[SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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dolcemind
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da dolcemind »

vorrei tanto partire dalle affermazioni di Shito per un'analisi personale,ma davvero in questi giorni mi manca il tempo. Aspetto poi di rivederlo prima di pronunciarmi...
intanto riporto anche parte del tuo intervento originale per poterne discutere: :wink:
ciropizza ha scritto: .....................
circa il film, invece: mi ha deluso, in proporzione sempre maggiore se penso ai tre-quattro capolavori ghibli cui mi ero abituato.

a partire da alcune insicurezze tecniche soprattutto a livello di animazione (non sono ahimé più curate come un tempo - fermo restando lo stupore continuo per i fondali - ma spesso mi hanno dato la stessa sensazione di pulizia e asetticità che, per chi ha presente, danno le animazioni ripulite in flash) e poi, diciamocelo, la sceneggiatura!!!!
capisco che la risoluzione della prova che l'eroe deve affrontare, come da topos strutturale della narrazione, sia spesso risolta nei film ghibli da un deus ex machina o comunque venga a disciogliersi come bolla di sapone - e lì sta anche il bello -, ma qui siamo proprio di fronte ad errori di sintassi e struttura che pregiudicano la bellezza stessa del film.
mi pare di aver letto qualcuno dire in questo thread che la seconda parte gli risultasse "troppo compressa": be', ha ragione.

pensate solo al ruolo di fujimoto (non mi ricordo né se si chiamasse così né so se si scriva così o meno), da pseudo-antagonista a comprimario a nuovamente pseudo-antagonista: per esempio, la parte finale in cui invita sosouke a dargli ponyo con la vecchina odiosa-ma-amorevole che lo sprona invece a non farlo - ed è una scena assurda perché proprio non si capisce, nell'economia dei ruoli, come possa aver luogo un "fraintendimento" del genere. si può obiettare: ma era quella una delle prove! ah, prove, ma dai? certo, fujimoto e sua moglie parlano di prove che sosouke deve superare... maaaaaa, voi le avete viste, scandite? non dico una cosa à la "le dodici fatiche di asterix", ma allora, se non hai intenzione di svilupparle coerentemente con le premesse, lascia stare l'idea della prova... basta prendere la città incantata, che sviluppa in maniera ottimale un simile nodo.
I
ghibli sono spesso (sempre?) articolati come un vero e proprio Bildungsroman, ma questa volta il tutto mi sembra troppo abbozzato e affrettato.
..............
Ho riportato qui dove se ne può discutere con calma.
Innanzitutto, per curiosità personale mi piacerebbe capire quali sono i 3-4 "ghibli" che hanno incontrato il tuo favore.
proseguendo volevo analizzare le critiche che muovi che mi sento di riassumere in:
a)Animazione poco nitida ed imprecisa
b)sceneggiatura cervellotica e poco definita

per il punto a) posso solo riportare che è stata una scelta progettuale:

“…Nel film non verrà usata la Computer Graphic, ma sarà interamente disegnato a mano. E sempre contrariamente alle opere precedenti, non vi sarà una maniacale cura per i particolari nei disegni, che saranno invece trattati in maniera più "semplice".
Questo perchè, spiega Suzuki, Miyazaki vuole puntare sul divertimento che nasce dal soggetto, più che sull'animazione vera e propria.”

Credo che i bimbi abbiano apprezzato.

Relativamente al punto b) ma parliamo della fine del film? Io ho ascoltato di una sola prova, la prova della presa di responsabilità di Sosuke che è poi stata preparata nell’arco di tutto lo svolgimento della trama fin da quando Sosuke trova la pesciolina Ponyo.
La scena della lite tra l’anziana scettica signora e fujimoto mi è sembrata maggiormente la scena di una lite tra una nonna ed un padre/madre per il futuro del bambino, tra chi lo vede grande e pronto a prendersi una responsabilità (la madre in questo caso, Fujimoto esegue e basta) e chi ancora troppo bambino e vorrebbe tenerlo nell’infanzia.
Non vedo incoerenze in definitiva.
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da ciropizza »

