*Kiki* ha scritto:
Ed ora passerò ad alcuni punti su cui vorrei soffermarmi di più:
1) Quando Kiki parte nella vecchia versione dicevano "Vai, vai Kiki, Vai, vai, Kiki!"; nella nuova dicono "Go, go, Kiki, Go, go Kiki!"
Perché questa scelta? Se il doppiaggio nuovo è stato fatto per sostituire una traduzione della versione americana con una traduzione dell'originale perché sostituire un'espressione italiana con una inglese? Se da un lato si vuole sottolineare la mentalità moderna delle ragazzine dall'altro mi pare un'incongruenza, perché a meno che la vicenda non si svolga in luoghi dove si parla in inglese non mi pare coerente con l'epoca inserire l'inglese nel linguaggio parlato come si fa ora;
La risposta è semplice.
Perché in giapponese dicono "Go! Go! Kiki!", non dicono "Ike! Ike! Kiki!". Quella battuta è in americano/inglese nell'originale giapponese.
E qui finiscono i fatti e la ragioni obiettive della scelta ora corretta.
Se vogliamo ipotizzare una 'spiegazione', io credo semplicemente che le ragazzette campagnole vogliono far le moderne, le toste, ma chiaramente sono maldestre come ogni campagnola. Quindi parlando di discoteca, e poi fanno il tifo come a una partita di baseball.
2) Quando Kiki arriva in città commenta: "Una città che galleggia sul mare"
Mi pareva più bella la vecchia espressione, "una città che sorge sul mare", perché una città non galleggia naturalmente sul mare, semmai si tratta di strutture artificiali. Ma l'inesattezza potrebbe spiegarsi con la giovane età della protagonista.
Semplicemente, in giapponese dice proprio 'galleggia'. Si sarebbe potuto dire 'sorge' in giapponese, tipo 'spunta', ma non dice questo, dice proprio 'galleggia'.
Peraltro, una città non può sorgere SUL mare, è proprio sbagliato, era un mio errore. Semmai si sorge DAL mare. Solo delle palafitte potrebbero sorgere sul mare.
E qui finiscono i fatti e la ragioni obiettive della scelta ora corretta.
Se vogliamo ipotizzare una 'spiegazione', io credo semplicemente che Kiki, che non ha mai visto il mare, semplicemente esprima la 'sensazione' che le da la vista: circondata dal mare, un'isola sembra una cosa che ci galleggi sopra, tutto qui.
3) "Sballoso!" dice ad un certo punto Tombo
Come al punto 1... espressioni come sballo non sono un po' troppo moderne? In Kiki vediamo che c'è la TV, ma si vola con i dirigibili... Non ci sono cellulari, c'è il vecchio tipo di telefono, mentre espressioni come "sballoso" mi paiono un po' troppo avanti rispetto all'epoca... Ma forse è stata una furbata della traduzione per avvicinare maggiormente il personaggio ai giovani tele (o cine-)spettatori?
Il modo di prima era sbagliato.
Questo l'avevo scritto già prima, credo, ma Tonbo parla in modo diverso da Kiki. Kiki è la campagnola che si sorprende per le macchine, per la città, e continua a dire "suteki" (stupendo!). Lo dice per le oche selvatiche. Lo dice per la città affollata. Per tutto. E' il suo tormentone.
Tonbo no. Tonbo in quella scena dice 'kakkoii', che è un termine giovanile e anche un po' sciatto per dire "che figata, che figo, che sballo". Infatti Tonbo NON sta parlando di Kiki, lì. parla del fatto che Kiki vola. Il fatto che voli è uno sballo, per lui. E infatti nel dirlo è tutto esaltato.
4) A proposito di Kiki all'inizio Tombo commenta: "Sembri la mia nonnetta!"
