Silk ha scritto:
Ma cheppalle!!!! Tutte queste pseudostrategie di marketing mi hanno veramente rotto...
...
smilla 1010 ha scritto:L'ho letta pure io la notizia.
Ho poca voglia di vedervi una scarsa visibilità.
avrei preferito Totoro a novembre e Ponyo a marzo o maggio che tanto sarebbero stati 4-6 mesi dopo, non certo un'assembramento di opere Ghibli al cinema. (sarcasmo) forse che i geni pubblicitari non avrebbero trovato parole? che ci vuole a dire: dai creatori di Totoro ecco a voi Ponyo!
diverso sarebbe il discorso se il buon Cannarsi avrebbe difficoltà a portare a termine il proprio lavoro nei tempi auspicati/desiderati (due film Ghibli all'anno).
ciao a tutti
A parte il fatto che realmente non riesco a cogliere il senso di frasi quali "Ho poca voglia di vedervi una scarsa visibilità.", a parte il fatto che Totoro verrà comunque doppiato in Ottobre, come previsto, a prescindere dalla sua collocazione di uscita, trovo davvero pretenzioso e presuntuoso questo senso di critica assolutamente autolegittimata e sterile verso le legittime scelte editoriali di chi ha evidentemente dimostrato di saperne prendere di sensata, e investe di proprio in operazioni commerciali che, come si intende, non sono dovute opere benefiche al 'pubblico'. L'uso indiscriminato di parole come 'psesudostrategie' o costrutti sarcasticp-retorici come 'i geni pubblicitari', 'e che ci vuole', eccetera, non dimostrano altro che la pochezza tutta italiota del 'sono sempre più bravo io a far tutto, sono più bravo di chi fa, anche se non l'ho mai fatto', del spandere facile saggezza e giudizio comune anche a fronte della propria non-conoscenza specifica, non manca di colpire, oltre che allenatori di calcio e politici, anche chi invece ha dimostrato sul campo di fare e saper fare per il meglio.
Che tristezza, a leggere certe cose.
Bravissimi quelli che criticano. Attendiamo tutti i frutti tangibili della loro conoscienza e competenza così generosamente sparsa a parole.
), ma credo ormai che dopo tutti gli anni che abbiamo aspettato, mese più o mese meno non cambia molto. L'importante è la volontà di tenere fede al progetto e la cura nella distribuzione delle opere. 