ah, un'altra cosa:

l'ingresso del tema erotico -che c'è eccome, nel rapporto tra ponyo e sosouke- in un ghibli -ahahahahaah, ahahhah, il sarcasmo- è stato un lieve shock sotterraneo, sottocutaneo, per me, lo stesso straniamento legato alla famosa scena del "seno" della morante ne "la stanza del figlio". ma qui bisogna essere morettiani della prim'ora per coglierla appieno.
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da ciropizza »

dolcemind ha scritto: Ho riportato qui dove se ne può discutere con calma.
Innanzitutto, per curiosità personale mi piacerebbe capire quali sono i 3-4 "ghibli" che hanno incontrato il tuo favore.
proseguendo volevo analizzare le critiche che muovi che mi sento di riassumere in:
a)Animazione poco nitida ed imprecisa
b)sceneggiatura cervellotica e poco definita

per il punto a) posso solo riportare che è stata una scelta progettuale:

“…Nel film non verrà usata la Computer Graphic, ma sarà interamente disegnato a mano. E sempre contrariamente alle opere precedenti, non vi sarà una maniacale cura per i particolari nei disegni, che saranno invece trattati in maniera più "semplice".
Questo perchè, spiega Suzuki, Miyazaki vuole puntare sul divertimento che nasce dal soggetto, più che sull'animazione vera e propria.”

Credo che i bimbi abbiano apprezzato.

Relativamente al punto b) ma parliamo della fine del film? Io ho ascoltato di una sola prova, la prova della presa di responsabilità di Sosuke che è poi stata preparata nell’arco di tutto lo svolgimento della trama fin da quando Sosuke trova la pesciolina Ponyo.
La scena della lite tra l’anziana scettica signora e fujimoto mi è sembrata maggiormente la scena di una lite tra una nonna ed un padre/madre per il futuro del bambino, tra chi lo vede grande e pronto a prendersi una responsabilità (la madre in questo caso, Fujimoto esegue e basta) e chi ancora troppo bambino e vorrebbe tenerlo nell’infanzia.
Non vedo incoerenze in definitiva.
grazie dolcemind della risposta.

per quanto mi riguarda, le preferenze sui "ghibli", non in ordine:
  • pom poko
    totoro
    porco rosso
    città incantata
per quanto riguarda le tue obiezioni:

1. sul che la semplificazione sia programmatica, ciò però non implica giustificare automaticamente la resa qualora la qualità globale, così come è, ne risenta; voglio dire, non credo nessuno obietti la riduzione all'osso degli yamadas o, per dire, di Cavandoli... se è funzionale e contribuisce alla bellezza dell'opera, poco conta sia stato fatto in b/n, in CG, ecc. ecc. qui mi pare ci si trovi di fronte a un prodotto visivamente poco omogeneo - essendo la mancanza di omogeneità non una scelta.

