Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

Algid: non stavo criticando te, ovviamente. Stavo ammirando la buona disposizione all'apprendimento di peanuts. Credo che sia una cosa preziosa, la capacità di porsi dinanzi all'altro senza ostacoli alla valutazione totalmente onesta di quello. Tuttavia, se tu hai letto insulto nella mia ammirazione per peanuts, dovresti piuttosto domandarti il perché di questo. No, non sei maleducato nel segnalarmi il mio errore. Sei al contrario gentile, perché così potrò correggerlo. Se non me lo avessi segnalato, forse non l'avrei notato e l'avrei lasciato lì. Questo è male. Ogni correzione è per me atto di generosità, perché qualcuno si prende la briga di migliorare un altro. Così la penso.

Arte che mercifica il corpo umano come pornografia.

Lo penso davvero. Ed è dispregiativo. Allo stadio attuale, non sopporto più cinema, teatro, televisione, balletto e un sacco di altre cose che già non sopportavo.
Soprattutto quando ci sono donne, bambini e bambine (intersezione dei due precedenti insiemi), mi sono quasi intollerabili.

Lo erano anche nell'antica Grecia, dove gli attori o erano maschi o prostitute nel vero senso della parola, nell'inghilterra vittoriana (solo maschi e basta) e in Giappone, attori e geisha solo maschi.

La decadenza mette in vendita, visiva o peggio, il corpo femminile. Pornografia.

La cosa che mi spaventa, è che in questo mondo invertito le donne pubbliche diventano desiderabili, almeno a parole.
Salvo poi averne intimamente schifo e timore, e invertirsi, appunto.

E' il più grande autogol della storia del mondo.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da qu »

La narrativa è pornografia.

Motivi ve ne potremmo trovare ad iosa, ma il lato fondante è recepire una semplice verità: l'umanità è fortemente polare (dicotomica) e il dicotimismo fondante è la sessualità.

Ora: Naturalmente, nella vita, specie nell'etica giudaico-cristiana in cui siamo immersi da un bimillennio, il sesso è male. Nulla di strano in ciò, traendo il cristianesimo le sue falde in una regione calda, torrida e desertica, in cui l'assunto sesso-malattia-morte era assai comune.
Ma qualsiasi società un pelo più evoluta, che sostituisca le latrine ai cespuugli, avrà, da questo punto di vista, meno problemi.

un fine umorista ebbe a dire che Dio avrebbe dovuto evitare di mettere l'area divertimenti nello stesso posto dell'area rifiuti, ma per comprendere il legame che l'escapismo crea con il corpo, le gonnelline corte e le mutandine, occorre percepire il fatto che, l'umana genìa, ha con "l'area rifiuti" di cui parlavamo.

Uno dei fatti della vita è che trarre piacere dal proprio corpo, come da quello altrui, è condannato, se in pubblico, in quanto "non confacente". Che questo sia una negazione della realtà naturale osservabile è chiaro guardando una gatta con i suoi micini (ne avete mai possedute?)

La gatta, per pulire i suoi cuccioli, ne lecca i genitali. Lo stesso comportamento, fra gli umani, infrangerebbe *tutti* i più radicati tabù che la razza umana e la civiltà occidentale hanno edificato nei secoli.
Come sfugge, ergo, la razza umana alle pulsioni naturali? Nascondendole attraverso altri comportamenti socialmente accettabili.

Così, ad esempio, la voluttuà di certe pubblicità Lines in cui la madre deterge con una salvietta l'inguine del neonato, beata, in anima moris.
Così, nei cartoni animati, l'osservazione compiaciuta dell'incanto di una scena bucolica, e di una coppia di ragazzine come in Totoro, la fuga nopn è nel personaggio principale: ma nell'essere uno di quelle due ragazzine! (e non erro usando il maschile)

Il messaggio che traspare dai film di Miyazaki è "per fuggire occorre essere giovani e liberi".
Nei film di Takahata il messaggio, spesso, è "non si è mai abbastanza giovani per prendere importanti impegni"

C'è un intero universo fra le due concezioni: nel primo caso abbiamo la fuga dall'età adulta verso l'ideale di un'infanzia perfetta, ma senza i turbamenti dell'età adolescenziale. Nel secondo, abbiamo la fuga della giovinezza, verso un futuro di promesse realizzate o realizzabili in potenza.

