Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Heimdall
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Heimdall »

lo zaffo ha scritto:P.S. Arrietty sta andando benissimo in patria, e io lo voglio proprio vedere, bisogna che qualcuno ci lavori al più presto, no?
Qualcuno, possibilmente, di molto preparato e scrupoloso... :P
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Shito
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

Non so se abbiate davvero letto il contenuto del mio messagio, però.

Otsuka Yasou ebbe a dire che "non fosse stato per Takahata, Miyazaki avrebbe passato tutta la vita e dedicare a sole cose triviali come i fumetti e i modellini".

Insisto che Miyazaki è escapismo, disegni i mondi in cui si rifugia, popolati dei giocattoli e delle figure femminili di cui si compiace, e predica il contrario.

Insisto che Miyazaki piace perché l'escapismoè sempre di moda quando il benessere è diffuso, e la sua è anche infiocchettata in un modo dale da potersi dissimulare.

Ma alla fine, lui è un narratore per l'infanzia, e chi lo apprezza apprezza cose che sono per ragazzini, fatte da un ragazzino invecchiato.

Una bella congrega di fanciullini pascoliani, sì. Di quelli che alla donne non servono a nulla. Come Fujimoto.
Ultima modifica di Shito il mer ago 18, 2010 12:39 am, modificato 1 volta in totale.
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algid
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da algid »

Beh sembrerebbe quasi che tu faccia un lavoro veramente detestabile da quel che dici: voglio dire, tradurre e adattare le opere di Miyazaki sostenendo quello che dici e con un tono così "duro".
Parliamoci chiaro la tua analisi funziona, effettivamente, ma le generalizzazioni della tua chiosa lasciano un po' il tempo che trovano. Dire che i fruitori dei suoi film siano quello che tu sostieni mi pare forzato. Quella frecciatina "superomistica" e "machista" poi, sì mi ha fatto proprio storcere il naso. Come se le donne poi fossero obbligate ad avere bisogno degli uomini, chi l'ha stabilito?

Poi permettimi di dire che secondo me l'escapologia è l'origine della finzione narrativa (che sia letteraria o filmica), che c'è di male nel preferirla rispetto al realismo? Uno potrebbe pacificamente dire che per vedersi un film che parli della realtà farebbe prima a vivere la realtà stessa. Probabilmente l'intrattenimento fonda le sue radici proprio nell'evasione dalla realtà.

Edit: e per dovere di cronaca io apprezzo decisamente anche Takahata, solo che lo conosco di meno purtroppo! D'altronde la circolazione delle sue opere in Italia è stata ancora più sfortunata di quella del suo più celebre collega (e personalmente mi rifiuto di vederle doppiate in inglese, anzi in americano!). Quindi ben venga Pompoko! Ben venga tutto il catalogo ghibli.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

Intendevo dire che un bambinone, un otaku, un escapista è essenzialmente un uomo realmente inutile a qualsiavoglia compagna di vita vera. Nel senso di un uomo di cui una donna non potrebbe farsi nulla, che non legarsi in modo materno/crocerossinico. Ma non vorrei scomodare Freud, qui.

Mi rendo conto che in questo mondo in questo momento l'inversione vada molto di moda, ma credo sia solo uno multistrale di decadentismo.

Io credo che l'evasione, l'escapismo, siano male. Molto male.

Soprattutto quelle PASSIVE, come la narrativa di evasione.

Un film come Ponpoko serve a far riflettere. Non serve a scappare da nulla. Non fa 'sognare', non ti fa sentire rapito, né ti riporta all'infanzia. Con delicatezza e intelligenza, ti dice: "guarda, esistono queste cose, ci avevi mai pensato? Le avevi mai considerate da questo punto di vista?"

Tieni presente che per me il teatro è pornografia, il cinema è massimamente pornografia, 'lo spettacolo del vero' è in ogni caso pornografia ed è tutta roba esecrabile.

Anche l'evasione adulta nel regno della fantasia è per me alquanto esecrabile.