2. fujimoto viene presentato come il "cattivone" - anche se sappiamo che la distizione bene/male è sempre labile con miyazaki -, colui che auspica e anzi trama per far sparire l'uomo dalla faccia della terra, e tu ti aspetti allora una convergenza tra questo tema secondario con il tema portante sosouke-ponyo; invece questo non succede. il problema non è l'avere un'aspettativa sconfessata - aspettativa che può essere assolutamente soggettiva e quindi errata -, ma è che questa aspettativa è dettata dallo svolgersi dei fatti. se ci pensi, molti nodi vengono sciolti allorquando fujimoto riprende ponyo e raccoglie nel caveau (come chiamarlo, pozzo?) l'acqua purissima (è quella? poco importa): qui racconta *allo spettatore* chi è e cosa fa nella vita, chi è ponyo, parla della madre di ponyo, ecc. ecc. fino a lì, una buona mezz'ora del film, poco si sa sul contesto dell'azione, ovvero su tutto ciò che *non* riguarda la sfera "privata" di sosouke, ovverosia il tema portante.
io mi sarei aspettato questa intersezione e invece di colpo fujimoto si trasforma in una specie di comprimario sullo sfondo - non una parola sul caos combinato da ponyo e sulle conseguenze della sua azione, smettendo gli abiti dell'antagonista per indossare quelli dell'aiutante del protagonista - ed è lì ad allestire banchetti con le vecchine sul fondo del mare.
e quando sei lì che ti aspetti che le cose si risolvano per il verso giusto, visto che *tutti* sono d'accordo, che succede? la citata scena del litigio, riprende quel ruolo che si era perso per strada, un ruolo richiamato dalla vecchia toki la cui funzione, fino a quel momento, era stata, sic et simpliciter, della burbera ma saggia (che in fondo sappiamo tutti voler bene a sosouke), saggia perché lo aveva messo in guardia fin dall'inizio circa l'ipotetica gravità delle sue azioni (l'aver portato un pesce con la faccia umana a terra). la vecchia toki, se ricordi, diffida di fujimoto e lo spettatore stesso a quel punto non sa se fujimoto stia bluffando o meno (cosa che speravo ardentemente). invece finisce tutto a tarallucci e vino.
ma questo è solo un esempio.
nota bene, non trovo incoerenza nel fatto che Risa -e in generale gli adulti - seguano in tutto e per tutto un principio di realtà *infantile* - avere lo stesso atteggiamento dei propri figli di fronte all'insolito, al soprannaturale, all'imprevisto; quell'atteggiamento ingenuo e fiducioso e irriflesso, l'onirico, insomma -; ovvero, non mi crea problemi aderire a questa finzione narrativa (e anzi, che bellezza!, per dire, la scena della guida inseguiti dalle onde!), non sto imputando l'assenza di nessi logici *adulti*....
non è la cervelloticità, quindi, a risultare incoerente, ma il bilanciamento tra i ruoli, il tema portante e le sottotrame.

3. sul gradimento dei bimbi: dici? io continuo a ritenere i film dello studio ghibli un miracolo accessibile solo a noi "grandi" - ho visto scene di puro terrore in bambini di quattro, cinque anni di fronte alla visione della città incantata :)
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da dolcemind »

spunti interessanti, davvero e molto ben espressi.

Cerco di evidenziare ciò che penso sui punti da te apportati.
Credo che nulla ci sia di più spaventoso per un bambino se non la morte e se non erro sia la madre di Bambi che la stessa Biancaneve muoiono (la prima per sempre, la seconda solo apparentemente). Diresti che Bambi e Biancaneve non sono film per l'infanzia? Io da bambino ricordo entrambi e credo che semplicemente io abbia appreso che la morte fa parte della vita. Ma potrei farti davvero tanti altri esempi...è la fanciullezza di oggi che si tenta di mettere al riparo da tutto ciò che non siano caramelle colorate. Ma è un crescere sano?
Tornando a Ponyo, la mia impressione sia visiva che relativa ai dialoghi è stata quella dell'immediatezza, nessuna ridondanza, tantissime figure e tantissimi colori (mai visto un film così vivo) sebbene meno "preciso" di Howl ad esempio. Ma vista la grandissima quantità di elementi presenti in scena davvero non si può pensare che la scelta non sia stata definita a priori e l'impressione che mi ha dato è stata quella dell'immediatezza: urgenza visiva, non solo comunicativa. I dialoghi stessi, relativi ai fanciulli presenti nella storia, mi sono sembrati immediati...comprensibilissimi da tutti i bambini presenti nella sala che erano attentissimi e presissimi dalla storia. Ponyo vuole solo tornare da Sosuke costi quel che costi, Risa dice al marito che è SCEMO SCEMO SCEMO SCEMO, tra le bambine dell'asilo e Ponyo nasce subito gelosia, Buono il prosciutto e così via. Insomma Immediatezza. Questo mi è piaciuto davvero molto.
Un bambino, ne sono certo avrebbe compreso davvero tutti i sentimenti rappresentati perché davvero nitidi. Relativamente alla critica di omogeneità credo ci sai del vero in quel che dici, ma forse l’errore è aver considerato Fujimoto una figura di primo piano: a me è sempre sembrata sullo sfondo, ed emergente solo per evidenziare meglio le due figure principali.
Poi ti assicuro che i tanti bambini in sala erano attentissimi! Nessun pianto nessuna agitazione e tutti a cantare la canzone finale.. :wink:
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Shito »

Credo che Miyazaki abbia ripetuto alla nausea di avere voluto fare un film dalla trama/fabula non meccanicista, citando come principale referente Nakagawa Rieko, e di ritenere questo un modo più vicino al modo percettivo dell'infanzia.

