MrGuglielmo ha scritto:Shito ha scritto:@NobitaNobi
Anche l'incantevole Creamy è uno shōjo... e quindi? Rimane sempre una produzione per bambini, anzi bambine.
Questo tuo messaggio è la prova definitiva e chiarifica una volta per tutte perché i tuoi adattamenti siano sbagliati: tu credi che il fruitore di questi prodotti sia la fascia di mercato di cui fai parte tu.
Lasciamo da parte per un attimo quest'ultimo film, la tipologia di adattamento che usi si riflette ugualmente anche in Arrietty, Ponyo e Totoro. È innegabile che questi siano prodotti per bambini ed è innegabile che li hai adattati come adatteresti la più grande opera filosofica giapponese.
Credo che, continuando a eludere le mie precise puntualizzazioni introdocendo divagazioni su divagazioni sempre meno opportune, tu stia magnificamente dimostrando la poca cognizione che c'è dietro le tue parole.
1) Maho no Tenshi Creamy Mami NON è tratto da un manga, nasce come anime. Il manga è stato 'trasposto' da quello, non viceversa. Non è quindi molto sensato parlare dei generi classici giapponesi (kodomo, shoujo, shounen, josei, seinen) qui, dato che questi 'generi di target' sono correttamente propri del mercato dei manga, non degli anime.
2) Maho no Tenshi Creamy Mami è una storia di fantasia e magia con una protagonista come Morisawa Yuu, che ha DIECI anni e freuquenta le ELEMENTARI. E' a tutti gli effetti una BAMBINA. Quando diventa 'grande', nei panni di Creamy, ha ancora SEDICI anni. La versione 'cresciuta' di Yuu è ancora più piccola dei protagonisti ci Coquelicot-zaka Kara.
3) La trama di Maho no Tenshi Creamy Mami è una storia di fantasia e magia con gattini parlanti, alieni graziosi, bacchette magiche rosa e cuoricini. Coquelicot-Zaka kara parla di drammi intergenerazionali comprensivi di guerra, orfanità, morte, amore a rischio di consanguineità, rivolte studentesca, politica studentesca.
No, tu non hai capito nulla.
Tu continui a ripetere forzose sciocchezze, come credo sarà ormai chiaro agli occhi di tutti.
Non c'è alcun sensato paragone tra Creamy Mami, serie animata per bambine, e Coquelicot, film animato per ragazzi, adolescenti, giovani e ANCHE adulti.
Le tematiche, il setting, i contenuti, i protagonisti rendono evidente questa differenza, e tutto ciò che è stato persino ridicolo dover evidenziare, direi.
Ponyo e Totoro, sì, sono film per bambini. Sono le due pellicole più schiettamente per bambini dell'intera opera di Miyazaki, e credo di averlo io stesso e io per primo ribadito spesso, l'ultima volta proprio durante l'incontro con il pubblico alla recente Lucca Comics. Chi è stato presente lo ricorderà, e la scelta di tradurre le canzoni di Ponyo e Totoro sì, e quelle di Coquelicot no, trova in questa evidente differenza di target originale e nostrano il suo schietto fondamento.
Arrietty è un film più ad 'ampio pubblico', ma sicuramente il pubblico di riferimento è più giovane di quello di Coquelicot. Umi e Shun hanno 16/17 anni. Arrietty ne ha 14. Umi e Shun vivono sentimenti e situazioni molto più mature di quelle di Arrietty, che si affaccia alla giovinezza/adolescenza proprio nel film (come la sua canzone esprime mirabilmente).
Aggiungo infine che devi avere ben poca sensibilità linguistica se non hai percepito delle differenze tra la lingua utilizzata in Coquelicot e quella utilizzata in Totoro, o in Ponyo, ma attenzione! dipende giustamente da personaggio a personaggio, laddove proprio Fujimoto parla nel modo più 'bislacco' di tutti, e usa in un caso una terminologia medico-genetica (e desueta oltre ai limiti dell'improprietà, perché mutuata da Natsume Souseki) al punto che (cito quanto mi è stato detto dallo Studio Ghibli) "nessuno nei cinema Giapponesi avrà capito una parola di quella battuta" -sic-.
Credo, soprattutto, che tu ti stia arrampicando sugli specchi intentando un'invettiva forse sentita, ma molto sconclusionata.
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PS:
Cosa ti sfugge nel 'vedi anche', laddove tu stessi citi? ^^;
Il significato a cui facevo riferimento è appunto quello di 'portarsi', 'raggiungere'. Infatti la costruzione da me usata è recarsi DA (la nonnina), non recarsi A.
Mi chiedo inoltre quale sia la fonte che citi, che riporta recarSI, e come verbo intransitivo, e come transitivo, e come riflessivo - facendo molta confusione tra essi.