Ora come ora, il mio personale giudizio/considerazione su Miyazaki -al di là della sua tremenda capacità di animatore e visionario creatore- è quella di un vecchietto che sfoga il suo es di ragazzino in questo modo, un 'futsu no ouaji' (un normale vecchietto) che fa ancora quello che Sasshi faceva in Abenobashi prima di capire che aveva bisogno di crescere per la ragazzina a cui voleva bene. A livello etico, indi, la mia considerazione di M. è molto molto bassina, per quanto da vecchietto (dopo Mononoke) abbia incominciato a guadagnare in onestà, e quindi abbia fatto una cosa che è ancora trasognate ed escapista come Ponyo, ma almeno è onesta. O una cosa come Sen to Chihiro che ha un'utilità reale (dare uno schiaffo a le bambine intorpidite dal consumismo e dall'abulita emotiva moderna).

Questa è la mia posizione intellettuale, sempre in fieri e in riconsiderazione.
Il che non ha nulla o quasi a che fare con la mia dedizione professionale e la mia deontologia.
Ultima modifica di Shito il mer ago 18, 2010 12:40 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da atchoo »

Credo che il termine corretto sia escapismo, non escapologia (che è tutt'altro).
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algid
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da algid »

Non condivido affatto quel che dici.
Soprattutto riguardo la posizione che continui a ribadire, ovvero questa..
Shito ha scritto:Mi rendo conto che in questo mondo in questo momento l'inversione vada molto di moda, ma credo sia solo uno multistrale di decadentismo.
Spero che anche questa opinione, che non commento perché credo si commenti da sola, sia soggetta a future riconsiderazioni.

Spezzo una lancia a tuo favore in quanto a professionalità: non ti conosco, ma da quel che vedo e sento dai film che hai curato (seppure non conosca il giapponese per affermarlo dopo una personale verifica) sono sicuro che lavorerai con più "imparzialità" avendo maturato una visione del genere. Voglio dire, di certo nn ti perderai dietro ad "abbellimenti" aggiuntivi e superflui (se non addirittura dannosi) e non infetterai la traduzione con un punto di vista "da appassionato" (che spesso vede cose che non esistono, stravolgendo la sorgente originale).

@ atchoo: hehe io ho dedotto il significato che Shito voleva dare al termine solo perché studio la lingua inglese (da "to escape"), ma per conferma l'ho googlato e mi sono spuntati maghi e quant'altro :)
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

atchoo ha scritto:Credo che il termine corretto sia escapismo, non escapologia (che è tutt'altro).
Hai ragione, ho prontamente editato.

Merci. :)
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

algid ha scritto:Non condivido affatto quel che dici.
Mi piacerebbe discuterne, ma se non mi spieghi perché e percome non condividi affatto, mi è difficile. :(
algid ha scritto: non ti conosco, ma da quel che vedo e sento dai film che hai curato (seppure non conosca il giapponese per affermarlo dopo una personale verifica) sono sicuro che lavorerai con più "imparzialità" avendo maturato una visione del genere. Voglio dire, di certo nn ti perderai dietro ad "abbellimenti" aggiuntivi e superflui (se non addirittura dannosi) e non infetterai la traduzione con un punto di vista "da appassionato" (che spesso vede cose che non esistono, stravolgendo la sorgente originale).
Sono sempre stato un nemico della sovrainterpretazione.
Miyazaki ne è spesso vittima. Che è ancora il minore dei mali, quando paragonato a ben altre nefandezze, ma sempre male è.
E un grande male non ha mai giustificato un male minore. Specie quando sono entrambi evitabili.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da qu »

Ok. Come al solito i post di Gualtiero lasciano interdetti in un aut/aut che manco Minima Moralia riuscirebbe a sostenere.

La vorrei girare in questo modo: esiste un sito anti-islamico che sostiene bellamente l'islam sia l'adorazione di Satana e che Maometto fosse un orrendo pedofilo.
Ma, come direbbe qualcuno "non ne consegue". Intanto perchè per adorare qualcosa specificatamente, occorrerebbe dimostrarle la non -nonesistenza a chi non vi crede.

Nel caso di Miyazaki, concordo sull'analisi di Shito relativamente alla "pedofilia passante" presente nelle opere, ma nel senso che un ragazzino vuol essere il cavaliere torvo, bello e tempestoso, che salva la sua principessa.
Perchè, vedete, la vergine in cima alla torre che il principe vuol salvare, è sempre una principessa vergine.

Prendiamo l'esempio portante dei film del Maestro per sua ammissione: Walt Disney.

Biancaneve, cos'è? I "nanetti" cosa sono? Il cacciatore che si intenerisce, perchè si intenerisce?
In tempi moderni, vorrei citare:
"Jim: No? Io gliela darei una botta ad Ariel!
Oz: È una sirena dove glielo metti?"

