Re: Hōhokekyo Tonari no Yamada-kun - calorosamente in italiano
Inviato: lun gen 18, 2016 2:41 pm
Tesoro farò
pensier non attrofizzi
ma focalizzi!
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Bene l'impegnoTwistor ha scritto:Tesoro farò
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Con un titolo decente grazie al cielo...starship324 ha scritto:eccolo qua ! 6 aprile 2016 ...
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Mah, io penso che una cosa del genere in realtà non serva proprio a nessuno.Haku91 ha scritto:Con un titolo decente grazie al cielo...starship324 ha scritto:eccolo qua ! 6 aprile 2016 ...
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Haku91 ha scritto:Con un titolo decente grazie al cielo...starship324 ha scritto:eccolo qua ! 6 aprile 2016 ...
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Vedi, il fatto è che non c'è alcun cambiamento. Il titolo originale è Hōhokekyo tonari no Yamada-kun, quello italiano è I miei vicini Yamada, punto. Il resto sono pippe mentali, per cui vale lo stesso ragionamento che avevo fatto nell'altro topic. A cui aggiungo che magari a Takahata piaceva come suonava il titolo in giapponese quando invece la sua traduzione letterale in italiano è francamente ridicola. E infatti nessun titolo estero è una traduzione di quello giapponese, quanto piuttosto di quello inglese (come il nostro). Per quanto mi riguarda i titoli italiani possono anche essere inventati di sana pianta, basta che siano sensati e abbiano attinenza con il film, cosa che purtroppo non sempre succede.Sayonara no Nastu ha scritto:Andiamo, mi porti in Italia un'opera con uno stile grafico particolarissimo, con contenuti decisamente non convenzionali, accettando di farla adattare in maniera "inusuale" dove la fedeltà è il principio assoluto, e poi alla fine mi cambi il titolo per tentare di vendere una manciata di copie in più? Dai, non ha senso. Se si ha paura del flop (ed il rischio c'è), non è cambiando il titolo che si risolve qualcosa. ^^
Uff, siamo sempre lì. Se parliamo di queste cose, dovremo necessariamente arrivare a parlare anche di teoria della traduzione. Un'opera tradotta, è un qualcosa di a sé stante? Un qualcosa che ha comunque dei legami con la sua "generatrice", ma con cui non ha nessun vincolo perché, appunto, sono due cose diverse? Se sì, allora hai ragione, credo. Se invece reputiamo che una traduzione è e sarà per sempre intrecciata indissolubilmente con l'opera da cui proviene, allora no, hai torto. Il titolo originario è "I cinguettanti vicini Yamada", il titolo derivato è "I miei vicini Yamada", un cambiamento, come tutti possiamo chiaramente vedere, in effetti c'è. Ma, ripeto, siamo sempre lì. Che ciò sia giusto o meno, dipende tutto dalla concezione che ognuno ha della traduzione.Haku91 ha scritto: Vedi, il fatto è che non c'è alcun cambiamento. Il titolo originale è Hōhokekyo tonari no Yamada-kun, quello italiano è I miei vicini Yamada, punto.
Chissà, forse hai ragione o forse no, però in generale penso non sia tanto corretto sorvolare sulla scelta comunque reale di un autore liquidando il tutto supponendo che fosse stata semplicemente una scelta di gusto. Talvolta può essere davvero così, ma altre volte anche un piccolo dettaglio potrebbe avere un qualche significato per il suo autore. In sostanza, se si accetta una certa visione della traduzione, può avere senso che si cambi il titolo di un'opera o altro, ma prendersi in giro dicendo che in fin dei conti anche per il suo autore una scelta valeva l'altra, direi proprio di no.A cui aggiungo che magari a Takahata piaceva come suonava il titolo in giapponese [...].
Mmm, ma il titolo inglese è quello internazionale? Cioè è come per Mimi wo Sumaseba che mi sembra abbia come titolo internazionale "Whisper of the heart"? Se così fosse, sarebbe un minimo già più sensato (e quantomeno stavolta ci siamo evitati storpiature tipo "I sospiri - brrrrrrrrrr - del mio - brrrrrrrr - cuore").E infatti nessun titolo estero è una traduzione di quello giapponese, quanto piuttosto di quello inglese (come il nostro).
Ciò che tu dici ha un senso, perciò accetto la tua visione (d'altronde, non ho le conoscenze sufficenti per dimostrarne l'assoluta erroneità), tuttavia, nonostante tutto continuo a non condividerla, poiché le perdite ed i rischi sono troppo grandi, secondo me, in proporzione ai possibili benefici che si potrebbero avere.Per quanto mi riguarda i titoli italiani possono anche essere inventati di sana pianta, basta che siano sensati e abbiano attinenza con il film, cosa che purtroppo non sempre succede.