Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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hypnogeco
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da hypnogeco »

Shito ha scritto: Mi chiedo però quanti abbiano notato, e compreso, che quando alla fine Haru si dimostra del tutto disinteressata alla faccenda di Machida si era piuttosto appuntata con lo sguardo su due giovani madri che spingono i loro passeggini.
Notato.. e non compreso :roll:
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Shito
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Shito »

Provo a darti degli spunti...

...pensa al chiaro, chiarissimo messaggio del film.

Tutto gira intorno a Haru, che vediamo subito non riuscire a stare dietro al suo tempo, al tempo delle sue giornate. Si sveglia tardi, tutto di corsa, arriva tardi a scuola e viene umiliata. Le piace un ragazzo ma non si dichiara neppure. Insomma, capiamo che Haru si sente "sfigata", viva abulica e non riesce a "vivere il proprio tempo".

Così si lascia tentare dall'idea del "Paese dei Balocchi" che è "Il Paese dei Gatti" - un posto dove non si fa nulla, dove il tempo è fermo nel vacuo perder tempo dei felini. Natoru ne millanta l'indolente fascino: non si fa altro che mangiare e pisolare. Il sole non ci tramonta mai. Muta dice proprio che è un posto in cui va chi non riesce a vivere il proprio tempo. Per contro, Baron ripete sempre ah Haru: "devi vivere il tuo proprio tempo!".

Questo è il tema classico della favola di "Urashima Tarou": perdere il tempo della propria vita sedotti dalla comodità del sollazzo. In quel caso tutto partiva dall'aver salvato una tartaruga invece di un gatto. E qui, persino il titolo del film riprende un leitmotif delle favole classiche giapponesi, come "Tsuru no Ongaeshi" (La ricompensa della gru).

Tuttavia, benché l'impianto sia quello di una fiaba classica (tentazione->caduta->redenzione), Haru è un elemento realisticamente contemporaneo: una ragazzina tutt'altro che assertiva. Essere trascinati dagli eventi, non tanto perché si dice "sì", ma perché non si dice fermamente "no", è un topos d'oggidì forse universale, ma ancor più marcato nella società giapponese.

Infatti nella sua semplicità Haru è buona e brava da principio. Quello che le manca, e che l'avventura di cui è "vittima degli eventi per titubanza" le donerà, è la sicurezza, la fermezza per prendere in mano le redini della sua vita, ovvero la capacità di vivere attivamente il proprio tempo.

C'è un momento molto chiaro nel film: quando il Re Gatto si propone direttamente a Haru, lei rifiuta con grande veemenza, mostrando una presa di parte netta e per lei inedita. Nota bene che questo è ciò che fa cambiare Muta, che si rivela e scende in campo: "è che a me piacciono, le ragazze che sono decise". Precedentemente, il buon cuore di Haru era stato sempre irriso e spregiato dal cinismo di Muta. E la stessa Haru titubava: "sarà stato un bene aver salvato un gatto?" Invece, di lì in poi Haru trova la conferma del sé, realizzando che proprio quegli atti erano quel "vivere il proprio tempo" di cui parlava Baron. Pensa alla ricinferma del valore delle sue scelte che Haru compie mentre corre sulle scale: in questo film, la maturazione di Haru non è una scoperta, se ci pensi è una riconferma. :-)

In realtà il film è molto esplicito, sono tutte cose dette a chiare lettere, spesso più volte. Ma siccome Haru è una ragazzina di oggi, realistica, invece che ideale e idealizzata come le fanciulline di Miyasan, è forse facile perdersele nel sostrato di commedia.

Alla fine delle sue avventure Haru capisce tutto (ancora: sulle scale della fuga), maturerà, troverà il coraggio di esprimersi (in caduta libera prima, dichiarandosi a Baron poi - a petto in fuori e viso aperto!) - alla fine è maturata, ha imparato ad alzarsi presto, a preparare la colazione, e contro la frivolezza adolescenziale della sua insignificante cotta è attirata dai passeggini che alludono alla maturazione femminile: la maternità.

In ogni caso, questo film ha all'incirca lo stesso messaggio de "La sparizione di Chihiro e Sen", solo rivolto alle adolescenti e non alle bambine - e espresso con diversissimo stile, ridanciano invece che inquietante.
Ultima modifica di Shito il ven feb 12, 2016 3:44 pm, modificato 1 volta in totale.
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hypnogeco
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da hypnogeco »

:prostrare:

..che il film infine vedesse una Haru maturata, quello lo avevo intuito. Con questi tuoi spunti posso dire invece di averlo compreso.

Grazie!
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Sayonara no Natsu
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Uff, che sia per un'influenza, per un viaggio inatteso, per un computer che si fonde, per qualche impegno o per la mia generale lentezza, ad ogni modo finisce sempre che riesco a scrivere ciò che voglio dire solo eoni dopo che il film non è più nei cinema. Ma tanto ormai lo sappiamo che sono uno sciagurato "cosmico", perciò... XD
luca-san ha scritto:Sala con parecchie presenze e pubblico eterogeneo, è stato un trionfo, in tanti anni di ghibli al cinema per la prima volta il pubblico ha applaudito alla fine della proiezione...
Da me eravamo in 8, di cui 3 bambini...

Oh, beh, quantomeno è stato piuttosto *divertente* e *grazioso* (in "tinta" col film ^^) vedere proprio i bambini che si son messi a fare, a fine proiezione, la ruota nello spazio che vi è tra lo schermo e i primi posti... Lol

Per quanto riguarda il film in sé, devo dire che, nonostante tutto, l'ho apprezzato (che Nintendo Fever mi perdoni XD).

Vero, è più semplice degli altri lavori Ghibli, alcuni passaggi mi sono parsi un po' scontati e anche l'animazione stessa non mi ha affascinato come quella delle altre opere, tuttavia devo dire vi sono anche alcune cose che mi sono piaciute. Innanzitutto, la comicità è quasi sempre di una certa qualità, e personalmente ho trovato spassoso più di uno sketch, come ad esempio - anche se di per sé è una cosa un tantinello macabra - quando il re fa defenestrare il lanciatore di seppie prima e poco dopo il nobile che scoppia a ridere a crepapelle, ma trovo che anche il piuttosto frequente citazionismo ("Estetista Snellimento Gambe La rosa di Versailles", oppure il simbolo della Puma - che immagino in questo caso il felino fosse da considerare gatto XD - sulla sacca di mazze da golf del re, e diversi altri omaggi/parodie sparsi) sia simpaticissimo, in aggiunta, personalmente sono dell'idea che la comicità abbia comunque una propria delicatezza, nel senso che non tenta di far sghignazzare lo spettatore, ma più che altro - almeno per quanto riguarda la mia esperienza - cerca di farlo sorridere o ridire comunque con una certa, umh, *grazia*. Il film, inoltre, si poggia principalmente sui suoi personaggi, e dato che questi ultimi, grazie al fatto di essere stati tratteggiati con cura, risultano in buona parte piuttosto riusciti, anche l'umorismo (ma più in generale l'opera in ogni suo aspetto) ne guadagna moltissimo. Ma al di là del loro scopo ridanciano, sono proprio i personaggi ad avere delle caratteristiche che trovo anche effettivamente interessanti.

Certo, Baron è il "tosto" della situazione ed in quanto tale le sue azioni sono limitate a quelle che questo "ruolo" permette, ma i suoi modi cavallereschi non risultano troppo stucchevoli o manierosi, perciò, forse complice anche l'ottima recitazione, risulta essere piuttosto carismatico (e anche piuttosto atipico, chiaramente entro nei limiti di una figura tanto abusata). Inoltre, sebbene sia indubitabilmente il deus ex machina della situazione, a posteriori ho trovato interessante il fatto che il suo ruolo non si limiti ad essere soltanto quello di salvare sempre la situazione più o meno in extremis, poiché, infatti, per tutta la durata del film spinge Haru ad un presa di coscienza, spronandola a vivere attivamente il suo tempo. Insomma, se in genere questo tipo di personaggi si limitano a salvare la protagonista in pericolo (lasciando sottointeso che in questo modo l'una avrà sempre bisogno dell'altro per cavarsela), Baron, al contrario, esorta la protagonista a camminare con le sue proprie gambe.
Niente di sconvolgente, chiaro, ma sono comunque dettagli curiosi che arricchiscono l'opera.

