jobi1 ha scritto:strano per un film di animazione che anche in lingua originale è doppiato. Capisco nei film "in presa diretta", ma a livello tecnico tra un paese e l'altro non dovrebbe cambiare nulla su come si esegue un doppiaggio (basti avere si intende le piste separate, non come i ridoppiaggi televisivi warenr in cui non avendo piste separate hanno dovuto rifare tutti gli effetti sonori e la colonna sonora da capo ...chiaramente con risultati veramente pietosi).
Perfettamente ragione, e' fondamentale fare una distinzione tra una presa diretta con il tentativo del tecnico di riuscire a far riprodurre con un determinato supporto (CD, DVD etc) il piu fedelmente possibile attraverso una catena preposta all'ascolto con un determinato standard (stereo piuttosto che multicanale) un'evento reale e la creazione in studio di un'evento che si vuole rendere il piu reale possibile con i mezzi che si hanno a disposizione. Il mio discorso era incentrato sul cercare di avvicinarsi il piu possibile, parlando del secondo caso, al film originale che si presuppone realizzato al meglio delle possibilita' e con una certa cura nel cercare di rendere il piu verosimile possibile degli eventi creati completamente da zero.
ghila ha scritto:L'hai visto al cinema? Sia howl che terramare? Ti assicuro che al cinema l'audio era molto migliore nella caratteristica da te sottolineata. Terramare ancora più di Howl. A mio avviso hanno rimasterizzato tutto. Probablmente hanno mixato con degli steam diversi e per il DVD hanno richiesto allo studio mastering una nuova calibrazione.
Certo certo visti al cinema!!!
..il problema e' che al cinema si sente mediamente molto male e difficilmente ci si trova in una posizione favorevole per un corretto ascolto e, almeno qui a Genova dove vivo, nonostante lo sbandieramento pubblicitario in tal senso di tante sale, ci sono sistemi che poco coinvolgono l'ascolto di un film e non sono sinceramente molto in grado di evidenziare eventuali pregi o "difetti" di cio che andiamo discutendo! Comunque non ho ricordi molto precisi in tal senso e pensa che in una delle due visioni al cinema avute di Howl in un cinema l'audio era perfino mono....
ghila ha scritto:OT:
Questa è una cosa davvero interessante! Homerecording digitale o hai qualcosa di analogico? Stiamo registrando con il gruppo l'ultimo album e ci stiamo provando nel nostro studio assolutamente non attrezzato, ma sfruttando noleggi e amicizie varie.
Complimenti per la tua passione!
FINE OT
Grazie, contraccambio i complimenti anche per la tua!
Il mio modesto studiolo e' full digital !! I "giocattolini" analogici sono decisamente fuori budget per me...
..e come immagino saprai non c'e' limite alla spesa per queste cose!
cipeciop ha scritto:Dopo aver visto lo special mi sembra di aver capito che Terashima aveva le idee molto molto confuse! Non sono un musicista, ma mi chiedo: è normale che si componga il tema principale senza tener conto dell'estensione dello strumento che dovrà eseguirlo? E poi uscirsene con: "Beh, se con questo strumento non riesco ad ottenere le note basse allora le creo col sintetizzatore."
... E le pressioni ricevute da Suzuki (che ha imposto le sue idee anche sulla storia e la sceneggiatura: è il vero autore del film!) hanno complicato ulteriormente le cose.
La questione principale che non hanno trattato nello special è: hanno provato a rivolgersi ad altri (Hisaishi) prima di scegliere Terashima?
PS Interessante il significato di "telefonata".
Come dichiarato nello special Terashima e' un'autodidatta, probabilmente ha un'approccio tutto suo nel comporre musica, anche a me a fatto strano sto fatto della nota mancante! Fantasticando un po io ho pensato che questo tema prima se lo sara' "fischietto" nella testa e poi, solo dopo, si e' scontrato con questo "fattaccio" della nota mancante negli strumenti che, sempre nella sua testa, aveva in mente di utilizzare. Il plauso per me va alla perseveranza che lo ha portato poi a miscelare strumenti diversi "analogicamente" per ottenere un determinato risultato.. anche se poi il merito va in buona parte a quel musicista spagnolo..
