Re: Tenku no Shiro Laputa - Nei cinema Italiani dal 25 April
Inviato: gio lug 26, 2012 7:06 pm
TerminalVideo e Dvd-Store danno il dvd e il BD del "Castello nel cielo" in uscita il 26/9
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Ehilà!Ani-sama ha scritto: -> "Dannazione" è diventato ovunque "diamine". Che diamine!
-> Verso il finale, Sheeta scappa da Muska. Batte sulla porta e dice "dischiuditi". Prima era "apriti".
-> Prima del suo monologo, sempre Sheeta dice, rivolto a Muska, "non ti rimetterò la pietra". (giusto? l'audio al cinema era un po' carente). Nella versione precedente ricordo un più semplice "restituirò". O forse "consegnerò"?
Nella vita molte cose sono opinabili, inclusa la qualità di Gualtiero come adattatore e direttore del doppiaggio; penso però che spiegazioni come questa possano tacitare tutti coloro i quali parlano vanamente di "sciatteria" o di "traduzione fatta di malavoglia".Shito ha scritto:Ho disambiguato 'akeru' (aprire) e 'hiraku' (schiudere, dischiudere). C'è anche da dire che dove Sheeta implora la seconda cosa, in effetti non si capisce neppure bene se una porta ci sia. Sembra piuttosto che, avendo prima visto Muska fare qualcosa di simile, implori alla parete stessa, allo sbarramento in senso astratto e lato, di 'aprirsi'. Oltre alla disambiguazione geometrica sull'originale, ho dunque inteso usare un verbo che trovo più semanticamente adatto all'idea 'astratta': per intenderci: aprendo una porta, un portone, o proprio l'oggetto che si apre, si dischiude un passaggio, un ingesso, ciò che risulta divenire accessibile in senso lato.
Tra l'altro, il fatto che si parli di 'mammina' credo sia un altro upgrade del nuovo copione. In giapponese è 'mama', il modo più infantile per dire 'mamma', tipico dei bimbi piccoli. Non è 'okasan', 'kasan' o nulla di simile. E' evidente come enfatizzi la caratterizzazione infantile di Shalulu, Lui e Anli. ^^Ani-sama ha scritto:Ti ringrazio!
Immagino che non saranno le modifiche più significative, ma vedi, ciò che salta all'orecchio non è necessariamente l'essenziale.
Ho detto prima che non avrei speso parole riguardo al film. Invece no, vorrei almeno sottolineare quello che per me - in questa visione più matura, chissà poi quanto matura - è il personaggio più riuscito dell'intero film: "mammina" Dola. Non so nemmeno cosa dire di preciso a proposito, a me sembra che la sua stessa caratterizzazione (anche soltanto facciale, tipo nella scena del dialogo origliato dall'interfono) parli da sola.