Yume to Kyouki no Oukoku - sorprendentemente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

Moderatore: Coordinatori

Penauts
Membro Senior
Membro Senior
Messaggi: 205
Iscritto il: ven apr 03, 2009 12:47 am

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Penauts »

Bel film, l'ho gradito molto. Mi è sembrato più un film su Miyazaki che sullo studio ghibli, però; speravo che Takahata avrebbe avuto più spazio.
Nintendo Fever

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Nintendo Fever »

Purtroppo non riesco ad andare a vederlo in sala, è ancora presto per la data dell'home video, vero?
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Shito »

Decisamente troppo troppo presto.

E' un peccato che proprio tu perda la proiezione.

Stasera non ce la fai? Al Moderno hanno anche la proiezione delle 21!
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Goo
Membro
Membro
Messaggi: 71
Iscritto il: mer mag 14, 2014 12:44 am

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Goo »

Sala non interamente deserta, ma purtroppo alcuni hanno deciso di abbandonare la visione a metà.
Questo è un buon documentario, senza dubbio, e Miyazaki un buon intrattenitore.

Strano che la voce di Emiliano Contorti non stia così bene su Anno, per il resto le voci sono trasparenti quanto basta, un compitino svolto perfettamente Shito :)
Avatar utente
Babbana
Nuovo Membro
Nuovo Membro
Messaggi: 32
Iscritto il: mar apr 30, 2013 10:23 pm

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Babbana »

L'ho visto stasera e l'ho trovato bellissimo. Ho passato le due ore del film ridendo o commuovendomi o pensando a quanto fosse significativo ciò che stavano dicendo. Mi ha dato tanti spunti di riflessione. Mi è piaciuto anche lo stile di Mami Sunada, il montaggio in alcuni punti particolari (per esempio nel parallelismo tra le immagini in cui Jiro offre la shiberia ai bambini mentre Miyasan racconta l'episodio del padre e del cioccolato, davvero bello). E poi, anche se Takahata è comparso pochissimo, mi sono piaciuti molto i momenti in cui Miyazaki parla di lui.

E il doppiaggio oversound l'ho trovato perfetto! Sembrava di sentirli parlare in quello stesso momento, le battute italiane seguivano ogni loro riformulazione o esitazione, dava davvero un effetto immersivo. Carlo Valli era meraviglioso su Miyasan! Nessuno avrebbe saputo fare di meglio, a pochi minuti dall'inizio del film era come sentire parlare Miyazaki in persona. ^^
Ogni cosa di adesso è…
ogni cosa del passato…!
Senz'altro ci rincontreremo…
…in un luogo nostalgico.
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Shito »

Vorrei lasciarvi un piccolo stralcio di letteratura che credo vada al nocciolo della questione.

E' una donna che parla a un uomo:

«Tu ti sforzi continuamente di vedere qualcosa, proprio come uno scienziato che registra tutto per poi farci le sue ricerche. O come un bambino piccolo. Ecco, sei proprio come un bambino! Quando si è bambini si vuole vedere sempre tutto, no? I neonati guardano fisso negli occhi le persone che non conoscono e poi scoppiano a piangere o a ridere; ma tu prova adesso a guardare fisso negli occhi qualcun altro, in un attimo vanno fuori di testa! Provaci! Prova a guardare fisso negli occhi quelli che passano per la strada, si sentono subito strani! Insomma, Ryu, non devi guardare le cose come se fossi appena venuto al mondo!»

Viene da "Blu quasi smisuratamente trasparente" - di Murakami Ryuu.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Avatar utente
Dax
Nuovo Membro
Nuovo Membro
Messaggi: 36
Iscritto il: ven mag 15, 2009 8:59 pm

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Dax »

visto anche io, a Milano. Sala - purtroppo - deserta ma ho gradito il tutto.
Il mio momento preferito, la scena in cui Hayao gioca con gli aeroplani, appena dopo le frasi sugli otaku :loool:
Se si usa la ragione il carattere s'inasprisce, se si immergono i remi nel sentimento si è travolti. Se s'impone il proprio valore ci si sente a disagio. E' comunque difficile vivere nel mondo degli uomini. N.S.
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Shito »

Comunque lì non sta 'proprio' giocando. Sul tavolo ci sono gli ekonte. sta mostrando ad Anno la Virata di Immelman che il Ka-14 esegue alla fine del film (il trionfo di Jirou). Tant'è che poi Anno dice: "però non era entro gli otto secondi" (la temporizzazione di sequenza scrittasull'ekonte, evidentemente). ^^
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Goo
Membro
Membro
Messaggi: 71
Iscritto il: mer mag 14, 2014 12:44 am

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Goo »