Non c'è assolutamente nulla di male nelle due visioni: che siano ossa a risuonare dentro una scatola di caramelle, l'intaglio di una cassa armonica ina attesa di migliorarsi a cremona, il guardarsi allo specchio mentre si racconta all io-se bambina il proprio futuro, o semplicemente, cercare fra i sogni la coppia perduta di un oggetto feticcio, abbiamo comunque, e sempre, la vivione della ricerca: del diamante grezzo. Potrebbe, ma non potrebbe esserci in quel sasso. Semplicemente, la domanda diviene: conviene rompere la pietra per vedere se quanto promesso c'è davvero?

E, qui, abbiamo la dicotomia fondamentale del bivio, della strada. Della ricerca di se attravero l'io adulto, e bambino, di due autori così fondamentalmente diversi ma complementari.

Miyazaki è per il no: fuga, cercare l'infanzia.Il ritorno all'utero, all'essere pesce o bambina, mai madre o padre. Al voler bene.
In Takahata, no. La fuga è verso l'età adulta e un futuro meno peggio del presente in cui un bambino viene lasciato morire di fame solo, appoggiato a un nulla pubblico. Scatola delle caramelle inclusa.

La polarità è diversa: è adulta, non ha più bisogno di manifestarsi mediante archetipi erotici in cui il corpo-bambina è desiderabile proprio per le promesse che fa al futuro. Ma quel tipo di promesse sono inevitabilmente attraenti e magnifiche: sono fiaba, speranza e amore. Amore, a volte, materno o paterno, violento o accennato o appena sfiorato come in mononoke. Ma intenso, inevitabile, profondo come un pozzo nel deserto.

Come si può non amare un autore che in bella mostra mette dinnanzi agli occhi la fuga dell'anima dalla morte? In cui il sogno non è più rifugio, solamente, ma via di fuga? Come fai a non amare lo stregatto?
Si: l'Otaku che è in noi urla di piacere nel vedere la vestale bambina librarsi nel cielo: ma l'eroina è quasi sempre giovane e bella. I vecchi raramente possono ancora dire qualcosa, nella vita. Non si guarda il futuro con la nuca.

Il punto conclusivo, l'equilibrio, che cerco di espreimere è, quindi, spero, questo:
Se l'animazione è la quintessenza dell'ultima arte, e se l'ultima arte è, a sua volta, la magnificenza della vita umana nel sogno di se stessa, non c'è nulla di male nell'orgia autocelebrativa consumata da chi sa raccontare una bellissima fiaba.

Ci sono altri esempi, Jin-roh, in cui il lupo mangia e uccide cappuccetto rosso. Ma non in Miyazaki.

Non c'è spazio per gli eroi in paradiso. Ed è quello che tutti desideriamo.
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Heimdall
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Heimdall »

Ragazzi, mi sento quasi in imbarazzo a intromettermi in un discorso tanto alto con considerazioni meramente pratiche, ma mi domando se è mai possibile che ogni discussione in questa sede debba finire col deviare verso un discorso sui massimi sistemi.

Che il topic s’intitoli “Che me magno oggi a colazione?” oppure “Epistemologia del postquantismo nelle derivazioni paravichiane dell’estetismo moderno pseudocrociano con scappellamento a destra”, ciascuna discussione si perde inevitabilmente in elucubrazioni altissime.

A scanso di equivoci vorrei precisare che non è che mi diano fastidio queste ultime – ci mancherebbe –: da moderatore, da lettore affezionato e da appassionato di un certo settore di cinema e di animazione, mi chiedo semplicemente, forse bassamente, perché mai un utente occasionale del forum, ora o nell’immediato futuro, debba aprire un topic che si intitola “Sondaggio sui film Ghibli” e trovarci considerazioni sul bene e sul male nell’universo.

Vi ho già detto di perdonare questo sconsiderato intervento, che può suonare come una nota stonata in una sinfonia: espongo a titolo personale un parere che si è formato dopo che ne abbiamo discusso un po’ tra moderatori. Credo si capisca, si evinca da come abbiamo gestito il forum in questi anni che nessuno di noi intenda parcellizzare in maniera esasperata le discussioni, proibendo di inserire un parere su, chessò, un libro, un cantante o un film (o persino su quant’è bello l’ultimo posto in cui sono stato in vacanza) in una discussione che coinvolge un soggetto preciso, diverso da quello che è posto nell’oggetto del topic, ma vi confesso che sinceramente sono un po’ esasperato da questo atteggiamento insistito, teso da un lato a monopolizzare e indirizzare le discussioni sempre in un senso, dall’altro a ignorare le garbate richieste fatte da uno o più moderatori. Anche perché penso – ma questa è soltanto una sensazione personale che potete tranquillamente ignorare – che questo, alla lunga, disamori molti potenziali lettori, magari desiderosi solo di un confronto, di un’informazione, di un piccolo parere su quant’è bella quella scena, senza che a tutti i costi noi li si voglia rendere edotti dei mali del mondo o delle vette del nostro sistema filosofico.

