Sottotitoli sussurro del cuore

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

Moderatore: Coordinatori

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Enciclopedia
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Messaggio da Enciclopedia »

Shito ha scritto:l'opportunismo retorico che usi per sostenere le tue posizioni è così assolutamente pedestre che davvero viene il dubbio che tu sia Entity sotto altro nick. Anche una certa aderenza sintattica lo suggerirebbe.
Pensala come ti pare... continua pure ad offendere senza remore.
Nel forum c'è chi ci conosce entrambi (Entity e me) ma non interviene non so per quale tipo di sudditanza (è quello che penso, mi dispiace).
Anzi, forse dicesti persino la medesima cosa nel forum BV. Vedi, quando una persona resta uguale a sè stessa...
Leggi le date di iscrizione (2003!), se non ci credi.
Fatto resta che il concetto di adattamento inteso nel suo originale (ed è un fatto) è quello che ho descritto io. E che tu te lo sei reinterpretato a modo tuo con la 'localizzazione'.
Sarà, ma anche questo per me è deviare l'opera originale.

Firmato,
un pedestre.

PS. Nulla contro i pedestri, è ovvio.
Ultima modifica di Enciclopedia il mer dic 06, 2006 9:36 pm, modificato 1 volta in totale.
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entity
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Messaggio da entity »

Nel mio lavoro ho a che fare con tante tipologie di persone, ma come SHITO mai.
Figlio mio curati e sappi che non ho bisogno di pseudonimi.
Ultima modifica di entity il mer dic 06, 2006 9:45 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Enciclopedia »

Ecco, questo SI che è provocatorio.

Che bello, mi sembra di essere tornato ai vecchi tempi.
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Mario
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Messaggio da Mario »

Ragazzi, i castelli animati vi hanno reso uno simbionte dell'altro :P
E' inutile che vi attacchiate sui titoli, chi lo distribuirà deciderà non per quello più giusto ma per quello che vende di più...
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Shito
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Messaggio da Shito »

L'intervento di Mario è davvero pacifico, in tutti i sensi.

Altresì è chiaro, anche perché l'ho chiaramente statuito, che le mie ragioni sia professionali che personali NON debbono essere quelle del venditore, e grazie a dio. Tra tutte le forme di nec-otium, sicuramente quella del venditore è quella che meno tollererei.

Detto questo, qu, di certo il film si chiamerebbe, per Buena Vista, "Whisper of the Heart - I sussurri del cuore". Improbabile che una traslitterazione giapponese sia implementata in alcun modo da una major statunitense, ti pare? :-) E poi si è ben visto che loro usano sempre il binomio "Titolo internazionale inglese - titolo italiano".
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Messaggio da cipeciop »

Shito ha scritto:A Cipeciop: ...
Grazie del post amichevole: ne gradisco le critiche, ma non le lusinghe. :D
Shito ha scritto:Non credo che presupponendo che tu non avessi letto un post, e chiedendolo esplicitamente, ti abbia tacciato di nulla di offensivo... continui a presupporre una malignità nel mio rivolgerti a te...
OK, forse me la sono presa troppo. Vorrei precisare che non mi sembra un atteggiamento maligno e rivolto a me: penso che da parte tua sia spontaneo (in questo senso "sincero", e lo dico senza ironia, non deliberato) e nei confronti di chiunque. Guarda qui per esempio:
Shito a Flegias il 06 Dic 2006 in Studio Ghibli -> Ri-edizione Conan By dynit ha scritto:Provo dunque a spiegarmi, sperando che la cosa ti sia gradita, ovvero che la tua domanda fosse onesta.
Shito ha scritto:vengo al contenuto reale (infine): ... Il ragionamento accessorio che proponi mi pare dunque debole e improrio.
Sì, è vero. Siccome non si può avere la luna proponevo un piccolo compromesso: meglio avere un film con un titolo non perfettamente aderente all'originale (magari proposto da te come seconda scelta!) e gradito all'ufficio marketing, piuttosto che nulla o con un titolo sballato scelto dal primo che passa.

