Mononoke Hime - ineditamente in italiano
Moderatore: Coordinatori
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Dopo aver letto questa discussione, unita alle molteplici in giro per il web, ero veramente curioso di vedere con i miei occhi questo nuovo adattamento tanto discusso.
Uscito dal cinema e ripensando a tutto questo, mi sono iscritto qui per esprimere un mio parere.
Chiunque di fronte a questo film non può che notare alcune scelte lessicali che paiono piuttosto singolari, una scelta volta a dare al film un determinato stile linguistico.
Non ho notato però frasi fuori dal contesto o poco credibili, tutto era al suo posto, e anche la scelta di alcuni contestati nomi come 'cani selvatici' non capisco come possa essere criticata, li si sente e li si assimila come niente fosse all'interno della visione stilistica del film.
Chi critica queste scelte o lo fa per il gusto di farlo, oppure perché cerca di giustificare un film non piaciuto (o non capito?) in generale, al di là del doppiaggio.
Comunque mi sembra di aver visto un altro film rispetto allo scorso doppiaggio.
Un film di gran lunga migliore.
Uscito dal cinema e ripensando a tutto questo, mi sono iscritto qui per esprimere un mio parere.
Chiunque di fronte a questo film non può che notare alcune scelte lessicali che paiono piuttosto singolari, una scelta volta a dare al film un determinato stile linguistico.
Non ho notato però frasi fuori dal contesto o poco credibili, tutto era al suo posto, e anche la scelta di alcuni contestati nomi come 'cani selvatici' non capisco come possa essere criticata, li si sente e li si assimila come niente fosse all'interno della visione stilistica del film.
Chi critica queste scelte o lo fa per il gusto di farlo, oppure perché cerca di giustificare un film non piaciuto (o non capito?) in generale, al di là del doppiaggio.
Comunque mi sembra di aver visto un altro film rispetto allo scorso doppiaggio.
Un film di gran lunga migliore.
Ultima modifica di Goo il mer mag 14, 2014 2:18 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
E storpia gran parte dei significati del film, alcuni importantissimi e fondamentali. Se permetti, da un'opera di tale portata, è preferibile puntare soprattutto alla fedeltà dei dialoghi e dei contenuti...Inugami ha scritto:dico senza farmi nessun problema che amo mille volte di più la vecchia versione di Mononoke Hime, con tutte le sue imperfezioni. Ed il motivo è semplice e senza tante dietrologie: si guarda, scorre, è godibile senza che i dialoghi provochino un senso di fastidio, irritazione ed estraniamento.
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Erano due verbi differenziati in originale.cavaldonato ha scritto:(ad esempio "sopprimetelo!" al posto di "uccidetelo!")
Nel testo giapponese, figura molte volte "uccidere" (korosu), e in quella sola occorrenza "sopprimere" (shizumeru).
Per la cronaca, Ashitaka usa una volta anche il più cruento e colorito "ammazzare" (ayameru). Ma si parla anche di 'colpire a morte' (ikorosu), e ancora in modo più gergale di "fare secco" (yacchimau). E ci sono ancora tanti altri sinonimi, tutti usati in una precisa resa di quanto era differenziato in originale, tutto precisamente rispettato.
Si chiama *ricchezza di caratterizzazione lessicale dei personaggi*, ed è parte della cifra linguistica di un'opera.
Non è che io debba decidere che "no, quello che in originale era differenziato in 5, 7, 10 termini diversi lo appiattisco e uso sempre lo stesso".
Questo sarebbe fare un cattivo lavoro, svilire la ricchezza dell'opera originale.
Cosa che appunto il mio modo di lavoro evita precisamente di fare.
Perché in orignale, quella battuta di Kouroku ha un'inflessione gergale.Trovo inutile dire che l'italiano buono è semplicemente quello corretto. Sulle frasi si può disquisire all'infinito, specialmente in italiano, sul come costruirle e renderle meno legnose, più sinuose, più auliche, pur mantenendone il contesto ed aderenza all'originale. A me sembra un poema di matrice dantesca, mi sembrava ambientato a Firenze, non in Giappone. Non posso tollerare uscite quasi da commedia all'italiana, i vari "quelli lì/là" contrapposti a frasoni pomposi. Un "che ti piglia, Messere?" è meno elegante di un "che ti succede, Straniero?".