Che agli occidentali, notoriamente drogati di meccanicimo, questo possa non anadre molto giù è pacifico (ma anche Oshii Mamoru si mise sullo stesso piano).

Credo davvero che Fujimoto in nessuna scena appaia come cattivone. E' un padre affettuoso e innamorato della figlia, è un puro 'ritiratosi dal mondo sporco', è l'unico 'eroe romantico' del film.

Non vedo alcun film Ghibli a soggetto Miyazaki Hayao (indi Majou no Takkyubin NON conta, né Mimi wo Sumaseba) come un romanzo di formazione.

C'era d'altro canto grande sensualità in Tonari no Totoro (forse la maggiore delle assonanze carrolliane, il potere seduttivo).

Credo sinceramente che Ponyo sia il 'più animato' di tutti i film di Miyazaki/StudioGhibli. La quantità di soggetti in movimento sullo schermo ricorda la full animation di (non della) Disney, davvero. C'è sempre qualcosa che si muove, e le espressioni di tutti i soggetti si muovono, anche quando non sono al centro della camera. Peraltro, c'è un abuso di movimenti sull'azze Z, il che -se parliamo di animazione- è la cosa più 'da animare' di tutte.
Ultima modifica di Shito il gio mar 26, 2009 1:41 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Willow »

Cobra70 ha scritto:E' vero... e Sosuke a trovare il pesciolino...
ma è come ha fatto a capire che il pesce è femmina?
Poi... quando parla alla madre... le dice del pesciolino rosso...
e la madre ne parla al femminile!
Ecco perché non riesco a capire la cosa!
Cobra70
Ma... voglio dire, chiunque sa distinguere una bambina da un bambino, no? E allora, perché non una pesciolina da un pesciolino? È una cosa naturale, ovvia, no? Questo, intendo dire, all'interno della narrazione. Uno potrebbe anche chiedersi come mai Sosuke non si fa domande strane quando trova un pesce con la faccia di una bambina, ma a mio avviso si tratta di questioni insensate. Nella vicenda è tutto naturale e ovvio, e allora? Perché arrovellarsi?
Recentemente ho adottato una micetta, non appena l'ho vista ho pensato fosse una femminuccia :si:
Ok, poi c'è stata la conferma del veterinario, ma per i modi e gli occhi, io ne ero dall'inizio già sicura :si:
Eppure anche dopo la conferma mio padre ha continuato a chiamarla CICCIO :shock:
Tutto è relativo...
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Cobra70 »

Willow ha scritto:Recentemente ho adottato una micetta, non appena l'ho vista ho pensato fosse una femminuccia :si:
Ok, poi c'è stata la conferma del veterinario, ma per i modi e gli occhi, io ne ero dall'inizio già sicura :si:
Eppure anche dopo la conferma mio padre ha continuato a chiamarla CICCIO :shock:
Tutto è relativo...
Il tuo intervento mi ha fatto sorridere... ma è arrivato dritto al punto!
Bhé... magari tuo padre ci teneva ad avere un maschietto... e si è rifetto con la gattina (sa un po' di Lady Oscar :-))
Scherzo!
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Muska »