Haru, dal canto suo, è - nella sua normalità - un personaggio piuttosto strano. In una certa ottica, si potrebbe considerare un personaggio poco interessante, poiché nella sua personalità non vi sono aspetti che la fanno realmente risaltare, né in positivo né in negativo, inoltre, a causa della sua iniziale ignavia, rimane in balìa degli eventi per la quasi totalità del film, finendo così inevitabilmente messa un po' in ombra dai suoi compagni, decisamente più risoluti ed esuberanti. Vista questa iniziale indolenza e quindi questa poca influenza reale sulle vicende della storia, è facile arrivare alla conclusione che si tratti di un personaggio banale. D'altro canto, però, proprio questa vacuità di carattere la rende piuttosto interessante, infatti la sua particolarità, che la differenzia dai protagonisti della gran parte degli altri film (quantomeno di quelli di Miyazaki), è PROPRIO quella di non avere particolarità: l'assenza di un elemento che la faccia spiccare, una certa insicurezza ed in generale il fatto di avere dei pregi e difetti in fin dei conti comuni, la rendono realistica, quindi vicina allo stesso spettatore che - coscientemente o meno - finisce inevitabilmente col identificarsi. In quest'ottica, dunque, il personaggio di Haru acquista valore, poiché, anche se non diventa pressoché mai colei che porta volontariamente avanti la storia, diviene tuttavia strumento di riflessione, perché i suoi errori e debolezze sono potenzialmente i nostri, e di conseguenza quel ripetuto "bisogna vivere il proprio tempo" si può considerare indirizzato anche - sopratutto? - a noi.

Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, la vera anima del film è Mucc... emh, Muta. :tongue:
Innanzitutto, di per sé è già un personaggio parecchio esilarante, ma quando bistratta i suoi amici e, sopratutto, quando litiga ferocemente con Toto, è irresistibile (a "nerino del buio" poi, non sono riuscito a trattenere un sorrisetto XD). Sarebbe però un errore, secondo me, relegarlo unicamente al ruolo di semplice spalla comica, dato che pure lui mi è sembrato essere un personaggio piuttosto interessante. Invero, sebbene sia comunque appurato che - come d'altronde viene pure chiaramente detto - anche lui in realtà possieda un animo gentile, è sotto alcuni aspetti decisamente controcorrente all'atmosfera generale del film. Infatti, in un "mondo" pieno di inguaribili altruisti, insopportabili nobili dai modi terribilmente cavallereschi nonché di ingenui e sempliciotti vari (XD), Muta, col suo caustico e rozzo carattere, funge da vero e proprio contraltare. Per dire, se Baron cerca di spronare Haru con incoraggiamenti e consigli bonari, Muta, al contrario, aiuta (poiché reputo che, nonostante tutto, anche la sua influenza abbia avuto una qualche importanza nella maturazione di Haru) - anche se probabilmente non consciamente - la protagonista nella sua crescita pungolandola e schernendola per la sua insicurezza e/o gentilezza. Inoltre, secondo me non è proprio classificabile come un decisamente ben più stereotipato personaggio "tsundere", ovvero un personaggio che semplicemente tiene la propria indole gentile malcelata dietro comportamenti sgorbutici, o simili, poiché il comportamento rozzo e da cafone di Muta è davvero sincero (lol), e quando sul finire della storia ha le prime parole gentili per Haru, non è mica perché ha semplicemente messo da parte il proprio atteggiamento scontroso mostrando il proprio lato affabile, ma è per via proprio di quest'ultima che, infine risoltasi e maturata, ha dimostrato la risolutezza che Muta tanto apprezzava. Insomma, è un personaggio piuttosto interessante che, dietro la facciata di spalla buffa della storia, rivela una forte personalità e diverse peculiarità inusuali.