Appunto quello: la verginità come barriera, e quale maggiore barriera della verginità di una bambina, o di una ragazzina imberbe, ma anche come premio: all'impegno portato nella vita, alla fedeltà ad un amore anche nel tempo, anche da giovani. Ad una promessa, alla mancanza di paura a fare grandi programmi anche se giovani. Insomma, una piccola fra le tante ragioni perchè adoro Mimi wo Sumaseba, dato che io sono fra quelli che hanno fatto grandi promesse fin da giovane, e le hanno portate a compimento.

Ma, allora, se questo lolicon, che definirei ninfofilia prima che pedofilia (Nausicäa ha le tette, ed è adolescente: film dopo film l'età si abbassa, con la sola esclusione di Mononoke, che però è una vergine di norimberga...) è così, direi, ipotetico, tendente alla masturbazione dinnanzi ad una venere di marmo bellissima, qual'è il sacerdote di afrodite che ci scaccia dal tempio mentre ne lordiamo le fatture dipinte o scolpite che siano, da quale Fidia o Prassitele?

Magari, il punto, è che la società in cui viviamo è fortemente oculosessuale: ci si masturba difronte a maree di pixel, mentre la mia generazione rendeva appiccicose solo le pagine de "le ore".
Poi, occorre distinguere: l'altra metà del cielo adora i personaggi *maschili* di Miyazaki: perchè nella maggior parte sono dei mascalzoni eroici o dei principi senza paura: con nulla in mezzo. Rappresentando, quindi, bene l'ideale femminile fra "via col vento" e Liala.

In pratica: inutile nasconderci dietro un dito: siamo cresciuti in una società che crede in una figura materna e vergine che tocca intimamente l'anima di ciascuno: dato che una maternità verginea è possibile solo se originale, immortale ed eterna: come solo Dio può concepirla. E perdonatemi il doppio senso.

In questo ambito, credo, l'attrazione che si prova verso le opere Ghibliane, è più potente perchè condivide, con l'occidente, quel know-how culturale, comune, fra i due paesi.
Non per nulla in Goldrake c'è Venusia, mica Marzolina. E la sorella del Dio-Alcor, guardacaso, l'han chiamata Maria, mentre i personaggi principali, hanno nomi di stelle (in italiano)

Stardust, infine. Film incluso.

Un saluto
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

L'unica imprecisione nel post che leggo sopra è che Maria (Grace) Fleed è la sorella di Duke Fleed (Actarus), non di Alcor (Kabuto Koji).

Che mi pare *assolutamente* triviale, per dire della pertinenza e della bellezza del post esso tutto.

Tutte le cose che dici sono vere. Tuttavia, la mia analisi muove più verso un'ambito sociologico del tipo "i maschi dediti alla fuga nell'infanzia diventano otaku nella reiterazione di una adolscenzialità tipicamente onanista e realmente erotofoba".

Siccome il tuo post mi pare tra le righe ben ventilato di una buona brezza culturare, vorrei ribadire questa mia profonda convinzione: tutta l'arte -e dico occidentale- è orfismo. Ovvero, conflitto della maschilità, ovvero il freddo pensiero, con il mistero che è la femminilità, ovvero la calda vita. Se fate mente locale, noterete che tutti i grandi artisti -e dico letterati, pittori, scultori e BASTA- avevano un conflitto con la figura materna e femminile in genere. Un rifiuto della vita di carne, ovvero del tempo che scorre inesorabile, del cambiamento (metabolismo) che è la femminilità essa stessa. Gli uomini (maschi) disperatamente cercano di ordinare il caos, perché il caos gli provoca ansia/angoscia (Kierkegaard). Scrivono storie perhcé nelle loro storie puù 'spiegarsi tutto', mentre nella vita reale la gran parte degli eventi non ha causa e non ha scopo. La vita stessa non ne ha, tant'è che gli uomini (maschi) hanno inventato fedi rivelate dove in pricipio era il VERBO (la parola, espressione di pensiero!), e dove per prima cosa SI ORDINA la realtà, distinguendo tra giorno e notte, cielo e terra, e poi dove l'uomo (maschio) stesso DA NOME a tutte le cose, ovvero ordina per bene tutto quanto secondo le sue convenzionali etichette. In tutto questo bel teatrino maschile, la donna vive, e vive comunque. Eventualmente spingendo l'uomo -sempre recalcitrante- nel tempo, cogliendo una mela e offrenedoglia sì che anche lui possa emanciparsi dal padre, divenire autocosciente e 'adulto'. E ancora l'uomo, l'artista, altro non fa che dividere la metà del cielo femminile in 'brave' (sante, vergini, pure) e 'cattive' ([censura], etc), non capendo che ovviamente nessuna femmina è in nuce cattiva, e nessuna è necessariamente buona, ma vivendo ciascuna di loro potrà o risulterà in uno, o pià spesso in entrambi, gli stati.