Solo poche notazioni, essendo fondamentalmente d'accordo con Dolcemind, cui devo peraltro la mia decisione di scrivere ancora qualche riga qui tra voi prima della ripresa dell'oblio, e con Shito-sama. :)
ciropizza ha scritto: 1. sul che la semplificazione sia programmatica, ciò però non implica giustificare automaticamente la resa qualora la qualità globale, così come è, ne risenta...
Ma questa è una TUA opinione estetica, che io per esempio trovo infondata, per il MIO giudizio estetico.
Non adduci sustanziazione alcuna a questa tesi, la dai per evidente e scontata, laddove è ben lungi dall'esserlo, essendo parto solo della tua percezione sensoriale soggettiva.
Ponyo è un film per bambini, come ampiamente detto, e i disegni, fondali e no, tutti sono a mio avviso straordinariamente ricchi ed omogeneamente ripartiti dal punto di vista qualitativo sulla visone tutta, al di là della lor pur calzante concezione di destinazione.
ciropizza ha scritto:2. fujimoto viene presentato come il "cattivone"...
E' tutto il contrario, Fujimoto è visto con l'estrema dolcezza (che pure suscita nello spettatore sensibile) di chi ne conosce molto bene i moti dell'animo (Miyazaki): stesso sangue, come più volte detto.
ciropizza ha scritto:3. sul gradimento dei bimbi: dici? io continuo a ritenere i film dello studio ghibli un miracolo accessibile solo a noi "grandi" - ho visto scene di puro terrore in bambini di quattro, cinque anni di fronte alla visione della città incantata..
Altra attribuzione surrettizia di destinazione d'uso: "Ponyo" sì è un film espressamente per bambini, non certo "Sen to Chihiro", che fin alla nausea abbiamo detto e ripetuto essere stato pensato per la fascia di età della sua protagonista, con tutti i riferimenti psico-comportamentali che l'età di transizione relativa comporta, e con chiaro riferimento poi alla dinamica delle relazioni familiari che ne scaturiscono.

Meglio ripensarci sù, su una bella pizza. :wink:
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Flegias »

Ringrazio tutti per l'aprezzamento, alla fine erano solo pensieri sparsi più che una recensione comunque. Grazie a Shito per aver ripostato il suo vecchio intervento, mi ha chiarito molto di più le idee, e mi è più chiaro anche il discorso Miyazaki padre-figlio.

A Ciropizza dico: come è possibile che tu veda un calo qualitativo e disomogeneità nella cosmesi del film, quando io vedo l'esatto contrario? Come puoi tirare in ballo la freddezza del programma Flash, quano io non ho percepito altro che il calore delle mani degli artisti al lavoro con la carta e i pastelli? Pensa all'acqua computerizzate di Sen to Chihiro e paragonala alla trasparenze e a movimenti del mare in Ponyo. Pensa agli sfondi stracolmi di dettagli in stile fiammingo di Howl e guarda la casa di Sosuke, dove non c'è una linea tirata con la riga ma è tutto morbido e tondo, come uno schizzo a mano libera.

Questo per gli aspetti meramenti visivi, poi tu parli di sintassi e di funzioni narrative. Non credo che né Propp né Greimas avrebbero problemi a piegare il film entro i loro schemi euristicamente funzionali. Il fatto è che tu trasformi strutture da rintracciare a posteriori con proiezioni aprioristiche basate, mi sembra, su l'universalità della sceneggiatura 'forte' di stampo americano. Prima dici che la dicotomia bene/male non è di casa nei film di Miyazaki, poi parli di antagonista e di aiutante come se fossero funzioni coincidenti coi personaggi: il buono e il cattivo: perché il cattivo dienta buono? A questo hanno risposto gli altri, chi ha detto che ci sia un antagonsita personificato? Ogni storia si muove attraverso degli elementi che la compongono, che questi si debbano piegare a regole tutte occidentali è assurdo, sopratutto per un film che occidentale non è. Meccanicismo, come sostiene Shito. Di questo passo dovremmo criticare tutta la narrativa (letteratura, teatro, cinema) che non si piega alle regole 'classiche' della narrazione. Allora poveri stupidi giapponesi che col teatro No per secoli hanno sbagliato tutto, dovevano seguire Aristotele come lo ha letto il teatro moderno fino al cinema classico americano!
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Heimdall »

ciropizza ha scritto:spero vada meglio, heimdall ;)
Be', faccio solo il mio sporco lavoro da moderatore... :)
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da ciropizza »

