Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Ancora grazie a te per il tuo spassionato e quindi appassionato (ah, neolingua!) contributo.

Sì, il tentativo è stato proprio quello di far dire/recitare cose che sono "astruse" per le persone normali come se invece fossero le battute più normali, usuali, naturali del mondo. Far recitare tecnicismi precisi con la semplicità d'uso che si potrebbe avere nel dire di biscotti o pizza. Credo che ogni ambito abbia le sue specifiche, ma solo chi lo vive con passione dall'interno lo sa, no? Si avrebbe la stesso effetto entrando nel profondo di tanti mestieri, artigianali o tecnici, dalla tostatura del caffé al stampa fotolitistica, dalla gestione di una serra botanica all'organizzazione di un doppiaggio. ^^

Infatti per ottenere quell'effetto di "normalità dell'uso di tecnicismi" provavo a volte a far sostituire agli attori doppiatori il dialogo con qualcosa di "tecnico" del nostro stesso ambiente. "Con che tono di naturale scontatezza, quasi di ovvietà, reciteresti questa frase se stessimo parlando di: non sforare un turno perché benché ci siano poche righe gli anelli sono troppi"?

^^
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Ghiblifanatico
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Ghiblifanatico »

Se interessa, su rai storia stanno ora trasmettendo un documentario su Caproni, sembra interessante. Alcune immagini e video d'epoca del ca 60 sembravano proprio scene di "si alza il vento"!
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Sayonara no Natsu
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Ho fatto proprio un bel muro di parole (ma sarei più felice di essere riuscito a fare un discorso compiuto) :D

Uff, io ci provo a rispondere velocemente per tentare di creare una discusione in stile "botta e risposta" ma tra impegni vari, visite di parenti e compleanni, la mia diventa più una discussione in stile "a scoppio ritardato" XD.

Ad ogni modo, cerco di rispondere a tono (seee, vabbè... Impossibile XD) a Shito.
Shito ha scritto:La mia metafora sulle locuste, per chiosare questo bel ramo di discussione nato da un film, che sono certo compiacerebbe l'autore di quello più di tante (tutte) le discussioni sui dettagli da otaku, dicevo la mie metafora sulle locuste non era tanto o solo per dire: bubu umani cattivi consumano il pianeta. Piuttosto significava: ma perché gli umani si sentono sempre "altro" che la natura, come una cosa avulsa e contrapposta ad essa?
Ok, qui avevo interpretato male io. Dato che le locuste sono discretamente famose per i danni che creano quando si muovono a sciami, mi era sembrato naturale fare un parallelo con l'uomo di cui si parlava.
E' una cosa che veramente mi sbalordisce per la sua superbia. Perché gli umani *sono* parte della "natura" che li ha partoriti. Se l'uomo ha sviluppato l'intelletto, l'opponibilità del pollice, e da lì un accetta d'osso e poi le astronavi (ah, Kubrick!), è tutta natura. Così come un essere vivente muore, il pianeta Terra potrebbe "morire", e la razza umana potrebbe essere stato l'agente di quella distruzione o autodistruzione, e sarebbe ancora tutto naturale.
Ma il pianeta dice "oh beh" e continua a girare, mi pare. Trovo veramente risibile quando gli esseri umani voglio immaginare il dannato pianeta Terra come un'ente dotato di una morale/etica "umana". E' incredibile quanto l'essere umano sia borioso, quando decide che la "biodiversità" sia un valore irrinunciabile e inestimabile, e la difende "in nome del pianeta". Ma vi immaginate quanto può importare al pianeta terra della possibile estinzione delle balene? No, perché su questo pianeta credo davvero si siano estinte centinaia di migliaia di razze e specie, nel corso di milioni di anni, e non ho visto "il pianeta" pianger lacrime.
Quindi boh, al massimo gli esseri umani potrebbero essere il tumore e le metastasi di questo 'sistema', una forma di autoimmunità che lo distrugga dall'interno, ma non saranno mai qualcosa di "esterno" a questo sistema.

Se ci fermiamo al concetto che è errato sentirsi e agire come un'entità al di fuori della natura e che attribuire un'etica (sottinteso per cui bisogna pure "lottare") alla terra è stupido lo condivido, poichè anch'io ero arrivato a conclusioni simili. Però, questo ragionamento, rischia di essere tradotto in uno squallido concetto del tipo "siccome non c'è nessuno che si lamenta (riferendosi alla natura), posso permettermi di incendiare anche un bosco millenario poichè, alla fine, la terra continua a girare lo stesso" il quale è un discorso piuttosto demenziale, mi sembra...

