Nausicaa - Mononoke hime : maturazione di idee ?

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Marseius
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Nausicaa - Mononoke hime : maturazione di idee ?

Messaggio da Marseius »

Pongo la domanda come da titolo, e spiego meglio.
Appare evidente come tra i due film ci siano delle comunanze tematiche quali l'avvento delle armi da fuoco e del rapporto uomo-natura.
Volevo sapere cosa ne pensaste voi.
Ritenete che ci sia stato uno sviluppo del modo di affrontare queste temtiche da Nausicaa a Mononoke oppure ritenete che l'atteggiamento sia rimasto più o meno quello ?
Io personalmente credo che ci sia stata una maturazione di idee, ma preferisco vedere qualche vostro commento prima.

Ovviamente qualora ci sia un altro thread aperto in merito, gradirei che mi foste indicato e chiuso questo.

Saluti :D
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Buta
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Messaggio da Buta »

Ti diro' basta vedere che il Manga di Nausicaa e' terminato , piu' o meno, all inizio della lavorazione di Mononoke.


Immagino che abbia voluto approfondire alcuni aspetti.

In fondo , in un immaginifico universo Miazakiano, possiamo identificare, paradossalmente, Mononoke come l inizio della "stupidita' dell uomo, e Nausicca la sua inevitabile conclusione e successivo passaggio di redenzione.

La tematica costante, ancor piu' che gli aspetti ambientali o la loro fauna immaginifica tradizionale (nel caso di mononoke) o fantastica ( nausicca), immagino sia il sacrificio dei protagonisti..

Solo attraverso un percorso di dolore altruistico quindi possiamo mondarci delle nostre colpe .

Ho recepito questo dalle due opere...un messaggio di speranza ..un lumicino forse...ma che brilla fortissimo....
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Shito
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Messaggio da Shito »

Credo che la differenza focale maggiore sia che mentre ai tempi di Nausicaä Miyazaki riusciva ancora a sognare una miracolosa soluzione dell'inteluttabile conflitto, ai tempi di Mononoke non gli resta che guardare dalla distanza il conflitto sentenziando che contro gli stupidi non si può vincere.

Il punto finale di fronte a un conflitto ineluttabile è la resa dall'idea di poterla evitare.
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Marseius
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Messaggio da Marseius »

A parer mio, come è stato evidenziato da molti di noi, in Nausicaa si sentiva forte un idea di speranza, di rivincita, di lotta.
Ma il tutto avveniva il un contesto di integrazione. Nausicaa riusciva a scoprire un nuovo modo per armonizzarsi con la natura ( vedi l'influenza della teoria Gaia di Lovelock ), unico strumento per evitare uno scontro annunciato. Nausicaa, diviene allora simbolo a cui ispirarsi nella futura gestione del rapporto uomo/natura. E' una visione fortemente ottimistica.
Già con il manga, che finirà successivamente invece si sente un brusco cambio di opinione. Non si sa se l'uomo riuscirà a sopravvivere alla distruzione da lui innescata; tra le due opere passano anni in cui l'inquinamento diviene piaga sociale di dimensioni elevatissime. Le guerre aumentano e l'uomo non sembra rivolgersi a questi problemi con la giusta attenzione.
E poi c'è mononoke hime, con il quale Miyazaki vorrebbe concludere la carriera, o per lo meno una fase di riflessione. Questo, per me appare decisamente più complesso nel problema descritto,e mentre prima ci poneva una via di uscita, credo che ora egli prova solo ad accennarla, infatti nonostante porti avanti la sua idea di base sul rispetto dovuto e vitale per la sopravvivenza nei confronti della natura, riconosce l'importanza del ruolo della società e dei suoi pregi, prova a soffermarsi quindi su una nuova idea di rapporto, decisamente più equilibrato e complesso, basato su un idea accettazione della diversità. Non nascondo il fatto che credo di non avere capito neanche il 30 % dell'opera, ma ne riesco solo a percepirne la grandezza, e lo spunto di analisi; ma ritengo che nemmeno lui, Hayao, ne sia pienamente cosciente. Ha posto un problema grande, in una rivisitazione più attuale e modera rispetto a Nausicaa, alla quale nemmeno lui dà risposta certa e lineare, poichè credo che nemmeno lui abbia idea di quale sia.


Saluti.
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kaorj
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Messaggio da kaorj »

Shito ha scritto: Il punto finale di fronte a un conflitto ineluttabile è la resa dall'idea di poterla evitare.
Tale considerazione mi ricorda tanto un certo computer degli anni '80, che la pensava allo stesso modo... "A strange game. The only winning move is not to play."
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Buta
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Messaggio da Buta »

Io credo che la figura di Nausicaa sia cosi' prponderante, proprio perche' scevra di sentimenti ostili come lotta e rivincita, diviene quasi un personaggio ultraumano, quasi divino....non a caso verso la fine del film quasi "ascende"...

