"Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 2011
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Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Se ripenso alla scena in cui Arren prima è tentato di drogarsi, poi vede i drogati ridotti a larve umane e *vomita* mi vengono ancora i brividi...
Qualcuno mi trova in un film di Miyazaki Hayao, dico uno qualsiasi, una scena tanto vera, forte, intensa e significativa per la generazione corrente?
Dico film a suo soggetto: Majo no Takkyuubin e Howl no Ugoku Shiro non valgono.
Qualcuno mi trova in un film di Miyazaki Hayao, dico uno qualsiasi, una scena tanto vera, forte, intensa e significativa per la generazione corrente?
Dico film a suo soggetto: Majo no Takkyuubin e Howl no Ugoku Shiro non valgono.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
C'è sempre il film dell'OScar, dove lei è costretta a lavorare. Così kawaiisoo.
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Quello in cui nonostante abbia voluto fare la ragazzina di turno 'bruttina e realistica' alla fine lei è così tanto pura da redimere il simbolo della corruzione consumistica del Giappone intero?
Ah sì... la fanciullina monda il cuore nero anche del SenzaVolto... che novità!
Almeno ai tempi passati Muska restava accecato (letteralmente) dalla sua brama e andava giù con lo sciaquone: naif ma più onesto, ti pare?
Ah sì... la fanciullina monda il cuore nero anche del SenzaVolto... che novità!
Almeno ai tempi passati Muska restava accecato (letteralmente) dalla sua brama e andava giù con lo sciaquone: naif ma più onesto, ti pare?
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Brutto ci sarai tu, è carinissima! Così magra...
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Era la sua dichiarata intenzione, non un mio giudizio estetico.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Io non capisco cosa la gente si aspettasse o pretendesse da I Racconti di Terramare.
Non alludo agli avventori di questi lidi, quanto piuttosto ad un comune e dilagante dissenso che pure ha sortito manifesti riscontri anche da queste parti.
Posso azzardare qualche cauta ipotesi: certa utenza (di cui buona parte si definisce curiosamente cerchia di 'appassionati') sperava proprio di ritrovare lo sfarzo, l'artificio di una fabula in cui potersi obliare, un comodo barocchismo che riscalda, conforta e... basta così, nulla d'altro.
Io non credo nemmeno che sperasse di scorgere gli stessi stilemi di Miyazaki Hayao, ma che piuttosto, travisando anche quest'ultimo e riducendolo a proiezione di un gusto vigliacco, volesse ritrovarvi questa medesima e distorta patina sul nulla.
Al contrario, sappiamo bene quanto la componente paideutica sia intensa proprio in Miyazaki Hayao, quanto ogni sua pellicola ancorché ricca di ninnoli e balocchi da otaku sia suffragata da una sostanza educativa ed etica che non è solo preminente, ma addirittura fondante.
Ponyo ne è la riprova ultima: un film splendido, abbagliante nella sua urgenza comunicativa, che tra gli adulti avranno realmente recepito sì e no in cinque.
Howl è un film altrettanto splendido, perché nell'opulenza di tutta la sua cosmesi, dell'immaginifico e del barocco vi si ritrova poi una rappresentazione dei legami amorosi e familiari dalla verità e dalla delicatezza inarrivabili.
Arriva Miyazaki Goro e cosa fa? In spregio alla deriva sensuosa che contesta al padre, realizza un film incredibile che porta al massimo esponente questa tensione morale sulla vita. È un'opera raggiante nella sua lacerante sobrietà, che squarcia ogni affettazione. È un film che racconta la vita con i termini della vita, senza mediazioni.
L'ansia di Arren, così invero sensibilmente tratteggiata (altro che aridità!), i drogati di hazia, la città mercantile, lo stesso dramma di Aracne... tutto è convogliato a dipingere una perfetta immagine della tremenda ANESTESIA in cui la nostra modernità, tanto satura e fiera di VOLONTA' senza coscienza, sta precipitando come in un vortice.
Si fa tutto e nulla ha valore. Niente vincoli, per carità! La libera (?) volontà massimizzata come trincea di chi scappa dalla propria stessa presenza.