Vi siete mai chiesti perché Ulisse prima rifiuti Circe (la 'cattiva' donna che gli offre la vita eterna), poi Nausicaa (la 'buona' kore che gli offre il ritorno al via), e se ne torni da una Penelope che è buona ma sta fancendo la cattiva suo malgrado? E l'Ulisse di Joyce? E Traumnovelle di Schnizler? E tutti i preraffaeliti? E Michelangelo?

L'uomo continua a sognare una femmina che sia 'brava a prescindere', non comprendendo che nella vita non esiste 'a prescindere', perché la vita E' essa stessa la contingenza. L'uomo continua a sognare una donna ferma nel tempo, che non cambi, da potersi adorare come una Galatea prima della vivificazione. E tutta l'arte continua a raccontarci solo che Eurydice accetta la morte, che è parte della vita, mentre Orfeo non riesce ad accettare che Eurydice abbia accettato la more. Orfismo.

Nelle opere di Miyazaki trovi un lolitismo diffuso, nel senso che le figure delle kore sono delle loli perfette. Sto usando una terminologia nippofona, perché 'Lolita' e 'kore' non potrebbero stare sulla stessa riga se non con una negazione in mezzo: Lewis Carroll schifava le lolite, mica per niente. Non vi è purezza nella Lolita, ma una 'inquietante volgarità'. Tutt'altro. Potremmo forse dire di Alice, semmai, e dico forse. Resta che in giappone l'idea di 'lolicon' (anni ottanta) e 'moe' (oggi) è quella dell'apprezzamento estetico voyeuristico dell'idolo femminile, indi puro e vergine e tutto il resto. Chi ha visto Perfect Blue? Ecco. E anche in Miyazaki, tutti gli idoli femminili sono così. E' proprio un'immaginario da otaku, e otaku marcio. Di uno che mentre la gente moriva negli Zero, pensava che la linea degli Zero fosse bella a vedersi. Di uno che ama i meccanismi, la letteratura per l'infanzia anche se infante non è, i mondi di fantasia all'europea.

Ma la cosa che mi piace di Miyazaki è che anche se è un otaku marcio, alla fine almeno il segreto di Ulisse lui l'aveva capito.

Aveva capito che in K'shana (<- nuova traslitterazione!) c'era una Nausicaa, e che Nausicaa poteva essere una K'shana. Che non erano fatte di pasta diversa.
Che Fio e Gina sono lo stesso, tolto il fattore T e il fattore V.

Alla fine, credo che Miyazaki sia un buon otaku, che ha avuto idee migliori di quelle di 'conquistare la vergine'.

Perché poi nessuno ha il coraggio di conquistarla.
Shinji si masturba di fronte a una Asuka incosciente, mica le usa violenza.
E Asuka, che pure si sarebbe fatta strangolare, allora gli dice: che schifo.

Questa è la mia idea di uomo inutile, ecco.
Ultima modifica di Shito il mer ago 18, 2010 2:14 am, modificato 2 volte in totale.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

qu ha scritto:
In pratica: inutile nasconderci dietro un dito: siamo cresciuti in una società che crede in una figura materna e vergine che tocca intimamente l'anima di ciascuno: dato che una maternità verginea è possibile solo se originale, immortale ed eterna: come solo Dio può concepirla. E perdonatemi il doppio senso.
Sicuramente quello della madre vergine è il più grande mistero della fede cristiana, e giustamente si dice che è il punto più schifosamente maschilista della dottrina conciliare (ovvero cattolica romana, direi). La risoluzione dogmatica dell'antinomia delle antinomie maschili, ovvero che la donna che ha 'fatto quelle cose' non è deprecabile, perché è madre e ha generato la vita, indi E' la vita.

