Totoro, riferimenti letterari, Susuwatari
Inviato: gio set 18, 2008 4:25 pm
Come forse saprete o avrete immaginato, sono ora nel mezzo della finalizzazione della mia (ri)scrittura del copione di Tonari no Totoro.
Nonostante tutto, ci sono ancora un paio di cose su cui continuo a meditare, e considerato che sappiamo bene che sul forum ci sono dei letterati, ho pensato di postare qui quella che è forse la più annosa delle questioni che mi girano in testa...
Il punto è sul termine, ovvero sulla natura, dei Makkurokurosuke. Credo, spero, chetutti sapremo di cosa parlo, e sappiamo che la traduzione letterale sarebbe 'neri-tuttineri'. In più, 'makkuro' è anche il termine che si usa in giapponese per indicare una situazione di buio pesto.
Ora, mi ha sempre incuriosito il fatto che mentre il padre di Satsuki e Mei parli di 'Makkurokurosuke', in seguito la nonnina riferisca delle creaturine fuligginose come di 'Susuwatari'.
Ora vi posto una traduzione del dialogo tra il padre e le figlie in cui viene fuori il nome di Makkurokurosuke, e poi vi spiego le mie perplessità.
La scena inizia col padre che arriva nel bagno della casa, dove le figlie si sono acquattate sospettose perché, entrandovi dalla porta sul retro, hanno visto una 'fuga' di Susuwatari, senza saperne o capire nulla in merito.
Come sappiamo, quando Mei parlerà per la prima volta di 'Totoro', Satsuki dirà subito "ma parli del troll che c'era sul libro illustrato?'. Questo perché traslitterato in giapponese 'troll' è scritto/pronunciato come TORORU, di cui TOTORO non è che uno 'slato' (Mei sbaglia anche altre parole durante il film). Alla fine del film, durante i titoli di coda, si vede infine la madre che legge alle bambine un libro sulla cui copertina si vede chiaramente la scena di 'The Three Billy Goat Gruff', dove il Troll assomiga al grande Totoro, da cui l'idea/fraintendimento di Mei. Quindi, sappiamo che la citazione di 'cavarvi gli occhi' è diretta e voluta da quella stessa favola.
Tuttavia, il punto del mio dubbio sono i 'makkurokurosuke'. Anche questi vengono ricondotti da Satsuki al 'libro illustrato'. Tuttavia, in 'The Three Billy Goat Gruff' non c'è nulla di assimilabile. Indi, devono provenire da un'altra fiaba. Considerando la brevità di 'The Three Billy Goat Gruff', è improbabile che il libro in questione contenga solo quella. Deve essere forse una raccolta di fiabe norvegesi, nordeuropee, o europee. La più celebre è questa, che come vedete contiene anche la favola del troll e della capra cavaocchi.
Ora, come mai tutto questo interesse?
La mia impressione, è che il padre delle bambine si riferisca con 'makkurokurosuke' non a delle creature mitologiche, ma al semplice 'effetto visibo' dei 'vermetti scuri' (come li chiamate voi?) che si 'vedono' a volte passando da un luogo molto illuminato a uno buio, per 'escursione di luminosità'. Il senso della frase del padre mi pare infatti quello di: "ma no, non ci sono i fantasmi, infatti non potrebbero esserci con questo bel sole: deve essere stato solo un effetto ottico di 'makkurokurosuke'...". Poi le bambine linkano questa idea una favola del 'libro illustrato', e fanno dei 'makkurokurosuke' delle entità, ma la nonnina li chiamerà subito col loro 'vero' nome: susuwatari.
Mi chiedevo se qualcuno avesse mai trovato riscontro in una favola nordica di 'vermetti di buio pesto' o simili creature, o effetti ottici, o qualsiasi cosa...
Nonostante tutto, ci sono ancora un paio di cose su cui continuo a meditare, e considerato che sappiamo bene che sul forum ci sono dei letterati, ho pensato di postare qui quella che è forse la più annosa delle questioni che mi girano in testa...
Il punto è sul termine, ovvero sulla natura, dei Makkurokurosuke. Credo, spero, chetutti sapremo di cosa parlo, e sappiamo che la traduzione letterale sarebbe 'neri-tuttineri'. In più, 'makkuro' è anche il termine che si usa in giapponese per indicare una situazione di buio pesto.