Per l'esattezza, Kouroku dice: "Danna, doushitandee?", che è gergale per "doushitandai?" Quindi, in luogo di "che vi prende" ho usato "che vi piglia".
E' Miyazaki Hayao che ha scelto di mischiare vari registri linguistici, e io giustamente ho riproposto queste variazioni tramite un adattamento fedele.
Ora, grazie a questo, anche tu puoi sapere che Mononoke Hime è stato fatto e inteso così da Miyazaki Hayao.
Inoltre, non vedo variazioni fiorentine nel copione. Cosa sia una variazione diatopica non lo decide il tuo o il mio orecchio o gusto, lo sanciscono creditati dizionari che segnano come 'pop
Curioso, prima ti lamentavi della presenza di due sinonimi (uccidere e sopprimere) presenti nell'originale. Ora invece li vorresti, ma vedi: quanto a 'chiazza': in giapponese viene giustamente usata sempre la stessa parola per indicare "ciò che Ashitaka ha sul braccio, e la parola è "aza".Non mi spiego nemmeno la totale mancanza di sinonimi per riferirsi alla stessa cosa. Ad esempio la CHIAZZA. Nel vecchio doppiaggio la si chiama prima ferita, poi piaga, a volte ci si riferisce come maledizione. Sono termini sbagliati rispetto all'originale? Ok, ma altri sinonimi non si potevano usare per variare durante il film?
Non è kizu (ferita), che viene usato in altro luogo, per esempio quando Ashitaka dice a Kaya: "Non è una semplice ferita!" (tada no kizu de ha nai!). Non è neppure chiamato 'sfregio' o 'profonda ferita' (fukade) (anche presente, in altro luogo, nel testo).
In effetti, la 'chiazza' (aza) di Ashitaka non sanguina, non suppura. A vista, non è un'escoriazione, non è un'abrasione, non ha spessore. E' proprio una 'chiazza'. Infatti, 'aza' in giapponese è usato anche per quello che noi chiamiamo 'voglie', e persino per i grossi nei, ovvero 'chiazze' di varia forma sulla pelle.
Inoltre, la "maledizione" ("noroi", come dicevo) non è la 'chiazza' ("aza") essa stessa: la chiazza è la manifestazione della maledizione di Ashitaka, che vediamo nel film manifestarsi, nel caso in cui 'deborda', anche come i tentacoli immateriali che terrorizzano San.
Questo è un qualcosa che esiste con precisione nell'originale, e con precisione è stato riportato nel testo italiano. Per fortuna.
E ancora, no, non si può cambiare a proprio gusto e fantasia.
C'è una logica nelle cose, nelle parole, nei testi. La logica voluta e intesa dall'autore.
E quella deve essere rispettata e riprodotta dall'adattatore.
Non mi avevi poc'anzi scritto che ti dava fastidio il 'che vi piglia' di Kouroku?Come faccio a mantenere un contesto di sospensione dell'incredulità quando ogni personaggio si esprime in modo sempre così uniformemente formale in ogni contesto e poco variegato? Tutti i personaggi si esprimono allo stesso, identico modo. Questa varietà era ben presente nel vecchio adattamento.
Trovi che Kouroku o Toki parliano come Eboshi o Ashitaka?
Davvero?
Pino Insegno è in effetti ben più anziano di quanto non fosse Kobayashi Kaoru, il doppiatore originale di Jiko, nel 1997 (quando doppiò il personaggio).ho trovato Pino Insegno completamente fuoriluogo in un personaggio di una certa età come Jiko
Jiko non è affatto una persona anziana.
