questo post, fatelo. Tanto ognuno parla, vive e si spende in vita per quello che è e sa. Solo per quello, non un'oncia di più.
PPS
Quel post di Heimdall che tanto ti è piaciuto, l'ha scritto ipocritamente per compiacerti, sai? E tu stupidamente ci sei cascato, e ti sei complimentato con lui, esattamente come lui e io sapevamo che avresti fatto. Il buon Ivano ti ha scritto quel post perché sapeva che solo mentendo a quel modo poteva acquietarti, dandoti vacua soddisfazione. Non pensa che tu sia intelligente. Non pensa che tu abbia espresso nulla di che in alcun modo. Ti ha mentito, perché in sostanza ti disprezza. Ho parlato con lui, ci siamo chiaramente espressi su questo, e non pubblico il dialogo privato per netiquette, ma lo invito a smentirmi se ho crede che abbia qui scritto il falso. Bisogna essere sinceri, basta cavolate. Non se ne può piu.
Al gestore di questo forum: va bene la tolleranza, va bene il quieto vivere, io per primo avevo smesso di rispondere. Ma il TROLLING è TROLLING. Non lo decido io cosa sia. Anche in questo bisogna essere onesti. Anche per amministrare bene bisogna essere onesti, prima ancora che tolleranti. Sennò non ha senso, e soprattutto non ha VALORE, più nulla. Questa è una critica esplicita, sì, di cui mi assumo ogni responsabilità. In caso, censuratemi. Chi avrà letto ricorderà, e avrà a giudicare nel suo cuore le ragioni, le verità, le falsità e le ipocrisie.