Ora, mi ha sempre incuriosito il fatto che mentre il padre di Satsuki e Mei parli di 'Makkurokurosuke', in seguito la nonnina riferisca delle creaturine fuligginose come di 'Susuwatari'.
Ora vi posto una traduzione del dialogo tra il padre e le figlie in cui viene fuori il nome di Makkurokurosuke, e poi vi spiego le mie perplessità.
La scena inizia col padre che arriva nel bagno della casa, dove le figlie si sono acquattate sospettose perché, entrandovi dalla porta sul retro, hanno visto una 'fuga' di Susuwatari, senza saperne o capire nulla in merito.
NOTA: in questa scena è contenuta una citazione dalla favola svedese 'The Three Billy Goat Gruff', che potere leggere tradotta in inglese qui, e di cui potete leggere notizie anche qui.PADRE--Lì ci sono le vasche da bagno.
SATSUKI--Papà, in questo posto c’è qualcosa!
PADRE--Scoiattoli?
SATSUKI--Non saprei proprio!/ Non erano scarafaggi, e meppure topi, ma c’erano un saaacco di cosetti neri, sai!
PADRE--(DS) Mmmmmh…!/ (IC) Uhm-uhm! Uhm…!
SATSUKI--Allora?
PADRE--Dovevano essere i Nerineretti, mi sa!
SATSUKI--I Nerineretti, come… quelli del libro illustrato?
PADRE--Sicuro. Con un così bel tempo, fantasmi e simili non possono mica mostrarsi! (VERSO)/ (CL) Entrando d’improvviso da un posto luminoso a un posto buio…/ gli occhi si accecano e saltano fuori i Nerineretti! (FIN-FC)
SATSUKI--(FIATO) Ma certo!/ Neri-neretti, venire fuori! Se non uscirete, verremo a cavarvi gli occhi!
MEI--(ACC) …venire fuori! Se non uscirete, verremo a cavarvi gli occhi!
Come sappiamo, quando Mei parlerà per la prima volta di 'Totoro', Satsuki dirà subito "ma parli del troll che c'era sul libro illustrato?'. Questo perché traslitterato in giapponese 'troll' è scritto/pronunciato come TORORU, di cui TOTORO non è che uno 'slato' (Mei sbaglia anche altre parole durante il film). Alla fine del film, durante i titoli di coda, si vede infine la madre che legge alle bambine un libro sulla cui copertina si vede chiaramente la scena di 'The Three Billy Goat Gruff', dove il Troll assomiga al grande Totoro, da cui l'idea/fraintendimento di Mei. Quindi, sappiamo che la citazione di 'cavarvi gli occhi' è diretta e voluta da quella stessa favola.
Tuttavia, il punto del mio dubbio sono i 'makkurokurosuke'. Anche questi vengono ricondotti da Satsuki al 'libro illustrato'. Tuttavia, in 'The Three Billy Goat Gruff' non c'è nulla di assimilabile. Indi, devono provenire da un'altra fiaba. Considerando la brevità di 'The Three Billy Goat Gruff', è improbabile che il libro in questione contenga solo quella. Deve essere forse una raccolta di fiabe norvegesi, nordeuropee, o europee. La più celebre è questa, che come vedete contiene anche la favola del troll e della capra cavaocchi.
Ora, come mai tutto questo interesse?
La mia impressione, è che il padre delle bambine si riferisca con 'makkurokurosuke' non a delle creature mitologiche, ma al semplice 'effetto visibo' dei 'vermetti scuri' (come li chiamate voi?) che si 'vedono' a volte passando da un luogo molto illuminato a uno buio, per 'escursione di luminosità'. Il senso della frase del padre mi pare infatti quello di: "ma no, non ci sono i fantasmi, infatti non potrebbero esserci con questo bel sole: deve essere stato solo un effetto ottico di 'makkurokurosuke'...". Poi le bambine linkano questa idea una favola del 'libro illustrato', e fanno dei 'makkurokurosuke' delle entità, ma la nonnina li chiamerà subito col loro 'vero' nome: susuwatari.
Mi chiedevo se qualcuno avesse mai trovato riscontro in una favola nordica di 'vermetti di buio pesto' o simili creature, o effetti ottici, o qualsiasi cosa...