Tuttavia, grazie ai ragionamenti che mi porta a fare un mio diletto, che consiste di creare teorie e dimostrare la loro veridicià con lunghe riflessioni solo per poi provare a creare delle contro-teorie che ne dimostrino la fallacità, ti dico che avresti completamente ragione ad affermare che è errato preoccuparsi dello stato della terra, solo se uomo e natura vivessero su due pianeti diversi. Questo perchè, il passo successivo del tuo ragionamento è quello che porta a pensare che è inutile preoccuparsi dei problemi ambientali. Ma, a conti fatti, se, per esempio, non esistono più alberi che impediscano le frane, quelli che, alla prima pioggia, ci vanno realmente in mezzo sono gli uomini e non il pianeta... Oppure, sempre per esempio, a causa dell'avidità dei pescatori di pesce spada che, per guadagnare il più possibile, utilizzano metodi di pesca sempre più aggressivi e non lasciano il tempo a questi pesci di riprodursi, presto o tardi si arriverà all'estinzione di questa specie. A quel punto la situzione sarà questa: la natura avrà perso una delle sue specie, cosa che potrebbe portare dei cambiamenti più o meno marcati nell'ecosistema ma la cosa più importante (almeno per noi) è che tutti i pescatori di pesce spada rimarranno disoccupati :D E qui non c'è bisogno di arrivare a filosofeggiare su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma basta, semplicemente, un minimo di ragionamento. Non è errato, a mio parere, agire per impedire che la deficenza di quelle persone che non hanno o non vogliono avere una coscienza delle cose, influenzi negativamente la vita di ognuno.

Quindi si, probabilmente ha poco senso dire semplicemente "io agisco in nome della terra" perchè la terra, di fatto, non ha bisogno di alcunchè. Invece, trovo ben più sensato dire "io agisco in difesa della terra poichè da essa dipende la vita dell'uomo"

In più, gli esseri umani sono stupidi. Anche questa stupidità è naturale, è un agente della famosa "natura", no? Voglio dire, quando da ragazzo pensai all'uomo che ha inventato la plastica, un materiale che NON si degrada se non in un ciclo così più lungo della vita umana, e invece che distruggere la formula e suicidarsi l'ha piuttosto resa disponibile al consumo del grande pubblico (si capisce che qui "un uomo" è una catena di uomini) sono rimasto esterrefatto: è davvero troppo stupido, è stupido per sé, non c'è bisogno di pensare alle balene con i sacchetti della spesa tra i fanoni.
Qui non sono d'accordo. L'uomo diventa (o fatto diventare... dipende se vogliamo o meno allargarci ancora di più col discorso arrivando a trattare altre tematiche XD ) stupido. Se anche il 99,99% dell'umanità fosse stupida, il restante 0,01% dimostrerebbe che no, l'umanità non è stupida "per natura" perchè, altrimenti, quel 0,01% non dovrebbe esistere. Se l'uomo fosse REALMENTE stupido, allora, non dovrebbe essere altro che un contenitore in cui infilare ragionamenti e conoscenze e, di conseguenza, "destinato" a diventare, volente o nolente, un emulo dei suoi tutori o dei suoi insegnanti. Ma cosi non è poichè abbiamo svariati esempi che dimostrano che da qualsiasi condizione sociale, mentalità, cultura e secolo si provenga si può SEMPRE cambiare idea. A partire da Mussuloni che era figlio di un socialista e cresciuto in ambienti libertari è divenuto quello che è divenuto, passando per Bakunin che, nato in una famiglia di nobili proprietari terrieri (quindi con idee non esattamente libertarie) è divenuto fondatore dell'anarchia, finendo con Chaplin (anche se qui non mi riferisco ad ideologie) che, sebbene nato in una famiglia fallimentare, in un'epoca buia e in condizioni economiche disastrose, non è caduto nell'oblio della mediocrità o peggio ma è riuscito a diventare una delle figure creative più importante di tutti i tempi (quantomeno nell'ambito cinematografico).
Per concludere e per ricollegarmi al tuo discorso, considero sbagliato attribuire errori gravi come quelli che citi alla semplice stupidità. Mi suona come una specie di scusante per l'immoralità umana. Pure il non-ragionare (riferendosi anche a chi non ragiona poichè non è stato educato a farlo), raggiunta una certa età, è una scelta e, come tale, va disprezzata se ha delle conseguenze su chi sta attorno. Personalmente, per gli individui che compiono azioni terribili che esulano da una qualsiasi logica o morale, sono implacabile. Certo, comprendo anche i vari pensieri che possono portare ad agire in un modo anzichè in un altro come ad esempio, riprendendo il caso del tipo che ha inventato la plastica, il fatto di desiderare di uscire dalla propria condizione di vita o di voler dimostrare il proprio valore oppure, più semplicemente, una pericolosa ignoranza. Tuttavia no, per quanto terribili siano state le proprie sofferenze, per quanto dura e sofferta la vita sia stata per un uomo, ad un certo punto bisogna ragionare (vale anche per i non-ragionanti) e fare una scelta. Poichè, "Se l'uomo ha sviluppato l'intelletto, l'opponibilità del pollice, e da lì un accetta d'osso e poi le astronavi (ah, Kubrick!)" è tutto dovuto alla capacità dell'uomo di ragionare sulle cose e di fare delle scelte.