---
Ah, PS:
Nicola e soci, io davvero vi ringrazio per darmi sempre occasione di dimostrare la bontà oggettiva del mio lavoro conto le vostre così puerili incursioni che attuate all'uscita di ogni film, sempre con nuovi nick registrati ad hoc. Le persone normali che leggono i vostri sproloqui, o i nuovi frequentatori, o i più giovani, o i frequentatori casuali, non potendo sapere la provenienza di questi strani e accaniti avversatori delle edizioni italiane a mia cura, pure ne rilevano (come leggete da molti commenti "non velati dall'odio" <- per la tua gioia) la puerilità, l'infondatezza, e intanto leggono le serie spiegazioni che oppongo alle vostre infantili provocazioni. E' un ottimo esercizio per il bene di tutti. Davvero mi chiedo quali nuovi nick, alias e quali nuovi 'stili di critica' inventerete per Sen to Chihiro!
Ma almeno, evitate di fare i bulletti in sincrono sul vostro gruppetto da tredicenni su FB, no?
Voglio dire, avete tutti superato la scuola media da un pezzo, giusto? C'è (ci dovrebbe essere) un limite a quanto ci si può rendere ridicoli, non credete anche voi?
Vi invito comunque a continuare con le vostre critiche cieche, soprattutto tu, blefaro (probabilmente proprio Nicola stesso?), che sempre ami parlare di ciò che dimostri implicitamente di non sapere, inanellando sempre una buona catena di figure barbine su cui poi glissi nella speranza che passino nel dimenticatoio. E' fantastico. Anche senza FB, è un davvero tuo marchio di fabbrica, e mi da sempre luogo di spiegare qualcosa in più a beneficio di chi, a differenza di te, ha occhi per leggere, cervello per intendere, e una coscienza delle cose non disturbata. E sì che quando poi ci incontrammo dal vivo, in quel del Veneto, con la coda tra le gambe venisti a dirmi "ah, comunque nelle mie critiche non c'era niente di personale..."
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
-
- Nuovo Membro
- Messaggi: 14
- Iscritto il: ven feb 19, 2010 1:22 pm
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Immaginavo che si trattasse di quei buffoni che si sono prodigati a creare un gruppo fb contro di te col fake del laureato in giapponese han proprio toccato il fondo, tristess
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Se volete parlare del/col gruppo, c'è facebook.
Cancellerò ogni altro commento non strettamente attinente al film. ^^
Cancellerò ogni altro commento non strettamente attinente al film. ^^
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
-
- Nuovo Membro
- Messaggi: 14
- Iscritto il: ven feb 19, 2010 1:22 pm
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Scusami pippov, hai ragione. Per ritornare in tempo volevo chiedere a Shito se era già prevista una finestra d'uscita per l'edizione bluray di Lucky Red di Mononoke Hime. Nel bluray giapponese uscito a dicembre immagino che ci sia la traccia italiana farlocca del 2000, giusto?
Grazie
Grazie
-
- Nuovo Membro
- Messaggi: 7
- Iscritto il: mer mag 14, 2014 1:13 am
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Shito ha scritto:Erano due verbi differenziati in originale.cavaldonato ha scritto:(ad esempio "sopprimetelo!" al posto di "uccidetelo!")
Nel testo giapponese, figura molte volte "uccidere" (korosu), e in quella sola occorrenza "sopprimere" (shizumeru).
Per la cronaca, Ashitaka usa una volta anche il più cruento e colorito "ammazzare" (ayameru). Ma si parla anche di 'colpire a morte' (ikorosu), e ancora in modo più gergale di "fare secco" (yacchimau). E ci sono ancora tanti altri sinonimi, tutti usati in una precisa resa di quanto era differenziato in originale, tutto precisamente rispettato.
Si chiama *ricchezza di caratterizzazione lessicale dei personaggi*, ed è parte della cifra linguistica di un'opera.
Non è che io debba decidere che "no, quello che in originale era differenziato in 5, 7, 10 termini diversi lo appiattisco e uso sempre lo stesso".
Questo sarebbe fare un cattivo lavoro, svilire la ricchezza dell'opera originale.
