Ged Senki - I racconti di Terramare (SPOILER)

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Hols
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Messaggio da Hols »

Ho bisogno di un paio di chiarimenti.
Vado a memoria, perciò è possibile che dica un bel po' di castronerie.

Ci sono un paio di episodi in cui la versione sottotitolata della Biennale mi pare differisca, in maniera sostanziale, da quella doppiata.

In particolare mi riferisco al racconto che Tenar fa dell'infanzia di Therru e al dialogo tra quest'ultima ed Arren nel castello di Aracne.

Ricordo che nel primo caso veniva detto esplicitamente che la ragazzina era stata violentata durante l'infanzia, mentre nell'adattamento si parla (se non erro) di generici "maltrattamenti".
Ripeto, è possibile che la memoria mi giochi degli scherzi, però ci tenevo a chiarirmi questo dubbio.

Legato a questo è il discorso che Therru fa ad Arren nella camera di Aracne.
Nella versione sottotitolata, la ragazza fa proprie le parole che furono di Ged nel volume La spiaggia più lontana, rivelando l'unità originaria e indissolubile tra vita e morte che, quasi fossero due lati della stessa medaglia, non possono essere scisse senza annullarsi, senza svuotarsi e senza infrangere l'equilibrio del mondo.
Anzi, la vita è preziosa e va onorata proprio in quanto avrà un termine.

Nella versione doppiata sembra che il discorso assuma una sfumatura diversa.
Se non ricordo male, si insiste piuttosto sul concetto di gratuità della vita che, in quanto dono, va perpetuata e offerta senza paura, garantendo il suo perpetuarsi nel tempo. Chi la trattiene per sè col timore di perderla, alla fine interromperà il flusso virtuoso, abbracciando inconsapevolmente la morte.
Oh, potrei aver capito male o ricordato peggio, beninteso.

I due episodi mi sembrano in un certo senso collegati.
L'esortazione ad accettare la vita e a ritenerla preziosa proprio perchè unica e non infinita, assume ben altro spessore se sostenuta da una ragazza che fin dalla prima infanzia ha subito le peggiori umiliazioni proprio dalle persone di cui avrebbe dovuto avere la maggior fiducia.

Che dite? Che sono più balengo del solito? 8)
Ah, se per caso qualcuno ne avesse già accennato, chiedo venia: un giorno riuscirà a leggermelo tutto, 'sto topic!
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Shito
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Messaggio da Shito »

La questione di Therru violentata è fichissia.

Ovvero: come la gente non sa l'inglese.

Mi spiego:

In giapponese "hidoi me ni" = fare passare brutti momenti, trattare in modo orribile, in senso generale. E' il modo con cui viene espressa la condotta dei genitori di Therru per la figlia. Io ho fedelmente adattato con "La trattavano in modi orribili", se ben ricordo.

Nella traduzione inglese fatta dallo studio Ghibli, già pesantemente adattata (questo è il concetto americano di traduzione), la cosa è resa -piuttosto bene- col verbo 'abused'. In inglese 'to be abused' vuol dire essere trattati male. Per esempio se avete un giocattolo rovinato si direbbe che avete 'abused' di quel giocattolo, mi spiego?

Ovviamente il geniale traduttore italiano, vedendo 'abused' ha subito pernaso, per assonanza a-ermeneutica a stupri infantili e cose, che si sa vanno assai di moda ora in Italia.

Viva la professionalità, nevvero?

Pannocchia rulez.

La cosa più buffa è poi che (qui Hols non c'entra, divago io) siamo nel paese degli incompetenti esperti, o esperti incompetenti, che è lo stesso.

Altrove ho letto che mi si criticava che nella canzone di chiusura, anziché Vero Nome, ho usato 'nome veritiero'.

Questo è pazzesco, perché dico: POTRA' MAI ESSERE CASUALE una scelta simile?

Allora uno cosa pensa? Tipo "boh, strano, dev'esserci un motivo"?

Noooo.

Ovviamente l'opione comune è: "Che stupido Cannarsi, ha sbagliato!"

Ovviamente, giudizio espresso senza sapere NULLA dell'originale, eh!

Ma dico, allenatori tutti, politici tutti, adattatori tutti.

Per la cronaca, nel film 'makoto no ka' indica il 'vero nome'. Nella canzone si usa 'shinjjitsu no na'. Dopo essermi espressamente sentito con lo Studio Ghibli per questa precisa questione (la seconda dizione poteva anche intendersi come 'Il nome della verità', prendendo il genitivo come proprio e non come attributiva inversa), ho avuto conferma che il senso fosse da intendersi affine ma differenziato da 'Makoto no Na', da cui: Nome Veritiero, invece di Vero Nome. Affine, sostanzialmente uguale, ma scritto in modo diverso.

Che buffo, eh?

Pannocchia violentata rulez.

Quanto al dialogo di Therru con Arren, Hols, sei un po' troppo vago. Posso dirti che A) la traduzione italiana usa come referente principale il giapponese, e B) il sottotitolo inglese (da cui l'Italiano fu derivato) andava a 'ripescare' parti originali del libro inglese in maniera talvolta apparentemente deliberata. Non so, dunque. Di sicuro quello che dicono i personaggi in italiano è fedele a quello che dicono in Giapponese.

Una traduzione traduzione ancora più letterale sarebbe:

(la) vita (è una) cosa solo al fine di se stessi/o? Io sono stata fatta vivere da Tenar. Per questo devo vivere. E così vivendo, un prossimo [nel senso di seguente] erediterà la vita. Lebannen... in questo modo la vita continuerà per sempre."

Ricordo che la 'traduzione' inglese recitava cose molto più predicanti e fantasiose tipo "la vita non può essere presa, ma solo data", o roba simile.
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Messaggio da Hols »

Shito ha scritto:Quanto la dialogo di Therru con Arren, Hols, sei un po' troppo vago. Posso dirti che A) la traduzione italiana usa come referente principale il giapponese, e B) il sottotitolo inglese (da cui l'Italiano fu derivato) andava a 'ripescare' parti originali del libro inglese in maniera talvolta apparentemente deliberata. Non so, dunque. Di sicuro quello che dicono i personaggi in italiano è fedele a quello che dicono in Giappone.
Mmmm, questo era il mio dubbio, in effetti.
Ecco perchè non mi tornavano alcuni passaggi del film.

Sul fatto che sia vago, beh, è vero, ma non ricordavo le parole esatte.
Ho cercato di riprendere il concetto di fondo, segnalando una discrepanza sia con il 3° volume della saga che con i miei ricordi della versione sottotitolata.

Il messaggio è indubbiamente diverso da quello della LeGuin.
Ci devo riflettere su. Per ora posso dire solo che i miei sensi di ragno stanno pizzicando...
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Messaggio da ghila »

Buta ha scritto:Rispondo a Ghila dicendogli che nessuno nega l onesta' nell intento di Goro ma per quanto sia una nobilissima ed essenziale cosa...semplicemente da sola non basta .
Buta carissimo, sono io il primo che affermo in vari passaggi del mio intervento che non capivo il motivo di tanta mia emozione. Ho cercato di fare mente locale e ho compreso che molto è dipeso da come mi sono approciato a questo film, alle mie considerazioni inizialmente di diffidenza e a discorsi soggettivi che hanno contributio a farmelo sentire vicino.

Tutto questo per dire che nonostante ne veda alcuni limiti (mi sembrava di averlo scritto), non ne ho sentito nemmeno uno sulla pelle.

Ergo la nobilissima ed essenziale onestà (che io per altro raramente riscontro), per questa volta, a me è semplicemente bastata. :)
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Messaggio da Ale K »

spaced jazz ha scritto:@ Ale K... non sono contro le scene bucoliche, forse mi hai male interpretato... il ritmo in quei momenti andava anche bene, ma andava contrapposto a momenti più dinamici (proprio per sottolinearle) che non ho trovato... non c'è stacco, ciò rende il film troppo omogeneo nel ritmo pachidermico...
Però a me è sembrato fossero presenti i momenti "più dinamici": i sogni, gli schiavisti, Lepre che minaccia Tenar, le scene al castello... senza contar poi quelli puramente emotivi, come la confessione di Arren a Therru o l'incontro di quest'ultima con l'ombra di Arren.

Comunque sulla questione "lentezza" io continuo a chiedermi il perché quando si tratta di un film di Oshii (che io apprezzo come autore) se ne parla in termini positivi, mentre se il film è firmato Goro Miyazaki diventa un fattore negativo. Forse con lo stesso termine si descrivono due caratteristiche diverse?
Prendiamo Jin-Roh, ha un po' d'azione all'inizio e un po' alla fine ma nella parte centrale è totalmente assente, è per questo un brutto film? Secondo me no e non ha neppure ricevuto le critiche de I Racconti di Terramare... anzi, tutt'altro.

Concludo ripetendo che (IMHO) la "lentezza" del film è in sintonia con quella dei libri (sopratutto gli ultimi due).
Io comunque devo rivederlo, tutto e in un ambiente meno "ostile". :D
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Cobra70
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Messaggio da Cobra70 »

Scusate...
una domandina, per chi l'ha visto!
Io avevo visto il precedente "IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL" in un cinema di Milano!
Bellissimo film... mi è piaciuto molto!
Ma la qualità della pellicola era tremendamente orribile!
Veramente uno schifo: 7,50 Euro buttate nel cesso!

Al di là della qualità intrinseca del film... com'è la qualità della pellicola distribuita nei cinematografi, di questo film?
Perché, in tutta sincerità, se il film, in sé per sé non è un granché e la qualità della pellicola è pessima, aspetterò ad acquistarlo in dvd!
Recentemente nei supermercati, Il Castello Errante di Howl, in edizione disco singolo,l'ho trovato a Eruo 5,90! (che in tutta franchezza mi sembra un prezzo sensato per un dvd!!!)
E poi... un gran peccato!
Chi ha preso il dvd dalla versione noleggio (e copiato su un DVD DL) oppure ha comprato direttamente un ex noleggio, si è trovato in realtà con un film con una qualità decisamente superiore della versione vendita!

Con un piccolo lavoro, è possibile dividere il video della versione noleggio, l'audio 5.1 e DTS della versione vendita, e registrare su un DVD DL il film, con video ed audio, come dio comanda!

Grazie per chi vorrà rispondermi!
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Messaggio da dolcemind »

Cobra70 ha scritto:
Al di là della qualità intrinseca del film... com'è la qualità della pellicola distribuita nei cinematografi, di questo film?

Cobra70
In effetti la domanda ha senso.
la qualità della pellicola nel cinema in cui inizialmente sono stato era decisamente pessima:
a volte l'immagine era sfocata altre volte "traballava" tantè che pensavo fosse un problema dovuto ai miei occhi stanchi.
Credevo però che fosse dovuto solo a quel cinema in particolare e non mi era mai capitato prima...quanto tu riporti suggerisce invece un problema diffuso. Andiamo bene! :cry:
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Messaggio da Heimdall »

dolcemind ha scritto:suggerisce invece un problema diffuso. Andiamo bene! :cry:
"Suggerisce un problema diffuso" in base ad un'unica testimonianza e relativamente ad un'altra pellicola. Aspetterei a trarne conclusioni.
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Messaggio da dolcemind »

Heimdall ha scritto:
dolcemind ha scritto:suggerisce invece un problema diffuso. Andiamo bene! :cry:
"Suggerisce un problema diffuso" in base ad un'unica testimonianza e relativamente ad un'altra pellicola. Aspetterei a trarne conclusioni.
Hai ragione...suggerisce la possibilità di un problema. La mia sala era una multisala (anch'io 7,50 euro). Aspettiamo di vedere se anche ad altri è successo.
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Messaggio da yutasuta »

genbu altrove ha scritto:non so se è il posto giusto comunque...
su Metro (giornale gratuito distribuito nelle metropolitane) ho notato questa pubblicità:
Immagine

