Laputa edizione italiana
Moderatore: Coordinatori
- Dottor Rao
- Ghibliano
- Messaggi: 513
- Iscritto il: mer ago 27, 2003 9:54 pm
- Località: Indastria
Marcuzzo: Ti sbagli, nel senso che la scena inizia con loro che stanno parlando. E' presumibile che il pubblico arriva a discorso iniziato, e Sheeta ha già raccontato a Pazu del suo villaggio...
MaRu & Ranma-simon: Ho trovato le voci in Laputa molto azzeccate. Invece l'adattamento è in certi punti un po' ostico. Non saprei dire se ciò dipende da una concezione "vecchia guardia" del curatore... (a differenza di ranma-simon non posso fare un confronto con l'originale giapponese).
Alcune frasi di Muska, in particolare, avrebbero necessitato di un'aggiustatina: "voglio senza dubbio mostrarti qualcosa", "se sei un uomo, devi adeguarti"... Non so come dire, mi sembra che scorrano poco.
Comunque ho davvero apprezzato la scelta delle voci di Pazu e Sheeta. Almeno in questo penso che Cannarsi abbia ragionato "coi bambini in mente". Non solo è fedele all'opera originaria, ma è tutt'altro sentire rispetto alle voci "adulte" del doppiaggio americano. Bella mossa davvero!
Ad ogni modo Kiki scorreva di più nei dialoghi. Forse è anche merito dell'opera originale, non so. Può darsi che Kiki sia più vicino alla sensibilità odierna; o forse più semplicemente in Laputa si devono pronunciare frasi "irrealistiche" per spiegare meglio la trama...
Dimmi MaRu, ti aveva fatto lo stesso effeto anche Kiki? Di essere adattato "con il fan in mente", intendo.
MaRu & Ranma-simon: Ho trovato le voci in Laputa molto azzeccate. Invece l'adattamento è in certi punti un po' ostico. Non saprei dire se ciò dipende da una concezione "vecchia guardia" del curatore... (a differenza di ranma-simon non posso fare un confronto con l'originale giapponese).
Alcune frasi di Muska, in particolare, avrebbero necessitato di un'aggiustatina: "voglio senza dubbio mostrarti qualcosa", "se sei un uomo, devi adeguarti"... Non so come dire, mi sembra che scorrano poco.
Comunque ho davvero apprezzato la scelta delle voci di Pazu e Sheeta. Almeno in questo penso che Cannarsi abbia ragionato "coi bambini in mente". Non solo è fedele all'opera originaria, ma è tutt'altro sentire rispetto alle voci "adulte" del doppiaggio americano. Bella mossa davvero!
Ad ogni modo Kiki scorreva di più nei dialoghi. Forse è anche merito dell'opera originale, non so. Può darsi che Kiki sia più vicino alla sensibilità odierna; o forse più semplicemente in Laputa si devono pronunciare frasi "irrealistiche" per spiegare meglio la trama...
Dimmi MaRu, ti aveva fatto lo stesso effeto anche Kiki? Di essere adattato "con il fan in mente", intendo.
Io ho avuto questa impressione: Kiki in fondo è una storia di ambientazione quotidiana, i dialoghi sono familiari ed hanno il tono della cortesia informale. Laputa ha decisamente il respiro epico di un romanzo. Romanzo di Verne o di Stevenson più che di Swift, da cui in fondo è tratta solo (mi hai detto niente ) l'idea dell'isola in volo.Dottor Rao ha scritto:Ad ogni modo Kiki scorreva di più nei dialoghi. Forse è anche merito dell'opera originale, non so. Può darsi che Kiki sia più vicino alla sensibilità odierna; o forse più semplicemente in Laputa si devono pronunciare frasi "irrealistiche" per spiegare meglio la trama...
Il linguaggio di un romanzo d'avventura dell'Ottocento me lo aspetto così: barocco, verboso, a tratti innaturale.
Del resto non pare proprio incomprensibile...