Per contro si staglia l'Arren desto e riappacificato con la sua luce, così simile in fondo a quello che la LeGuin affrescava nella sua Spiaggia più Lontana: il perfetto studente, guerriero ma anche filosofo nel senso più verace; simbolo di amore, responsabilità ed empatia, una triade sempre più negletta ma in fondo così necessaria per capire e capirsi.
Assieme a tutto questo e molto altro, un approccio visivo e sonoro magnifico nel suo essere brutalmente onesto, diretto all'animo di chi "non abbia occhi velati".
Se ho ben inteso (ma di certo non si finisce mai di comprendere), per quanto mi riguarda non potrò che attendere con assoluta impazienza il prossimo lavoro di questo brillante autore.
P.S.: Un altrettanto caloroso saluto a Shito da parte mia, di mio fratello e di mia madre, rinnovando i ringraziamenti, seppur a cospicua distanza dall'evento, per il bel pomeriggio trascorso al Japan Dreams.
Non alludo agli avventori di questi lidi, quanto piuttosto ad un comune e dilagante dissenso che pure ha sortito manifesti riscontri anche da queste parti.
Posso azzardare qualche cauta ipotesi: certa utenza (di cui buona parte si definisce curiosamente cerchia di 'appassionati') sperava proprio di ritrovare lo sfarzo, l'artificio di una fabula in cui potersi obliare, un comodo barocchismo che riscalda, conforta e... basta così, nulla d'altro.
Io non credo nemmeno che sperasse di scorgere gli stessi stilemi di Miyazaki Hayao, ma che piuttosto, travisando anche quest'ultimo e riducendolo a proiezione di un gusto vigliacco, volesse ritrovarvi questa medesima e distorta patina sul nulla.
Al contrario, sappiamo bene quanto la componente paideutica sia intensa proprio in Miyazaki Hayao, quanto ogni sua pellicola ancorché ricca di ninnoli e balocchi da otaku sia suffragata da una sostanza educativa ed etica che non è solo preminente, ma addirittura fondante.
Ponyo ne è la riprova ultima: un film splendido, abbagliante nella sua urgenza comunicativa, che tra gli adulti avranno realmente recepito sì e no in cinque.
Howl è un film altrettanto splendido, perché nell'opulenza di tutta la sua cosmesi, dell'immaginifico e del barocco vi si ritrova poi una rappresentazione dei legami amorosi e familiari dalla verità e dalla delicatezza inarrivabili.
Arriva Miyazaki Goro e cosa fa? In spregio alla deriva sensuosa che contesta al padre, realizza un film incredibile che porta al massimo esponente questa tensione morale sulla vita. È un'opera raggiante nella sua lacerante sobrietà, che squarcia ogni affettazione. È un film che racconta la vita con i termini della vita, senza mediazioni.
L'ansia di Arren, così invero sensibilmente tratteggiata (altro che aridità!), i drogati di hazia, la città mercantile, lo stesso dramma di Aracne... tutto è convogliato a dipingere una perfetta immagine della tremenda ANESTESIA in cui la nostra modernità, tanto satura e fiera di VOLONTA' senza coscienza, sta precipitando come in un vortice.
Si fa tutto e nulla ha valore. Niente vincoli, per carità! La libera (?) volontà massimizzata come trincea di chi scappa dalla propria stessa presenza.
Per contro si staglia l'Arren desto e riappacificato con la sua luce, così simile in fondo a quello che la LeGuin affrescava nella sua Spiaggia più Lontana: il perfetto studente, guerriero ma anche filosofo nel senso più verace; simbolo di amore, responsabilità ed empatia, una triade sempre più negletta ma in fondo così necessaria per capire e capirsi.
Assieme a tutto questo e molto altro, un approccio visivo e sonoro magnifico nel suo essere brutalmente onesto, diretto all'animo di chi "non abbia occhi velati".
Se ho ben inteso (ma di certo non si finisce mai di comprendere), per quanto mi riguarda non potrò che attendere con assoluta impazienza il prossimo lavoro di questo brillante autore.
P.S.: Un altrettanto caloroso saluto a Shito da parte mia, di mio fratello e di mia madre, rinnovando i ringraziamenti, seppur a cospicua distanza dall'evento, per il bel pomeriggio trascorso al Japan Dreams.