E poi danno a me del maschilista...
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da qu »

Mi hai fatto venire in mente la scena in cui Ipazia, in Agorà, dona un lembo di tessuto intriso del suo sangue mestruale al suo pretendente.

Il sangue come vita, come orrendo olezzo residuo, come putrescenza. Ergo, deprecabile e da nascondere. Mai da mostrare.
Ma andiamo con ordine: dici di scegliere, fra le righe, fra una vita etica, estetica o morale, in fondo. Come il buon soren, alla fine, siamo costretti a dimenarci fra gli opposti, come nel grottesco di un Decamerone in cui il figlio del principe scopa mentre mangia una mela. Non scappa dicendo "santè" solo perchè l'incontro col gentiluomo pisano non prevedeva, ancora, la lingua francese.

Di recente, sono stati pubblicati alcuni testamenti di quegli uomini freddi e razionali di cui parli. In genere morti poveri, perchè otaku della loro era, salvo alcune eccezioni abbastanza illustri.
Ma nel dimenarmi fra punteggiature che mi sfuggono, mi chiedo una cosa: i testamenti dei coniugi Curie, ammesso siano noti, valgono quelli del Vero Dorian Gray?
In fondo, l'omosessualità è la negazione del maschilismo visto con gli occhi di una donna che è dentro l'uomo che guarda. Moravia ne trasse financo un intero romanzo, sul punto.

Eppure, riflettiamo: l'omosessualità è scandalo, perchè porta alla dispersione del seme maschile, per quattro quinti della nostra società occidentale. Il lesbismo, invece, è ampiamente tollerato "entre nous" per secoli: in fondo, non dava scandalo perchè non recava vero danno... nella frigida mentalità occidentale in cui Clito è una dea, mentre Lesbia, poetessa, celebra il nettare divino delle sue figlie.

E di nuovo: la fede cristiana, in cui mangiare il seme è atto satanico e riprovevole, bruciarlo, atto demoniaco più che disperderlo: e De Sade questo, come ultima umiliazione, fa alla figlia di uno dei suoi protagonisti, quando questi la ustiona dicendo "appunto, cosa stò facendo, in fondo, se non bruciare il mio seme?"

Uomo come ragione divina della vita, donna come ricettacolo impuro e lurido in cui il pelo, islam, rende scandalo e una vulva glabra è sensuale perchè priva del peccato manifesto della carne: impenetrabile. Il termine stesso rende l'idea.

Ecco, allora che dico:
Il porco non può diventare vecchio, il vecchio può diventare porco. Anzi, lo diviene, come financo gli eventi recenti dimostrano, qualora la seduzione del potere possa rendere possibile superare il limite che i corpi cavernosi trovano con l'età. Ed allora, si, la lolita, l'entreneuse, la dama bianca, diviene sfogo per il corpo che decade, quasi come fosse media fra se e la propria morte.

Perdona il volo pindarico quando dico che il rifugio della terza età è la prima. Ciò, forse, spiega anche perchè la maggior parte dei casi di pedofilia siano all'interno della famiglia, dove il padre vorrebbe essere la figlia, o possederla in sostituzione dell'età che consuma, ma anche, contrario esatto, l'inverso: lo sguardo di Nabokov, cupo e torvo, in cui la vista torna ad essere partecipe del peccato.

E certa letteratura cupa e paradossale, come ne "l'occhio" in cui la donna-kushana si masturba con, appunto, l'occhio estratto da un cadavere, protervo potere della vista accecata da una misoginia spaventosa, da la misura della donna-demone, che succhia l'anima all'uomo, lo consuma, quasi lo beve.

In alcune culture mediterranee, è uso tenere un bicchiere d'acqua a fianco al letto: atto ad assorbire il veneficio che il corpo femminile emana e che corrode il maschio: donna, quindi, come figlia di Eva, rovina dell'uomo, talamo come tomba coniugale, primitiva, in cui il Sesso, con la S maiuscola, non entra mai, in cui un lenzuolo bucato o insanguinato, è il necessario passaggio verso la vagina, da consumarsi rigorosamente in solitaria, quasi masturbazione, come De roberto lascia intuire, e l'ottimo sceneggiato chiaramente mostra con uno dei rari atti di coraggio della tv italiana di questi ultimi anni, ne "i vicerè"

La donna, quindi, assiste, prega, cura, lecca le ferite vive e spirituali dell'uomo: sua spugna, ma non altro. Vuoto a perdere.