- Dottor Rao
- Ghibliano
- Messaggi: 513
- Iscritto il: mer ago 27, 2003 9:54 pm
- Località: Indastria
Già, sono d'accordo.hdibifrost ha scritto:Io ho avuto questa impressione: Kiki in fondo è una storia di ambientazione quotidiana, i dialoghi sono familiari ed hanno il tono della cortesia informale. Laputa ha decisamente il respiro epico di un romanzo. Romanzo di Verne o di Stevenson più che di Swift, da cui in fondo è tratta solo (mi hai detto niente ) l'idea dell'isola in volo.
Il linguaggio di un romanzo d'avventura dell'Ottocento me lo aspetto così: barocco, verboso, a tratti innaturale.
Del resto non pare proprio incomprensibile...
Non sono però d'accordo che Laputa sia più in linea con Verne o Stevenson. Beh, Stevenson senza dubbio, dal momento che Dobutsu Takarajima è un antesignano di Laputa, nel senso di slapstick adventure. Non che vi fosse questo elemento nel romanzo di Stevenson, però.
Ad ogni modo Takarajima (isola del tesoro) è direttamente citato da Muska all'interno del film...
Laputa contiene più rimandi all'opera originale di Swift di quanto si possa pensare a prima vista. Il tema è quello della tecnologia, e dell'uso che ne fa l'uomo. Il confronto finale tra Sheeta e Muska è illuminante in questo senso. La visione di Miyazaki mi sembra riflettere una posizione più scettica / pessimista, e quindi più in linea con Swift, che non una visione di stampo positivista come quella di Verne.
Adesso è tardi, ma se interessa elaboro meglio domani ^_^
In effetti il dubbio mi era venuto in quanto, nei sottotitoli "verbosi" inglesi, il dialogo risulta completamente diverso, e Sheeta dice subito a Pazu il nome del suo villaggio.Dottor Rao ha scritto:Marcuzzo: Ti sbagli, nel senso che la scena inizia con loro che stanno parlando. E' presumibile che il pubblico arriva a discorso iniziato, e Sheeta ha già raccontato a Pazu del suo villaggio...
Sono stato vittima involontaria dell'"horror vacui", non essendone ancora a conoscenza al momento della visione
Vero. Kiki è certamente più scorrevole.
Se di Laputa teniamo conto dell'ambientazione "senza tempo" e "senza spazio" (ma viene citato Swift, ahinoi: quindi un parametro c'è) allora un certo tipo di linguaggio è accettabile.
Non dico assolutamente che sia incomprensibile (magari i marmocchi di oggi sono più svegli di quando ero io un moccioso). Ecco credo che nonno Rao - con il quale adesso sto comunicando telepaticamente - abbia citato proprio una delle frasi più esemplari.
La mia speranza è che anche i più piccoli possano vedere quel film (così quando saranno adulti potranno comprare i miei libri... ). Parlando seriamente: non sono così convinto che a seguire Miyazaki ci debba essere per forza un pubblico otaku. Miyazaki non fa opere per otaku. Di qui la mia speranza che i suoi film riescano a farsi apprezzare per quello che sono: CINEMA allo stato puro. Così come è cinema Oshii, Kon, Otomo, etc.
Ciò non toglie che, a mio avviso, con Laputa il buon Gualtiero si sia superato. Se ci sta leggendo, prenda queste considerazioni nel migliore dei modi. E anzi, mi aspetto grandi cose ora da Porco Rosso. Tempo fa vidi la versione spagnola (probabilmente non autorizzata) e il divertimento che ne trassi incontenibile.
Quindi, visto l'argomento, visti i personaggi, oso sperare che Porco Rosso superi l'incantevole mondo "vocale" di Laputa.
Se di Laputa teniamo conto dell'ambientazione "senza tempo" e "senza spazio" (ma viene citato Swift, ahinoi: quindi un parametro c'è) allora un certo tipo di linguaggio è accettabile.
Non dico assolutamente che sia incomprensibile (magari i marmocchi di oggi sono più svegli di quando ero io un moccioso). Ecco credo che nonno Rao - con il quale adesso sto comunicando telepaticamente - abbia citato proprio una delle frasi più esemplari.
La mia speranza è che anche i più piccoli possano vedere quel film (così quando saranno adulti potranno comprare i miei libri... ). Parlando seriamente: non sono così convinto che a seguire Miyazaki ci debba essere per forza un pubblico otaku. Miyazaki non fa opere per otaku. Di qui la mia speranza che i suoi film riescano a farsi apprezzare per quello che sono: CINEMA allo stato puro. Così come è cinema Oshii, Kon, Otomo, etc.
Ciò non toglie che, a mio avviso, con Laputa il buon Gualtiero si sia superato. Se ci sta leggendo, prenda queste considerazioni nel migliore dei modi. E anzi, mi aspetto grandi cose ora da Porco Rosso. Tempo fa vidi la versione spagnola (probabilmente non autorizzata) e il divertimento che ne trassi incontenibile.
Quindi, visto l'argomento, visti i personaggi, oso sperare che Porco Rosso superi l'incantevole mondo "vocale" di Laputa.
Parlo senza aver ancora ascoltato il doppiaggio italiano (il DVD giace da una settimana sul mio comodino in attesa che io trovi due ore di tempo per vederlo), ma penso che il problema sia sostanzialmente questo: il tipo di linguaggio usato è frutto di una scelta ponderata (per ricreare anche nell'edizione italiana una determinata atmosfera già in origine propria del film) o dipende dalla mancanza di flessibilità dell'adattatore (considerato che Cannarsi è già stato in altri casi contestato per l'abuso di forme dell'italiano letterario in contesti in cui avrebbe dovuto usare un linguaggio colloquiale)? Se è una scelta per motivazioni artistiche va rispettata, perchè "rendere" al meglio un film è più importante di qualsiasi considerazione sul pubblico; in caso contrario va considerato un puro difetto di adattamento (non gravissimo, ma pur sempre un difetto) e va criticato, anche per spingere Cannarsi a migliorarsi nei suoi prossimi adattamenti
Nessuno mette in dubbio la bontà delle intenzioni di Cannarsi, e comunque quel discorso riguardava il semplice significato letterale.
La questione riguarda invece il tipo di linguaggio usato, e si pone in questi termini: se Cannarsi usa certe forme linguistiche lo fa per scelta intenzionale o perchè gli manca il "senso" del registro appropriato?
La questione riguarda invece il tipo di linguaggio usato, e si pone in questi termini: se Cannarsi usa certe forme linguistiche lo fa per scelta intenzionale o perchè gli manca il "senso" del registro appropriato?
Non riguarda solo il "lessico", ma tutto.RøM ha scritto:La questione riguarda invece il tipo di linguaggio usato, e si pone in questi termini: se Cannarsi usa certe forme linguistiche lo fa per scelta intenzionale o perchè gli manca il "senso" del registro appropriato?
Non si rende solo il significato delle singole parole (cfr. "gravipietra"), ma di tutto, atmosfera compresa.sempre di rendere in italiano ciò che è giapponese rimanendo "trasparente"
Poi disse anche che non è facile, ma comunque ritengo che sia tutto frutto di un scelta intenzionale.
Nota: e se Dvd.it mi avesse mandato il film potrei anche approfondire la mia opinione (che si basa su Kiki e sui vostri pareri)!
Giusto. La mia considerazione su Verne e Stevenson era basata più che altro sullo svolgimento dell'avventurosa ricerca nella prima parte del film.Dottor Rao ha scritto:Non sono però d'accordo che Laputa sia più in linea con Verne o Stevenson. Beh, Stevenson senza dubbio [...]
Laputa contiene più rimandi all'opera originale di Swift di quanto si possa pensare a prima vista. Il tema è quello della tecnologia, e dell'uso che ne fa l'uomo. Il confronto finale tra Sheeta e Muska è illuminante in questo senso.