Flegias ha scritto: Questo per gli aspetti meramenti visivi, poi tu parli di sintassi e di funzioni narrative. Non credo che né Propp né Greimas avrebbero problemi a piegare il film entro i loro schemi euristicamente funzionali. Il fatto è che tu trasformi strutture da rintracciare a posteriori con proiezioni aprioristiche basate, mi sembra, su l'universalità della sceneggiatura 'forte' di stampo americano. Prima dici che la dicotomia bene/male non è di casa nei film di Miyazaki, poi parli di antagonista e di aiutante come se fossero funzioni coincidenti coi personaggi: il buono e il cattivo: perché il cattivo dienta buono? A questo hanno risposto gli altri, chi ha detto che ci sia un antagonsita personificato? Ogni storia si muove attraverso degli elementi che la compongono, che questi si debbano piegare a regole tutte occidentali è assurdo, sopratutto per un film che occidentale non è. Meccanicismo, come sostiene Shito. Di questo passo dovremmo criticare tutta la narrativa (letteratura, teatro, cinema) che non si piega alle regole 'classiche' della narrazione. Allora poveri stupidi giapponesi che col teatro No per secoli hanno sbagliato tutto, dovevano seguire Aristotele come lo ha letto il teatro moderno fino al cinema classico americano!
uhm uhm uhm. certo che hai ragione. tuttavia quello che obietto, se poi di obiezioni si può parlare - parliamoci chiaro, appunto: miyazaki può fare un film come vuole :) -, è che mi pare di aver rintracciato l'applicazione di gabbie occidentali da parte di un cineasta cui poco o nulla hanno interessato, come dite tutti giustamente, le grandi dicotomie; di aver ascritto egli stesso - volente o nolente - ad uno schema di tipo posizionale e strutturalista dei personaggi che male si adattano a quella che tu chiami sceneggiatura 'forte'. da un lato. e proprio per questo trovo dall'altro una certa farraginosità rispetto al canonico fluire dell'azione in miyazaki, come se ponyo si muovesse a comparti. -e forse i personaggi mi viene da dire si adattano a corrente alternata alle due suddette modalità di sviluppo, liquido vs strutturale.
per cui, se "ogni storia si muove attraverso degli elementi che la compongono" - e non posso non concordare sulle basi teorico/filosofiche per cui ogni storia è una "melodia che si canta da sé" [o una forma che prende forma, più che una forma che si conforma a un modello] - è proprio su questo punto che sollevo le mie perplessità: il mio sogno in sala è stato spesso interrotto dalla veglia.

questo per quanto riguarda i personaggi in campo. ma forse tutto questo si lega alle altre perplessità, quelle legate al "ciò che accade", all'evento x, l'evento "una mattina sosuke trova un molliccio spiaggiato"; è questa l'articolazione vera e propria in un concatenamento quale è quello rappresentato da un film. e poco si può obiettare alla necessità per cui una sequenza di eventi rimandi giocoforza ad una lettura sequenziale degli stessi (da un inizio a una fine, in quanto un film è un ritaglio di spazio-tempo definito); e, in questo senso, è come se mi trovassi di fronte a più ramificazioni eventuali portate avanti e di colpo piegate ad altre esigenze, infiorescenze e gemmazioni eventuali poi riassorbite o di contro cresciute senza senso, che mi lasciano un senso di incompiutezza.

ma di certo tutto questo obiettare non riguarda affatto il nodo centrale sosuke-ponyo, su cui non ho davvero nulla da dire. è tutto ciò che li circondava che mi ha fatto andare di traverso il film.
mi è difficile da spiegare, ma sono rimasto abbastanza sorpreso io stesso da quanto, a termine proiezione, fossi rimasto *deluso* ed è proprio questa delusione che cerco di assecondare e tirar fuori qui sul forum. so che dovrei rivederlo, ma a questo punto aspetto il dvd...
è la stessa delusione che provai per 2/3 di wall-e, una volta comparsi in scena gli umani: fosse finito dopo 35/40 minuti, sarebbe stato un capolavoro. e invece è quello che è.
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da ciropizza »

Heimdall ha scritto:
ciropizza ha scritto:spero vada meglio, heimdall ;)
Be', faccio solo il mio sporco lavoro da moderatore... :)
eh ma ci mancherebbe, ehehehe.
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da ciropizza »

@muska: ma certo che sono mie opinioni. non lo fossero, avremmo un concetto di bellezza oggettivo e valido per tutti.

...e se ci fosse ponyo non vi rientrerebbe ;)
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Ani-sama »

Io sono della "corrente" secondo cui Ponyo è graficamente meraviglioso (veramente, la mia impressione è stata quella di un film animato tecnicamente stupefacente, e molto più bello delle opere precedenti tipo "Sen" o "Howl"), e anche secondo cui Fujimoto non è un "cattivone". Mi è sembrato solo un individuo un po' inacidito e chiuso in sé stesso, ma mi ha colpito come fosse praticamente l'unico a preoccuparsi davvero (e pure un bel po' compulsivamente) della "voragine sul mondo" e a cercare di porvi riparo.
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Re: [SPOILER] Gake no ue no Ponyo

Messaggio da Shito »

Mi si perdoni l''ot, ma...

Poiché volevano conoscere la causa e il fine,
ma non poterono trovarli
allora gli uomini crearono Dio.
Poi Dio divenne anacronistico
e gli uomini, spaventati
lo sostituirono con un dio nuovo
che fingesse d'essere l'anti-Dio
ed era la Scienza.
Ma tanto l'uno e l'altra
erano solo
e sempre
la droga
del meccanicismo;
per ingannarsi
per stordirsi
e non accettare che tanto
l'uomo non può sapere la causa,
ne il fine,
dell'uomo.


---

Detto questo, credo che da Aristotele in poi, gli esseri umani d'occidente abbian fatto storie 'belle quadrate', dove tutto torna e alla fine si scopre l'assassino, il suo movente, e la causa del suo raptus, perché così si potevano consolare un po'. Credo sia questa la vera funzione catartica della tragedia: CHE SUL PALCO HA UNA CAUSA! Vi siete mai chiesti cosa significhi in realtà "l'autore è il dio della storia"? Invece il cristianesimo avrebbe dato UN FINE alla tragedia (il disegno divino), ma tant'è: nessuno riesce ad accettare che NON c'è causa e NON c'è fine alla vita e soprattutto alla morte umana. Se c'è, non lo sappiamo e non lo sapremo, il che significa che fenomenicamente non c'è, quindi per la 'nostra' realtà non c'è. E non c'è nulla di più duro da accettare che la mancanza di significato a priori o a posteriori, vero? E' angoscioso, vero? Timore e tremore, no? Gli esseri umani sono così, creature deboli così.

Salvo i bambini, che sono troppo piccoli per elaborare il nesso causeffettuale di vita->morte, e a volte gli anziani, che sono troppo vicini alla morte stessa per preoccuparsene.

Ah certo, Nausicaa è meccanicista. Laputa ancor di più. Questa fase per Miyazaki finisce con Mononoke Hime. Poi è invecchiato, si è ritirato (in questo senso l'ha fatto davvero), e così si è si è liberato. Da allora è estemporaneità. Fuori il film (il farlo) e dentro il film (il procedere della fabula).

Consiglio di accettare il fatto che Miyazaki spesso disegna quello che ha visualizzato nella mente, quello che desidera disegnare. Non c'è simbologia nel treno sull'acqua di cui Sen, che non il fatto che Miyazaki voleva disegnarlo. Idem per le barche che sott'acqua diventano aquiloni in Ponyo, che per la cronaca ancora non aveva un finale quando mancava quasi solo quello.

Non scomodate nomi altisonanti e modelli critici preuso-accademico-canonizzati per capire, ovvero sentire, l'opera di un anziano giapponese. E' quasi grottesco, davvero. Diventa -nel caso- l'incomprensione sostanziale reale.
Ultima modifica di Shito il gio mar 26, 2009 10:11 am, modificato 1 volta in totale.
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