Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Muska
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Messaggio da Muska »

Finalmente un candidato come si deve per sostituire Giampiero Albertini...
Mancava.

https://www.youtube.com/watch?v=t4RgcDmzFc8
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
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Cobra70
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Messaggio da Cobra70 »

Fammi capire.Cosa avresti voluto ti scrivessero?
"Gentile cliente siamo felici che Lei abbia voluto portarci a conoscenza di questo gravissimo difetto che le ha reso impossibile una piacevole visione del film contenuto nel supporto.
Ci scusiamo per linconveniente. Provvederemo a verificare quanto segnalatoci e l'eventuale presenza di altre criticità.
Sarà nostra cura tenerla informata sugli sviluppi della questione.
Grazie per la sua fattiva collaborazione."

Questo ti avrebbe soddisfatto?

Sai cosa successe sul DVD di Elisa di Riva Ombrosa...dove il difetto era tale da rendere davvero impossibile la visione?
Assolutamente nulla... e i DVD venduti erano molti di più con maggiori margini di profitto (erano DVD per l'edicola).
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Heimdall
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Messaggio da Heimdall »

Il mio parere personale, per quello che vale, è che LR si sia dimostrata corretta ben al di sopra di tante altre case di produzione e distribuzione di maggiori dimensioni.

Il mio parere da moderatore è che questo scambio di battute può tranquillamente finire qui prima che si trascenda.
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Goo
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Messaggio da Goo »

Cobra70 ha scritto:Fammi capire.Cosa avresti voluto ti scrivessero?
"La ringraziamo per la segnalazione, provvederemo a verificare quanto prima" e poi
"abbiamo avuto riscontro del problema da lei descritto, purtroppo al momento non disponiamo di DVD per una sostituzione, se desidera possiamo inviarle un Blu Ray."
Tempo impiegato: 2 mail/3 giorni
Risultato: :)

Invece ora: 8 mail/14 giorni
Risultato: :evil:
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Sayonara no Natsu
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

@Shito
Uff, se tu mi tiri in ballo Si alza il vento e La storia della principessa splendente, io non resisto.

