Tasuku, Garion-Oh (Torakkii...
)
Vi ringrazio moltissimo
Anche io, non appena riesco, sosterrò questa iniziativa sperando che l'eventuale successo della stessa possa consentire, magari, di recuperare in futuro e quindi pubblicare gli altri rimanenti, siano questi arrivati qui da noi (purtroppo molto mal-trattati...) che del tutto inediti.
Di recente sono venuti fuori anche i doppiaggi italiani creduti smarriti ormai per sempre ("altrove" hanno recuperato quello del montaggio dei due film vintage giapponesi dei Cyborg 009 giunti in Italia sotto l'unico titolo di "Cyborg 009 - Joe Tempesta". Il progetto però resta al momento sospeso per problemi vari) e per quanto queste operazioni possano risultare interessanti ed importanti personalmente ritengo sia comunque necessario prestare altrettanta attenzione e cura almeno, ove non sia possibile per vari motivi produrre un (ri)doppiaggio consono, in un lavoro sapiente e fedele di sottotitolazione che consenta coerentemente e finalmente una corretta ed esauriente fruizione del prodotto originale soprattutto nei confronti di coloro che si approcciano e scoprono "per la primissima volta" una realtà produttiva così prestigiosa e di peso nei suoi stessi significati e quindi contributi al settore.
Tanto di guadagnato poi se in questi libretti esplicativi venisse concesso un ulteriore discreto spazio che descrivesse e spiegasse anche quale l'impatto, le traversie nonché caratteristiche del titolo prescelto per una maggiore comprensione della fenomenologia che, ai tempi, ne aveva magari accompagnato e sottolineato tutto il processo creativo fino all'uscita nelle sale
E visto che Dynit ha avuto accesso e successo con i "ritrovamenti archeologici" presso le Teche Rai confesso che mi piacerebbe moltissimo vedere un giorno finalmente pubblicato (per quanto purtroppo sia ormai stato appurato quanta e quale la sua censura [un taglio di quasi 21 minuti] per riadattarlo ai fini della trasmissione televisiva italiana oltre che travisato con solito doppiaggio farlocco che storpia da subito e come prima cosa i nomi dei due protagonisti...) un titolo particolare che proprio negli ultimi anni, nella sua stessa Madre Patria, è stato miracolosamente e finalmente riportato in auge (è attanagliato da svariate problematiche legate ai diritti d'autore nonché tutelato e conservato come tesoro culturale nazionale) suscitando sempre più interesse tra il pubblico (viene proiettato, esclusivamente a Tokyo, ciclicamente ogni 3 anni in occasione di eventi/anniversari culturali speciali) che ha quindi oggi l'opportunità di conoscere una produzione veramente ben curata sotto ogni aspetto e che, sempre documentandosi partendo proprio dalle cronache dell'epoca, ebbe in qualche modo a che fare, guarda il caso, proprio con Hols della Toei viste alcune caratteristiche e similitudini che accomunavano le due distinte produzioni, a partire dalla concomitanza della proiezione nelle sale cinematografiche così come dal grande flop al botteghino ed in particolare (per quanto i rispettivi epiloghi risultassero poi diversi) dalla complessità degli intenti e gesta delle due "combattute e drammatiche protagoniste"
Il titolo in questione è: 九尾の狐と飛丸 (Kyuubi no Kitsune to Tobimaru//Tobimaru e la Volpe a Nove Code – Giappone, 1968, 81 minuti, a colori - Produzione NIHON-DOUGA- Nakajima Gentarou, dal romanzo di Okamoto Kidou basato sul mito di Tamamo-no-Mae - Regia di Yagi Shinichi – Sceneggiatura di Yoshioka Michio – Composizione di Suzuki Hideo e Masumura Yasuzou – Musiche di Ikeno Sei – Disegni di Sugiyama Taku) trasmesso in Italia nel lontano 9 febbraio 1972, alle 17:45 su Rai 2 ed ancora in “bianco e nero”, all'interno del contenitore “La TV dei Ragazzi” (le censure apportate sembra siano state poi analizzate e commentate in altra trasmissione e fascia oraria) con il titolo di “La Volpe a Nove Code”
Probabilmente pretendo troppo però, pur di vederlo, credo di riuscire a far prima pagandomi un biglietto aereo per Tokyo in previsione della prossima proiezione, a questo punto prevista nel 2019 se non in occasione di Tokyo 2020, piuttosto che continuare ad attendere e sperare nei risultati di un volenteroso publisher italiano...
Ancora mille grazie