La paura senza coscienza, anticamera dell'abulia. La volontà senza vincoli, ciglio della voragine.
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Shito sarà il profeta, ora è nata la nuova generazione!
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Nuova generazione ma vecchi guai per quanto riguarda l'approccio formale, Non dovrei parlare, io ho alcuni problemi con l'Italieno, però, evitiamo paidetica per piacere...non ricordo neppure più cosa vuol dire fine
Noterella di Animeclick sul nuovo film.
http://www.animeclick.it/news/28969-kok ... ura-ghibli
La parte immagini è uno special della redazione. Lo preciso perchè non voglio prendermi meriti che non ho.
Sulla questione del rapporto Goro Miyazaki - Hayao Miyazaki, su Terramare, film non bruttissimo anzi davvero dignitoso, ma in cui la mano dello staff era fin troppo presente, come non è presente in Arriety invece ( si noti la differenza bisogna guardare al rapporto non fra il padre ed il figlio secondo me ma fra i nuovi registi dello Studio) penso che sia inutile attendersi una risposta sulle capacità di Goro Miyazaki da "Kokuriko-zaka Kara", sono certo che questo film è stato fin troppo influenzato dalla mano di Toshio Suzuki che vista la situazione di difficolta avrà mobilitato le forze dello Studio ghibli per gettarsi nell'impresa...
Gli eventi del terremoto, ( della Tsunami accompagnata dalla fuga di radiazioni, praticamente i 4 cavalieri dell'Apocalisse scatenati!) hanno cambiato, secondo me, la natura di questo film, la sua impostazione generale, qualunque cosa avessero in mente di fare prima del terremoto, questo è diventato ora, un dono al Giappone, probabilmente non è neppure uno dei migliori film dello Studio, a naso è nella normalita,
ma sarà uno dei meglio accolti.
La colonna sonora è piuttosto buona però richiama echi antichi ho trovato un video in cui è presente l'intero file ...
http://www.youtube.com/watch?v=OaW5QSY_PAU
Un simbolo di rinascita. "Camminiamo Guardando in Alto" Oggi, feriti dal terremoto, come ieri, colpiti dalla guerra.
Noterella di Animeclick sul nuovo film.
http://www.animeclick.it/news/28969-kok ... ura-ghibli
La parte immagini è uno special della redazione. Lo preciso perchè non voglio prendermi meriti che non ho.
Sulla questione del rapporto Goro Miyazaki - Hayao Miyazaki, su Terramare, film non bruttissimo anzi davvero dignitoso, ma in cui la mano dello staff era fin troppo presente, come non è presente in Arriety invece ( si noti la differenza bisogna guardare al rapporto non fra il padre ed il figlio secondo me ma fra i nuovi registi dello Studio) penso che sia inutile attendersi una risposta sulle capacità di Goro Miyazaki da "Kokuriko-zaka Kara", sono certo che questo film è stato fin troppo influenzato dalla mano di Toshio Suzuki che vista la situazione di difficolta avrà mobilitato le forze dello Studio ghibli per gettarsi nell'impresa...
Gli eventi del terremoto, ( della Tsunami accompagnata dalla fuga di radiazioni, praticamente i 4 cavalieri dell'Apocalisse scatenati!) hanno cambiato, secondo me, la natura di questo film, la sua impostazione generale, qualunque cosa avessero in mente di fare prima del terremoto, questo è diventato ora, un dono al Giappone, probabilmente non è neppure uno dei migliori film dello Studio, a naso è nella normalita,
ma sarà uno dei meglio accolti.
La colonna sonora è piuttosto buona però richiama echi antichi ho trovato un video in cui è presente l'intero file ...
http://www.youtube.com/watch?v=OaW5QSY_PAU
Un simbolo di rinascita. "Camminiamo Guardando in Alto" Oggi, feriti dal terremoto, come ieri, colpiti dalla guerra.
La lettera uccide,lo spirito salva.