non so se il testo è leggibile (non sono molto pratico :roll: ...)
Comunque in alto a sinistra viene pubblicizzato il libro "la leggenda di earthsea" casa editrice Nord
sotto il titolo invece ( cosa più interessante :) ) il testo dice:
Vai su http://www.metronews.it/clubmetro.php e indovina come si chiama il principe protagonista del film. I più veloci riceveranno un simpatico gadget.
:shock: non ci capisco piu' nulla: se Earthsea era stato tradotto per riallacciarsi ai volumi Mondadori, perche' ora si pubblicizza l'edizione Nord? :roll: :?
E' assurdo definire "Terra" un pianeta composto per lo piu' da oceani. Arthur C. Clarke
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Hols
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Messaggio da Hols »

Postilla.

Sempre se non ricordo male, nel 4° libro si racconta che realmente Therru sia stata violentata durante l'infanzia.
Per questo credo che il mio dubbio fosse più che lecito, visto che mi trovavo di fronte a due traduzioni diverse.

Vabbè, discorso chiuso.
yutasuta ha scritto: non ci capisco piu' nulla: se Earthsea era stato tradotto per riallacciarsi ai volumi Mondadori, perche' ora si pubblicizza l'edizione Nord?
Mah, forse c'è nostalgia della Pannocchia... ¬_¬
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Messaggio da Ale K »

Ok, l'ho rivisto, tutto, senza fiatone, senza grondare di sudore e in un buon cinema.
Se prima ne ero stato colpito positivamente ora posso dire con certezza che si tratti di un bel film. Ho ritrovato tutto ciò che di positivo vi avevo visto ed ho scoperto tutto quel che mi ero perso, ed era veramente tanto.
Spaced, davvero non vi hai percepito alternanza nella narrazione degli eventi? Te lo chiedo con sincerità, perché io in questa seconda visione sono passato continuamente dalla pelle d'oca ad uno stato di "sicurezza" emotiva.

Comunque, prima di arrivare al dunque, un breve aneddoto (come sempre).
In sala erano presenti una quarantina di persone forse più e nella mia zona sono riuscito ad identificare ben tre esperte di Miyazaki, la migliore era nella fila davanti la mia ed era assieme ad un gruppo che di animazione non si intendeva molto (per loro umile ammissione). Prima dell'inizio del film ha snocciolato una sapienza enciclopedica su regista, padre, e studio ghibli da far invidia ad un concorrente di telequiz, per poi esordire durante la pausa con un: "Oh, ma sto film non inizia mai?" che dal modo e dalla sua espressione guardinga prima di proferirlo (eh sì, l'aspettavo al varco) scommetto quello che volete che l'aveva in tasca almeno da un paio di giorni e non vedeva l'ora di usarlo (immagino già possiate intuire dove voglio arrivare)... la cosa divertente è che ai ragazzi/e della sua compagnia il film piaceva! :lol:
Delle altre due esperte vi dico solo che sfottevano pesantemente le canzoni senza leggerne i sottotitoli. Credo non ci sia altro da aggiungere.
Buta ha scritto:Ged senki rimane un film qualsiasi... che se non fosse marchiato ghbli sarebbe rimasto inosservato...
Buta, non avermene a male, ma io mi sono fatto un'idea esattamente opposta (anche grazie ai commenti in sala). Se non fosse stato firmato Miyazaki Goro questo film non avrebbe ricevuto neppure la metà delle critiche.