In sostanza, trovo che questo sia un film genuinamente comico (probabilmente il lavoro più umoristico dello Studio Ghibli), con personaggi ben caratterizzati e con alcune trovate d'impatto. Le sue ingenuità e mancanze non sono sufficenti per farlo etichettare come un'opera mediocre, al contrario, alcuni aspetti della vicenda lo rendono meritevole anche di seria attenzione. In definitiva, è "semplicemente" un bel film. ^^

Per finire, una manciata di osservazioni e dubbi sparsi:

Quando il re gatto e tutti i cortigiani fanno visita ad Haru, le danno una "lista". Il giorno dopo a scuola, la ragazza, osservandola con molta attenzione, inizia a fare un conto con le dita, ma subito dopo viene interrotta dalla sua compagna. Ecco, mi piacerebbe capire cosa stesse effettivamente contando e cosa ci fosse disegnato esattamente su quel foglio (l'immagine dura solo un secondo, perciò io sono riuscito a cogliere chiaramente solo la faccia del re gatto). Penso avesse a che fare con i doni che avrebbe ricevuto per il suo atto coraggioso, ma mi farebbe piacere capire un po' meglio. ^^

Altro dubbio, ma questo è piuttosto scemo XD. Dopo che Nataru invita Haru ad andare nel Paese dei Gatti, quest'ultima sente la voce di Yuki che gli dice di cercare "l'ufficio del gatto". Ecco, come cavolo fa a *sentirla*? D'accordo, questa protagonista sa parlare con i gatti, ma non ha mica la telepatia o qualcosa di simile che le permetta di dialogarci persino a distanza! Certo, possiamo supporre che la gatta fosse nelle vicinanze non vista, ma in quel caso mica la voce avrebbe avuto quella sonorità "eterea". Ma temo che qui il vero problema sono io che cerco spiegazioni razionali in un prodotto con elementi fantastici XD.

Su diverse mini recensioni del film (ad esempio quella di Wikipedia o quella di AnimeClick), viene scritto che, al finire della storia, la mattina Haru si risveglia nel proprio letto lasciando così il dubbio che tutta l'avventura fosse stata solo un sogno. Ma a me non sembra proprio che la vicenda lasci intendere ciò. Da quanto ricordo, vi è prima la scena della "scalinata", poi il loro arrivo sul tetto della scuola, con annessa dichiarazione di Haru, dopodiché la telecamera stacca, mostrando la *madre* nel proprio letto che, una volta andata in cucina, si sorprende di trovare la protagonista già alzata e pronta per uscire (intenta a leggere il giornale come un'adulta, tra l'altro!). Da questa sequenza di immagini, io non vedo proprio l'intenzione di lasciare un dubbio nello spettatore. Inoltre, mi sembra proprio che a questo punto Haru abbia i capelli accorciati (non ne sono sicurissimo, ma credo non abbia più la treccia), cosa che non sarebbe potuta accadere se si fosse trattato solo di un lunghissimo sogno (nel senso: se lei fosse stata sveglia solo fino alla notte in cui arriva il re gatto, non avrebbe avuto materialmente il tempo per sistemarsi i capelli, quindi al risveglio li avrebbe dovuti avere necessariamente uguali alla notte in cui si è coricata), cosa che invece diventa sensata immaginando che nello stesso giorno in cui ritorna nel mondo umano, una volta finito l'orario scolastico, sia andata da un parrucchiere per farsi fare un taglio più maturo (imho, chiaro, però personalmente trovo che nelle ultime scene anche fisicamente sembri molto più adulta rispetto alla Haru delle battute iniziali del film).





P.S.: Ah sì, sebbene non mi sia fatto vedere da parecchio - sono stati tempi un po' turbolenti -, sono ancora vivo. XD
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Shito
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Shito »

Dio mio che depressione.

Quella si sveglia alla fine del film è LA MADRE di Haru.

Haru è già sotto e ha già fatto colazione.

Il bello (tra le altre cose) è che alla fine Haru e la madre sono (erano) uguali: due pigrotte con a sveglia a forma di animale. Nello loro stanze speculari (Haru ha il letto a destra, la madre a sinistra) Haru ha la sveglia a forma di mucca, la mamma a forma di porcellino. Anche la madre è lenta a rispondere come la figlia: quando Haru le chiede se i gatti parlino, la madre è assente, risponde vaga, e poi realizza 'a scoppio ritardato' la domanda della figlia.Anche se la madre, adulta, si *sforza* per vivere, lavorare, etc, in realtà sono proprio uguali. :-)

Ma davvero, COME SI FA a pensare che quella che si sveglia alla fine sia Haru? Haru è al piano di sotto, ha preparato la colazione e legge il giornale! Le sveglie sono diverse. Le stanze sono speculari. Accanto alla sveglia della madre ci sono i suoi occhiali. In più, lei si alza e SI VEDE che è la madre. Alla fine del film il risveglio di Haru NON SI VEDE PROPRIO. La regia segue la madre che se la trova 'vestita e pronta per uscire' a tavola.