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
ma cosa stai dicendo?! Proprio perché non te lo ricordi, risfogli apposta il dizionario! Sai da quando esiste quella parola? Ossenò domani i tuoi figli parlano turco e tu parli l'italiano della tv dei nostri miseri anni 00.Debris ha scritto:Non dovrei parlare, io ho alcuni problemi con l'Italieno, però, evitiamo paidetica per piacere...non ricordo neppure più cosa vuol dire fine
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Premesso che non voglio affatto entrare in polemica con nessuno e che non ho letto il romanzo da cui è tratto Gedo Senki (e pertanto non potrei dire dove si fermi l'attinenza al libro e dove inizi la fantasia di Goro), non posso esimermi dal dire che il debutto cinematografico di Miyazaki junior mi ha un po' deluso.
E non perchè mi aspettassi di ritrovare i canoni dei film del padre senza trovarli, al contrario: ho avuto la netta sensazione che il film mirasse ad essere un tentativo di accostarsi ai più celebri film dello studio riprendendo alcuni stilemi in maniera poco convincente. E' vero: per molti versi manca la "leziosità" stilstica di Miyazaki padre in favore di una maggiore direzione nel messaggio. Messaggio che, per quanto attuale e condivisibile in se stesso, viene espresso con una serie di artifizi che ho trovato un po' astrusi (l'uccisione del padre di Arren effettuata proprio da quest'ultimo ad esempio) e in parte retorici (come la scena citata da Shito). Forse, come ha notato Debris, è colpa della mano pesante dello studio. L'intreccio narrativo, che ho trovato piuttosto debole, sarà anche funzionale al messaggio ed al "tono" del film ma è la prima volta che ho visto un ritmo così poco incalzante in un film dello studio. In generale, ho trovato Ged Senki un film alquanto anonimo (nota bene: per essere dello Studio Ghibli), vuoi anche per la scelta dell'ambientazione e dell'immaginario, non per questo si può parlare di un film che non meriti la visione, tutt'altro.
Ovviamente si tratta di un giudizio soggettivo e che non intendo imporre a nessuno, dato che in parte tendo a concordare con Shito e con Arren.o
E non perchè mi aspettassi di ritrovare i canoni dei film del padre senza trovarli, al contrario: ho avuto la netta sensazione che il film mirasse ad essere un tentativo di accostarsi ai più celebri film dello studio riprendendo alcuni stilemi in maniera poco convincente. E' vero: per molti versi manca la "leziosità" stilstica di Miyazaki padre in favore di una maggiore direzione nel messaggio. Messaggio che, per quanto attuale e condivisibile in se stesso, viene espresso con una serie di artifizi che ho trovato un po' astrusi (l'uccisione del padre di Arren effettuata proprio da quest'ultimo ad esempio) e in parte retorici (come la scena citata da Shito). Forse, come ha notato Debris, è colpa della mano pesante dello studio. L'intreccio narrativo, che ho trovato piuttosto debole, sarà anche funzionale al messaggio ed al "tono" del film ma è la prima volta che ho visto un ritmo così poco incalzante in un film dello studio. In generale, ho trovato Ged Senki un film alquanto anonimo (nota bene: per essere dello Studio Ghibli), vuoi anche per la scelta dell'ambientazione e dell'immaginario, non per questo si può parlare di un film che non meriti la visione, tutt'altro.
Ovviamente si tratta di un giudizio soggettivo e che non intendo imporre a nessuno, dato che in parte tendo a concordare con Shito e con Arren.o
Ultima modifica di Valens il lun lug 04, 2011 2:42 pm, modificato 1 volta in totale.
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Secondo me è semplicemente generazionale: a chi piace il padre non piace il figlio, e giustamente viceversa. La cosa bella è che non si disconoscano a vicenda.
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
L'accoltellamento del padre da parte di Arren è significativo proprio nel suo essere immotivato.
L'ansia/angoscia esistenziale che porta al vandalismo cieco, anche dei benestanti.
Ma vi guardate intorno, o guardate solo i film?
Mio cugino è il figlio di un artista che a un certo punto ha squarciato -random- una tela del padre. Si chiama sfregio. E siete CIRCONDATI da giovani che non fanno altro, in mille modi, su loro stessi e sul prossimo.
Non c'è nulla di mancante in Ged Senki. L'intreccio è debole, ma per l'intreccio ci sono mille stupidi serial americani, no problem.
