Coquelicot-Zaka kara - alacremente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da Shito »

"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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genbu
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da genbu »

Addirittura un'altra clip! Qui si batte il record :D
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen
pippov
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da pippov »

Se continuano così, il nipote di qu non dovrà nemmeno perdere tempo a scaricarlo! :sorriso2:
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
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Cobra70
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da Cobra70 »

pippov ha scritto:Se continuano così, il nipote di qu non dovrà nemmeno perdere tempo a scaricarlo! :sorriso2:
Pippov sei sagace come non mai :lol:
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genbu
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da genbu »

Dal Messaggero di oggi:

-OCCHIO AI POSSIBILI SPOILER-

La collina dei papaveri quando il cartoon tratta temi come guerra e incesto
di Francesco Alò

Molto difficile trovare un cartone animato in cui si parla di anarchia, dittatura della maggioranza, morti in guerra e ipotesi di incesto. Accade, con la grazia e lo scrupolo drammaturgico che riconosciamo da anni allo Studio Ghibli, nell'ultimo cartoon uscito dalla casa di produzione, e anche dalla penna, di Hayao Miyazaki e diretto dal figlio Goro: La collina dei papaveri. In un Giappone del 1964 che aspetta trepidante i giochi olimpici e ancora ricorda le ferite di guerra, si incontrano gli adolescenti Umi e Shun. Lei, Umi, è una diligente tuttofare (prepara pranzi e cene in famiglia animata da un adorabile senso del dovere) con la mamma lontana: Lui, Shun, è uno scatenato attivista politico impegnato a non far chiudere la casa studentesca stile Animal House dove vive e impagina, con adorabile senso del dovere, il suo scalcinato giornale scolastico. Sarà amore? Sembra proprio cosi. E se fossero fratello e sorella? Miyazaki Junior parte da un punto di vista ( la comunicazione tra una casa sovrastante il mare e una barca che solca le acque: era la scena più bella e commovente di Ponyo) prendendo spunto da uno dei capolavori di papà per poi raccontare un'inusuale storia d'amore, cercando di restituire il senso di collettività e di un complesso contesto storico conosciuto solo dal genitore (Goro nasce nel '67). Ammirevole. Peccato per delle musiche tremendamente ingombranti e cosi superficialmente spensierate da risultare totalmente dissonanti. Per il giovane Miyazaki, comunque, un bel passo in avanti rispetto al faticoso esordio I racconti di Terramare.
E se diventasse bravo come il papà?
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genbu
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da genbu »

Quinta clip.
Ok...battuto il record di Arrietty. :D
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da fede91it »

Quoto pienamente genbu. Il film è fantastico, e seppur ci siano alcuni punti a sfavore (anche secondo me le musiche stonano un po') secondo me qui Goro dimostra il suo talento. Veramente ben realizzato, e un complimenti davvero speciale a Shito e alla Lucky Red tutta per lo straordinario lavoro di doppiaggio.
Aspetto la prossima pellicola, nel mentre già mi prenoto la mia bella copia DVD per dicembre!
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da luca-san »

io volevo solo ringraziare gualtiero per l'ennesimo ottimo lavoro di adattamento e scelta dei doppiatori (anch'essi da lodare...)
ovviamente azzeccata inoltre la scelta di non doppiare le bellissime canzoni d'accompagnamento.
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da Porco&Bella »

Ottimo lavoro di doppiaggio? ringraziamo Gualtiero per lo straordinario lavoro fatto? ma ragazzi vi rendete conto degli adattamenti in alcuni punti ridicoli sia nelle traduzioni delle canzoni che nei dialoghi?
Io ieri al cinema non sono stato l'unico a scuotere la testa nel leggere e nel sentire alcune parole tradotte in maniera troppo letterale che risultano esilaranti addirittura, alcuni del pubblico che sorridevano per esempio a un "bislacco di un matematico" o ad altre parole o frasi che potevano essere decisamente tradotte in maniera più logica, "altri voi" ecc.
Film che da appassionato Ghibli non mi ha entusiasmato, lento, noioso,come lo è altrettanto la protagonista. Bellissime le musiche, i disegni, gli sfondi... Peccato veramente, ma nonostante tutto lo acquisterò in BD per la collezione.
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kaorj
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da kaorj »

Io invece, pensa un po', ho avuto la sensazione che l'adattamento sia perfetto per questo film. :sorriso2:
Sarà l'epoca in cui è ambientato, saranno le atmosfere studentesche, saranno i vari germogli culturali di quel periodo, ma non ho trovato fuori luogo nessuna delle espressioni usate dai protagonisti.
Alcune erano assolutamente esilaranti nel contesto (vedasi il filosofo), però magari sono io che le trovavo divertenti ed invece erano serissime... :aureola: Pazienza. Il film mi è piaciuto molto.
Non sarà una storia epica ok, ma con questo film ho rivalutato "grandemente" il buon Goro, di cui purtoppo non avevo moltissima stima dopo Terramare. :sorriso:
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da guido »

Buonasera a tutti. Come tanti è da anni che seguo "da esterno" questo forum e, da appassionato Ghibli, mi sento quasi in colpa.
"Quasi" perché fin'ora non avevo molto da aggiungere a quanto già scrivevate voi.