In breve: "penso dunque sono".

Quindi in buona sostanza il tuo modo di pensare, Sayonara no Natsu, è davvero sensato solo se ambisci a diventare il padrone del mondo. Cosa che, in tutta onestà, auspicherei senza dubbio (dico: che tu diventassi il padrone del mondo). Sino ad allora, l'unica alternativa locale credo siano le comunità amish.
Non so se interpretare questa parte come un complimento, come una battuta sarcastica o come una critica più o meno feroce XD

Ad ogni modo, tenterò di rispondere seriamente (?) lo stesso :D .

Ora, cominciando dagli amish, devo ammettere che ne sapevo molto poco. Tuttavia, dopo qualche ricerca (wikipedia è stata molto utile anche in questo caso :D), ho scoperto che dovrebbero essere, tra le varie cose, una comunità fortemente religiosa e strettamente legata ai rapporti sociali e familiari.
Siccome sono di formazione e per scelta non credente e reputo che "o si pensa o si crede" (citazione che apprezzo molto ma che, in questo caso, mi sembra mi faccia sembrare un pò troppo spocchioso) dubito che potremmo andare molto d'accordo (almeno da questo punto di vista). Inoltre, sebbene consideri una società con legami più stretti e sinceri di quella attuale qualcosa di estremamente desiderabile, bisogna stare anche particolarmente attenti poichè per una comunità del genere, per non soccombere all'interno di una società come la nostra, deve necessariamente essere piuttosto chiusa. E questo non lo digerisco perchè per carattere personale non sopporto di dover vivere con una mentalità già decisa da altri e che per poter viver in armonia bisogna adattarsi.
Detto questo, non è mia intenzione criticare una comunità di cui ho letto appena qualcosa anzi, devo anche ammettere che certe scelte di organizzazione sono estremente coraggiose e, per quanto mi riguarda, anche particolarmente apprezzabili (almeno per me). Però rimango dell'idea che una mentalità chiusa e ideali prefabricati, per quanto possano essere giusti e condivisibili, non saranno mai qualcosa che possa portare un reale miglioramento nè per coloro che li seguono nè per tutti gli altri.

Per quanto riguarda la faccenda di essere il padrone del mondo, beh, oltre all'impossibilità pratica che la cosa accada, ci sono svariate cose che mi fanno pensare che neanche questa sia una opzione accettabile. Dopo tutto il mio discorso sul fatto che ognuno deve fare una scelta dopo aver ragionato con la propria mente, sarebbe del tutto insensato che si imponesse il giudizio univoco di un singolo individuo, anche se fosse il più giusto del mondo.
E poi, il potere non va d'accordo con principi etici poichè è amorale.

Dato che che Orwell ha concretizzato perfettamente il mio pensiero e che siamo in vena di citazioni, prendo in prestito una frase da 1984.

"Il potere è un fine, non un mezzo. Non si instaura una dittatura al fine di salvaguardare una rivoluzione: si fa la rivoluzione proprio per instaurare la dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione, il fine della tortura è la tortura, il fine del potere è il potere".


Dato che nè la dominazione del mondo nè il vivere tra gli amish mi sono congeniali, dovrei dedurre che i miei ragionamenti non hanno tante possibilità di prosperare. Ma non mi importa, in fin dei conti. Ho sempre pensato che ogni "ideale" sia privo di valore se non viene concepito dalla mente stessa della persona (certo, magari con qualche punto di riferimento...) e quindi non saprei proprio che farmene della consolazione di sapere che in giro ci sono tanti "me", se poi ugualmente non si riesce a cambiare nulla...


