Dedicato a Pippov
SAN: No, aspetta! Lui è la mia preda!/ La tua gente ti ha sparato... non sarai morto?
ASHITAKA: (VERSI)
San si è appena ripresa. Non sa nulla di cosas è successo.
1) Parla a entrambi i suoi fratelli (aspettate!)
2) "Lui è la mia preda"? Non l'ha mica precedentemente cacciato, anzi! La determinazione del concetto è insensata. Ashitaka *in quel momento* e solo in quel momento è divenuto "preda", e preda dei cani selvatici, che subito lo azzanno. Quindi, nel reclamarlo, San deve usare l'articolo indeterminato: "è una preda mia!" (non vostra!), come dire: lo statuisco ora una mia preda.
3) "La tua gente"? Cosa del tutto *assente* nel testo: "Omae ha utareta no ka?"
4) "Non sarai morto?" No, San chiede se lui *stia morendo* "Shinu no ka?" - vedasi dopo.
SAN: Perché mi hai fermata? Non morire, parla!
5) non si parla di "fermata", peraltro Ashitaka ha fermato San quanto Eboshi, salvando SAN. Si parla di "intralciare" "watashi wo jama-wo-surunda" (intralciare, ostacolare)
6) Qui è da ridere: San che dice ad Ashitaka di *non morire*? No, San dice "rispondi prima di morire", e *senza* virgola dopo rispondi, eh. La logica infantile (MIyazaki spiega molto bene queste battute in particolare) è "rispondi prima di morire, dopo muori pure, ma prima rispondi, che dopo non potresti". Come dice Miyazaki "qui San sta ponendo domande ridicole, a cui nessuno potrebbe rispondere realmente, come una bambina. E' come se dicesse: "perché hai le mutande in vista?"
ASHITAKA: Non volevo... che tu morissi.
7) qui si perde il fatto che San stava senz'altro morendo, ovvero era destinata alla morte -e il senso di tutta la predica che Ashitaka gli ha fatto dal tetto "Non morire inutilmente! Anche ritirarsi è coraggio!" - è proprio un emishi, perché questo concetto è al 100% anti-giapponese. Nella logica giapponese tradizionale: va' a farti ammazzare con onore, anche 1 contro 1000. M Ashitaka ragiona come "se devi morire, muori quando la tua morte può essere significativa. quindi ora abbi il vero coraggio di sopportare l'umiliazione della ritirata, e aspetta la tua occasione" . in pratica, avete presente i 77 ronin? ^^
SAN: Non ho paura della morte. Se servisse a scacciare gli umani, ben venga!
San non parla in una maniera così 'liscia' e retorica: "non ho paura della morte". parla come una bambina arrabbiata, infatti in giapponese dice "shinu no ha kowai mon ka?" Si noti che è 'shinu' (morire), poi c'è tutto costruito in modo diverso dalla frase proposta: 'shinu no ha' (il morire) 'kowai mon ka?' (sarebbe da aver paura?). E' sprezzante in un modo infantile, per questo le ho fatto dire "E chi ha paura di morire?"
ASHITAKA: Questo l'ho capito la prima volta che ti ho vista...
9)In giapponese dice chiaramente "dalla" prima volta che ti ho vista. Infatti poi l'ha vista la seconda volta, e non è che fosse meno disposta alla more, anzi. Quindi che senso avrebbe dire: "l'ho capito LA prima volta che ti ho vita?". Inotre, perché 'questo' (in giapponese non c'è, e ci sarebbe potuto essere). Ovviamente Ashitaka sta morendo, ha un filo di voce... e aggiungerebbe simili parole retoriche a un concetto?
SAN: Non dovevi intrometterti! Ora a morire sarai tu, e inutilmente!
Qui proprio non si è capito il senso della scena e della frase.
10) Il punto è che Ashitaka aveva fatto la predica a San: "non morire inutilmente!" (misumisu shinu na!), e quindi San gli ributta addosso la cosa, dicendogli che
a causa del fatto che lui l'ha indebitamente intralciata (riprende il concetto di prima: "perché mi hai intralciato?" - stesse precise parole: jama-wo-suru), ma è un intromettersi 'indebito, inopportuno' (yokei-na) [nota: è lo stesso indentico concetto e termine che Eboshi userà per la 'pietà' che Ashitaka gli mostra alla fine del film, salvandola - mica per caso!), a fare una 'morte vana' (c'è proprio il composto di 'morte vana': mudaji) sarà 'piuttsto lui' (omae no hou): ovvero, "quello che predicavi a me, a causa di quello che hai fatto, toccherà a te" - il senso di della frase, e dell'animo di San è questo. La frase proprosta taglia via TUTTO. Inoltre, è importante che sia una sola frase, perché la rabbia di San la fa emettere tutto in una sola "emissione di fiato", come in originale.
ASHITAKA: (FIATI)
SAN: Ti squarcerò la gola! Così la smetterai di parlare!