Non avevo mai riflettuto in questo senso a proposito della parte ambientata su Laputa: la tua considerazione mi ha fornito un ottimo spunto. Credo che dovrò ripetere la mia lettura dei "Viaggi di Gulliver", fatta da adolescente, e quindi troppo lontana nel tempo e nella mia sensibilità per potermi suggerire cose che allora non ci vidi.
Dunque. Grazie a Gianfree anche io finalmente ho avuto il DVD di Laputa!
Bene, premettendo che lo avevo visto 2 volte in giapponese con sottitoli in Inglese....
NON HO PAROLE
Stupendo. Magnifico. Fantastico.
Solo sentendo la musica del menù iniziale già mi stavo commuovendo!
E poi tutta la sigla iniziale, e le scene che amo di più... Ragazzi, non ho parole.
Vederlo nella propria lingua è assolutamente STUPENDO mi ha emozionato tantissimo. Sono stracontenta di questo doppiaggio, che non snatura il film! Ho visto le scene anche con i sottotitoli dell'inglese... E in quella lingua il film non sembra più nemmeno lui! Davvero, TUTTE le pause sono PARLATE, roba da non credersi, ma che senso ha inventarsi le battute così?
GRAZIE GRAZIE INFINITE PER QUESTO STUPENDO DOPPIAGGIO!
Sono sinceramente commossa! Vedendo poi il film per la prima volta dopo spirited away mi sono resa conto di alcune scene e di alcuni personaggi che si ritrovano simili nel film dell'Oscar!
Spoiler
Avete notato Kamajii per esempio? Oppure quando cadono giù nelle grotte sotterranee, la scena è simile alla caduta dal cielo alla fine di Spirited Away.Fine spoiler
Una cosa che mi ha colpito tanto è stata la semplicità e verosomiglianza dei gesti, primo fra tutti, in un determinato momento, Sheeta che con molta naturalezza porta con un gesto della mano una treccia all'indietro, perché ricadendole davanti le impediva un po' quel che stava facendo.
MA ANDIAMOOOOOOOOOOOOOOO E' UN FILM LONTANO ANNI LUCE DAI FILM DISNEYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY! O per lo meno molto più simile ai PRIMI disney, quelli studiati davvero nei più piccoli particolari e gesti ed espressioni (Bambi per esempio).
Comunque sia trovo che Miyazaki per i suoi temi della natura, dell'odio verso la guerra ecc ecc sia insuperabile nelle trame da chiunque altro, soprattutto per la maniera in cui pone le cose, che non sono la solita lotta moralista e stucchevole del bene della natura contro il male degli uomini.
Voglio fare un paragone: Laputa e il Pianeta del Tesoro. Entrambi sono di "fantascienza" e in particolare quella fantascienza "dell'800" diciamo, in cui non ci sono astronavi e tecnologie digitali, una fantascienza un po' anticata. Io reputo il Pianeta del Tesoro come il miglior film d'animazione insieme a Mulan che la Disney sia riuscita a tirare fuori dal Re Leone in poi (e per migliore non intendo stupendo, ma il più accettabile). Beh, Laputa è anni luce migliore!
Termino qui: sarebbe stato carino mettere i sottotitoli con la traduzione della canzone finale.
Bye^^
Bene, premettendo che lo avevo visto 2 volte in giapponese con sottitoli in Inglese....
NON HO PAROLE
Stupendo. Magnifico. Fantastico.
Solo sentendo la musica del menù iniziale già mi stavo commuovendo!
E poi tutta la sigla iniziale, e le scene che amo di più... Ragazzi, non ho parole.
Vederlo nella propria lingua è assolutamente STUPENDO mi ha emozionato tantissimo. Sono stracontenta di questo doppiaggio, che non snatura il film! Ho visto le scene anche con i sottotitoli dell'inglese... E in quella lingua il film non sembra più nemmeno lui! Davvero, TUTTE le pause sono PARLATE, roba da non credersi, ma che senso ha inventarsi le battute così?
