Ok, lo ammetto, faccio come Miyazaki: quando non ce la faccio a continuare con un lavoro, 'stacco' dedicandomi a un altro lavoro.
Chiaramente (?) il lavoro principale di questi tempi è portare avanti il copione dei "I cinguettanti vicini Yamada" [titolo italiano ufficiale non ancora deciso], però nel frattempo ci stiamo portando avanti con la composizione dei sottotitoli per l'home-video de 'La ricompensa del gatto'.
In fondo sono le cinque di mattina... ^^
Quindi oggi ho anche risentito questo film, l'ho risentito in italiano per la prima volta da quando la lavorazione era conclusa.
I due commenti sono: il film è delizioso, il doppiaggio italiano mi sembra tra i migliori che mi siano riusciti.
Siccome il film ha anche una spiccata componete comica, il secondo aspetto rinforza il primo.
Parlando di 'commedia', questo film è sicuramente il film Ghibli più 'commedia' di tutti. 'Si sente il mare' è una commedia sentimentale scolastica, ma alla fine è parecchio serio. 'Drizzando le orecchie' è un piccolo romanzo di formazione con note di fantasia. Sicuramente "La ricompensa del gatto", che pure è un romanzetto di formazione (nella mia visione: è come "La sparizione di Chihiro e Sen" fatto non per bambine ma per adolescenti, dove il tratto inquieto è scambiato con la risata), è senz'altro il film Ghibli in cui si ride di più.
E ora io devo davvero fare l'apologia di tutti gli interpreti di questo film.
Partiamo da HARU, che è per noi la giovane Margherita De Risi. Se dovessi definirla con due aggettivi userei "intelligente" e "brillante". Anche molto talentuosa. Margherita, che è figlia d'arte (sua made è Osono la panettier... ehm, Giogiò Rapattoni), ha interpretato alla perfezione la protagonista di questo film. Come scrivevo, il perno di questo film è Haru, perché Miyazaki decise di metterlo in produzione proprio perché si era convinto che il personaggio di Haru fosse stato creato in una maniera vera e credibile. Senza scadere nella macchietta, Haru è un'adorabile sempliciotta. Non è sveglia, in tutti i senti. Ma si sveglierà. Ancora una volta, colorare una simile caratterizzazione significa destreggiarsi tra i rischi della banalità di caratterizzazione, del cliché. Grazie alla freschezza recitativa di Margherita, unita alla sua capacità e al suo vivo intelletto (e grandissimo orecchio!), credo si sia perfettamente riusciti a raggiungere lo scopo.
Poi, BARON. Strano personaggio. Per trovare una voce adatta abbiamo fatto dei provini. E poi abbiamo valutato altrettante altre voci. E poi ancora altrettante altre. Da Roma a Tokyo eravamo un po' sfiancati, quanto è giusto a salvare la giornata lui, Andrea Lavagnino. Potrei dirvi che il merito della sua 'trovata' è nell'Uomo in Nero de "The Princess Bride" - grazie Cary Elwes. In ogni caso, nella totale disperazione di non trovare una voce adatta, Andrea è stato davvero il balzo da Zero a Dieci. Tipo da "speriamo nella sufficienza" ad "abbiamo la perfezione". La voce di Andrea, il suo modo di recitare, forgiato in tanti anni di esperienza teatrale, il suo modo di essere distinto, signorile, ma mai manieroso, sempre spontaneo... sono semplicemente Baron. Grazie, Andrea! Lavorare con lui è stato fantastico.
Quindi, MUTA. Potrei dire che è il mio personaggio preferito del film. Mi fa ridere da matti. Per delle piccole cose. Dei delicati equilibri. Volevo preservare quegli equilibri, e grazie a Massimo Bitossi ci sono riuscito. A un livello che, sinceramente, non speravo. Posso solo dire: WOW.
Poi, TOTO. E' un personaggio che ha meno spazio degli altri, non è stato provinato. Ma era importante che si incastrasse tra le voci di Baron e Muta per fare il terzetto. Grazie a Enrico Pallini sono riuscito a ricostruire quel bilanciamento - di personalità vocali e quindi caratterizzazioni dei personaggi. Si nota soprattutto sul finale del film.
Infine, il RE GATTO. Beh, BRUNO ALESSANDRO era perfetto per questo ruolo. La sua voce unica, la sua esperienza, ma anche la sua personalità. Un po' seria e altezzosa, con una componente giocosa e buffa. Per me la voce di Bruno a qualcosa di magico, e sono infinitamente felice, infinitamente grato che abbia accettato questo ruolo, e si sia ancora una volta sottoposto all'ordalia di seguire la mia minuziosa mania (significa: insistenza molesta anche sulle cose più insignificanti - apparentemente) nel recitare questo ruolo.
E quindi... infine un cavolo!
Il resto del cast è stato altrettanto azzeccato.
La coppia Natori-Natoru, ovvero Sergio Lucchetti (il gatto primo consigliere / cancelliere / cerimoniere) e Ilaria Stagni (la gatta servitrice di corte un po' faccendiera), beh, sono da sentirsi. Anzi, sono da sentirsimiao. Veramente due interpreti straordinari (adoro entrambi) che hanno proprio colpito al centro del bersaglio.
La coppia Yuki-Lune è un'altra cosa riuscitissima. A parte che Eva Padon è, come dicevamo, la "nostra" Maeda Aki - la sua voce è perfetta per Yuki e lei si è impegnata come suo solito, ovvero moltissimo. Con Luca Ferrante invece non avevo mai lavorato, ma la sua voce mi aveva colputo per un senso di mascolinità seria, nobile ma in qualche modo 'leggera'. Io dico che Luca ricorda un giovane Francesco Bulkaen, il cui timbro vocale unico e inconfondibile è ben noto per le qualità che dicevo. Anche il principe Lune è venuto proprio preciso, grazie a Luca!
Ludovica Bebi è stata davvero un'ottima Hiromi, con una vocalità perfettamente bilanciata a fianco di quella di Haru/Margherita. E poi i due cameo del professore di letteratura, ovvero Antonio Palumbo, e della fantastica Emanuela Ionica per Chika - di cui vi ho già detto.
Alla fine dei conti sono semplicemente proprio tanto contento di questo doppiaggio. Non era il più difficile dei film, ma non sempre sento di aver centrato così bene la distribuzione vocale e la resa dei personaggi. Spero davvero che chi andrà a vederlo al cinema se ne accorgerà!
Beh, ormai quanto manca? Poco più di due settimane, forse... attenderò i vostri commenti!