Come sapete, peraltro, mi spiace sempre l’idea che dei pensieri comunque esposti vadano perduti perché non conformi alla politica del forum e credo si riconoscerà che, come moderatori, abbiamo fatto sempre ogni sforzo per espungere i post fuori argomento pazientemente copiandoli e incollandoli in nuovi topic, ponendoli nelle sezioni appropriate, tagliando quello che andava tagliato e ricostruendo l’ordine e la leggibilità delle discussioni.

Però, ecco: il fatto è che mi sono scocciato anche di fare questo perché capisco, una, due, tre volte, ma andare avanti pensando che, al limite, ci sarà chi si produrrà in un certosino copia e incolla, mi pare alla fine un atteggiamento irrispettoso di chi, Mario in testa e gli altri a seguire, mette un po’ del suo tempo a disposizione di questa comunità virtuale.

Chiaramente questo è un topic che aveva esaurito la sua funzione già da un po’, quindi abbiamo deciso di non chiuderlo perché a nessuno di noi interessa fare battaglie di principio ma, dico, costava tanto fare lo sforzo – che in molti peraltro fanno – di creare un topic nuovo o riprenderne uno appropriato, ricopiarvi il post a cui si intende dare una risposta off-topic e continuare nel topic apposito, nell’area apposita?

Conformemente alla nostra condotta, questo topic, per quanto mi riguarda rimane aperto; per il seguito, vedete voi.
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Shito
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

Ti capisco, capo, ma vedi: tutto scorre con la corrente.

Nel laconico silezio si alzano latrati di cani sciolti.

E' sempre stato così. :)

Biasima chi tace, biasima chi latra, nessun biasimo può nulla cambiare.
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Hols
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Hols »

Restituiamo il favore, va...
Heimdall nel lontano 24 dic 2006 ha scritto:
Hols ha scritto:Se questo topic arriverà alla terza pagina, leggerete la mia opinione. 8)
Hols, tu sfidi la mia leggendaria memoria storica del forum.
Noi la conosciamo già perché l'hai scritta qui in uno dei tuoi post scritti con la consueta brillantezza.
Comunque mi sento di sottoscrivere almeno parte dell'intervento di Heimdall (vista la lunghezza del post, quoto le parti che ritengo significative):
Ragazzi, mi sento quasi in imbarazzo a intromettermi in un discorso tanto alto con considerazioni meramente pratiche, ma mi domando se è mai possibile che ogni discussione in questa sede debba finire col deviare verso un discorso sui massimi sistemi.

[cut]

Vi ho già detto di perdonare questo sconsiderato intervento, che può suonare come una nota stonata in una sinfonia: espongo a titolo personale un parere che si è formato dopo che ne abbiamo discusso un po’ tra moderatori. Credo si capisca, si evinca da come abbiamo gestito il forum in questi anni che nessuno di noi intenda parcellizzare in maniera esasperata le discussioni, proibendo di inserire un parere su, chessò, un libro, un cantante o un film (o persino su quant’è bello l’ultimo posto in cui sono stato in vacanza) in una discussione che coinvolge un soggetto preciso, diverso da quello che è posto nell’oggetto del topic, ma vi confesso che sinceramente sono un po’ esasperato da questo atteggiamento insistito, teso da un lato a monopolizzare e indirizzare le discussioni sempre in un senso, dall’altro a ignorare le garbate richieste fatte da uno o più moderatori. Anche perché penso – ma questa è soltanto una sensazione personale che potete tranquillamente ignorare – che questo, alla lunga, disamori molti potenziali lettori, magari desiderosi solo di un confronto, di un’informazione, di un piccolo parere su quant’è bella quella scena, senza che a tutti i costi noi li si voglia rendere edotti dei mali del mondo o delle vette del nostro sistema filosofico.

Come sapete, peraltro, mi spiace sempre l’idea che dei pensieri comunque esposti vadano perduti perché non conformi alla politica del forum e credo si riconoscerà che, come moderatori, abbiamo fatto sempre ogni sforzo per espungere i post fuori argomento pazientemente copiandoli e incollandoli in nuovi topic, ponendoli nelle sezioni appropriate, tagliando quello che andava tagliato e ricostruendo l’ordine e la leggibilità delle discussioni.

Però, ecco: il fatto è che mi sono scocciato anche di fare questo perché capisco, una, due, tre volte, ma andare avanti pensando che, al limite, ci sarà chi si produrrà in un certosino copia e incolla, mi pare alla fine un atteggiamento irrispettoso di chi, Mario in testa e gli altri a seguire, mette un po’ del suo tempo a disposizione di questa comunità virtuale.