Inoltre, me li tiri in ballo proprio quando sto sbattendo la testa su più messaggi da mille mila caratteri l'uno (al 99% soffro di multi-tasking XD), facendomi, così, impelagare in un nuovo post!! Dannato!!........ Ok, qui ci sta un sonoro "LOL". ("Ammetto" pure, però, che siccome ultimamente sto leggendo in giro un sacco di cose che mi fanno star male da quanto sono folli, almeno leggendo il tuo messaggio mi sento un po' rinvigorito, poiché, nonostante un po' mi dispiaccia che tu abbia avuto queste impressioni e che magari non sono neanche del tutto convinto su ogni cosa che hai detto, ritrovo finalmente quella sensatezza che ormai mi sembrava solo un miraggio.^^)
Shito ha scritto:Dal punto di vista dell'animazione, mi ha molto colpito la 'morbidezza' dei visi, dei movimenti. Ho proprio visto la passione animatoria dell'autore, e non lo dico in senso positivo, perché parlo di passione per il mezzo, non per il fine della comunicazione. A tratti mi è parso quasi andare verso lo stile classico Disneyano - cosa che non intendo come un complimento.
Penso che sia in gran parte vero, ma allo stesso tempo penso che sia anche "inevitabile" e comprensibile (da un certo punto di vista, ovvio). Basandosi anche su quello che riportavi tu, è evidente che Miyazaki è da sempre stato più interessato a disegnare che a raccontare. Ora, se ci pensiamo con in mente pure il concetto "l'animazione è un artigianato", (a me) risulta evidente di come la preoccupazione principale di Miyazaki, che potrebbe essere considerato un artigiano, per la sua ultima opera, con cui credo chiunque desideri raggiungere il punto più alto della propria carriera, non sia stata la creazione della sua migliore trama ma, bensì, la creazione dei suoi migliori disegni. Penso sia solo una questione di priorità. Se ad esempio prendissimo un vero artigiano che, appassionato al proprio lavoro, ha dedicato tutta la sua vita alla creazione di un determinato oggetto, credo che ritroveremmo la stessa situazione. Ovvero, a quell'artigiano magari non interesserà migliorare più di tanto l'utilità/funzionalità vera e propria di quell'oggetto (o meglio, non migliorarla più di un livello più che funzionale) ma sarà, invece, "ossessionato" dal rendere le sue creazioni sempre più belle, magari aggiungendo anche ornamenti superflui, e dal miglioraramento costante della sua tecnica. Ciò significa che, per alcuni creativi, raggiunto un certo livello, la cosa più importante diventa il buon gusto estetico. Con questi pensieri, si può tranquillamente non essere d'accordo, e mi sta pure bene, però non si può davvero biasimare Miyazaki (o l'artigiano) per aver messo su una bilancia tecnica e contenuto e aver optato per la prima. Non possiamo perché questa scelta, a differenza della maggior parte delle opere che coprono (o tentano di coprire) il loro "vuoto assoluto" facendo ricorso esclusivamente ad un uso spropositato di escamotage tecnici, non è stata fatta per mascherare le mancaze contenustiche delle sue creazioni, dato comunque il loro ottimo livello anche sotto questo punto di vista. E' stata fatta semplicemente per predisposizione o per desiderio personale. Insomma, ciò che possiamo dire è che non siamo d'accordo, ma come potrebbero fare due persone che dicono "io la penso in un modo e tu in un altro" e non come qualcuno che accusa un altro per essere stato disonesto o terribilmente banale (ma qui parlo più in generale, dato che non ho inteso che tu volessi dire questo). Come poi in un certo senso dici anche tu, penso che si tenda a sottovalutare Kaze solo se paragonato a Kaguya. D'altronde, nonostante Takahata abbia fatto la scelta opposta optando sul contenuto e sullo stile artistico più che sul "mero" sfoggio tecnico, più volte è riuscito a trasmettere in modo incredibilmente veritiero le emozioni dei personaggi tramite anche solo le loro espressioni (tipo quando Principessa fa quella quasi indescrivibile espressione di terrore poco dopo che il Mikado se ne va dopo aver tentato di portarla con sé) senza, però, aver dovuto appunto rendere il tutto fotorealistico disegnando persino i pori sulla pelle ma, anzi, limitandosi ai tratti essenziali. E ciò, a mio parere, scardina un po' quell'idea che l'evoluzione artistica si possa riscontrare solo nell'evoluzione tecnica, e, di conseguenza, porta, sotto questo punto di vista, anche un po' a "bistrattare" (forse persino più del dovuto) l'ultimo lavoro di Miyazaki.
Narrativamente parlando, mi è balzato agli occhi come -tolta l'onesta caratterizzazione dell'otaku Jirou- sia tutto "favolizzato". Tutte le persone intorno a Jirou sono splendide persone. Sembra l'idealizzazione di un tempo anteriore all'autore, e mi ha fatto pensare all'ingenuità che si metteva alla berlina in Midnight in Paris (misoginia a parte).
Vero, però questo si può riscontrare pressoché in ogni suo film. Come, ad esempio, i minatori in Laputa che alla fine sono solo bambinoni a cui piace fare a botte quando nella realtà la maggior parte di loro sarebbe indurita (in senso brutto, eh) dalla fatica e dalla sofferenza, oppure anche i mandriani in Mononoke hime che, nonostante effettivamente ci sia una differenza nel registro linguistico tra loro e Ashitaka o la stessa Eboshi, sono presentati come tutta gente per bene, magari un po' "casinara", ma di certo non volgare o spregevole. Ma queste cose le sai indubbiamente meglio di me, visto che, tra l'altro, già avevi scritto