Cambiando discorso, una piccola nota:

E' la neolingua orwelliana, davvero: nega l'evidenza e sentiti migliore in questo.
Come quella pubblicità che diceva: "sterilizzare il tuo gatto è un atto d'amore".
Ancora grazie a te per il tuo spassionato e quindi appassionato (ah, neolingua!) contributo.

Credo di poter affermare con una certa sicurezza (ma non escludo un mio errore), che il principio a cui tu fai riferimento è, in realtà, il "bipensiero".

Infatti, la "neolingua" (che in originale sarebbe "newspeak" e che, come leggevo, è stata fatta una traduzione troppo elegante rispetto all'orginale che trasmetteva appositamente una sensazione di qualcosa di grezzo. Infatti, dovrebbe essere tradotto in una cosa del tipo "nuovo parlare") dovrebbe essere il linguaggio che va via via sostituendo il precedente (l'archelingua). Il concetto su cui si basa la neolingua è quello di distruggere e sempificare il più possibile i termini e la grammatica (per esempio, per dire il contrario di "freddo", invece di usare "caldo" si usa "sfreddo" o per dire molto "molto freddo" si usa "piùfreddo" o per "freddissimo" si usa "arcipiùfreddo" e cosi via). Invece, lo scopo è quello, per farla mooooooooolto breve, di impedire gli spicoreati (semplificando anche qui, sono i reati spicologici) semplicemente non lasciando più i termini per attuarli.

Il bipensiero, invece, è il procedimento mentale che consiste nell'accettare che in una cosa è racchiusa un significato ed il suo contrario. Per esempio, si accetta che il bianco è bianco e, allo stesso tempo, anche nero. Oppure, anche se una volta si affermava che il bianco fosse bianco, all'occorrenza si affermerà che il bianco è nero e non è mai stato diversemante, tramite, però, non una semplice menzogna ma con un ragionamento che porta a credere DAVVERO che quello non sia mai stato bianco e, con un ulteriore procedimento mentale, a dimenticare di aver dimenticato.


Ringrazio chi è riuscito ad arrivare alla fine di questo lungo calvario, sperando, però, che nessuno si sia sentito offeso dalle mie parole poichè la mia vuole essere solo una riflessione su alcuni aspetti dell'uomo.
E spero ancora di più di essere riuscito a scrivere qualcosa di non banale e che abbia, almeno, qualche spunto di interesse.

P.S: Io, che più volte ho inneggiato al ritorno in IT, sono quello che continua la discussione OT più di tutti.... A questo punto, spero solo di non trovarmi Heimdall con una mazza sotto casa, uno di questi giorni XD
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Per un amante della logica quale io sono, tutto comincia dall'idea che A e non-A siano opposti non coincidenti.

Indi, bipensiero è per me sinonimo di bipolarità. XD

Ovviamente la bipolarità si può indurre. E' anche semplice. Più semplice che trattarla. Non c'è bisogno di scomodare le farfalle monarca o i progetti CIA tipo MK-ULTRA, che poi sembra un episodio di una trista saga si videogiochi.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Voi che siete esperti: ci sono date confermate per il BD?
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Voi che siete esperti: ci sono date confermate per il BD?
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da luca-san »

Mi pare il 3 dicembre...
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Nintendo Fever »

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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da genbu »

Gli Extra del BD non sono lo storyboard e la conferenza stampa di fine lavorazione ?
(....continuo il discorso iniziato nel topic di Mononoke...)
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Che io sappia, sì. :-)
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da luca-san »

genbu ha scritto:Gli Extra del BD non sono lo storyboard e la conferenza stampa di fine lavorazione ?
(....continuo il discorso iniziato nel topic di Mononoke...)
così recita il sito LR....
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da genbu »

Quindi Anno , Miyazaki e Arai in un colpo solo...durata del video?
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da luca-san »

genbu ha scritto:Quindi Anno , Miyazaki e Arai in un colpo solo...durata del video?
quello visto tempo fa su youtube poi rimosso per problemi di copyright durata quasi 40 minuti...non so dire se fosse integrale...
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da genbu »

luca-san ha scritto:
genbu ha scritto:Quindi Anno , Miyazaki e Arai in un colpo solo...durata del video?
quello visto tempo fa su youtube poi rimosso per problemi di copyright durata quasi 40 minuti...non so dire se fosse integrale...
... era quello che volevo sapere...sarà una sintesi della conferenza oppure tutta?
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da luca-san »

se non erro, solitamente le conferenze stampe sono state sempre presentate integrali (vedi kokuriko e ponyo...)
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