Dunque... per me sala grande, schermo grande e comodità grande, quindi la visione è stata piacevole
Il film. Non ho letto con attenzione i vostri commenti, mi pare che fluttuino fra l'entusiastico e il decisamente critico. In effetti è un'opera controversa, da "suddividere" per un giusto commento, almeno da parte mia. Il totale, comunque, è più che sufficiente ma non esaltante, onestamente.
1) soggetto e contenuti
2) adattamento e sceneggiatura
3) realizzazione tecnico-artistica
1) Il campo dei contenuti è quello in cui Ged Senki è abbastanza inappuntabile, espressi in modo assai riuscito nella "dualismo" luce/ombra, vita/morte. Amare la vita e valutarla preziosa è possibile solo perchè esiste il suo termine, perchè si coglie la sua fragilità. L'immortalità è anche la cristallizzazione delle emozioni in un nulla eterno in cui ciò che proviamo, o le nostre azioni, diventano indifferenti... sarebbe ancora possibile definire questa esistenza come "vita"?
Uno splendido tema, però... viene praticamente tutto dalla saga della Le Guin. Il merito del film diventa dunque quello della scelta del soggetto e della sua interpretazione psicologica, tuttavia solo una ripresa da parte Goro/Ghibliana. Bene però alcune invenzioni, come l'ombra di Arren concettualmente "ribaltata" fra bene/male, in effetti una delle poche sorprese nello spettatore già edotto sulla saga.
2) Qui il film a mio avviso fa un po' acqua. Il materiale di partenza era sterminato, con molte scelte possibili e vasta epica disponibile. Goro sceglie la via non della concisione o della focalizzazione su un singolo punto ma quella del minimalismo (eccessivo). Cioè la vicenda riprende diversi libri, ma si risolve in eccessiva sobrietà al limite della "mancanza".
"I racconti di Earthsea" diviene quasi titolo pomposo per quanto viene mostrato, via isole, mari, storie, approfondimenti, magniloquenze, draghi, persone.
Il mondo è in declino, la magia come simbolismo dei valori nei tempi moderni (?), tuttavia tutta la descrizione si risolve in due battute, alcuni eventi e caratterizzazioni quasi tirati via per chi non conosca i libri (le tombe di Atuan? il passato di Therru? Il passato di Ged/Aracne? Le fondamenta di Earthsea?) Ovvio che non tutto poteva essere esplicato, ma il rapporto Ged/Tenar o Therru sicuramente sì, in discorsi che si risolvono in "siamo conoscenti di lunga data", così come l'apparizione improvvisa di draghi lascia basito più di qualcuno tanto da scambiarli per quello iniziale ^^
Una sceneggiatura dunque non troppo riuscita, il viaggio risolto in un castellaccio a 300 m dalla casa di Tenar invece di più simboliche e immaginifiche destinazioni (la spiaggia più lontana).
Mi pare che lo spettatore venga un po' "privato" di emozioni concettual/visive, e che ci siano vicende in cui manchi qualcosa per poter così sviluppare solo un paio di punti, ma allora tanto valeva togliere riferimenti inutili a tal fine.
Il ritmo è lentissimo, quasi inerziale. Se questo era fatto per evidenziare volutamente i momenti bucolici e riflessivi, andava controbilanciato da alternanze e variazioni. La calma, in puro stile dualistico... earthseiano, è possibile dopo la tempesta, la riflessione dopo l'emotività... ma qui non c'è variazione, i tempi di calma si perdono in un clima troppo rarefatto.
Quello che poteva essere ma non è stato imho si evidenzia bene degli "incubi" di Arren, o nella bellissima scena dell'abbraccio Arren/Therru col cambio di scena e il sole nascente (o almeno la ricordo così ^^; ), fra i momenti migliori del film.
3) Una discreta realizzazione tecnica, belli e riusciti i fondali, il chardesign o le animazioni, la mancanza di ambientazioni più ambiziose rende più facile il lavoro, ma non mi è piaciuta l'eccessiva sobrietà di alcuni ambienti, di certe colorazioni o degli abiti, semplici pennellate di colore piatto.
Le musiche non le ho trovate malvagie, anzi... diversi temi mi son sembrati buoni o più (un classico quello principale epicheggiante) tuttavia usati con troppa parsimonia, la canzone in-movie imho poteva essere meglio trattata... così m'è sembrata troppo lunga, qualcosa a la Mononoke Hime sarebbe stato più affascinante, magari una metà cantata da Therru + una metà con aggiunta orchestrale... inoltre non apprezzo l'andamento ultimo di assenza del tema dei titoli di testa... insomma ripensando a Nausicaa, Laputa o Mononoke...
Infine belle le citazioni, che ho colto in buon numero, in particolare da Nausicaa...
Insomma un film positivo, più che buono nei contenuti, meno nella sceneggatura, il rimpianto è per ciò che poteva essere partendo dal materiale originale.
Tuttavia il mio giudizio è frutto di una sola visione, da tener conto anche questo.
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