Mark0 ha scritto:Mondo potenzialmente fantastico incredibilmente sottosfruttato, storia appena abbozzata, personaggi privi da ogni qualsivoglia carisma, caratterizzazione inesistente, temi di fondo scontati, ritmo lentissimo, nessun colpo di scena se si esclude quello finale la cui scoperta è comunque irrilevante ai fini dell'economia del film, dialoghi spesso talmente privi di contenuti da risultare completamente superflui. Mancanza di sentimento.
La storia è tutt'altro che abbozzata, è un magnifico "incrocio di destini" di quattro personaggi (Sparviere, Aracne, Arren e Therru) diversissimi tra loro ed ognuno con la propria via da seguire che si interseca con quella degli altri. Vi è una presentazione, uno svolgimento ed una conclusione.
Aracne e Sparviere non ti sono sembrati personaggi carismatici? Ognuno di loro due lo era e per motivi diversi, il primo ha ottenuto il prorpio prestigio con potere e abilità di comando, il secondo con la prorpia pacata saggezza. Se fossero stati tutti carismatici e tutti allo stesso modo allora sì non ci sarebbe stata caratterizzazione, qua abbiamo un incrocio di destini di quattro personalità diverse. E questo incrocio ha permesso la trattazione di tematiche tutt'altro che banali (e qua non farò altro che ripetere ciò che già era stato trattato in precedenza), mica si parla della vita che trionfa sulla morte (che in un mondo basato sull'equilibrio sarebbe pure blasfemo), qua siamo di fronte a persone che hanno il terrore della morte e che non riescono a dare significato alla vita (Aracne), che non si sentono adeguate ad affrontare la vita (Arren), che sentono la vita come un dono che gli è stato donato e che a loro volta vogliono donare (Therru) e che hanno accettato il continuo reiterarsi di vita e di morte perché fondamento stesso della vita (Ged).

Banalità?

Nessuno ha mai pensato intensamente alla morte fino ad avere i brividi per l'incapacità di darle un senso? Nessuno ne hai mai avuto terrore? Quante opere animate hanno messo in scena questo terrore?
Nessuno si è mai sentito inadeguato? Nessuno è mai stato sfiorato dal mal di vivere? Quante opere lo hanno trattato?
Il lamentarsi (noi, che abbiamo tutto) della vita non è mai sembrato ad alcuno sciocco?
Io non vi ho visto banalità, neppure alla seconda visione e riguardo alla lentezza, scusate, mi autocito:
Comunque sulla questione "lentezza" io continuo a chiedermi il perché quando si tratta di un film di Oshii (che io apprezzo come autore) se ne parla in termini positivi, mentre se il film è firmato Goro Miyazaki diventa un fattore negativo.
Qualcuno mi spiegherà...
Dolcemind ha scritto:Personaggi uguali o molto simili in opere del padre (parlo proprio di disegno).
Stava scritto addirittura sulla locandina italiana:
tratto dall'opera "Earthsea" di Ursula K. Le Guin e ispirato a "Shuna's Journey" di Hayao Miyazaki.
Più di così... :roll:
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Messaggio da Shito »

Ale:

notevolissima 'recensione' del film, i miei complimenti (e apprezzamenti).

Nei titoli di cosa (da me personalmente redatti) si legge proprio:

Tratto da: il ciclo di libri di Terramare', di Ursula K. LeGuin
Ispirato a: il racconto illustrato 'Shuna no Tabi' (il viaggio di Shuna) di Miyazaki Hayao

Quanto alla tua mi pare ottima percezione del contenuto culturale ed emotivo del film, aggiungo...

per me, i due momenti di massima empatia, sono stati sicuramente per Aracne.

1) Quando dice: "Ragazzetta petulante! La mia non è affatto una vita priva di valore come la vostra..." Quante volte, quante volte ho pensato: "Ma perché tutti questi idioti che si drogano, che si ubriacano, che si schiantano in auto, che (segue lunga lista) non danno A ME i loro anni, i loro tempo? Io saprei farne un buon uso, dedicandomi alla cultura e al sapere!"

2) Quando Aracne raggiunto 'il fondo' regredisce allo stadio (mentale) infantile, dicendo "Non voglio... non voglio scomparire", come a sottolineare che l'inacettazione della morte, la paura di fronte all'oblio, è radicata nella coscienza umana sin dall'infanzia.

In effetti mi sono sentito molto vicino/affine ad Aracne piuttosto che ad Arren, anche se pure lui è comprensibile. Suppongo però, nel mio caso, di avere tutto sommato un superego troppo forte per abbandonarmi, come lui, alle ansie e al terrore cieco.
Ultima modifica di Shito il dom apr 29, 2007 10:56 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da ghila »

Sulla faccenda della lentezza non sai quanto ti do ragione Ale.