C'è anche il caso di un soggetto che Miysan aveva scritto, ma siccome stava facendo Laputa non poteva dirigere personalmente. Era una cosa molto buffa, un soldato di foggia suina (vi ricorda qualcuno?) vive in un grande panzer con tutta la famiglia di soldati tutti maschi (vi ricorda qualcosa?). Poi rapisce una ragazzina e la chiude nella torretta alta del panzer, dove la corteggia regalandole un fiore di carta (vi ricorda qualcosa?). Inizialmente il fidanzato di lei avrebbe dovuto mettere le cose a posto, ma poi quel personaggio sparì e il maiale soldato riusciva a conquistare il cuore della fanciulla.
Il regista che si pensava di incaricare per dirigere il film litigava con Miyasan perché diceva che era impossibile, che forse un soldato su un milione avrebbe fatto altro che violentare subito la ragazza. E MIyasan candidamente rispondeva: ecco, io sono interessato solo a quel maiale su un milione di maiali.
In fondo, in questo non penso che ci sia qualcosa di male. Invece di creare una storia dove ognuno ruba o ammazza solo per aumentare i propri profitti, ugnuno ruba o ammazza perché non può fare altro, oppure perché lotta per un grande ideale. Che il più delle volte è una cosa lontana tipo anni luce dalla realtà, però, ripeto, non penso che sia necessariamente un male perché se idealizzando, se plasmando ogni cosa rendendola bella e sensata anche quando bella e sensata non è, l'autore riesce a esprimere il suo pensiero fino in fondo, allora ben venga.
Nahoko è una cagnolina, in aspetto e personalità. Sembra Clarisse ritrovata.
Lol, qui mi fai pensare che Miyazaki sa fare solo o donne iper-attive, concrete e dotate di buon senso, o donne estremamente idealizzate, quasi angeliche nella loro purezza. Ma, ancora, se tutto ciò fosse finalizzato alla creazione di una storia profonda, ci passarei sopra facilmente.
Continuavo a pensare a Kaguya-Hime, e a paragone questo Si alza il vento mi sembrava un balocco, un giocattolo - seppur con dei momenti del tutto significativi, intensi e ispirati. Ma mi è sembrato un film sconclusionato, quasi una sequela di momenti di trasporto personale dell'autore inanellati lungo la biografia inventata di una persona fintamente vera.
Ripeto che, secondo me, se paragonato a Kaguya, Si alza il vento finisce per essere criticato più del dovuto. Entrambi i film raccontano la vita dei loro protagonisti in modo molto più dettagliato rispetto alla media. La differenza, oltre ovviamente alle tematiche trattate, sta nel fatto che in Kaguya vengono mostrati tutti i comportamenti, i desideri e le debolezze dell'uomo, anche nelle cose piccole, misere, insignificanti e non solo "nei grandi avvenimenti", il che si traduce in un mondo vivo, pulsante e realistico, nonostante tutto, dalla trama all'ambientazione passando per i dialoghi, faccia pensare il contrario, mentre in Kaze, essendo tutto idealizzato e perciò perfetto, il mondo e tutta la storia appaiono come qualcosa di fasullo, di artificioso, poiché non c'è spazio (o quasi) per altro che non sia un grande ideale o un importante accadimento, come, ad esempio, non c'è spazio per parlare di qualcosa di simile ad una ragazza che, guardando in una prospettiva diversa il suo piccolo orticello, rivede la sua vecchia dimora né, tantomeno, c'è lo spazio per mostrare una persona che porta un ramo di ciliegio in fiore ad un'amica poiché essa non può andare a vederlo da sé. A Kaze si aggiunge l'aggravante che così facendo finisce per far perdere un po' di valore gli stessi ideali che porta, poiché finiscono per essere solo qualcosa di astratto, di lontano dal mondo reale e perciò divengono infantili (coff coff). Ciò non di meno, quegli ideali, quei "momenti del tutto significativi, intensi e ispirati", persistono. Anche se parlano di un "maiale tra un milione di maiali", perciò parlano di un valore talmente "evanescente" che risulta quasi inesistente nella vita reale, quei pensieri sono comunque meritevoli di essere ascoltati poiché sono lo stesso il prodotto piuttosto pronfondo delle riflessioni di un uomo. E se per essere raccontati l'autore ha bisogno di creare un mondo di plastica, di creare personaggi e comportamenti fittizzi, di perdersi in un'epoca passata idealizzata e di creare "una sequela di momenti di trasporto personale dell'autore inanellati lungo la biografia inventata di una persona fintamente vera", beh, pazienza, ne sarà ugualmente valsa la pena.
Benjamin was the only animal who did not side with either faction. He refused to believe [...] that the windmill would save work. Windmill or no windmill, he said, life would go on as it had always gone on– that is, badly.

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blefaro
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Messaggio da blefaro »

L'adattamento di "Si Alza il vento" conferma le mie precedenti impressioni: quello di Cannarsi è uno stile vistoso e deliberatamente scelto, e per di più uno stile che incrosta inutilmente l'opera e il testo originale: nessuna discussione sulla fedeltà o infedeltà dell'adattamento, sulla maggiore o minore bontà dell'italiano può convincermi che non siamo di fronte a una deliberata ed autoriale scelta stilistica. Continuo a credere che un adattatore o un traduttore possano fare quasi tutto, ma non permettere che il proprio stile sovrasti in maniera così evidente (e aggiungerei pacchiana) l'autore.
Godetevi Cannarsi e il suo lavoro.
non si può vincere contro uno stupido
Penauts
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Re: Kaze Tachinu - finalmente in italiano

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*grabs popcorn*