Cosa che appunto il mio modo di lavoro evita precisamente di fare.
Perché in orignale, quella battuta di Kouroku ha un'inflessione gergale.Trovo inutile dire che l'italiano buono è semplicemente quello corretto. Sulle frasi si può disquisire all'infinito, specialmente in italiano, sul come costruirle e renderle meno legnose, più sinuose, più auliche, pur mantenendone il contesto ed aderenza all'originale. A me sembra un poema di matrice dantesca, mi sembrava ambientato a Firenze, non in Giappone. Non posso tollerare uscite quasi da commedia all'italiana, i vari "quelli lì/là" contrapposti a frasoni pomposi. Un "che ti piglia, Messere?" è meno elegante di un "che ti succede, Straniero?".
Per l'esattezza, Kouroku dice: "Danna, doushitandee?", che è gergale per "doushitandai?" Quindi, in luogo di "che vi prende" ho usato "che vi piglia".
E' Miyazaki Hayao che ha scelto di mischiare vari registri linguistici, e io giustamente ho riproposto queste variazioni tramite un adattamento fedele.
Ora, grazie a questo, anche tu puoi sapere che Mononoke Hime è stato fatto e inteso così da Miyazaki Hayao.
Inoltre, non vedo variazioni fiorentine nel copione. Cosa sia una variazione diatopica non lo decide il tuo o il mio orecchio o gusto, lo sanciscono creditati dizionari che segnano come 'pop
Curioso, prima ti lamentavi della presenza di due sinonimi (uccidere e sopprimere) presenti nell'originale. Ora invece li vorresti, ma vedi: quanto a 'chiazza': in giapponese viene giustamente usata sempre la stessa parola per indicare "ciò che Ashitaka ha sul braccio, e la parola è "aza".Non mi spiego nemmeno la totale mancanza di sinonimi per riferirsi alla stessa cosa. Ad esempio la CHIAZZA. Nel vecchio doppiaggio la si chiama prima ferita, poi piaga, a volte ci si riferisce come maledizione. Sono termini sbagliati rispetto all'originale? Ok, ma altri sinonimi non si potevano usare per variare durante il film?
Non è kizu (ferita), che viene usato in altro luogo, per esempio quando Ashitaka dice a Kaya: "Non è una semplice ferita!" (tada no kizu de ha nai!). Non è neppure chiamato 'sfregio' o 'profonda ferita' (fukade) (anche presente, in altro luogo, nel testo).
In effetti, la 'chiazza' (aza) di Ashitaka non sanguina, non suppura. A vista, non è un'escoriazione, non è un'abrasione, non ha spessore. E' proprio una 'chiazza'. Infatti, 'aza' in giapponese è usato anche per quello che noi chiamiamo 'voglie', e persino per i grossi nei, ovvero 'chiazze' di varia forma sulla pelle.
Inoltre, la "maledizione" ("noroi", come dicevo) non è la 'chiazza' ("aza") essa stessa: la chiazza è la manifestazione della maledizione di Ashitaka, che vediamo nel film manifestarsi, nel caso in cui 'deborda', anche come i tentacoli immateriali che terrorizzano San.
Questo è un qualcosa che esiste con precisione nell'originale, e con precisione è stato riportato nel testo italiano. Per fortuna.
E ancora, no, non si può cambiare a proprio gusto e fantasia.
C'è una logica nelle cose, nelle parole, nei testi. La logica voluta e intesa dall'autore.
E quella deve essere rispettata e riprodotta dall'adattatore.Non mi avevi poc'anzi scritto che ti dava fastidio il 'che vi piglia' di Kouroku?Come faccio a mantenere un contesto di sospensione dell'incredulità quando ogni personaggio si esprime in modo sempre così uniformemente formale in ogni contesto e poco variegato? Tutti i personaggi si esprimono allo stesso, identico modo. Questa varietà era ben presente nel vecchio adattamento.
Trovi che Kouroku o Toki parliano come Eboshi o Ashitaka?