Chiaramente questo è un topic che aveva esaurito la sua funzione già da un po’, quindi abbiamo deciso di non chiuderlo perché a nessuno di noi interessa fare battaglie di principio ma, dico, costava tanto fare lo sforzo – che in molti peraltro fanno – di creare un topic nuovo o riprenderne uno appropriato, ricopiarvi il post a cui si intende dare una risposta off-topic e continuare nel topic apposito, nell’area apposita?

Conformemente alla nostra condotta, questo topic, per quanto mi riguarda rimane aperto; per il seguito, vedete voi.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da algid »

Basterebbe davvero poco.. ognuno dovrebbe fare lo sforzo di leggere il titolo del thread nel quale sta scrivendo e valutare se ciò che scrive possa c'entrare o meno con il luogo in cui lo fa.
Un po' di divagazione ci sta, portare qualche esempio per farsi capire meglio pure, ma se l'argomento prende tutt'altra direzione.. beh, sarebbe il caso di aprire un altro topic (ad esempio: sull'escapismo e sulla presunta pornografia dell'entertainment di ieri oggi e domani :S ).

Io la coscienza ce l'ho a posto: nel mio piccolo ci ho provato, ma non ho sufficiente autorità perché i miei "reindirizzamenti" vengano accolti e tutto sommato non la vorrei nemmeno tale autorità! Di certo non invidio i pazientissimi moderatori di questo forum alquanto "anarchico" :P
Sarà che sono abituato a forum ben più dittatoriali.. (che detesto, sia chiaro) ma una buona via di mezzo forse non guasterebbe. D'altra parte lo sforzo dovrebbe essere fatto da tutti gli utenti e non solo da quei 4 poveri cristi dei moderatori (che penso avran pure di meglio da fare nella vita che premere CTRL+C / CTRL+V).

Concordo con ciò che ha scritto Hols: a me passa la voglia di seguire un thread quando questo prende una piega del genere (è anche vero che basta cliccare sull'apposita funzione di rimozione dell'invio delle notifiche, ma se lo facessi per tutti i thread.. beh farei prima a non seguire più il forum ehehhe).

Cmq personalmente non avrei nulla in contrario a chiudere questo topic, in effetti il suo scopo è ormai esaurito.
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da Shito »

Nessuno ha colto la mia finissima, sottile allusione interna all'ultimo mio post. :(

Ok, ho detto cani sciolti e non cani selvatici, però...

Ah, lavorandoci sopra, ho scoperto una cosa che mi sono imbarazzato a non aver notato prima.

Quella che dona a lui il pugnale prezioso è doppiata dalla stessa voce di quell'altra a cui poi lui dona il pugnale stesso.

Come dire: non credo sia un caso, eh!
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dolcemind
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Re: Sondaggio NON ufficiale: che film Ghibli dopo Totoro?

Messaggio da dolcemind »

Espressa l'approvazione per la scelta effettuata e tornando parzialmente IN-Topic, volevo aggiungere che a me è sempre parso evidente, vista anche l'ambientazione, che alla "morte" dell'uomo Marco Pagot (nome italiano) si fosse passati ad un maiale di nome Porco (anch'esso Italiano). Forse, ad un Giapponese,il sentire chiamare "Porco" il protagonista, non crea un'immediata associazione d'idee con il comune animale.
Ho quindi sempre pensato che questa distinzione in Italiano fosse labile essendo porco (nome comune) un sinonimo di maiale.
Mi è sempre parso meraviglioso. Come se anche i nomi rendessero meglio nell'ambiente in cui erano stati creati.
Questo però ha sempre funzionato solo nella mia testa aiutato da riscontri più che parziali :mrgreen:

p.s.: capisco le critiche di alcuni e l'imbarazzo di Heimdall nell'intervenire in discussioni che sebbene OT sono
intelligenti e davvero interessanti. C'è però da considerare le persone prima che gli utenti e questo posto ha sempre
effettuato questa distinzione. Limitando le persone si avvantaggerebbero gli utenti ma si perderedde anche qualcosa.
Ad oggi mi è parso che i garbati richiami di Heimdall siano sempre stati rispettati, interrompendo gli OT oppure creando
topic appositi originatisi dalle discussioni (cosa che mi ero ripromesso di fare in questo caso).

p.s.2: Il Topic non ha del tutto terminato il suo scopo, non essendo noti i motivi della scelta effettuata. Fino ad allora... :P