Ma c'è una scelta: la scelta della dea, che è casta. Diva. Appunto. Ma è la scelta della perdizione di se, in cui il corpo rifiutato diviene tempio, e tramite pratiche di autopunizione, stimola il lato animale dell'animo all'estasi. Magari mistica, raramente sincera.

Ma ci deve essere dell'altro: i casi come Chiara d'Assisi sono rari, ancora più rari i Francesco, ma ci sono: casi in cui il possesso negato sia fonte di una non-rinuncia, ma di negazione, del valore del bene tout court, altro che il povero marx.

Vorrei, però, poter dire "siamo esseri razionali: che male c'è nell'illusione" ma non posso. Mi rinchiudo in Pascal e nella sua spietata scommessa, alla fine la prova che ci attende, lontana che sia, è troppo dura da sopportare se neppure la rinuncia, che è innanzi tutto rinuncia del sesso e della vita, può bastare.

E il cerchio si chiude: sangue, che scorre, carne che viene mangiata, masticata. La maggior parte delle mostruosità commesse in nome di una ricerca di immortalità, nei secoli, avevavo e hanno, purtroppo, per protagonisti bambine prepubere. Il motivo e chiaro: se davvero la vità scorre, e la gioventù è un effluvio, da dove respirarla e assaporarla meglio, se non fra le interiora di un piccola vittima?

Ecco: Cikatilo, infine, non era altro che l'esteriorizzazione del desiderio del piacere animale portato all'estremo: una sintesi del pensiero cartesiano applicato al sesso. A questo la società deve sfuggire, non facendone, certo, film in cui si celebra in non visto.
Ma che parlo a fare: nella misoginia sessuofobica in cui siamo immersi, c'è financo stato spazio per "Turistas": cosa sia meno deleterio, mostrare un tizio che sventra una ninfa e ne estrae gli organi vivi per l'eccitazione pedofila e pedofobica dei guardoni digitali, o un bel pornazzo, nell'accezione più greve volgare e sporca del termine, di un film Vivid...

Una società sana tollererebbe il secondo e vieterebbe il primo: non sorprendiamoci, allora, se la vista è il principale senso del peccato.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da algid »

Shito ha scritto:
qu ha scritto:
In pratica: inutile nasconderci dietro un dito: siamo cresciuti in una società che crede in una figura materna e vergine che tocca intimamente l'anima di ciascuno: dato che una maternità verginea è possibile solo se originale, immortale ed eterna: come solo Dio può concepirla. E perdonatemi il doppio senso.
Sicuramente quello della madre vergine è il più grande mistero della fede cristiana, e giustamente si dice che è il punto più schifosamente maschilista della dottrina conciliare (ovvero cattolica romana, direi). La risoluzione dogmatica dell'antinomia delle antinomie maschili, ovvero che la donna che ha 'fatto quelle cose' non è deprecabile, perché è madre e ha generato la vita, indi E' la vita.

E poi danno a me del maschilista...
Ti ho dato del maschilista perché hai usato termini quali "inversione" (di ruoli? e quali? chi li ha stabiliti? il maschio forse?) e di "decadentismo" (come se ciò fosse un male, come se tu fossi nostalgico dei "bei" tempi antichi in cui "l'uomo faceva l'uomo e la donna faceva la donna").
Questo non mi è piaciuto.. riguardo alla dottrina cattolica beh, senza recare offesa a chi ci crede, credo che contenga (insieme ad altre religioni, per carità) idee che vanno ben oltre il maschilismo (in peggio si intende). Quindi non mi puoi trovare in disaccordo, ma questo non giustifica nessuno.

E poi per essere precisi..
qu ha scritto:Ok. Come al solito i post di Gualtiero lasciano interdetti in un aut/aut che manco Minima Moralia riuscirebbe a sostenere.
Non è vero. Io non ho preso il post di Shito e l'ho rifiutato in toto (se hai letto bene).
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da sdz »

Ho il sospetto che gli ultimi post di questa discussione finiranno in Varie ed evenuali...discussione che ovviamente continuerò a seguire con grande interesse :wink:
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

Algid, non ritenevo che fossi tu ad avermi dato del maschilista misogino.
E' cosa che capita sovente, altro che il tuo cordiale e sensato rispondermi! :)
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