Babbana ha scritto:L'ho visto stasera e l'ho trovato bellissimo. Ho passato le due ore del film ridendo o commuovendomi o pensando a quanto fosse significativo ciò che stavano dicendo. Mi ha dato tanti spunti di riflessione. Mi è piaciuto anche lo stile di Mami Sunada, il montaggio in alcuni punti particolari (per esempio nel parallelismo tra le immagini in cui Jiro offre la shiberia ai bambini mentre Miyasan racconta l'episodio del padre e del cioccolato, davvero bello). E poi, anche se Takahata è comparso pochissimo, mi sono piaciuti molto i momenti in cui Miyazaki parla di lui.
E poi anche quando racconta dell'episodio del padre che porta sulle spalle e mostra Jiro che fa lo stesso nel film, quella è stata la parte più interessante perché mostrava la natura del film come vera accozzaglia di ricordi, momenti, sensazioni, sogni dell'autore. Non che non si sapesse già ma è stato bello osservarlo anche nei dettagli :)
Peccato poi si dilunghi un po' troppo su cose meno interessanti che danno solo la possibilità a Miyazaki di sfogarsi nel ruolo dell'artista afflitto e disperante, in una precisa ricerca del dramma umano che manca solo per un soffio la banalità.
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Shito »

Per chi ha visto e letto sull'autore da fonti di prima mano, molte cose erano e sono note. Per esempio, l'episodio che vienen accennato del fatto che "fuggimmo su un camioncino lasciando lì una mamma con bambino piccolo che chiedeva di salire' è alla basa della scena all'inizio di Totoro (Satsuki e Mei sul camioncino del trasloco). Oppure, unendo i puntini, si scopre che il famoso "gatto selvatico" alla base del design di Totoro è quello di "Yamaneko to Donguri" di Miyazawa Kenji. Se si tratta di avere semplicemente "informazioni da retroscena", i documenti abbondano. Credo che il pregio di questo docufilm sia piuttosto cercare di veicolare un'atmosfera, una sensazione, nel mostrare uno spaccato dello Studio Ghibli al suo tramonto, e dei protagonisti che l'hanno creato e condotto, ecco.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Avatar utente
Shun
Membro Senpai
Membro Senpai
Messaggi: 263
Iscritto il: mer mag 14, 2014 9:27 pm

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Shun »

Purtroppo anch'io non ho avuto possibilità di andarlo a vedere, e mi unisco a Nintendo Fever nell'attesa dell'home video. Mi dispiace perché stavolta non era un cartone animato, ma un docu-film con interviste che svelava un pochino la personalità degli autori... Leggerò con entusiasmo i vostri pareri! :sorriso2:
L'essenziale è invisibile agli occhi.
Avatar utente
Dax
Nuovo Membro
Nuovo Membro
Messaggi: 36
Iscritto il: ven mag 15, 2009 8:59 pm

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Dax »

Shito ha scritto:Comunque lì non sta 'proprio' giocando. Sul tavolo ci sono gli ekonte. sta mostrando ad Anno la Virata di Immelman che il Ka-14 esegue alla fine del film (il trionfo di Jirou). Tant'è che poi Anno dice: "però non era entro gli otto secondi" (la temporizzazione di sequenza scrittasull'ekonte, evidentemente). ^^
Certo, ma il montaggio della regista l'ha resa particolarmente divertente.
Diciamo che mi suona un po' come la giustificazione per la quale mia moglie mi guarderebbe con dolcezza, sorriderebbe e mi farebbe di sì col capo :lol:
Se si usa la ragione il carattere s'inasprisce, se si immergono i remi nel sentimento si è travolti. Se s'impone il proprio valore ci si sente a disagio. E' comunque difficile vivere nel mondo degli uomini. N.S.
Avatar utente
Babbana
Nuovo Membro
Nuovo Membro
Messaggi: 32
Iscritto il: mar apr 30, 2013 10:23 pm

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Babbana »

Goo ha scritto:E poi anche quando racconta dell'episodio del padre che porta sulle spalle e mostra Jiro che fa lo stesso nel film, quella è stata la parte più interessante perché mostrava la natura del film come vera accozzaglia di ricordi, momenti, sensazioni, sogni dell'autore. Non che non si sapesse già ma è stato bello osservarlo anche nei dettagli :)
Vero, anche quel momento! Sono d'accordo, anch'io penso fosse la parte più interessante. Mi è piaciuto tanto anche quando Miyasan ha parlato di come non si possa capire interamente la realtà di un film, di come prenda vita in modo autonomo (e anche vedere come alla fine abbia cambiato le parole di Nahoko). Anche se sappiamo già di come lui lavori ai film senza sapere che strada prenderanno, il bello di questo docufilm, come avete già detto tu e Shito, è poter vedere i dettagli e immergersi nell'atmosfera.^^
Era molto bello anche il discorso tra Anno e Suzuki in macchina, quando Anno dice di essere felice che Miyasan alla fine fosse di nuovo andato verso la vita (diceva una cosa del genere, se non ricordo male).
Ogni cosa di adesso è…
ogni cosa del passato…!
Senz'altro ci rincontreremo…
…in un luogo nostalgico.
Avatar utente
Sayonara no Natsu
Membro
Membro
Messaggi: 150
Iscritto il: lun mag 12, 2014 4:59 pm

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Eccomi (con l'ormai tristemente classico ritardo XD)!