Ma con che attenzione la gente guarda i film?

E poi criticano gli adattamenti. Ma se non si rendono conto neppure di quello che hanno dinanzi agli occhi!

Boh.

Forse, semplicemente, le persone superficiali sublimano la lontana eco della loro pochezza sfogandosi su un capro espiatorio.

Probabilmente.

Ah:

Immagine

Haru conta, da destra a sinistra, i doni che ha già ricevuto. Conta 'due, tre, quattro' (alla giapponese, chiudendo le dita della mano, non aprendole) e non le torna che c'è un quinto disegno, quindi una quinta ricompensa che ancora le tocca.

Infatti, da destra a sinistra:

- Il bastone da lacrosse sacrificato per salvare Lune (recapitato in centinaia di copie a casa di Hiromi, la proprietaria)
- L'erba stuzzica-gatti (fatta crescere nel giardino di casa sua)
- L'erba gatta (di cui lei ha addosso l'essenza)
- I topi (recapitati nel suo armadietto a scuola)
- Un gatto con una corona, che indica il matrimonio col principe. Haru si sofferma su questa immagine che 'ancora non le torna'.
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Haku91 »

Su Amazon la cover del BD è diversa da quella su Terminal Video (e quindi dalla locandina). Quale useranno?
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da genbu »

Mah.....di solito usano la stessa immagine della locandina italiana.
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Shito ha scritto: Ah:

Immagine

Haru conta, da destra a sinistra, i doni che ha già ricevuto. Conta 'due, tre, quattro' (alla giapponese, chiudendo le dita della mano, non aprendole) e non le torna che c'è un quinto disegno, quindi una quinta ricompensa che ancora le tocca.

Infatti, da destra a sinistra:

- Il bastone da lacrosse sacrificato per salvare Lune (recapitato in centinaia di copie a casa di Hiromi, la proprietaria)
- L'erba stuzzica-gatti (fatta crescere nel giardino di casa sua)
- L'erba gatta (di cui lei ha addosso l'essenza)
- I topi (recapitati nel suo armadietto a scuola)
- Un gatto con una corona, che indica il matrimonio col principe. Haru si sofferma su questa immagine che 'ancora non le torna'.

Alla fine avevo intuito più o meno il significato di quella scena, ma così finalmente è tutto davvero chiaro. ^^

"Quasi" tutto in realtà, perché ora però mi viene da domandarmi perché il disegno del principe l'abbiano colorato con una tonalità marrone, quando invece il pelo del gatto era decisamente sul blu. Personalmente scarterei pure l'idea che fosse una "lista standard (e quindi sempre uguale)", data la presenza del disegno del bastone da lacrosse che dubito fortemente venga utilizzato frequentemente per salvare dei gatti reali. ^^

Ma, a parte le mie stupidate, grazie davvero. :D
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Shito »

Perché quelli non sono 'disegni'. Sono geroglifici, pittogrammi. Come quelli egizi. E' l'ideale lingua dei gatti. Non è che ci sia un ritratto di Lune, c'è il glifo di "principe", no?
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Ha senso, sì. ^^ Grazie di nuovo, quindi. :)
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Jo3y »

Rispondo solo ora perchè questo purtroppo l'ho perso al cinema e recuperato solo oggi con il br.

Partendo dall'ultima cosa che ho letto del disegno sulla lista, secondo me quella rappresentata è lei trasfigurata in gatto, non Lune.. anche perchè così torna anche il colore del pelo.

Mi è piaciuto molto. Sarebbe da sciocchi e miopi dire che non è sicuramente al livello degli altri lavori dello Studio, ma non l'ho trovato minimamente pessimo come mi era sempre stato dipinto. I protagonisti li ho trovati irresistibili tutti quanti (dal bizzoso Re Gatto con corte annessa, al terzetto - più il corvo), le animazioni molto buone e la regia dinamica ed interessante con alcuni colpi d'occhio davvero notevoli (il ballo con Baron, la discesa sulla scala di corvi). Mi ha intrattenuto, e a me piacciono le storie fantastiche per cui per me è promosso, anche se le somiglianze con il film di Chihiro in effetti sono tante.

Ottimo doppiaggio come al solito e vedendolo prima mi sono trovato a pensare che un altro dei motivi per cui apprezzo il lavoro di Shito è che, sicuramente, se questo film fosse finito nelle mani dei soliti noti, avremmo avuto al 98% le stesse voci banali che si usano ormai a priori per qualsiasi film d'animazione (Franco Mannella su Muta, Nanni Baldini sul corvo, Gemma Donati o Letizia Ciampa su Haru, Stefano Crescentini su Baron, e via dicendo); sia chiaro che io non ho nulla contro questi professionisti straordinari, ma solo con i film Ghibli ho potuto ascoltare dei doppiaggi variegati e con un lavoro così certosino fatto sulla distribuzione delle voci italiane. Ah, e grazie ad Andrea Lavagnino: mi ha regalato un Baron indimenticabile.
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Shito »

Jo3y ha scritto: Partendo dall'ultima cosa che ho letto del disegno sulla lista, secondo me quella rappresentata è lei trasfigurata in gatto, non Lune.. anche perchè così torna anche il colore del pelo.
Non ha senso.

Perché quelli sono i doni di ringraziamento che i gatti le fanno, e il dono non è il trasformarla in una gatta (effetto collaterale del suo ingresso nel mondo dei gatti), ma il matrimonio col principe. E del resto Natoru glielo dice esplicitamente quando le dice che, oltre alle cose già consegnate, "c'è ancora dell'altro": non dice "la faremo diventare una gatta", ma "il sommo Re Gatto ha deciso di concederle di sposare il suo erede".

Anche io trovo che la regia di questo film, fatta da un "animatore" (cfr. il The Making of") sia molto buona e gradevole. In più, adatta per un film semplicemente schietto. Alla fine questo film ha più contenuto che pretese, cosa che è sempre un buon bilancio. Personalmente trovo la scena finale della camminata sui corvi, benché del tutto insensata, una trovata grafica davvero magnifica. ^^

Sul doppiaggio: sono lieto che ti sia piaciuto.

Benché i ruoli del film fossero, come giustamente tu stesso rilevi, quanto più 'convenzionali' -specie se paragonati ad altra produzione Ghibli- le caratterizzazioni originali erano chiare, nette. Haru una ragazzina reale, intelligente e sincera, ma con i suoi tempi, a volte distratta, un po' lenta nell'agganciare le cose. Muta cinico e disilluso, proprio un gattone di strada, uno che conosce la vita perché "ha girato". Baron un milordino, davvero, con un tocco di nobiltà d'altri tempi.

Con lo staff Ghibli abbiamo discusso tanto delle voci. Se i ruoli erano convenzionali, era importante rispettare la caratterizzazione vocale originale per non banalizzarli appiattendoli su quella convenzionalità. Siamo stati fortunati a trovare il talento e la freschezza di Margherita, ed è stato difficile trovare il nostro Baron: tante, TANTE voci sono state vagliare e considerate prima di approdare al nostro Andrea, che ci/mi ha a dir poco salvati. Ha risolto brillantemente un personaggio dandogli tutto quello che si necessitava, senza sbavature. Applaudo davvero la sua bravura. Con Muta siamo stati indecisi fino all'ultimo tra due interpreti, e credo che la scelta finale sia stata la migliore. Anche lì, il rischio era di far debordare la simpatia delle scene buffe, dimenticando che Muta "è un delinquente per davvero". ^^

Anche la coppia Lune-Yuki mi ha proprio soddisfatto. Il Re Gatto, beh, quando un doppiatore di lunghissima esperienza come Bruno Alessandro si presta così disponibilmente a un personaggio anche così sopra le righe - ma con la mia pretesa di voler seguire precisamente l'originale - non si può far altro che togliersi il cappello. Con stima, ammirazione e gioia.
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Re: Neko no Ongaeshi - deliziosamente in italiano

Messaggio da Jo3y »

Bruno Alessandro è uno dei miei interpreti preferiti: proprio bravo :prostrare: