In generale, credo che ai giapponesi non importi proprio niente dei dietro alle quinte.Palla di fuliggine ha scritto:Una cosa che mi ha colpito molto è l'aspetto molto "naif" di tutti i documentari: se penso ai backstage dei film americani, con le interviste ai tecnici e ai registi, si vede chiaramente come queste siano accuratamente preparate, con i fondali fatti nel modo giusto, l'audio registrato correttamente, ecc...
Le interviste su Ponyo sembrano i dibattiti alla Sagra della Porchetta! Gente normale, sudata, senza vestiti eleganti (Miyazaki col grembiule alla conferenza stampa di presentazione della colonna sonora è clamoroso!), che fuma, senza trucco. Audio in presa diretta, microfoni che non si accendono, flash continui (e fastidiosissimi) delle macchine fotografiche. Intendiamoci, non che mi dispiaccia, il risultato è senz'altro più "sincero", però è una differenza abissale (e curiosa) rispetto a quello a cui siamo abituati...
Per chi ne sa, è uno standard per il cinema giapponese, o solo dello Studio Ghibli?
Non a caso, in tutti i DVD Ghibli non trovi quasi nulla in proposito.
I giapponesi vogliono vedere e capire il film, perché -giustamente- un film è un atto comunicativo completo in sé stesso.
Ovviamente, agli antipodi, la cultura dello spettacolarismo americano vuole che tutto sia spettacolo.
Quindi, anche il 'backstage' diviene uno 'stage'. Si faranno questi dietro le quinte più finti dello spettacolo stesso, e tutti saranno ingannati e contenti.
Come in Italia, che ha sempre naso per seguire la corrente del vincitore. Che poi sia la più o meno sensata, cosa importa?
Grazie a dio, io non sono 'abituato' a ciò a cui tu dici che 'siamo abituati'. Ci sarai abituato tu.
Quando vidi il 'Mononoke Hime ga koushite umareta' (il dietro le quinte di Mononoke Hime, pubblicato SEPARATAMENTE dal film) lo fece per interesse professionale.
Inoltre, poiché io come voi non siamo giapponesi, siamo intrinsecamente in necessità di un cammino ermeneutico per la comprensione di opere giapponesi che -chiaramente- al loro pubblico di riferimento non necessita.
Guarda il 'Mononoke Hime ga koushite umareta' è lo trovai interessante. Semplicemente 'assunsi' che così era. Quando ho visto qualcosina di Ponyo (gli special della NHK) ebbi la stessa sensazione.
Ma se mi dici dei backstage a là Pixar, mi paiono cose dementi. Quitto dopo mezzo secondo.
Come scrissi molte volte ai tempi, siamo stati molto fortunati a trovare Agnese, e siamo stati molto fortonuati che Agnese abbia voluto donare a noi tutti un pezzo della sua giovinezza insieme con la sua voce.Devo fare un complimento ulteriore (se ce fosse ancora bisogno) a Shito per la scelta delle voci italiane, ora che ho potuto ascoltarle in lingua originale: la bambina che interpreta Ponyo (tra tutti) è veramente impressionante nella sua somiglianza! "A Ponyo piace Sosuke!" - "Ponyo Sosuke suki!" sembra gridato dalla stessa persona! Bravo! (e bravi i doppiatori...)
Il mio impegno, invece, non è una fortuna, o un caso.
E' doveroso e deve essere dato per scontato.