Shito ha scritto:Io sono sempre per il True Stereo anche per questo. Alla fine in genere si 'comprime' un mix 12876487.1 in due canali stereo, e i livelli reciproci (percettivi) di musica (che sta su tutti i canali) e parlato (che sta solo sui centrali) va a farsi benedire. Allora si enfatizzano i centrali (sennò non si sentirebbe nulla) e gli equilibri sempre a farsi benedire vanno.
Questo e' un discorso dove i patiti di alta fedelta (audiofili) si "scannano" da tempo !! ..ovvero e' meglio la stereofonia o il multicanale? (..mentre c'e' ancora chi osanna la monofonia per una certa "coerenza" che sa regalare) Io personalmente sono per la stereofonia tuttora imbattuta sotto moltissimi punti di vista primo tra tutti la relativa facilita' di ottimizzazione dei sistemi di riproduzione (parlo di ascolto non produzione) pur rimanendo un'ascolto "solitario" per una perfetta fruizione (detta in maniera spicciola bisogna stare perfettamente o quasi al centro dei diffusori) In linea generale comunque il centrale viene "enfatizzato" per la semplice questione che sta proprio in corrispondenza dello schermo e siccome l'intento e' quello di rendere il piu verosimile l'ascolto di una determinata scena alla fine tutto o quasi proviene da li ed e' diciamo normale che si perda profondità nella scena nonostante il supporto "teorico" dei canali destro/sinistro e i posteriori.. Una considerazione: anche se "suona" male le colonne sonore nella realtà non esistono, al 99% dei casi sono pura invenzione umana per rendere piu coinvolgente determinate scene di conseguenza "si inventa" e i risultati possono essere piu o meno, diciamo, gradevoli asseconda dell'abilita' del tecnico e di come e' ottimizzato l'impianto audio preposto all'ascolto cosa che non tutti tengono in debita considerazione ma che e' assolutamente fondamentale per una corretta valutazione!
Muska ha scritto:Aggiungo solo qualcosa a quest'altra intuizione, che è fondamentalmente corretta.
Quando si registra a distanza dal microfono, si crea un materiale sonoro molto meno "presente", i vecchi fonici parlavano di "aria" presente sul nastro registrato, ed è un modo di dire che rende bene l'idea...
Se dobbiamo parlarne più addentro all'aspetto tecnico, il fatto è che la distanza crea una fasatura del segnale assai diversa da quello che la configurazione generalemente usata (cardioide) produce.
Insomma, quando poi, come dice giustamente Shito, si cerca di incrementare il guadagno di quelle tracce possono venir fuori i guai...
Del resto se coninciamo qui a disquisire della verosimiglianza delle camere di riverberazione elettroniche rispetto al posizionamento polidistanziale delle microfonature non la smettiamo più...
Eh eh eh eh ..anche te mi sa che la sai lunga!
..io dico che, parliamo sempre di voci da incastonare in un contesto come un film, non c'e' assolutamente differenza in produzione, qualsiasi special possiate vedere sui doppiaggi non si scappa, le voci si registrano in studio e le distanze tra doppiatore e microfoni piu o meno sempre uguali! E' il dopo e il materiale sonoro che si ha a disposizione che fa la differenza!
ghila ha scritto:D'altra parte, all'opposto, trovo che spesso alcuni dialoghi italiani soffrano di "effetto di prossimità". Che sia la mancanza di omogeneità a distinguere il nostro doppiaggio? Di fonici straordinari l'Italia ne è piena, pertanto non credo ci siano colpe imputabili allo stesso per "incompetenza". Credo piuttosto che sia, un'altra volta, una decisione a monte, di distribuzione, di mercato per intederci a tracciare la via da seguire per i fonici. Sia in fase di ripresa, che di comp/eq, di mixing e poi di mastering.
..forse abbiamo i veri "colpevoli" ..alle solite' e' "solo" una questione di budget ??