Prima di tutto desidero confermare che il film è bellissimo!!! L'avevo già visto più volte in francese ma al cinema è tutta un'altra cosa.
I disegni sono sublimi e le musiche e... inutile continuare, sono certo che ieri lo avete visto quasi tutti. :wink:


Sono mortificato di presentarmi al forum con un post di critica ma, a parte Porco&Bella, mi sembra che sia diventato un rito ringraziare Gualtiero Cannarsi per il suo lavoro di direttore dei doppiaggi. Trovo questo atteggiamento inutile e, soprattutto, nocivo alla sua possibile crescita professionale.
Personalmente ho trovato la traduzione di "La collina dei papaveri" semplicemente mediocre (il che è tristissimo visto che il film è un vero gioiellino!).

Il Sig. Cannarsi non ha minimamente tradotto i dialoghi in italiano, ha soltanto tradotto le parole (e questo ormai lo fa persino Google). Chiunque abbia fatto il traduttore sa benissimo che non è l'accuratezza della versione che conta, quanto piuttosto il suo adattamento alla lingua e alla cultura del paese a cui è destinata.
Che dire di quel terribile "Dacci dentro!" come esortazione!? In italiano ha un peso assolutamente diverso di quanto può essere in giapponese e, senza snaturare il senso, poteva essere tradotto con un semplice "Auguri" o "in bocca al lupo". E l'orrendo "Abbiamo fatto fuga" quando in italiano esiste la bellissima espressione "Abbiamo marinato"? :?

Non posso, e non serve, citare qui tutti gli orrori che abbiamo sentito ieri: basti dire che nessun adolescente italiano, neanche negli anni '30, avrebbe mai usato frasi come quelle di Umi :no: . Non è importante il fatto che in giapponese certe espressioni siano, o siano state, normali: in italiano sono assolutamente fuori luogo.
A proposito: sono io che ho capito male (ho visto questa versione solo una volta :oops: ) o Umi a volte viene chiamata anche Mer? Se sì, era proprio necessario? Anche in questo caso forse è sensato in giapponese ma, traducendo, ci si sarebbe potuti limitare a Umi, che è molto bello e non crea confusione.

Riassumendo, critico fortemente la traduzione: è, e non solo a mio avviso visti i commenti fuori sala, un lavoro svogliato, dozzinale e senza alcuno sforzo creativo. L'unico pregio è nella scelta dei doppiatori che sono molto professionali.

Trovo che questo sia già almeno il quinto film che Cannarsi ha completamente rovinato, compresi "Porco Rosso" e il capolavoro assoluto "Il mio vicino Totoro". Ringrazio la Lucky Red per averci dato la possibilità di vederli anche in italiano, però ammetto di aver comprato anche i DVD in francese che (incredibile!) sono fatti davvero meglio. Almeno i bambini parlano da bambini, e gli adulti non dicono frasi involute e improbabili. :aureola:

Spero che queste critiche non saranno prese come offese personali ma servano da stimolo all'avvio di un processo di crescita e miglioramento; a mio avviso il Sig. Cannarsi dovrebbe cambiare il suo nick abituale da "apostolo" a "allievo" e riprendere con umiltà zen a studiare l'arte della traduzione per darci dei lavori di cui gli autori originali possano andare fieri (e ridare a noi il piacere di vedere un bel film!).
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da pippov »

guido ha scritto:A proposito: sono io che ho capito male (ho visto il film in italiano solo una volta :oops: ) o Umi viene chiamata, a volte, anche Mer? Se sì, era proprio necessario? Anche in questo caso forse è sensato in giapponese ma, traducendo, ci si sarebbe potuti limitare a Umi, che è molto bello e non crea confusione.

Riassumendo, critico fortemente la traduzione: è, e non solo a mio avviso visti i commenti fuori sala, un lavoro di traduzione svogliato, dozzinale e senza alcuno sforzo creativo. L'unico pregio è nella scelta dei doppiatori che sono molto professionali.