11) Anche qui, si perde tutta la rabbia di San e i MOTIVI di quella, perché in originale dice -e non certo a caso- その喉切り裂いて二度と無駄口叩けぬようにしてやる 'sono nodo kirisaite mudaguchi nidoto mudaguchi tatakenu youni shite yaru". E' un po' complesso: prima è "Squarciandoti quella gola", poi legato in nesso consecutivo-modale/causale: "farò così che non potràà mai più [una seconda vota] sparare cavolate". C'è il composto "mudaguchi" che sono le scemenze, le cavolate (letteralmente: bocca inutile, parole inutili) e poi il verbo 'tataku', che sarebbe 'colpire, battere'. Insieme, compongono una frase idiomatica giapponese "mudaguchitatalu" che vuol dire "spare cavolate", "sputare sentenze/critiche infondate" - un po' come sta accadendo qui ora! ^^ Ovviamente, il èunto è che San SI STA ANCORA RIFERENDO alla precedente 'predica' di Ashitaka: "non morire inutilmente! anche ritirarsi è coraggio"" - per San queste sono 'mudaguchi' sparate da Ashitaka, che l'hanno fatta irritare come vediamo, unite al fatto che Ashitaka ha mostrato pietà per lei (il tutto è anche confermato da Miyazaki che lo spiegato all'attrice originale)
ASHITAKA: Vivi...
12) WOW! Una cosa che è OK!
SAN: Ancora parli? Io non accetto ordini dagli umani!
13) San dcie proprio "ancora lo dici?" (mada yuu ka?), perché Ashitaka CONTINUA A PREDICARE! 'Vivi' per lei è come il vecchio "Non morire inutilmente" - Ashitaka non è che stia ancora parlando, parlava a che prima (ha detto varei battute): è che riprende QUEL discorso, e predica! E poi no, non dice 'ordini' (merei), dice proprio 'istruizioni' (sashizu). sono parole diverse. Infatti Ashitaka non ha dato un vero ordine, no? San sta dicendo "non faccio quello che mi dicono gli umani", giustamente, ma non è che ci fossero "ordini".
ASHITAKA: Sei... così bella...
14) "Così" non c'è. Ashitaka esprime il concetto semplice, senza quantitativi: "sei splendida" (non semplicimente 'kirei' (bella) ma 'utsukushii' (bellissima, splendida)) - la cosa shocka San perché lei è cresciuta sentendosi brutta, per lei gli umani sono brutti e la cosa più bella sono i cani selvatici - e anche la madre non le ha detto che questo [dià poi, Moro, che San è la sua "miseramente brutta" figlia])
SAN: (REAZ)(FIATO)
Complimenti! Qui ci siamo.
In sostanza, in tredici punti, si dimostra precisamente obiettivamente come la versione "proposta" dal professionista:
- NON segua e propogna il contenuto originale delle basttute
- NON SEGUA IL SENSO DELLA STORIA, il professionista NON ha colto il SENSO della battute, a COSA SI RIFERISSERO e PERCHE? fossero scritte in QUEL MODO (l'originale)
semplificando tutto, cambiando tutto, tutto si perde: la ragione precisa della rabbia di San, e con essa la sua personalità, e poi il modo preciso e violento, ma comunque infantile, con cui San si esprime -inteso dall'autore- e con esso la personalità di San. E i precisi rimandi interni nel testo, anche! Fino alla similitudine tra San e Eboshi!
Tutto è distrutto dalla semplice NON COMPRENSIONE di chi traduce. Non comprensione precisa del giapponese, non comprensione della storia, non comprensione del senso delle scene.
Sono felice di aver potuto finalmente spiegare la differenza tra il mio modo di lavoro, preciso e puntuale, che tentata di preservare OGNI CONTENUTO DEL TESTO ORIGINALE, e invece il modo di lavorare sciatto, semplicione e fantasioso di altri: che non capiscono niente e, non capendolo loro, lo sacrificano PER TUTTI!
Anche questo post è stato stampato e salvato!
Grazie al professionista così capace per proporre la sua versione (che, peraltro, non ha lunghezze di frasi compatibili col synch del video, con le leunghezze e le pause labiali: è solo una traduzione, e pure tutta sbagliata!), ma sorpattutto al buon Pippov chiedo:
ora le vedi e le capisci le PROFONDE DIFFERENZE?
Ora capisci, in sostanza, il SENSO PRECISO dell'ORIGINALE del film, del film vero, che io ho preservato nel testo italiano, ma a aprte questo: LO CAPISCI IN ASSOLUTO, per quello che è?
E' questo l'importante: capisci COSA DICE SAN, e perché?
Le parole hanno significati precisi. Non vengono messe lì nelle battute a caso dall'autore.
Rendiamocene, anzi rendetevene, conto. Io lo so bene.
Io mi sentirei davvero UMILIATO se fossi 'un professionista' che NON CAPISCE IL SENSO delle scene che vede, e dei dialoghi che traduce. Non capisce le parole. Non capisce il senso che le parole hanno nel punto in cui sono messe, e il senso che le frasi hanno nella storia in cui sono poste. Rendetevene conto. Non è neppure questione di forma: E' QUETSIONE DI CONTENUTO, di SIGNIFICATO!
Pippov: se tu hai capito riporta pure tutto questo alla fonte. Anche anche nella camere dell'eco, qualcuno potrebbe capire.
Ah, ma l'autore della traduzione sballata è per caso tale "Enrico Croce"?