Ma è meglio che non parli... abituato a Sokurov a me questo film mi ha lasciato con il fiato corto. :)
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Messaggio da ali con le ali »

Evviva , finalmente ho visto anch'io il film !!!
Ancora non riesco a capacitarmi di come un MOSTRO a 16 sale tentacolari come l'UGC, rigurgitante pop corn super size e pieno i zama-trama del sabbbbato sera 8) abbia avuto la stravagante idea di proiettare un film "d'essai" come questo...infatti, nonostante l'ora di punta, saremo stati in 20 in sala. Comprese due bimbe che ho visto uscire piuttosto allucinate. Vabbè, poco male. Io adoro le liquirizie Haribo!

Confesso che non ho avuto il tempo materiale di leggere tutte le 13 (13!)pagine di questo lungo topic (mea culpa, mi fustigo le terga!), ma solo qualche stralcio qua e la, quindi sicuramente ripeterò qualcosa di già detto. Non sono un' esperta di animazione, ne'di filosofia ne'di qualunque altra cosa che possa contribuire ad un'interpretazione più profonda del film.
Mi limiterò a riferire le mie impressioni sul film da spettatrice "vergine", che semplicemente ha visto gli altri film dello studio e letto la saga della Le Guin, ma niente di più.
Il primo commento é : complimenti a Goro! Ha saputo creare qualcosa di completamente diverso dal padre, e non é cosa da tutti. Se ripenso a un'ipotetica idea platonica di animazione made in Hayao Miyazaki, mi vengono alla mente scene oniriche, paesaggi visionari, trame intricate e piene di spunti di riflessione. Se ripenso a ieri sera, invece, i messaggi del film mi paiono chiari, semplici, lampanti. Anche scenografie e personaggi, sebbene molto più "ancorati al reale" di quelli che mi aspettavo (non avete ritrovato nella vostra memoria, davanti a molti degli sfondi, immagini analoghe, magari viste in qualche numero di National Geographic ?), sono così intensi da far piangere.

Insomma, il film mi ha tenuta ancorata per due ore, e forse farei meglio e rivederlo più a freddo. Secondo me, ha centrato il bersaglio: parla al cuore. Almeno, al mio ha parlato.

Una parola sulle musiche: non ci sarà il genio di Hisaishi dietro, ma devo riconoscere una grande aderenza allo "spirito" di Miyazaki figlio. A parte i "temoni" sinfonici delle scene più epiche, spesso il compositore utilizza temi e timbriche ispirati alla tradizione irlandese, che si legano benissimo sia con le immagini bucoliche che con il chiasso allegro e caotico della città bizantineggiante. Insomma, anche quaste sono più attaccate al mondo reale delle solite opere Ghibli, ma non per questo sono meno suggestive o evocative.

Quanto ai rapporti con gli altri film Ghibli, Arren mi ricorda molto Ashitaka (anche lui é alla ricerca di se stesso e in fuga da una parte del proprio io), oltre ad alcune "pose tipiche" molto simili a quelle del nostro principe Emishi; la grafica in alcune parti si rifà, oltre ai primissimi ghibli, ad Howl, non trovate?

Complimenti anche a Shito per il bel lavoro, e ai doppiatori che so essere a volte questo forum ! Quanto vi invidio, fate il lavoro più bello del mondo !
Shito, mi dovrai spiegare un paio di espressioni che c'erano anche in Howl (ora non ricordo quali, sob!) e non ho capito bene, devono essere i corrispettivi italiani di espressioni giapponesi difficilmente traducibili. Quando mi verranno in mente ti dirò.

Insomma, giudizio globale positivo, eccome! Devo ancora riflettere sugli aspetti negativi, per non dire scemenze. Così su due piedi, per dire una stupidata, personalmente non amo molto i nasi stilizzati solo con l'ombra delle narici, ma sono gusti; eppoi mi rendo conto che si tratta di un particolare insignificante !!!

Sia lode eterna allo studio Ghibli :prostrare: !!!
dai diamanti non nasce niente,
dal letame nascono i fior