Mononoke Hime - ineditamente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

Il più attento non delude. :-)

Sei stato molto raffinato a cogliere anche il mio intento prospettico nel porre Gemma (Donati) su Okiyo in Ponpoko - ma giustamente lì si ipotizza, dato che un personaggio giovane abbisogna sempre di provini.

Si potrebbe del resto dire che San e Therru hanno molto di simile, e non credo sia un caso. La narrativa di Miyazaki padre che corre lungo questa linea:

Sabaku no Tami -> Shuna no Tabi -> Kaze no Tani no Nausicaaä -> Mononoke Hime


è a ben vendere tutta in qualche modo influenzata dalla lettura della LeGuin. E sì, "Ashitaka", nome un po' 'naturalistico' e 'etnico' da emishi, fa molto "Haitaka", eh?

Però però, se ipotizzi giustamente Gemma Donati, dovresti avere anche un'altra ipotesi a portata di mano...
Ultima modifica di Shito il ven mar 28, 2014 9:55 pm, modificato 1 volta in totale.
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Nintendo Fever

Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Nintendo Fever »

Vediamo se l'azzecco io, Eva Padoan?
Però pensandoci bene non credo che possa andare bene per il personaggio di San, forse si addice di più la voce di arrietty...
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shikamaru92
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da shikamaru92 »

Ho pensato anch'io alla doppiatrice di Arrietty, la sua voce mi sembra abbastanza simile all'originale giapponese.
tasuku
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da tasuku »

A me - che non ho mai visto Mononoke Hime in lingua originale - piu' che altro avevo portato ad ipotizzare Ashitaka - Marco Vivio :idea:
Ricordo nel doppiaggio rimasto inedito di Nausicaa, il ruolo di Asbel (sempre Yōji Matsuda) era stato assegnado ad Alessio De Filippis. Sono però passati più di due lustri.
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Shito
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

Tasuku, hai centrato altri due guess, ma quello davvero gratis no. ^^;

BTW, *TRATTORIA KODAMA*
http://r.gnavi.co.jp/g663908/lang/en/
(dedicato a Pippov)

Il vostro tipico ristorante italiano a Ginza, insomma. XD
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da pippov »

Shito ha scritto:Tasuku, hai centrato altri due guess, ma quello davvero gratis no. ^^;

BTW, *TRATTORIA KODAMA*
http://r.gnavi.co.jp/g663908/lang/en/
(dedicato a Pippov)

Il vostro tipico ristorante italiano a Ginza, insomma. XD
In effetti è proprio una tipica torattoria! XD
Ho sempre avuto la curiosità di mangiare italiano in Giappone, penso che sarebbero in grado di riprodurre fedelmente tutto, o quasi. Non ne ho mai avuto il coraggio...
E quel sito è fantastico, non lo conoscevo! Tornerà utile, prima o poi.
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
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Muska
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Muska »

pippov ha scritto:
Ho sempre avuto la curiosità di mangiare italiano in Giappone, penso che sarebbero in grado di riprodurre fedelmente tutto, o quasi. Non ne ho mai avuto il coraggio...
Dalla mia piccola esperienza ti confermo, caro pippov.
Anche alla Stazione di Kyoto, per esempio, "La Capricciosa" offre una buona qualità e mi sono trovato bene.
Una volta un piatto di pasta era talmente buono, anche per gli ingredienti (basilico fresco, ecc.), che uscendo ho detto una parola di sincero ringraziamento allo Chef, generando così una involontaria ma ben più lunga e complessa piccola cerimonia, con tutte le cameriere e il personale del ristorante, con ossequi reciproci. Erano contenti dell'apprezzamento da un gaijin evidentemente per loro competente sulle loro specialità, visto il paese di origine... :D
Devo dire che mi ha fatto molto piacere, ma non so perché mi ficco sempre in queste situazioni, direi che le genero... :shock:
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

SAN: Perché ti sei messo a intralciarmi…? Rispondi prima di morire!

ASHITAKA: Non volevo lasciare… che tu morissi.

SAN: E chi ha paura, di morire…? Se è per scacciare gli umani, della vita non m’importa!

ASHITAKA: Lo so… dalla prima volta che t'incontrai…!

SAN: Col tuo indebito intralciare, a fare una morte vana sarai piuttosto tu!
:firulìfirulà:
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

Comunque, più scavo e più mi rendo conto che questo copione è sottilmente un pozzo senza fondo di dettagli.

Per esempio, 'iyagaru', che vuol dire 'sgradevole', sino a 'ripugnante', o comunque 'spiacevole'. Ad sensum, doveva essere una cosa, non fisica. Cerca che ti ricerca, sull'ennesimo monolingua trovo che -infatti, manco a dirlo-, indicava anche le cose 'moralmente ripugnanti', ovvero 'riprovevoli' - e infatti qui si parlava di una cosa che sarebbe un tabù (le donne che lavorano i ferro). Quindi cose 'abominevoli' (tabù) e poi, con costruzioni simili 'abbiette' (i calcaterra che si coprono di pelli e sangue animale). Curiosamente, 'iya-garu' indica proprio il gesto della repulsa, del rifiuto. E l'etimo di ab-ominevole/ietto è proprio quello di chi rifiuta, allontana da sé.