Quasi superfluo dire che anch'io ho gradito molto questo "docufilm".
Per i doppiatori, noi (o, quantomeno, io) ci eravamo messi a rimuginare su chissà quale "figura misteriosa" del mondo dei doppiatori sarebbe stata adatta per "interpretare" i "protagonisti", ed invece ci siam ritrovati "buona parte" del cast dei precedenti film ghibli, lol. Su questo fronte, c'è poco da dire: tutti bravissimi. Ammetto che per i primi cinque minuti la voce di Carlo Valli su Miyazaki mi ha un po' spiazzato (ma non saprei nemmeno spiegare bene il perché. Forse mi immaginavo una voce più "grave", con meno "sfumature", ma vabbè, penso sia solo una mia sensazione), ma, una volta che mi ci abituai, ho potuto apprezzare al meglio la bravura di Valli :D Non posso non fare i miei più sinceri complimenti anche a Eva Padoan e a Emiliano Coltorti. Dato che, la prima, ogni qualvolta (o quasi) che terminava una frase, ci mancava poco che mi facesse commuovere (O.O). Credo che il motivo sia da ricercare nel tono definito "etereo" da Shito, che rendeva, quasi paradossalmente, ogni affermazione particolarmente intensa (sono matto, sì). Tanti complimenti anche ad Emiliano perché, oltre per i miei personalissimi gusti che mi fanno trovare la sua voce tra le più belle che abbia mai sentito, ho apprezzato anche molto la sua recitazione (il primo esempio che mi viene in mente è quando deve fingere di faticare a recitare quando Anno sta facendo il provino per la parte di Jiro), praticamente per tutta la durata del film (anche se, a conti fatti, non è che abbia avuto poi moltissime battute XD). Ma, più in generale, non posso evitare di complimentarmi per ottimo lavoro svolto da Shito e da tutti i doppiatori.

Sul docufilm in sé, mi pare che abbiate già detto tutto o quasi. Ma provo comunque ad aggiungere qualcosina. Il montaggio, a mio parere, è davvero ben fatto. Oltre che interessante, riesce a rendere coinvolgente persino quella che è in fin dei conti una routine, in certo senso. In fondo, anche se poi finisce col essere anche molto altro, credo che uno dei punti fondamentali del film sia quello di mostrare le varie fasi della creazione di Si alza il vento (ma, anche se non fosse questo lo scopo, dato che è stato girato in quegli anni, le possibilità che sarebbe finito per esserlo erano comunque alte), ma, per fare ciò, risulta per certi versi inevitabile mostrare anche una certa ripetitività nei lavori effettuati, perciò, per un docufilm di due ore, credo che effettivamente esistesse il rischio di creare qualcosa di iterativo o tedioso. Questo rischio, fortunatamente, non si è mai concretizzato e, credo, ciò sia dovuto pure al fatto che sono stati inseriti sapientemente degli stacchi, non mostrando, perciò, lunghe fasi ininterrotte di questa o quella fase della lavorazione, ma inserendo spesso altri punti di vista (le interviste agli altri artisti, tutto gli incarichi di Suzuki, i "flashback" sulla storia dello studio e dei suoi fondatori o anche le interviste fatte fuori dallo studio come quelle a casa di Miyazaki) oppure semplici o scherzosi diversivi (tutte le riprese della natura - che, per inciso, talvolta erano davvero splendide -, oppure dello studio Ghibli in sé o magari semplicemente le riprese di un gatto che rotola, pisola o gioca ^^). Il che si è tradotto, nella mio caso almeno, in un forte coinvolgimento, al punto tale che, non sono sicuro se sia stato dopo che Miyazaki finisce i lavori su Kaze o dopo che annuncia il suo ritiro, da poco prima fino a quando incontra Takahata sul tetto (ma era il tetto?), ho provato le stesse sensazioni che si potrebbero avere quando, in un vero racconto d'avventura (ma non solo), sul finire della storia, il protagonista tormentato incontra il suo "deus ex machina" (lol, vabbè, qui il paragone è esagerato XD) e finalmente riesce a mettersi definitivamente in pace con il mondo (o con sé stesso) e pensa, mentre fa un intenso sospiro di sollievo, "uff, è finita" XD. Insomma, dal punto di vista del coinvolgimento, difficilmente si potrebbe chiedere di più da un "docufilm" (o, almeno, io non potrei).