PS Mi scuso con i moderatori per aver fatto partire tutto 'sto ambaradàn. Però, dai!, la settimana scorsa il forum era troppo spento! :D
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Messaggio da Enciclopedia »

Mario ha scritto:Ragazzi, i castelli animati vi hanno reso uno simbionte dell'altro :P
Ciao Mario! No, non siamo del tutto simbionti, Entity è molto più drastico e sbrigativo di me. Io sono disposto a trattare, a volte! :P
Mario ha scritto:E' inutile che vi attacchiate sui titoli, chi lo distribuirà deciderà non per quello più giusto ma per quello che vende di più...
Verissimo. Ricordo anche che BV a suo tempo era disposta a metterci tutti d'accordo (per il sottotitolo). Rammenti che rischiavamo di non aver scritto neanche "Laputa" sulla copertina del DVD perchè in spagnolo 'non suonava bene' e l'avevano epurato?

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Mario
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Messaggio da Mario »

cipeciop ha scritto:PS Mi scuso con i moderatori per aver fatto partire tutto 'sto ambaradàn. Però, dai!, la settimana scorsa il forum era troppo spento! :D
ahem... :evil:
Enciclopedia ha scritto:Rammenti che rischiavamo di non aver scritto neanche "Laputa" sulla copertina del DVD perchè in spagnolo 'non suonava bene' e l'avevano epurato?
Certo, bei tempi quelli, quando eravamo innocenti e pensavamo che nel giro di poco tempo avremmo visto in italiano tutti i fillm... :P
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entity
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Messaggio da entity »

Non direi di essere più sbrigativo di te, solo che anche la mia pazienza ha un limite.
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Messaggio da Enciclopedia »

cipeciop ha scritto:Siccome non si può avere la luna proponevo un piccolo compromesso: meglio avere un film con un titolo non perfettamente aderente all'originale (magari proposto da te come seconda scelta!) e gradito all'ufficio marketing, piuttosto che nulla o con un titolo sballato scelto dal primo che passa.
Corretto. :wink:
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Messaggio da Buta »

no..diciamo che e' parzialmente corretto...

chiedi all autore se e' contento di vedere il titolo della sua opera, per una qualsiasi ragione, modificata da terzi....
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Messaggio da Enciclopedia »

Certo, quando il titolo cambia radicalmente senza alcun motivo ('se mi lasci ti cancello' e varie, tentativo di spacciare una cosa per un'altra; mi ricordo di un caso 'Balle Spaziali 2' che nulla aveva a che fare con il film di Mel Brooks).
Ma quando si parla di trovare sinonimi in italiano che abbiano lo stesso senso del titolo originale (e dunque la variazione è inattaccabile per l'autore) e che vadano bene anche al distributore...
Impuntarsi è un errore, a volte la si passa, ma la maggior parte delle volte si ottiene l'effetto contrario.

Esempio: un film di Stanlio e Ollio si chiama 'Babes in Toyland'.
Nella traduzione d'epoca divenne prima 'Nel mondo delle Meraviglie', poi qualcuno obbiettò che non si trattava di un mondo, allora divenne 'Nel paese delle Meraviglie' e poi qualcuno obbiettò dicendo che non c'erano meraviglie, ma giocattoli, fiabe e trucchi (e che non era neanche un paese) per cui divenne 'nel Villaggio Incantato'. Sono tutti e tre analoghi.
Oggi il film porta i due titoli scritti su pellicola.
Certo, la traduzione corretta avrebbe dovuto essere 'Nel paese dei balocchi' (Pinocchio insegna) e ci stava bene anche negli anni '30, ma evidentemente non volevano limitare il film ad un pubblico infantile (operazione di Marketing) dato che Stan & Oliver all'epoca non erano apprezzati solo dai bambini, o forse proprio perchè il titolo avrebbe rimandato troppo a Pinocchio (che nulla c'entra con questo film, nel senso che il paese dei balocchi alla fine viene inteso come un luogo negativo, mentre in questo caso il luogo è positivo) hanno preferito trovare un'alternativa.
Personalmente penso che 'Nel regno delle fiabe' sarebbe stato un titolo appropriato.
NB. 'Babes' starebbe per bimbi, ma per un gioco di parole tipico dei film di L&H (ce ne sono altri tipo Saps at Sea o A Chump at Oxford) che vorrebbe anche alludere all' infantilismo della coppia o alla loro stupidità. All'epoca s'era ancora troppo morigerati per tradurlo in un titolo -Oliver chiamava Stan stupìdo, ma in un titolo non andava bene- per cui di solito veniva tagliato fuori. Credo che abbiano superato -e neanche tanto- questo problema a metà degli anni '60 con i film di Franco e Ciccio (Il Bello, il brutto, il Cretino)!
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Messaggio da entity »

Ma quando si parla di trovare sinonimi in italiano che abbiano lo stesso senso del titolo originale (e dunque la variazione è inattaccabile per l'autore) e che vadano bene anche al distributore...
Impuntarsi è un errore, a volte la si passa, ma la maggior parte delle volte si ottiene l'effetto contrario.