Non mi importa dell'intreccio: mi importa del messaggio comunicativo, del suo valore e della sua vividicità. Cose per cui Ged Senki brilla.
Altra scena EPICA, forse ancor più della risoluzione di Arren in Therru, e la ri-esecuzione del padre (putativo) con Arren che 'trafigge' Ged, e il tutto si risolve e volge in un abbraccio, e in una spiegazione.
Il problema di questa epoca è che la generazione passata ha creato benessere per i propri figli ma non poteva dargli l'educazione interiore per gestire l'essere nati nel benessere, dato che loro non c'erano nati. Questo ha creato una grande latenza nella generazione successiva, quella dei nipoti della guerra. Segnatevi queste parole, perché la realtà intorno a voi le sta gridando con una disperazione che in queste righe non ho iniettato.
L'ansia/angoscia esistenziale che porta al vandalismo cieco, anche dei benestanti.
Ma vi guardate intorno, o guardate solo i film?
Mio cugino è il figlio di un artista che a un certo punto ha squarciato -random- una tela del padre. Si chiama sfregio. E siete CIRCONDATI da giovani che non fanno altro, in mille modi, su loro stessi e sul prossimo.
Non c'è nulla di mancante in Ged Senki. L'intreccio è debole, ma per l'intreccio ci sono mille stupidi serial americani, no problem.
Non mi importa dell'intreccio: mi importa del messaggio comunicativo, del suo valore e della sua vividicità. Cose per cui Ged Senki brilla.
Altra scena EPICA, forse ancor più della risoluzione di Arren in Therru, e la ri-esecuzione del padre (putativo) con Arren che 'trafigge' Ged, e il tutto si risolve e volge in un abbraccio, e in una spiegazione.
Il problema di questa epoca è che la generazione passata ha creato benessere per i propri figli ma non poteva dargli l'educazione interiore per gestire l'essere nati nel benessere, dato che loro non c'erano nati. Questo ha creato una grande latenza nella generazione successiva, quella dei nipoti della guerra. Segnatevi queste parole, perché la realtà intorno a voi le sta gridando con una disperazione che in queste righe non ho iniettato.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Io credo che il problema della generazione della guerra è che abbia ricostruito e abbia messo al mondo dei figli, che non potevano non amare i loro genitori, ma che ne hanno ereditato i loro stessi difetti senza riuscire a non accettare pienamente gli sbagli che devono aver fatto per riuscire a metterli al mondo, ed è stata per loro provocazione. Per questo sono così protagonisti gli adulti di oggi, ancora alla ricerca di sé stessi, e hanno portato a una discomunicazione con le nostre generazioni assurda. Ci hanno dato dei sogni grandissimi, ma non sanno raccontare una fiaba perché attaccati alla loro bandiera di libertà devono uscire fuori la notte (per non parlare del pane)! Pensando così di non imporre nulla al mondo (come avevano invece fatto su di loro), non hanno accettato né i loro genitori responsabili, né sé stessi autodistruggendosi, né la responsabilità dei loro figli. Ma tutto in maniera ottimistica, non con cattiveria. La cattiveria è solo nell'ipocrisia di non accettarlo ancora: non si staranno perdendo le coordinate? Forse quando erano piccoli davvero non riuscivano ad accettare delle mostruosità che non volevano incollare all'idea dei loro genitori, così da non elaborare e rimanere sfiduciatamente infantili, sfiduciati anche nei nostri confronti, non avendo la forza di darci molta educazione. Non gli sto dicendo solo male, le vittorie sono state davvero grandi e hanno lottato per far sfumare le loro sofferenze (il fardello del passato) e noi ne siamo il risultato. Sarebbe bellissimo riuscire a incontrarsi per davvero. Mi sembriamo davvero gli opposti: la maggioranza dei bambini della guerra ha avuto un'infanzia d'oro senza avere una vera adultità, noi abbiamo avuto un cellulare come infanzia e forgiati di sogni siamo diventati più responsabili dei nostri genitori? Sousuke insegna. Sousuke davanti alla disperazione della MADRE si fa forza, come il protagonista di Neon Genesis Evangelion, un ragazzino debole che rispecchia l'otaku novantino! E poi si rinizia con un sorriso per Eva.Asuka... ok, sto sragionando: mi fermo Ma più che sopravvivere, mi piacerebbe vivere.
