Gake no Ue no Ponyo - sonoramente in italiano
Inviato: lun gen 12, 2009 3:26 pm
Sembra essere diventata ormai una tradizione, questa... del resto, è giusto così.
Col 2009 ormai iniziato, l'edizione italiana di Gake no Ue no Ponyo è ai nastri di partenza.
Da un lato, sto minuziosamente redigendo il copione. Il che non ha nulla, o pochissimo, a che vedere con i sottotitoli veneziani.
Non perché quelli fossero stati scritti con faciloneria, per carità. Semplicemente, la lingua 'parlata' e 'parlata scritta' sono diverse. Cose che si scrivono per essere lette dell'utente finale (il pubblico), sono diverse da cose che si scrivono per essere lette realmente, da un tecnico intermedio (l'attore), e che poi il pubblico 'sentirà'. Ci sono cose come, che so, l'abuso di dislocazione a destra del soggetto, o a sinistra dell'oggetto, che funzionano molto bene nel parlato reale (e lo rendono appunto 'più parlato reale'), ma non funzionano scritte. Questo perché nel parlato reale si usano molte, molti più diversi tipi di pause tonali che la mera virgola scritta.
Ovviamente, l'uso di una lingua 'difficile a leggersi ma poi diventa giusta quando letta giusta', apre le porte di una maggiore fedeltà al testo originale.
D'altro canto, nel testo per il doppiaggio ci sono pure lunghezze sceniche e tempi di aperture labiali da rispettare.
Quindi, come si intenderà, la stesura del copione per il doppiaggio è ricominciata d'accapo.
Parallelamente, si inzia a pensare ai doppiatori da provinare. Questa volta lo Studio Ghibli richiede davvero molti provini, e molto precisi, molto più del solito. E' evidente che si sta dando molta molta attenzione per questa ultima (e speriamo non l'ultima) fatica di Miyazaki Hayao. Sarà dura trovare delle voci all'altezza. Sono prescrittivi bambini 'veri' per i protagonisti. Il film presenta poi molte signore anziane. E infine, personaggi maggiori che in giappone sono stati interpretati da attori di tv, cinema e teatro, com'è ormai tradizione in casa Ghibli, piuttosto che da 'semplici' doppiatori.
In ultimo, la canzone. Spero davvero che riusciremo a tradurre anche la canzone in italiano. Ovvero, la traduzione e adattamento (musicale!) è stato eseguito. Ed accettato da Studio Ghibli. Davvero non è stato facile essere fedele come mi piace essere e nel contempo mettere le parole in metrica. Ma questo è stato fatto. Ora si tratterà di trovare interpreti che soddisfino gli autori, e non sarà facile. Il tempo, peraltro, stringe.
Infine: sulle pagine di Nanoda.com c'è stato un annuncio che riguarda Ponyo e che potrebbe interessarvi. Sembra che l'uscita di questo film in Italia sarà un piccolo evento mediatico! E nel frattempo RadioDeeJay continua a mandare una "strana canzoncina che abbiamo sentito in Giappone", mi chiedo con quale cognizione di causa, più volte al dì... indovinate il ritornello.
Col 2009 ormai iniziato, l'edizione italiana di Gake no Ue no Ponyo è ai nastri di partenza.
Da un lato, sto minuziosamente redigendo il copione. Il che non ha nulla, o pochissimo, a che vedere con i sottotitoli veneziani.
Non perché quelli fossero stati scritti con faciloneria, per carità. Semplicemente, la lingua 'parlata' e 'parlata scritta' sono diverse. Cose che si scrivono per essere lette dell'utente finale (il pubblico), sono diverse da cose che si scrivono per essere lette realmente, da un tecnico intermedio (l'attore), e che poi il pubblico 'sentirà'. Ci sono cose come, che so, l'abuso di dislocazione a destra del soggetto, o a sinistra dell'oggetto, che funzionano molto bene nel parlato reale (e lo rendono appunto 'più parlato reale'), ma non funzionano scritte. Questo perché nel parlato reale si usano molte, molti più diversi tipi di pause tonali che la mera virgola scritta.
Ovviamente, l'uso di una lingua 'difficile a leggersi ma poi diventa giusta quando letta giusta', apre le porte di una maggiore fedeltà al testo originale.
D'altro canto, nel testo per il doppiaggio ci sono pure lunghezze sceniche e tempi di aperture labiali da rispettare.
Quindi, come si intenderà, la stesura del copione per il doppiaggio è ricominciata d'accapo.
Parallelamente, si inzia a pensare ai doppiatori da provinare. Questa volta lo Studio Ghibli richiede davvero molti provini, e molto precisi, molto più del solito. E' evidente che si sta dando molta molta attenzione per questa ultima (e speriamo non l'ultima) fatica di Miyazaki Hayao. Sarà dura trovare delle voci all'altezza. Sono prescrittivi bambini 'veri' per i protagonisti. Il film presenta poi molte signore anziane. E infine, personaggi maggiori che in giappone sono stati interpretati da attori di tv, cinema e teatro, com'è ormai tradizione in casa Ghibli, piuttosto che da 'semplici' doppiatori.
In ultimo, la canzone. Spero davvero che riusciremo a tradurre anche la canzone in italiano. Ovvero, la traduzione e adattamento (musicale!) è stato eseguito. Ed accettato da Studio Ghibli. Davvero non è stato facile essere fedele come mi piace essere e nel contempo mettere le parole in metrica. Ma questo è stato fatto. Ora si tratterà di trovare interpreti che soddisfino gli autori, e non sarà facile. Il tempo, peraltro, stringe.
Infine: sulle pagine di Nanoda.com c'è stato un annuncio che riguarda Ponyo e che potrebbe interessarvi. Sembra che l'uscita di questo film in Italia sarà un piccolo evento mediatico! E nel frattempo RadioDeeJay continua a mandare una "strana canzoncina che abbiamo sentito in Giappone", mi chiedo con quale cognizione di causa, più volte al dì... indovinate il ritornello.