Davvero?
Pino Insegno è in effetti ben più anziano di quanto non fosse Kobayashi Kaoru, il doppiatore originale di Jiko, nel 1997 (quando doppiò il personaggio).ho trovato Pino Insegno completamente fuoriluogo in un personaggio di una certa età come Jiko
Jiko non è affatto una persona anziana.
---
Ah, PS:
Nicola e soci, io davvero vi ringrazio per darmi sempre occasione di dimostrare la bontà oggettiva del mio lavoro conto le vostre così puerili incursioni che attuate all'uscita di ogni film, sempre con nuovi nick registrati ad hoc. Le persone normali che leggono i vostri sproloqui, o i nuovi frequentatori, o i più giovani, o i frequentatori casuali, non potendo sapere la provenienza di questi strani e accaniti avversatori delle edizioni italiane a mia cura, pure ne rilevano (come leggete da molti commenti "non velati dall'odio" <- per la tua gioia) la puerilità, l'infondatezza, e intanto leggono le serie spiegazioni che oppongo alle vostre infantili provocazioni. E' un ottimo esercizio per il bene di tutti. Davvero mi chiedo quali nuovi nick, alias e quali nuovi 'stili di critica' inventerete per Sen to Chihiro!
Ma almeno, evitate di fare i bulletti in sincrono sul vostro gruppetto da tredicenni su FB, no?
Voglio dire, avete tutti superato la scuola media da un pezzo, giusto? C'è (ci dovrebbe essere) un limite a quanto ci si può rendere ridicoli, non credete anche voi?
Vi invito comunque a continuare con le vostre critiche cieche, soprattutto tu, blefaro (probabilmente proprio Nicola stesso?), che sempre ami parlare di ciò che dimostri implicitamente di non sapere, inanellando sempre una buona catena di figure barbine su cui poi glissi nella speranza che passino nel dimenticatoio. E' fantastico. Anche senza FB, è un davvero tuo marchio di fabbrica, e mi da sempre luogo di spiegare qualcosa in più a beneficio di chi, a differenza di te, ha occhi per leggere, cervello per intendere, e una coscienza delle cose non disturbata. E sì che quando poi ci incontrammo dal vivo, in quel del Veneto, con la coda tra le gambe venisti a dirmi "ah, comunque nelle mie critiche non c'era niente di personale..."
Ti ringrazio per la spiegazione e l'accetto. Non ho altro da aggiungere, le tue argomentazioni sono comunque quelle di un professionista.
Per quanto riguarda l'ultima parte del tuo commento, mi spiace che questo accada (il trollaggio bifolco su internet contro di te) e capisco la tua frustazione. Io mi sono iscritto appositamente per fare quel commento ma ho trovato questo forum per caso cercando su internet opinioni sul nuovo doppiaggio. Siccome questa cosa, da appassionato, l'ho sentita molto (anche a mio fratello non è piaciuto tanto il nuovo doppiaggio), ho voluto dire la mia.
Detto questo, ti ripeto, ho molto rispetto del tuo lavoro, ci credo quando dici che ci hai investito anni. Non credere che queste critiche mi vengano fuori a cuor leggero. Ho letto il tuo curriculum (più o meno tutto lo studio Ghibli rieditato - correggimi se sbaglio -, ed hai anche curato Neon Genesis ed Escaflowne che trovai impeccabile per qualità) e questo è l'unico tuo lavoro che mi ha lasciato perplesso. Prima di Mononoke non sapevo nemmeno chi fossi
A presto!
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Mi auguro, signor Cannarsi, che un giorno lei possa togliere quel velo che copre le sue pupille, raggiungere il satori, verificare l'insussistenza del suo sè.
