Ero rimasto a dati (espressi in miliardi di Yen) un po' diversi sul domestico giapponese.
Dai tuoi numeri, non ci sarà un problema di cambio diverso negli anni?
Studio Ghibli non produrrà più film!
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Re: Studio Ghibli non produrrà più film!
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Studio Ghibli non produrrà più film!
Trovo contraddittorie le parole di Suzuki e gli eventi che stanno accadendo ora (non ho notizie certe, chi sa scriva, per favore) rispetto il progetto Ghibli di aumentare la produzione di film, assumendo un intero blocco di giovani e riducendo il tempo di realizzazione e il budget per i progetti di seconda fascia. Un film di seconda fascia ha una resa commerciale sotto le aspettative, ma questo è assolutamente pensabile e all'interno del rischio di impresa.
La domanda che si impone è la seguente: - che fine fanno Kondo katsuya e Yoshida Noboru?
La domanda che si impone è la seguente: - che fine fanno Kondo katsuya e Yoshida Noboru?
Re: Studio Ghibli non produrrà più film!
può essere...Shito ha scritto:Ero rimasto a dati (espressi in miliardi di Yen) un po' diversi sul domestico giapponese.
Dai tuoi numeri, non ci sarà un problema di cambio diverso negli anni?
"Ponyo Ponyo Ponyo sakana no ko Aoi umi kara yatte kita..."
- Sayonara no Natsu
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Re: Studio Ghibli non produrrà più film!
Perdonate se scrivo solo ora ma in questi ultimi giorni non ho avuto modo di collegarmi.
Per quanto mi riguarda, se lo Studio Ghibli avesse realmente chiuso i battenti in maniera definitiva, per me sarebbe stato lutto nazionale. Devo ammettere però che Shito ha ragione quando dice
Tuttavia, penso che lo Studio Ghibli sia una delle poche ancore di salvataggio che non fa cadere l'animazione giapponese (ma non solo) nel luogo comune in cui si pensa che ogni anime sia solo un concentrato di loli, violenza e animazione al computer di basso livello. E, secondo me, la scomparsa di uno degli studi che più ha dimostrato al mondo che si può raccontare una storia "impegnata culturalmente" ma allo stesso tempo visibile da tutti oppure che anche l'animazione può toccare argomenti più seri con una verosomiglianza storica, senza che un degno eredere, anche se con metodi diversi, possa riuscire a rimpiazzare una tale mancanza, penso che sarebbe una grave perdita per tutti.
C'è anche da dire, in effetti, che uno scrive una storia per raccontare qualcosa ma quando è stato detto tutto è meglio farsene una ragione e concludere lì.
Per quanto mi riguarda, se lo Studio Ghibli avesse realmente chiuso i battenti in maniera definitiva, per me sarebbe stato lutto nazionale. Devo ammettere però che Shito ha ragione quando dice
Shito ha scritto:
Ogni cosa che abbia avuto un inizio deve pure trovare una fine. Illudersi che possa esistere sempre un "ancora, ancora!" è un modo molto infantile di baloccarsi e sollazzarsi nei trastulli mentali di un bimbo viziato, no?
"La canzone del tempo" (la ending di Ged Senki) era chiara: "hajimari ha aru, owari ha aru no, wasurenaide". Esiste un principio, esiste una fine, non dimenticarlo. ^^
Tuttavia, penso che lo Studio Ghibli sia una delle poche ancore di salvataggio che non fa cadere l'animazione giapponese (ma non solo) nel luogo comune in cui si pensa che ogni anime sia solo un concentrato di loli, violenza e animazione al computer di basso livello. E, secondo me, la scomparsa di uno degli studi che più ha dimostrato al mondo che si può raccontare una storia "impegnata culturalmente" ma allo stesso tempo visibile da tutti oppure che anche l'animazione può toccare argomenti più seri con una verosomiglianza storica, senza che un degno eredere, anche se con metodi diversi, possa riuscire a rimpiazzare una tale mancanza, penso che sarebbe una grave perdita per tutti.
C'è anche da dire, in effetti, che uno scrive una storia per raccontare qualcosa ma quando è stato detto tutto è meglio farsene una ragione e concludere lì.
Benjamin was the only animal who did not side with either faction. He refused to believe [...] that the windmill would save work. Windmill or no windmill, he said, life would go on as it had always gone on– that is, badly.
Animal Farm
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