Buona parte dei retroscena narrati, come diceva Shito, si potrebbero trovare anche altrove. Ma, oltre al fatto che immagino che ben pochi abbiano approfondito l'argomento al punto da trovare poco o nulla di non già risaputo, è comunque, a mio parere, molto bello poter vedere i diretti interessati parlare delle loro vicende e dei loro pensieri che li hanno spinti a fare determinate scelte. Personalmente, ho anche apprezzato questo "docufilm" perché, oltre a fare "uno spaccato dello Studio Ghibli e dei suoi protagonisti", mi ha permesso di vedere le cose da un punto di vista diverso. Nel senso, in genere uno parla di "noi" e "lo Studio". Con questo film, tramite gli occhi della regista che come noi è un'esterna "al regno dei sogni e della follia", "noi" e "lo studio" per un attimo diventano un tutt'uno. Ho avuto questa sensazione in particolare quando Miyazaki sta per annunciare il suo ritiro. Noi, fin'ora, quella scena l'abbiamo vista da fuori. Abbiamo sempre visto soltanto un uomo che si mette davanti ad un microfono e fa il suo discorso. Stavolta, invece, abbiamo sentito cosa pensava e cosa provava, come se fossimo stati realmente accanto a lui, come se per un attimo anche noi facessimo parte del suo mondo. Ovviamente, questo vale solo per la durata del film, ma, anche se ho "cambiato prospettiva" solo per poco, sono ugualmente contento e soddisfatto.
Poi, come si diceva, in questo documentario ci sono tante curiosità e retroscena. Alcuni sono "semplicemente" interessanti per il fatto che mostrano eventi poco conosciuti o aneddotici oppure perché spiegano o rendono più chiari alcuni dettagli, come ad esempio la "spiegazione" del perché Jiji alla fine del film non ritorni a parlare (so che è una brutta cosa, ma ammetto che anch'io mi sono domandato più volte il perché XD. La piuttosto vaga risposta di Miyazaki mi ha comunque soddisfatto: che cosa avrebbe mai dovuto dire Jiji?) o la storia di ognuno dei fondatori dello Studio e la fondazione dello stesso (a questo proposito, nel video dove si vede Miyazaki cantare se non erro subito dopo aver fondato lo studio, l'unico che rimane compìto è Takahata? Se sì, mio idolo assoluto XD), ma vengono toccati anche punti più interessanti o che comunque hanno un certo impatto (anche se forse rientrano pure questi nelle semplici "curiosità"), come ad esempio il pensiero di Miyazaki riguardo al futuro dello studio (a pensarci bene, forse era una cosa ovvia, ma il fatto che sia lui stesso ad esprimersi con quei termini, beh, un po' mi colpisce), oppure come la parte piuttosto tesa dove si vede Goro che discute quasi animatamente con un produttore (?) riguardo al suo prossimo film (ora non sono più sicuro perché inizio a confondere le cose, ma, oltre a Takahata, anche lui mi sembra che domandasse una cosa tipo "per quale motivo dovrei farlo?", giusto?) con Suzuki che fa da mediatore. A tutto questo e ai tanti altri dettagli più o meno importanti che vengono "rivelati" durante tutto il corso dell'opera, si aggiunge anche il fatto che vengono mostrate, ovviamente solo in maniera superficiale, le varie fasi della creazione del film e anche tutto l'immane lavoro che c'è dietro, cosa che, anche se magari di secondaria importanza, è comunque piacevole da "scoprire" poiché ci permette di capire un po' meglio il mondo dell'animazione ed, in particolare, l'animazione dello Studio Ghibli.

Insomma, anche se questa non è un'opera dai contenuti di estremo spessore, rimane comunque un approfondimento ben fatto sul mondo di Miyazaki, Takahata e dello Studio Ghibli in generale, penso, perciò, che qualunque appassionato dovrebbe quantomeno dargli un'occhiata.


P.S.: riguardo a quello che era scritto sul foglio di Miyazaki, anche se un po' io temo sia stato detto più per rasserenare sé stesso o magari per lasciare un po' di speranza ai fan, io, in fin dei conti, ammetto che in fondo un po' spero che sia così.
Benjamin was the only animal who did not side with either faction. He refused to believe [...] that the windmill would save work. Windmill or no windmill, he said, life would go on as it had always gone on– that is, badly.

Animal Farm
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: Yume to Kyouki no Ouzoku - sorprendentemente in italiano

Messaggio da Shito »

Gorou discuteva con Kawakami, produttore delal Dwango, credo per la serie Sanzoku Musume Ronja. In seguito si vede che sta schizzando una specie di image board / layout / e-konte. Dal primo episodio, direi (Mattis che torna al castello).
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)