GRAZIE GRAZIE INFINITE PER QUESTO STUPENDO DOPPIAGGIO!
Sono sinceramente commossa! Vedendo poi il film per la prima volta dopo spirited away mi sono resa conto di alcune scene e di alcuni personaggi che si ritrovano simili nel film dell'Oscar!
Spoiler
Avete notato Kamajii per esempio? Oppure quando cadono giù nelle grotte sotterranee, la scena è simile alla caduta dal cielo alla fine di Spirited Away.Fine spoiler
Una cosa che mi ha colpito tanto è stata la semplicità e verosomiglianza dei gesti, primo fra tutti, in un determinato momento, Sheeta che con molta naturalezza porta con un gesto della mano una treccia all'indietro, perché ricadendole davanti le impediva un po' quel che stava facendo.
MA ANDIAMOOOOOOOOOOOOOOO E' UN FILM LONTANO ANNI LUCE DAI FILM DISNEYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY! O per lo meno molto più simile ai PRIMI disney, quelli studiati davvero nei più piccoli particolari e gesti ed espressioni (Bambi per esempio).
Comunque sia trovo che Miyazaki per i suoi temi della natura, dell'odio verso la guerra ecc ecc sia insuperabile nelle trame da chiunque altro, soprattutto per la maniera in cui pone le cose, che non sono la solita lotta moralista e stucchevole del bene della natura contro il male degli uomini.
Voglio fare un paragone: Laputa e il Pianeta del Tesoro. Entrambi sono di "fantascienza" e in particolare quella fantascienza "dell'800" diciamo, in cui non ci sono astronavi e tecnologie digitali, una fantascienza un po' anticata. Io reputo il Pianeta del Tesoro come il miglior film d'animazione insieme a Mulan che la Disney sia riuscita a tirare fuori dal Re Leone in poi (e per migliore non intendo stupendo, ma il più accettabile). Beh, Laputa è anni luce migliore!
Termino qui: sarebbe stato carino mettere i sottotitoli con la traduzione della canzone finale.
Bye^^
Dal Salento con furore... Dove nessun cinema trasmette film Ghibliani (almeno non quando escono nel resto d'Italia!)
Dottor Rao ha scritto:Nascevi un secolo addietro e non c'erano i film di Miyazaki, praticamente un'esistenza inutile
im-edith: pienamente d'accordo con te
Per quanto riguarda il bel gesto di Sheeta che hai riportato, vorrei aggiungerne un altro che mi ha colpito particolarmente, ovvero
---- piccolo SPOILER (anche i dettagli contano!) -----
.
.
.
.
.
il suono dei passi del robot "giardiniere": chi altri, se non Miyazaki, avrebbe potuto utilizzare un suono del genere per un robot che cammina?
Al massimo avremmo sentito un "tklang-tklang"!
Questo è quello che adoro del suo genio, il saperti incantare anche con particolari all'apparenza insignificanti, fin dai tempi di Conan (almeno per me è così, non so se riuscite a capirmi).
Per quanto riguarda il bel gesto di Sheeta che hai riportato, vorrei aggiungerne un altro che mi ha colpito particolarmente, ovvero
---- piccolo SPOILER (anche i dettagli contano!) -----
.
.
.
.
.
il suono dei passi del robot "giardiniere": chi altri, se non Miyazaki, avrebbe potuto utilizzare un suono del genere per un robot che cammina?
Al massimo avremmo sentito un "tklang-tklang"!
Questo è quello che adoro del suo genio, il saperti incantare anche con particolari all'apparenza insignificanti, fin dai tempi di Conan (almeno per me è così, non so se riuscite a capirmi).
@Marcuzzo: certo che ti capisco ! Quoto tutto quello che hai detto. Anche io ho apprezzato particolarmente quei "passi" ...
Del resto, che Miya sia un maniaco della perfezione si sa !
Del resto, che Miya sia un maniaco della perfezione si sa !
Ultima modifica di Soulchild il gio feb 26, 2004 2:53 pm, modificato 1 volta in totale.