Il punto è questo, la lingua italiana è molto più duttile di altre e questo rende una grande liberta di adattamento. senza stravolgere il concetto di fondo.
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Shito
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Messaggio da Shito »

Enciclopedia ha scritto: Esempio: un film di Stanlio e Ollio si chiama 'Babes in Toyland'.
Nella traduzione d'epoca divenne prima 'Nel mondo delle Meraviglie', poi qualcuno obbiettò che non si trattava di un mondo, allora divenne 'Nel paese delle Meraviglie' e poi qualcuno obbiettò dicendo che non c'erano meraviglie, ma giocattoli, fiabe e trucchi (e che non era neanche un paese) per cui divenne 'nel Villaggio Incantato'. Sono tutti e tre analoghi.
Oggi il film porta i due titoli scritti su pellicola.
Io non conosco il film per carità, ma:

lo sai almeno che si tratta di una parodia di un'operetta del 1903, portata in scena a Broadway sulla scia del successo delle riduzioni teatrali de The Wonderful Wizard of Oz?

Lo riesci a capire che dietro a ogni titolo, oltre alla tua percezione, c'è un mondo e il pensiero di un autore e una storia che tu magari ignori?

Lo riesci a capire che il tuo dire che tre titoli sono 'analoghi' è tendenzialmente un giudizio emesso fuor di ignoranza (= non sapere) da una persona (tu) che l'autore non è, e quindi con quale diritto sentenzia cosa è analogo e cosa no?

Tu decidi SOPRA la lingua, SOPRA la traduzione, cosa è 'analogo' e cosa no?

Ma con quale autorità?

Babes in Toyland = Bimbi nel Paese dei Balocchi

Nel mondo delle Meraviglie = "In the World of Wonder", o "In WonderWorld"

Nel Paese delle Meraviglie = "In WonderLand"

Nel Villaggio Incantato = "In the Enchanted Village"

E tu dici analoghi? Tutti e tre i titoli 'tradotti' SOPPRIMONO IL SOGGETTO, ma ameno questo riesci a VEDERLO? Significa che c'è uno stato in luogo, ma non il soggetto. E questo me lo chiami 'analogo'? Tutti e tre sopprimono il concetto chiave, ovvero il centro di imputazione semantica, del mondo di cui si dice lo stato un luogo: i giocattoli.

Queste non sono traduzioni: sono REINVENZIONI a gusto, fatte in base alla visione del film da parte di gente che non ne era l'autore, lo riesci a capire?

Tu probabilmente devi essere una persona che non ha mai creato nulla di suo, per avere una simile mancanza di considerazione dell'opera altrui. E devi essere una persona molto vacuamente orgogliosa per non capirlo neppure, e continuare a argomentare di fronte all'evidenza e all'evidente.

Che TRASCENDE i gusti TUOI, o anche MIEI.

L'evidente è che leggi 'fregnone' invece di 'frignone', e non dire che fosse un errore di battitura, perché le due vocali sono troppo lontane dalla tasiera.

L'evidente è che ti senti insultato per 'semanticamente malato', probabilmente non capendo il significato di quella frase.

L'evidente è che continui a speculare mettendo surrettiziamente l'idea dell'assoluto nel tuo relativissimo gusto.

L'evidente è che continui a parlarti SOLO ADDOSSO, in una dimostrazione di egotismo che ha del patetico.

L'evidente è che continui a fare un pietoso spettacolo di te, con messaggi da tre righe tipo 'bene bravi bis' che ti categorizzano come TROLL.

Tutto questo è evidente, non è il mio gusto.

E' la realtà dinanzi agli occhi di tutti.

Puoi accettarla o meno, ma non cambierà.

PS:

E se vuoi rispondere a questo post, prego, ma fallo sui CONTENUTI.

Devi farlo con delle CONOSCENZE vere, non con delle tue PRESUPPOSIZIONI spacciate per assolute, capisci?

E, dimenticavo, anche fare l'imbruttito appresso a presunte offese, criticando la violenza e il presunto assolutismo dell'altro, NON servirà.

