Omohide PoroPoro - straordinariamente in italiano
Inviato: ven lug 10, 2015 3:27 pm
Non ci avreste mai creduto, eh? O forse sì, in fondo è stato doppiato anche PonPoko... ma in effetti io ancora non ci credo né per l'uno né per l'altro. ^^;
Doppiare PoroPoro è stato senza dubbio il lavoro più difficile che abbia mai svolto. No, ho sbagliato. Non 'doppiarlo', ma 'lavorarci' in toto.
A partire dal testo. Il livello di riferimenti reali del testo originale è impressionante. C'è anche un sacco di materiale di repertorio, che siamo riusciti a ri-creare (!) per l'edizione italiana. Ma in ogni battutina può nascondersi la citazione di un tormentone sessantino, di una canzone, di una pubblicità - cose che poi tornano e si intrecciano nel film.
Per esempio, tre ragazzine cantano un motivetto melenso per sfottere un loro compagno, ma quel motivetto è un grande successo dei tempi (Hoshi no Flamenco), che poi torna come BGM durante una partita di baseball.
Oppure, nella celelbre scena dei 'capricci e schiaffone' di Taeko da bimba, in sottofondo si sente il programma radio/TV "Shiroto Nodo Jiman", essenzialmente un palco di dilettanti canori, e vengono interpretati tre successi: Yuu no Machi Elegy, Konnichi-ha Akachan e Kimi to Itsumademo. Tutti e tre sono però anche presenti come BGM in altre scene, e non solo: la loro collocazione è totalmente distonica, in modo terribilmente inteso, con le scene che 'accompagnano'. In particolare, 'Kimi to Itsumademo' era celebre per il suo 'inciso parlato' che faceva da ponte tra ritornello e seconda strofa, che aveva il suo climax nella fraxe "Ma che felicità!" - la stessa frase veniva usata come battuta da un compagno di scuola di Taeko, per sfottere la compagna Tsuneko.
Il testo di questo film è pieno, pieno di queste cose.
Che dire della 'deformazione' del testo di una canzone di Hyokkori Hyoutanjima (L'imprevedibile Isola-Zucca), show infantile di pupazzetti molto seguito nei tardi '60, che nella memoria di Toshio cambia da una canzone di 'rinvio a domani' a una canzone di 'speranza nel domani'? Questa 'deformazione' era in realtà un vera 'memoria errata' della buona anima di Konchan (Kondo Yoshifumi) e Takahaya Isao la inserì nel film.
Potrei andare avanti per varie pagine. ^^;
Ci sarebbe molto da dire sul 'problemino' delle presenze infantili in questo film: un'intera classe (più altri) di quinta elementare, con personaggini esclusivi, identificati e identificabili. Dallo Studio Ghibli mi hanno sinanco mandado un disegno con la disposizione dei banchi in classe durante l'assblea, per identificare tutti. E nell'originale sono tutti con voce di bimbi e bimbe 'veri'. E così abbiamo fatto anche noi.
D'altro canto, quando ho cominicato al referente artistico di Studio Ghibli che avevamo iniziato i lavori su questo film, e che si trattava di procedere con i provini per i protagonisti, la risposta in battuta è stata -in soldoni-: "Ah, lo doppiate? No, perché in genere l'hanno solo sottotitolato tutti, data la sua NOTA DIFFICOLTA'".
Però ce la si è fatta, eh!
Poi parleremo del cast, magari. E della recitazione, dico dello stile recitativo. C'è così tanto da dire.
Per ora:
Doppiare PoroPoro è stato senza dubbio il lavoro più difficile che abbia mai svolto. No, ho sbagliato. Non 'doppiarlo', ma 'lavorarci' in toto.
A partire dal testo. Il livello di riferimenti reali del testo originale è impressionante. C'è anche un sacco di materiale di repertorio, che siamo riusciti a ri-creare (!) per l'edizione italiana. Ma in ogni battutina può nascondersi la citazione di un tormentone sessantino, di una canzone, di una pubblicità - cose che poi tornano e si intrecciano nel film.
Per esempio, tre ragazzine cantano un motivetto melenso per sfottere un loro compagno, ma quel motivetto è un grande successo dei tempi (Hoshi no Flamenco), che poi torna come BGM durante una partita di baseball.
Oppure, nella celelbre scena dei 'capricci e schiaffone' di Taeko da bimba, in sottofondo si sente il programma radio/TV "Shiroto Nodo Jiman", essenzialmente un palco di dilettanti canori, e vengono interpretati tre successi: Yuu no Machi Elegy, Konnichi-ha Akachan e Kimi to Itsumademo. Tutti e tre sono però anche presenti come BGM in altre scene, e non solo: la loro collocazione è totalmente distonica, in modo terribilmente inteso, con le scene che 'accompagnano'. In particolare, 'Kimi to Itsumademo' era celebre per il suo 'inciso parlato' che faceva da ponte tra ritornello e seconda strofa, che aveva il suo climax nella fraxe "Ma che felicità!" - la stessa frase veniva usata come battuta da un compagno di scuola di Taeko, per sfottere la compagna Tsuneko.
Il testo di questo film è pieno, pieno di queste cose.
Che dire della 'deformazione' del testo di una canzone di Hyokkori Hyoutanjima (L'imprevedibile Isola-Zucca), show infantile di pupazzetti molto seguito nei tardi '60, che nella memoria di Toshio cambia da una canzone di 'rinvio a domani' a una canzone di 'speranza nel domani'? Questa 'deformazione' era in realtà un vera 'memoria errata' della buona anima di Konchan (Kondo Yoshifumi) e Takahaya Isao la inserì nel film.
Potrei andare avanti per varie pagine. ^^;
Ci sarebbe molto da dire sul 'problemino' delle presenze infantili in questo film: un'intera classe (più altri) di quinta elementare, con personaggini esclusivi, identificati e identificabili. Dallo Studio Ghibli mi hanno sinanco mandado un disegno con la disposizione dei banchi in classe durante l'assblea, per identificare tutti. E nell'originale sono tutti con voce di bimbi e bimbe 'veri'. E così abbiamo fatto anche noi.
D'altro canto, quando ho cominicato al referente artistico di Studio Ghibli che avevamo iniziato i lavori su questo film, e che si trattava di procedere con i provini per i protagonisti, la risposta in battuta è stata -in soldoni-: "Ah, lo doppiate? No, perché in genere l'hanno solo sottotitolato tutti, data la sua NOTA DIFFICOLTA'".
Però ce la si è fatta, eh!
Poi parleremo del cast, magari. E della recitazione, dico dello stile recitativo. C'è così tanto da dire.
Per ora: