Buta ha scritto:Si, forse hai ragione Gualtiero, senza anima magari e' esagerato, ma era una provocazione per Fabio...
Rimane comunque un film piu' che mediocre.
Questo, invece, è un tuo giudizio di valore, maturato in base ai tuoi gusti e alla visione che tu hai avuto del film. Ovviamente in una lingua che non è la tua, e suppongo al cinema (Venezia), dato che il film non esiste ancora in Home Video.
Ciò detto, sono chiaramente in profondo disaccordo con te.
Dopo aver visto infine 'al cinema' (la sala mix con proiezione da pellicola originale) il film, devo aggiungere al mio giù maturato giudizio di 'validissimo contenuto' anche una completa, direi totale associazione all'idea estetica che Miyazaki Goro ha, e ha espresso, dell'animazione.
Trovo che il suo ricercato semplicismo, l'essenzialità stilistica da lui perseguita nel disegno, dia esattamente come lui si proproneva una potenza espressiva al film che davvero non vedevo nell'animazione da tempo.
Allo stesso modo, nel contenuto.
Avrò modo di commentare appieno il film dopo il mix. Per ora, devo convenire che si tratta senza dubbio di uno dei miei film preferiti dello studio.
Sicuramente ciò che non mi era piaciuto in Howl era un certo abuso di orgia grafica. Ho trovato la schiettezza di questo film assai più vivida.
Qui ogni albero, ogni paesaggio, è vivido e d'impatto. E' come se ogni pennellata di fondale, ogni tratto, fossero impressi nella pellicola con grande forza, piuttosto che 'annichiliti nel mucchio'. La ricerca grafica che lo staff dei fondali di questo film ha compiuto si è basato sui canoni della pittura fiamminga, e si vede. Io sono un fan del Caravaggio, che dai fiammingi prese l'uso di luci e ombre, nonché la profondità di colore. Ma anche senza questa passione personale, il risultato è magnifico.
Guardando Ged Senki, al cinema, ho avuto più e più volte la stessa sensazione di violenza emotiva che Howl mi ha dato UNA SOLA volta, ovvero nella scena 'del passato Howl', non a caso quella dalla realizzazione grafico-stilistica più semplificata.
Le colorazioni qui sono infinitamente più belle che in Howl, dove non mi erano del resto mai piaciute.
Sicuramente mi trovo a dare ragione pressoché incondizionata a Goro Miyazaki per quanto si tratta il suo 'pensiero sullo stile dell'animazione giapponese e la sua evoluzione'.