Senza arrivare a Battle Royale, serve comprensione, confronto, e credo che noi per accettare il vecchio dobbiamo arrivare insieme ai nostri genitori a capire i nonni: stiamo studiando la storia contemporanea proprio per questo? Gli adulti di oggi, che chiamiamo ragazzini (solo perché i nostri genitori non vogliono ancora dirsi anziani per affrontare la triste realtà), non se la sentono di mettere al mondo nuovi bambini. E i nonni non avranno nemmeno i nipoti, bel risultato! Non pensate mai che i bambini non capiscano-vedano, è un grandissimo sbaglio.
p.s.: la storia contemporanea M-STO/04 ha soppiantato quella di Storia del Risorgimento M-STO/03 davvero da poco (i nostri genitori non la studiavano), il mondo va sempre più veloce come la discomunicazione!
E in tutto questo... da quel che ho visto del trailer mi sembra proprio che il figlio ha vinto di nuovo (e per fortuna che critica il padre!) perché le immagini mi parlano di perdita della propria nativa identità, che è ormai mondiale. Ma soprattutto in Italia che vive del concetto di FAMIGLIA, tutto è così ancora più pericoloso. A me piacerebbe spezzare definitivamente tristi catene prima che finiscano nell'incomprensione.
Fatemi delle critiche così che io possa ricostruire il mio pensiero (che noia la democrazia)
Senza arrivare a Battle Royale, serve comprensione, confronto, e credo che noi per accettare il vecchio dobbiamo arrivare insieme ai nostri genitori a capire i nonni: stiamo studiando la storia contemporanea proprio per questo? Gli adulti di oggi, che chiamiamo ragazzini (solo perché i nostri genitori non vogliono ancora dirsi anziani per affrontare la triste realtà), non se la sentono di mettere al mondo nuovi bambini. E i nonni non avranno nemmeno i nipoti, bel risultato! Non pensate mai che i bambini non capiscano-vedano, è un grandissimo sbaglio.
p.s.: la storia contemporanea M-STO/04 ha soppiantato quella di Storia del Risorgimento M-STO/03 davvero da poco (i nostri genitori non la studiavano), il mondo va sempre più veloce come la discomunicazione!
E in tutto questo... da quel che ho visto del trailer mi sembra proprio che il figlio ha vinto di nuovo (e per fortuna che critica il padre!) perché le immagini mi parlano di perdita della propria nativa identità, che è ormai mondiale. Ma soprattutto in Italia che vive del concetto di FAMIGLIA, tutto è così ancora più pericoloso. A me piacerebbe spezzare definitivamente tristi catene prima che finiscano nell'incomprensione.
Fatemi delle critiche così che io possa ricostruire il mio pensiero (che noia la democrazia)
Ultima modifica di Julius il lun lug 04, 2011 10:01 pm, modificato 1 volta in totale.
Re: "Kokuriko zaka kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Ricorda le magiche parole del santone (Gualti: come si chiamava quello che non era Ian McEwan?!) piuttosto che Evola, che porta il carico sul mio nickname tutto il Novecento parla di antiborghesia, che noia!Muska ha scritto:
Certo non sembra essere una produzione con i tempi di Takahata...
Re: "Kokuriko-zaka Kara",nuovo film di Miyazaki Goro del 201
Julius ha scritto:C'è sempre il film dell'OScar, dove lei è costretta a lavorare. Così kawaiisoo.
Quanto astio nei confronti della piccola Chihiro!Shito ha scritto: Quello in cui nonostante abbia voluto fare la ragazzina di turno 'bruttina e realistica' alla fine lei è così tanto pura da redimere il simbolo della corruzione consumistica del Giappone intero?
Ah sì... la fanciullina monda il cuore nero anche del SenzaVolto... che novità!
Almeno ai tempi passati Muska restava accecato (letteralmente) dalla sua brama e andava giù con lo sciaquone: naif ma più onesto, ti pare?
Non ditemi che è dovuto solo al fatto che si tratta del capolavoro di Miyazaki riconosciuto come tale anche dalla critica Occidentale!