E' una classica scappatoia dialogica, e lo capiscono tutti. E' il modo per NON rispondere ai CONTENUTI di una critica: attaccarsi alla forma.

Ma a me non importa nulla di te, capisci? E ora tu potrai appigliarti a questa frase, e fare la vittima, e dire che sono cattivo, ma questa NON E' una questione personale, capisci? Non me ne importa NULLA di quello che TU pensi di ME. Io sto parlando di CONCETTI, di COSE in cui credo, NON della mia persona. A me importa dei CONTENUTI. Parla di quelli, se ne sei in grado.

Quindi ti dico: insultami se vuoi, non mi importa nulla, ma SE hai dei contenuti, se PUOI parlare in base a CONOSCENZE reali, fallo.

Senné, piantala con questo pietoso spettacolo di te.

PS
Io non so se questo messaggio CHIARO e VERO verrà censurato, perché spesso vige la legge del "non parlate di nulla ma fatelo educatamente", del "parlate pure senza avere nulla da dire, ma fatelo come ipocriti civili", ma me ne infischio. Dire le cose vere, dirle chiaramente non va mai di moda. La verità è dura e brutale e spietata, e non bisogna dirla. Bisogna fare il teatrino delle persone "gentili e educate", che autocomipiacendosi di chiamarsi "civili" non fanno anche che perpetrare l'ipocrisia della vita. Ma anche no, non per me. Io ho il coraggio di quello che penso, so perché lo penso, ho una competenza per supportalo e ho il CORAGGIO di espormi su ciò che predico. Tutto il resto è ARIA FRITTA DA FRIGNONI che dicendo di 'voler parlare civilmente' voglio solo avere lo SCIATTO DIRITTO di poter aprire bocca anche quando non hanno nulla di reale da esprimere.

Questo abuso del diritto di parola frega la società. E se adesso volete attaccarvi solo a quest'ultima frase, fare le vittime, per IGNORARE il CONTENUTO REALE di questo post, fatelo. Tanto ognuno parla, vive e si spende in vita per quello che è e sa. Solo per quello, non un'oncia di più.

PPS
Quel post di Heimdall che tanto ti è piaciuto, l'ha scritto ipocritamente per compiacerti, sai? E tu stupidamente ci sei cascato, e ti sei complimentato con lui, esattamente come lui e io sapevamo che avresti fatto. Il buon Ivano ti ha scritto quel post perché sapeva che solo mentendo a quel modo poteva acquietarti, dandoti vacua soddisfazione. Non pensa che tu sia intelligente. Non pensa che tu abbia espresso nulla di che in alcun modo. Ti ha mentito, perché in sostanza ti disprezza. Ho parlato con lui, ci siamo chiaramente espressi su questo, e non pubblico il dialogo privato per netiquette, ma lo invito a smentirmi se ho crede che abbia qui scritto il falso. Bisogna essere sinceri, basta cavolate. Non se ne può piu.

Al gestore di questo forum: va bene la tolleranza, va bene il quieto vivere, io per primo avevo smesso di rispondere. Ma il TROLLING è TROLLING. Non lo decido io cosa sia. Anche in questo bisogna essere onesti. Anche per amministrare bene bisogna essere onesti, prima ancora che tolleranti. Sennò non ha senso, e soprattutto non ha VALORE, più nulla. Questa è una critica esplicita, sì, di cui mi assumo ogni responsabilità. In caso, censuratemi. Chi avrà letto ricorderà, e avrà a giudicare nel suo cuore le ragioni, le verità, le falsità e le ipocrisie.
Ultima modifica di Shito il ven dic 08, 2006 2:45 pm, modificato 7 volte in totale.
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Shito
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Messaggio da Shito »

entity ha scritto:Ma quando si parla di trovare sinonimi in italiano che abbiano lo stesso senso del titolo originale (e dunque la variazione è inattaccabile per l'autore) e che vadano bene anche al distributore...
Impuntarsi è un errore, a volte la si passa, ma la maggior parte delle volte si ottiene l'effetto contrario.


Il punto è questo, la lingua italiana è molto più duttile di altre e questo rende una grande liberta di adattamento. senza stravolgere il concetto di fondo.
Ora voglio una lezione semantica in cui mi spieghi, anzi in cui spieghi a tutti, come i tre titoli sopra esposti, rispetto all'originale, ricadano nella categoria SINONIMALE.

La pretendo, altrimenti dovrai tacere.