Questa grande misericordia verso tutti e tutto come unica risposta verso le brutture e le incognite di un mondo devastato....

Ricordiamoci che Nausicca e' ambientata in un mondo alla fine di un evoluzione di guerra...ecco il perche' del messaggio quasi ottimistico dell autore...amore e speranza fede e carita'..

mentre in Mononoke non puo' che essere un raccontare di quello che sara' un divinire, l albore degli errori che si commetteranno...l inizio del dominio del ferro sullo spirito...che e' un po' il filo di tutte le sue opere...
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Marseius
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Messaggio da Marseius »

Io credo che la figura di Nausicaa sia cosi' prponderante, proprio perche' scevra di sentimenti ostili come lotta e rivincita, diviene quasi un personaggio ultraumano, quasi divino....non a caso verso la fine del film quasi "ascende"...
credo ci sia un errore di comunicazione, probabilmente da parte mia.
Con lotta e rivincita, io non intendo lotta e rivincita verso QUALCUNO, ma verso una tipologia di rapporto ormai instarautosi, rivincita verso QUEL modo di vedere la natura che miyazaki vede proporsi a discapito di uno fatto di empatia e di coesione, che credeva allora possibile, a mio avviso.
Anche secondo me Nausicaa diviene ultra-umana, quasi un manifesto del tutto ideologico.
mentre in Mononoke non puo' che essere un raccontare di quello che sara' un divinire, l albore degli errori che si commetteranno...l inizio del dominio del ferro sullo spirito...che e' un po' il filo di tutte le sue opere...
credo di avere capito il tuo punto di vista...
ossia focalizzazione nel momento in cui affrontare il conflitto. All'eclissi e all'inizio. Ma ricordati che anche in mononoke il conflitto cessa, ma non più con la speranza di miglioramento, ma piuttosto con una presa di coscienza di diversità, vedi le ultime frasi tra San ed Ashitaka.
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Shito
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Messaggio da Shito »

wrong thread
Ultima modifica di Shito il sab feb 24, 2007 12:36 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Buta »

:wink:

Percependo Mononoke quasi come un opera storica....non poteva esserci il messaggio finale di Nausicaa che e' invece rivolta al futuro...e quindi utopica

Sarebbe stato ipocrita fare un finale buonista che poi la Storia vera avrebbe smentito e disilluso...come sappiamo i moschetti si cono trasformati in ben altro...
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Marseius
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Messaggio da Marseius »

Percependo Mononoke quasi come un opera storica
???
Siceramente non vedo mononoke come un opera storica, o comunque non credo sia quest'atteggiamento contenutisticamente rinunciatario a caratterizzare mononoke.
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Messaggio da Buta »

non e' un opera storica infatti...

dicevo solo che per quanto di fantasia prende collocazione in un ambientazione ricollocabile ad un era passata...
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Messaggio da Shito »

Mi si permetta di ricordare che, per dichiarata ammissione d'intenti, Mononoke Hime si ambienta in 'quel' periodo storico giapponese perché visto come un periodo 'di grandi cambiamenti tecnici e sociali' e per questo buono a 'rispecchiare il nostro attuale momento'.

Questo per dire che tanto il futuro immaginario di Nausicaä, quanto il passato fantasizzato di Mononoke, sono in Miyazaki puri e pari strumenti allegorici, direi.
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Messaggio da Buta »

Quindi ,Gualtiero, ritieni che la temporalita' delle due produzioni non sia una determinante nel messaggio finale?

Onestamente , mi sembra incredibile il contrario...

Volevo precisare che se anche ribadisco un concetto e' per maggiore chiarezza e per approfondire....

non voglio passare per quello che vuole avere ragione a tutti i costi :wink: :lol:
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Messaggio da Marseius »

Si, a mio avviso la collocazione temporale è di scarso rilievo.
Anche secondo me il richiamo all' era Muramachi serve piuttosto per accostare quel perioso molto simile a quello che stiamo vivendo ora.
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Messaggio da Shito »

Credo ci sia una differenza tra le collocazioni di Nausicaä e Mononoke, sì, ma non è funzione dell'ambientazione futiristica dell'una e pseudostorica dall'altro.

Tali differenze sono nell'uso che l'autore fa, nella strumentalizzazione se vogliamo, di detti ambienti. Il post-apocalittico da un lato, il pre-apocalittico dall'altro, se vogliamo.

Nausicaä ha fortemente un senso di "raccogliere i cocci, imparando da un errore commesso". Mononoke mi dice: "ma sarebbe stato davvero possibile evitare quell'errore?"

Negli effetti, è legittimo diritto di natura quanto essere umano aspirare alla vita.

Come si dice in America: "Shit happens". It just happens sometimes, that can't be helped.

Se l'essere umano è un prodotto della natura esso stesso, del resto, anche questo conflitto diverrebbe un conflitto intestino della natura stessa, no?
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