Nonnetta al posto di nonnina è molto usato in questa collana di DVD Ghibli che stanno uscendo negli ultimi anni, si sente anche ne
Il castello errante di Howl per esempio... Però questa nuova frase di Tombo mi pare meno chiara della precedente. Insomma, il modo in cui lo diceva prima dava l'impressione di un complimento a Kiki, una manifestazione di simpatia; ora invece non capisco più se sia ancora così oppure, come sembra, lui prova istintiva simpatia per lei, ma dice così per prenderla in giro (a nessuna ragazza farebbe piacere sentirsi dire con quel tono "sembri mia nonna").
Idem come sopra. Tonbo non è il bravo bambino che aiuta la nonnina a fare le torte. Lui sta dicendo che Kiki è vestita così da vecchia stracciona che sembra la sua nonnetta. Non le sta affatto facendo un complimento. Diciamo che, involontariamente, dice una cosa sgradevole. Ma a lui in quel momento importa solo che lei vola! A lui non piace Kiki, a lui piace il volo. E' arrivata in città 'una stregaa, che non ne avevo mai viste", e le streghe sono cose che volano, quindi gli si attacca alle calcagna.
5) Ci sono alcune espressioni che ricorrono un po' troppo
Per es. "recapitare", che mi pare buono per un pacco, ma forzato per il ciuccio dimenticato: può anche andare, ma non era più adatto il vecchio "restituire"?
Dice recapitare. Non dice restituire. Esistono entrambi i verbi anche in giapponese. Non vengono usati indistintamente.
Tutte le volte che nel film senti recapiti/recapitare, fin sull'insegna di pane che fa il fornaio per Kiki, è perché in giapponese c'è quel rpeciso verbo: todokeru.
E solo in quei casi. Nel senso che nel film non c'è nessun altro verbo che ho reso con 'recapitare'. Quando senti 'consegna', è già un altro verbo.
Restituire sarebbe tutt'altro verbo. Del resto, Kiki non ha 'restituito' il ciuccio. Ad averlo 'restituito', a rigore, è Osono, per tramite di Kiki che l'ha meramente recapitato.
Ma soprattutto l'aggettivo "stupendo", usato, nella scena in cui Kiki ammira il quadro di Ursula anche in una forma grammaticale non del tutto corretta: ho sentito male o ha detto "così stupendo"?
Vedi sopra, e come per 'todokeru', tutti e soli i veri 'suteki' di Kiki sono resi come 'stupendo'. Quando si dice 'sugoi', è altro, 'kakkoii' è altro. Suteki/stupendo è proprio il marchio di fabbrica di Kiki. Nel caso di 'Così stupendo', nel senso di 'cos' tanto stupendo', in giapponese dice "Sonna suteki", ovvero 'così (tanto) stupendo'.
6) Alcune parole/espressioni nuove non mi sono piaciute, come la "parlata" di Jiji al posto della "voce", il "viso di Kiki più positivo rispetto all'altra volta" che ha sostituito "il tuo aspetto è molto migliorato rispetto all'altra volta".
Direi di non capire la 'voce' non ha senso. Era un mio errore. Una 'voce' è un suono, non ha un contenuto articolato. Ciò che Kiki non capisce è quello che Kiki 'dice', il modo in cui si esprime. La voce non è una cosa che si possa capire o meno. La voce si sente, si ascolta: capire, no.
In alcuni casi però credo di aver capito male io, mi riferisco a queste frasi:
"Se la mia magia sparisse io finirei per non valere più a[/b ]nulla"
Sì, è la stessa costruzione di 'servire a nulla'.
Non è che Kiki sia in vendita, non parla del suo valore. Palra del fatto che se non sa fare niente, non vale più a nulla, non serve più a nulla.
"A trovarmi non ci venivi neanche un po’"
Sì, dice così.
"Salva ad un soffio"
No, qui hai sentito male.
Mi rendo ben conto che anche il mio pur non malvagio vecchio adattamento aveva indorato e deformato tante piccole cose, e sono lieto, nel tuo racconto, di verificare che ora i significati veicolati dal nuovo testo sono quelli corretti.