Spero che queste critiche non saranno prese come offese personali ma servano da stimolo all'avvio di un processo di crescita e miglioramento; a mio avviso il Sig. Cannarsi dovrebbe cambiare il suo nick abituale da "apostolo" a "allievo" e riprendere con umiltà zen a studiare l'arte della traduzione per darci dei lavori di cui gli autori originali possano andare fieri (e a noi ridare il piacere di vedere un bel film!).
Non ho visto il film, quindi mi limito a farti notare alcuni punti del tuo intervento che trovo molto molto discutibili, in generale, e li metto in neretto.
- Se l'autore ha inteso chiamare un personaggio in 2 modi, ma che senso ha quello che scrivi? Stai chiedendo se era necessario lasciare il proprio nome a un personaggio? Come si fa a criticare una NON scelta simile dell'adattatore?
- Shito non ha profuso nel film alcuno sforzo creativo? Epperfortuna mi verrebbe da dire! :sorriso2: Non mi fido per niente della sua vena artistica applicata a film per bambini... :no:
- Boh. Forse non capisco io, ma perchè gli "autori originali" dovrebbero andare fieri di un adattamento estero? Da quel che ci è dato sapere, valutano le voci. Ma per il resto, credo risulterebbe difficile e poco interessante per il primo Miyazaki che passa stare a interessarsi dell'adattamento italiano di un loro film... O no?

Comunque, a parte questo, non faccio fatica a credere che ci siano frasi macchinose, termini desueti o improbabili, e cose così. E' un dato di fatto che gli adattamenti di Shito facciano questo effetto alle orecchie italiane medie. Anche a quelle che poi vengono qui a complimentarsi, secondo me. Alle mie sicuro! Ma io me lo tengo così. ^^
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da guido »

Veramente confermo che nella versione francese nessuno ha mai usato il nome Mer. Forse i francesi non saranno dei grandi traduttori (anche se ultimamente sono molto migliorati) ma i dialoghi di questo film scorrono molto meglio.

Da traduttore ti posso assicurare che di creatività ne serve tantissima, proprio perché il peso delle parole e delle espressioni varia enormemente da una lingua ad un'altra. E' un grosso problema persino tra lingue simili come tra francese e italiano, figurarsi con il giapponese.
Quanto al fatto che gli autori valutino solo le voci, questo può essere vero solo per quelli che "sperano in bene" :sorriso2: . Prova a chiedere alla Disney se accettano a scatola chiusa un doppiaggio; comunque anche il distributore, come parte in causa, dovrebbe occuparsene. Considera che ieri c'erano anche refusi nei sottotitoli, pensa a quanto impegno ci hanno messo! :?

Anche io "me lo tengo così", ma per forza di cose. :wink:
Sinceramente mi piacerebbe che anche a film come questi venisse dedicato lo sforzo appropriato in fase di doppiaggio; le frasi macchinose e i termini desueti che citi non sono obbligatori, sono solo il risultato di un lavoro fatto male. Se io provassi a presentare una traduzione così, verrei preso a scarpate, però è anche vero che di francesi che masticano l'italiano ce ne sono troppi perché possa io farla franca. Forse dal giapponese è diverso.
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

Messaggio da genbu »

guido ha scritto:...Veramente confermo che nella versione francese nessuno ha mai usato il nome Mer. Forse i francesi non saranno dei grandi traduttori (anche se ultimamente sono molto migliorati) ma i dialoghi di questo film scorrono molto meglio...
Solo una curiosità...ma a te ,in quanto traduttore, non da fastidio omettere un termine , in questo caso un soprannome di un personaggio presente nel film originale e anche nel manga da cui è tratto, solo perchè "suona meglio"? Voglio dire se "Mer" è un termine VOLUTO dagli autori del Film/Manga perchè non far conoscere la loro PRECISA SCELTA al pubblico (italiano o francese che sia)?
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Re: Dalla Collina dei Papaveri - diario dei lavori italiani

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Ti rispondo io Genbu.
Chi è responsabile ad adattare i film, soprattutto film dal giapponese all'italiano, dovrebbe spiegare almeno il perchè di questa sua scelta, ovvero di inserire nel film entrambi i nomi, Umi e Mer.
Chi non è a conoscenza del significato e della decisione dell'adattatore di usare entrambi i nomi, non può che chiedersi "e adesso perché l'hanno chiamata Mer?, ma non si chiamava Umi?, confendendo il pubblico che non è a conoscenza del significato della parola Mer, che sta a significare in francese "Mare". E posso assicurarti che di gente che si chiedeva il perché l'ho sentita in sala, a partire da chi stava con me a vedere il film.