Magari quel giorno ricomincerà a svolgere il suo lavoro, che indubbiamente sa fare, senza doversi per forza mettere dinnanzi allo schermo tra spettatore e opera -come indubbiamente lei fa-, senza voler piegare, come lei oggettivamente e indubbiamente fa, il testo alla sua soggettività, senza pensare di dover stabilire quale sia per tutti la giusta strada per raggiungere il messaggio contenuto all'interno del testo, senza pensare che la visione di un film debba per forza essere un percorso iniziatico, senza ritenersi in diritto di dover decidere cosa sia puerile e cosa sia autentico, quale sia la verità e quale l'errore, senza sentirsi neanche in dovere di cinguettare le sue scelte su un forum. Forse quel giorno potrò riportare mio figlio al cinema a vedere opere Ghibli senza vedere nei suoi occhi quel velo di delusione a fine proiezione, come è successo pochi giorni fa dopo Mononoke, che già conosceva nella precedente versione alla quale lo avvicinai forse troppo precocemente.
Segua il flusso, il flusso anche delle parole, guardi il bosco e non solo la foglia, ritrovi la sintonia con il pubblico, perché lei deve considerarsi un servitore del pubblico, non delle sue personali idee.
E' ben strano che una persona che sceglie una firma come quella che lei ha scelto non si renda conto di quanto il suo gigantesco ego veli il suo sguardo.
Ma credo sia ben più probabile che lei vada ancora per la sua strada, continuando a caricare come il cinghiale Okkoto, con occhi glauchi che impediscono di vedere.
Non si può vincere contro uno stupido.
Magari quel giorno ricomincerà a svolgere il suo lavoro, che indubbiamente sa fare, senza doversi per forza mettere dinnanzi allo schermo tra spettatore e opera -come indubbiamente lei fa-, senza voler piegare, come lei oggettivamente e indubbiamente fa, il testo alla sua soggettività, senza pensare di dover stabilire quale sia per tutti la giusta strada per raggiungere il messaggio contenuto all'interno del testo, senza pensare che la visione di un film debba per forza essere un percorso iniziatico, senza ritenersi in diritto di dover decidere cosa sia puerile e cosa sia autentico, quale sia la verità e quale l'errore, senza sentirsi neanche in dovere di cinguettare le sue scelte su un forum. Forse quel giorno potrò riportare mio figlio al cinema a vedere opere Ghibli senza vedere nei suoi occhi quel velo di delusione a fine proiezione, come è successo pochi giorni fa dopo Mononoke, che già conosceva nella precedente versione alla quale lo avvicinai forse troppo precocemente.
Segua il flusso, il flusso anche delle parole, guardi il bosco e non solo la foglia, ritrovi la sintonia con il pubblico, perché lei deve considerarsi un servitore del pubblico, non delle sue personali idee.
E' ben strano che una persona che sceglie una firma come quella che lei ha scelto non si renda conto di quanto il suo gigantesco ego veli il suo sguardo.
Ma credo sia ben più probabile che lei vada ancora per la sua strada, continuando a caricare come il cinghiale Okkoto, con occhi glauchi che impediscono di vedere.
Non si può vincere contro uno stupido.
non si può vincere contro uno stupido
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Temo che il punto sia proprio questo.blefaro ha scritto:...senza pensare di dover stabilire quale sia per tutti la giusta strada per raggiungere il messaggio contenuto all'interno del testo...
Che lavoro fa Shito? A chi dovrebbe spettare il compito di permettere di fruire il contenuto del film in una lingua a noi comprensibile?
Rassegnatevi entrambi: l'adattatore è un "male necessario", e assolutamente non può essere "trasparente e neutro".
Lo dico da tempo a Shito, lo ridico a Lei - visto che ci tiene tanto a mantenere un formalismo inutile e fastidioso, mi adeguo - adesso.
Shito adatta, intepreta, secondo schemi suoi.
Lei ascolta e storce il naso, secondo altri schemi.
L'unica differenza è che gli schemi di Shito nascono da analisi e scelte professionali, i nostri - perchè mi metto con Lei in questo caso - da percezioni personali e gusto, com'è giusto che sia. Io non sono uno "spettatore professionista". Nessuno mi paga per vedere un film, e nessuno mi obbliga. Guardo, ascolto, e commento. E il diritto di scrivere "Non mi piace!" non me lo leva nessuno. Però lì mi fermo, perchè non ho mezzi nè capacità di suggerire o aggiungere altro.