Ok, è tutto davvero bello, e io adoro la semantica comparata e la filologia che entra profonda nell'etimo delle parole e delle lingue, ma...

...è faticoso. XD

Praticamente bisogna tradutte dubitando persino dei 'normali' dizionari e andare ogni volta a vedere cosa le stesse parole significassero:
-anticamente
-storicamente
-letterariamente
-nel buddhismo del Muromachi
-nel dialetto di Tottori

a seconda dei casi. °_°

Ieri sono andato a letto alle 8:30. :D
Ultima modifica di Shito il dom mar 30, 2014 8:19 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

Altri pensieri sparsi:


linguisticamente parlando, ho la sensazione che finché non ho analizzato, ritradotto, dissezionato una frase in ogni sua parola, non l'ho capita davvero. Non l'ho fatta mia. Ootsuka Yasuo diceva una cosa del genere quando spiegava che finché non ha disegnato un oggetto, non l'ha capito veramente. Poi invece dice che "se l'è messo nella mano destra", e allora l'ha fatto suo. A me capita con le parole, con i concetti. Anche i più banali, eh. Ogni tanto riscopri una sfumatura, e allora capisci tutto - e ti senti stupido per non averla capita al volo, tipicamente.

Per esempio, quando Ashitaka insegue il dio maligno che sta attaccando il villaggio, dice:

Perché un nume della montagna che mi appare come certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

In effetti il verbo 'che mi appare' è proprio ' giudicare, avere sensazione dal quel che si vede'.
Etimologicamente è: occhio - colpire. Quel che colpisce l'occhio, insomma.

Tuttavia, il verbo è espresso al passato.

Quindi ancora non mi tornava. Indagando più a fondo, scopro che quel verbo significa anche 'cogliere alla vita', come 'intravedere per un attimo, distiunguere'.

E allora mi sono sentito stupido. Perché nel film, quando il dio maligno *entra nella zona di luce dall'ombra del bosco* (e non avevo notato questo dettaglio) i 'vermi della malignità' reagiscono scoprendo per un attimo il muso del cinghiale (il Guardiano Nago), e questo accadeva prima - Ashitaka l'ha visto.

Quindi Ashitaka in realtà al dio maligno sta dicendo:

Perché quel che ho scorto come un nume della montagna certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

Che è tutto diverso. Si sta riferendo a quello 'scorcio di enorme cinghiale' che ha colto quando i vermi del dio maligno si erano ritirati per un attimo: un dio maligno, in sé, non può essere un nume tutelare.

Tra l'altro, questo film mi ha dato l'occasione di studiare tutta la logica dei kami dello shinto, del loro essere 'furiosi' o 'placidi' e del significato delle cerimonie che servono appunto per placare i kami. Sappiamo che Ashitaka appartiene a una minoranza etnica Emishi che Miyazaki ha immaginato essere sopravvissuta nascosta tra i monti sino al termine dell'Epoca Muromachi (circa 1600), e che ha inteso discendente della razza Jomon (i prodi 'barbari' originari del Giappone, cacciatori e raccoglitori, poi incalzati a scacciati dalla stirpe Yayoi -coltivatori- spinti a nord dell'arcipelago e *forse* legati alla dinastia Ainu).

Credo che Miyazaki si fosse un po' documentato su queste cose (in effetti, aveva anche dichiarato qualcosa in merito). E' molto evidente come ha messo in scena la 'purezza' e la dignità degli 'barbari originali', che sono più civili dei civilizzati (gli uomini dello Yamato), chiaramente. Come dice qualcuno, la parabola è la stessa dei celti soggiogati dei sassoni, o degli indiani d'America schiacciati dagli europei.

Una cosa che mi piace davvero tanto del mio lavoro è che mi porta a studiare e approfondire i film.

Dopo che guardi 100, 200 volte la stessa scena, che hai provato e riprovato le battute, guardando negli occhi i personaggi... sviluppi una certa empatia.

Per esempio, quando Ashitaka si congeda da Kaya, che era sull'orlo del pianto e che dichiara che lo penserà sempre, lo fa con una battuta molto semplice:

Lo stesso anch'io… ti penserò sempre, Kaya.

La cosa importante è che pronuncia questa frase con una voce serena, su un viso quasi sorridente, positivo. Lo fa per responsabilità. Miyazaki spiegava a Matsuda Youji (l'attore che fa Ashitaka): "Ashitaka non tornerà mai più, sa che è un distacco definitivo da Kaya, non la vedrà mai più. Quindi deve essere responsabile, deve tranquillizzare lei, perché sa che altrimenti lei non potrebbe andare avanti."

C'è quindi questa responsabile sicurezza anche alle porte della solitudine.

Subito dopo il cambio scena, Ashitaka galoppa su Yakkul mentre suona 'Ashitaka Sekki', uno dei brani che più amo della colonna sonora del film, che porta il titolo che Miyazaki avrebbe voluto dare al film stesso: Ashitaka Sekki (Le cronache sussurrate nell'erba di Ashitaka - circa). E quando sono a un certo livello di empatia con le scene, la musica mi fa un certo effetto... ^^;

Chissà se anche per gli autori, che passano così tanto tempo e spendono tante energie e pensiero su ogni dettaglio, è così.

Sicuramente, pensavo, un autore non può più immaginare la percezione 'da vergine' della sua stessa opera.
E' una cosa davvero affascinante, a pensarsi.
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genbu
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da genbu »

Nel leggere tutto questo mi sovviene un quesito...ma la traduttrice bi-madrelingua? A volte non riesco a capire dove finisce il lavoro della traduttrice e inizia quello dell'adattatore... (forse in effetti non ho ben chiaro i ruoli...)
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen
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Shito
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

Il punto è che avendo 'sdoppiato' i ruoli di traduttore e adattatore per necessità 'tecniche' del doppiaggio, è inevitabile che poiché l'ultimo anello è l'adattamento, la traduzione sia presa come un passaggio più tecnico e non definitivo, un anello intermedio.

E' quindi impensabile che un traduttore di un audiovisivo si metta "tanto dentro" a un prodotto. Non lo fa nessuno.

In genere, la traduzione viene fatta all'impronta, e poi l'adattamento 'a inventare e ricamare a gusto'.

Al contrario, il mio modo di lavorare è partire dalla traduzione per *approfondire* la letteralità, la precisione, i sensi filologici su ogni scena e parola e dettaglio. Infatti poi con le mie osservazioni *torno* dal traduttore e rimetto al vaglio tutto il copione agli occhi di un parlante nativo della lingua.

Diventa in questo modo davvero un lavoro a quattro mani. Per quanto si possa fare indagine filologica su dizionari, dizionari monolingua, frasari, thesaurus monolingua, quel che si vuole... la 'percezione' dello styudioso di una lingua straniera non sarà mai quello di un madrelingua, no? Io desidero avere il pieno frutto di entrambe. ^^
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da KwErEnS »

Quante notizie interessantissime. :shock:
Hai messo tantissima carne al fuoco, Shito. E purtroppo ho il difetto di perdermi nei dettagli. Spero di non infastidirti se ti pongo alcune domande sciocche.
principessa spettro... sommo nume Okkoto
Se ho capito bene:
Mononoke --> spettro
Kami --> nume
Nel film le divinità di forma animale sono tutte 'kami'? San è l'unico essere a venire chiamato 'mononoke'? Pensi di tradurre 'kodama'?
...il Dio Bestia.
Perché gli uomini l'avranno dovuto uccidere...?
Curioso, mi sarei aspettato "voluto".
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

Mononoke non compare mai nel testo dei dialoghi - è sempre tradotto in 'spettri'.

Di seguito, se vi potesse interessare, qualche riga sul termine 'mononoke'.

Per mia documentazione ho tradotto sinanco la relativa voce della Wikipedia giapponese (vox populi...), che recita:

"Un mononoke è, nel folklore e nella letteratura antica del Giappone, un fantasma vendicativo, lo spirito di un defunto, uno spirito vendicativo o comunque uno spirito va a possedere e perseguitare un essere umano, causargli malattie, o condurlo alla morte."


Sappiamo che la parola è usata molto estensivamente da Miyazaki nel suo film. Ci sono i piccoli 'kodama' (gli spiritelli della foresta) che sono 'spettri' (mononoke): vengoni chiamati tali con terrore dagli uomini; 'spettri' (mononoke) sono pure tutte le enormi bestie 'divine' che risiedono nei boschi: cani selvatici, cinghiali, oranghi - tutti parlanti. E San viene chiamata come "la principessa spettro". Quando viene così riferita per la prima volta al protagonista ignaro, l'incomprensione di lui causa una spiegazione. Gli verrà detto, a beneficio del pubblico, che: "E' una povera ragazza a cui i cani selvatici hanno sottratto l'animo...!". Si noti che è proprio "principessa spettro", ovvero si assume che sia [diventata] uno spettro lei stessa, tant'è che Eboshi dice espicitamente che "Se gli antichi dei scomparissero [...] anche la principessa spettro *tornerebbe umana*" (ningen ni modore).

Per precisione e completezza, nel film si parla anche di:

dio, dei [ kami, talvolta reso come "divinità" nei costrutti ]
nume [ -nushi, usato anche come suffisso ]
fantasmi [ yuurei ]
demoni [ yasha ]
spiriti [ sei ]
mostri [ bakemono ]
mostruosità [ obake ]
orchi [ oni, usato solo in senso metaforico ]


"kodama" è invariabile e resta tale.

anche "Deidarabocchi" è invariabile e resta tale.

Anche "Emishi". Anche "Mikado".

^^
Ultima modifica di Shito il gio apr 03, 2014 1:39 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Nintendo Fever »

Nushi è anche il suffisso che c'è nel nome completo di Haku