Devi capire che non puoi sempre parlare per cose che non sai, come nal caso di Nasu, che credevi essere il nome di un protagonista di un film, hai CRITICATO INSISTENTEMENTE per MESI con simili punzecchiamenti, e NON ERA COSI', non lo era mai stato, e tu NON LO SAPEVI.

Capisci, hai CRITICATO PER MESI SENZA SAPERE.

Non pensare che scrivendo FROID e poi editando in FREUD si pensi che tu sapessi di cosa parlavi.

Tu parli senza sapere, E SI VEDE, capisci? Lo vedono tutti quelli che sanno più di te, e fortunamente sono molti.

E non pensare che dicendo qualche cavolata alla tua maniera, cose che ti fanno credere di essere sveglio e furbo e simpatico, tutti quelli che tacciono sul tuo patetico spettacolo pensino che tu sia intelligente.

Tutti vedono che sei una persona intenta a compiacersi di 'fare il provocatore', ovvero una persona che vuole attenzione su di se, ma non ha effettivamente nulla da esprimere.

Facendo una ricerca sui post a tua firma la metà sono "scordatevi i DVD ciao ciao" e BASTA.

Non hai mai un reale contenuto che non sia polemica STERILE.

Questa è una realtà vera negli occhi di tutti.

Nei miei occhi, e di tutti quelli che c'erano a quella cena, tu in più sei anche una persona pavida e finta, che in faccia alla gente abbassa gli occhi e si scusa dicendo "non c'era nulla di personale" (come se mai avessi pensato che ci fosse: ma chi dovrei credermi di essere, per pensarlo?), e poi fai il figo con frasi da troll tipo "non ti curar di loro ma guarda e passa", cerchi di fare l'intellettuale anche DOPO esserti mostrato IGNORANTE (froid) e presupponente (nasu). MA COME FAI?

Ma credi che siccome sei dietro a un monitor e non ti si vede tu possa dissimulare la realtà? La realtà si vede in ogni cenno, cosa credi!

E, dimenticavo, anche fare l'imbruttito appresso a presunte offese NON servirà.

E' una classica scappatoia dialogica, e lo capiscono tutti. E' il modo per NON rispondere ai CONTENUTI di una critica: attaccarsi alla forma. Frignare. Fare l'offeso. TUTTA VACUITA'.

Allora ti dico: insultami se vuoi, non mi importa nulla, ma SE hai dei contenuti, se PUOI parlare in base a CONOSCENZE reali, fallo.

Sennò, piantala con questo pietoso spettacolo di te.

PS
Io non so se questo messaggio CHIARO e VERO verrà censurato, perché spesso vige la legge del "non parlate di nulla ma fatelo educatamente", del "parlate pure senza avere nulla da dire, ma fatelo come ipocriti civili", ma me ne infischio. Dire le cose vere, dirle chiaramente non va mai di moda. La verità è dura e brutale e spietata, e non bisogna dirla. Bisogna fare il teatrino delle persone "gentili e educate", che autocomipiacendosi di chiamarsi "civili" non fanno anche che perpetrare l'ipocrisia della vita. Ma anche no, non per me. Io ho il coraggio di quello che penso, so perché lo penso, ho una competenza per supportalo e ho il CORAGGIO di espormi su ciò che predico. Tutto il resto è ARIA FRITTA DA FRIGNONI che dicendo di 'voler parlare civilmente' voglio solo avere lo SCIATTO DIRITTO di poter aprire bocca anche quando non hanno nulla di reale da esprimere, e soprattutto vuole essere ascoltato, vuole essere RISPETTATO gratis, ovvero rispettato per il nulla che esprime, in genere per illudersi di avere un valore in vita, quando invece non ha che latenze. Un mondo di tutti che rispettano tutti, e nessun sa un [censura] si niente, ma si rispettano tutti, eh! Possono parlare tutti, eh! Ma cos'è, una fo***ta tribuna politica italiana? Che dico, mondiale? E' da quando avevo quindici anni che mi chiedono di entrare in politica, e ho sempre rifiutato. Chissà perché.

Questo abuso del diritto di parola frega la società. E se adesso volete attaccarvi solo a quest'ultimo concetto, così brutto e cattivo, che vi irretisce tanto, e volete fare le vittime, per IGNORARE il CONTENUTO REALE di questo post, fatelo. Non sarà nulla di nuovo. Tanto ognuno parla, vive e si spende in vita per quello che è e sa. Solo per quello, non un'oncia di più.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)