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
quello che lei dice, pippov, è corretto è lo condivido. Ognuno ha le sue idee, e giustamente un lavoro pubblicato, quindi pubblico, può essere più o meno condiviso, più o meno amato.
Quello che non va bene a mio avviso è che il signor Cannarsi, nella sostanza, usi come argomentazione per difendere il proprio lavoro proprio la sua "trasparente e neutrale oggettività", cosa palesemente impossibile in generale essendo un adattamento, opera di ingegno di persone, e in particolare perché questo adattamento di Mononoke risulta molto meno trasparente e neutro di quanto sarebbe lecito aspettarsi.
Meglio sarebbe, a mio avviso, avere l'onestà intellettuale di dire che questo è il suo lavoro estremamente connotato ed autoriale, frutto di scelte motivate, ma soggettive, che possono piacere o non piacere, raggiungere minore o maggiore efficacia, essere condivise o criticate.
Quello che non va bene a mio avviso è che il signor Cannarsi, nella sostanza, usi come argomentazione per difendere il proprio lavoro proprio la sua "trasparente e neutrale oggettività", cosa palesemente impossibile in generale essendo un adattamento, opera di ingegno di persone, e in particolare perché questo adattamento di Mononoke risulta molto meno trasparente e neutro di quanto sarebbe lecito aspettarsi.
Meglio sarebbe, a mio avviso, avere l'onestà intellettuale di dire che questo è il suo lavoro estremamente connotato ed autoriale, frutto di scelte motivate, ma soggettive, che possono piacere o non piacere, raggiungere minore o maggiore efficacia, essere condivise o criticate.
non si può vincere contro uno stupido
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Poiché mi accosto ai film dello Studio Ghibli con l'intento di capire, non di sollazzarmi, trovo appropriato questo tipo di adattamento.
Condivido quanto scritto da Ani-sama alcune pagine indietro
Mi sono sentito più vicino a Jiko e al povero vecchio Okkuto, forse anche perché ora ho qualche anno in più.
Ringrazio chi ha lavorato per questa localizzazione e tutti i partecipanti a questo forum che mi hanno aiutato a capire meglio il film.
Mi sono vergognato a entrare in sala pagando solo 'tre caffè'.
Condivido quanto scritto da Ani-sama alcune pagine indietro
Secondo me il nuovo doppiaggio ha reso la storia più comprensibile (per chi voglia sforzarsi di farlo) e ha rimosso la maschera di villain da Jiko.Ani-sama ha scritto:A me suona effettivamente inusuale: una commistione di registro basso ("quella lì") insieme con la parola "imperitura", che sono abituato a sentire in un contesto ben diverso. E si tratta di una frase pronunciata su un campo di battaglia, per di più! Ma tutto il film è costellato da esempi simili, esempi che - confesso - me l'hanno reso piuttosto difficile.Quella lì è imperitura, non morirà per tanto poco.
Mi sono sentito più vicino a Jiko e al povero vecchio Okkuto, forse anche perché ora ho qualche anno in più.
Ringrazio chi ha lavorato per questa localizzazione e tutti i partecipanti a questo forum che mi hanno aiutato a capire meglio il film.
Mi sono vergognato a entrare in sala pagando solo 'tre caffè'.
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Ah, ma lo sa.blefaro ha scritto:Meglio sarebbe, a mio avviso, avere l'onestà intellettuale di dire che questo è il suo lavoro estremamente connotato ed autoriale, frutto di scelte motivate, ma soggettive, che possono piacere o non piacere, raggiungere minore o maggiore efficacia, essere condivise o criticate.
Il punto è che dato un set di regole rigide, da A discende B, c'è poco da fare. E criticare B senza poter intaccare le regole del gioco non porta a nulla.
Voglio dire, legga la risposta al ragazzo laureato in giapponese (che non credo sia un troll o un fake). Il livello di analisi - e la regola conseguentemente applicata - è tale che a quella parola può corrispondere solo quel tipo di adattamento. Punto.
La regola è soggettiva, tant'è che esistono scuole di pensiero diverse, ma l'applicazione successiva è "banalmente oggettiva".
Tant'è che la critica maggiore è proprio quella di attenersi troppo rigidamente alla regola, senza introdurre un secondo livello di soggettività, per adattarsi al gusto o a quello che il pubblico percepirebbe come linguaggio credibile.
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
-
- Nuovo Membro
- Messaggi: 14
- Iscritto il: ven feb 19, 2010 1:22 pm
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Scusami, ma quali basi hai per dire che l'adattamento di Mononoke è meno trasparente e neutro di quanto sarebbe lecito aspettarsi? Conosci il giapponese così bene per contestare parole e costruzione delle frasi?blefaro ha scritto: e in particolare perché questo adattamento di Mononoke risulta molto meno trasparente e neutro di quanto sarebbe lecito aspettarsi.
Tra l'altro Shito ha spiegato ogni singola parola di ogni singola frase che gli hai contestato, spiegandoti per filo e per segno perchè abbia usato una certa traduzione.
Poi ora dici che l'adattamento dovrebbe essere trasparente e neutro, cosa che Shito ha cercato di fare mantenendo una traduzione il più fedele possibile, sacrificando a volte la piena scorrevolezza in italiano, mentre prima dicevi che sarebbe stato giusto rimaneggiare le frasi originali giapponesi per venire incontro al gusto del pubblico medio italiano? Mi sembra che tu ti stia contraddicendo ad ogni intervento che fai.
Tiri in ballo lo sconfinato ego di Shito che l'ha condizionato nel suo adattamento, in realtà sarebbe stata una ben più netta affermazione del proprio ego prendere gli script originali e rimaneggiarli, cambiandoli e modificandoli, giusto perchè dovevano filare alla perfezione in un italiano corrente. Il lavoro fatto da Shito è quello di qualcuno che cerca di rendere comprensibile il messaggio di Miyazaki ad una persona che non conosce il giapponese cambiando il meno possibile, che è quello che un vero appassionato dei film di animazione Ghibli dovrebbe sperare di avere (uno per intenderci che non disdegna affatto di vederli in giapponese coi sottotitoli).
- shishimaru
- Nuovo Membro
- Messaggi: 41
- Iscritto il: lun nov 04, 2013 1:53 pm
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Di nulla, essendo in parte appassionato di storia, tutto ciò che rimanda a determinati momenti storici mi incuriosisce molto, dal punto di vista di Myazaki in generale ho sempre visto la sua tendenza a essere il più fedele possibile alle ambientazioni ed al momento storico, salvo metterci quà e là un pò del suo, (vedere in Porco Rosso, che ha pure messo giornali e scritte varie pure negli sfondi in italiano), tra l'altro da appassionato di meccanica come sono oso immaginare quanti tecnicismi abbia messo in "Si alza il vento" (o il titolo che avrà), non vedo l'ora che arrivi settembreShito ha scritto:Grazie per l'interessante domanda, foriera di approfondimento a beneficio di tutti i lettori!
Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano
Piccolo OT ..visto ieri al cinema (giapponese sottotitolato) ..vedrai che per quel che piace a te non ti deluderáshishimaru ha scritto:
Di nulla, essendo in parte appassionato di storia, tutto ciò che rimanda a determinati momenti storici mi incuriosisce molto, dal punto di vista di Myazaki in generale ho sempre visto la sua tendenza a essere il più fedele possibile alle ambientazioni ed al momento storico, salvo metterci quà e là un pò del suo, (vedere in Porco Rosso, che ha pure messo giornali e scritte varie pure negli sfondi in italiano), tra l'altro da appassionato di meccanica come sono oso immaginare quanti tecnicismi abbia messo in "Si alza il vento" (o il titolo che avrà), non vedo l'ora che arrivi settembre