The Cat Return
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Beh, qui riemerge la mia Hakuagine (ormai... ), ma credi veramente che la pubblicità possa far vendere Miya anche qui? Lo dicevo tempo fa, è questione di 'fama', della tradizione, del nome che Disney ha e che spinge le persone a comprare sulla fiducia tutto quello che esce con quel marchio, non certo della semplice pubblicità...
E' questione di cultura, di attenzione verso altre tradizioni, tutte cose che hanno bisogno di tempo per potersi affermare, non certo di una campagna tv di 2 settimane... Ma è così per tutto: i film di fantascienza, gli horror, tutte cose che in originale orientale nessuno degna di uno sguardo, e che sbancano puntualmente in versione USA... Insomma, ci vorrebbe una rivoluzione, non uno spot...
E' questione di cultura, di attenzione verso altre tradizioni, tutte cose che hanno bisogno di tempo per potersi affermare, non certo di una campagna tv di 2 settimane... Ma è così per tutto: i film di fantascienza, gli horror, tutte cose che in originale orientale nessuno degna di uno sguardo, e che sbancano puntualmente in versione USA... Insomma, ci vorrebbe una rivoluzione, non uno spot...
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
- rosadimaggio
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Ebbene, sì, sono fermamente convinta che un pò di pubblicità gioverebbe senz'altro alla causa ghibliana.
Tanto per cominciare, la Disney è in piedi dagli anni '20, quindi ormai è praticamente un'istituzione, mentre lo SG ha visto la luce "appena appena qualche anno dopo"!!! In secondo luogo, come diavolo dovrebbe fare il pubblico a conoscere un prodotto se non viene adeguatamente presentato? Pensaci un attimo, il passaggio è semplice: vedo-desidero-acquisto. Non si desidera genericamente, si desidera ciò che si vede, che ci piace e magari ci incuriosisce. E, allora, si compra. C'è persino gente che si guadagna da vivere studiando, appunto, come presentare il prodotto x nel modo migliore al fine di invogliare la gente a comprarlo: come credi che la Coca Cola o la Barbie siano diventate così famose? E questo tanto per citare un'esempio che viene ampiamente presentato a qualunque studentello di Economia e Commercio che si occupi di marketing! Quindi, caro Pippov, ti rispondo che sono stramaledettamente convinta che se qualche produzione ghibliana venisse passata su MTV, ad esempio, le file dei fan dello Studio Ghibli aumenterebbero notevolmente... l
Tanto per cominciare, la Disney è in piedi dagli anni '20, quindi ormai è praticamente un'istituzione, mentre lo SG ha visto la luce "appena appena qualche anno dopo"!!! In secondo luogo, come diavolo dovrebbe fare il pubblico a conoscere un prodotto se non viene adeguatamente presentato? Pensaci un attimo, il passaggio è semplice: vedo-desidero-acquisto. Non si desidera genericamente, si desidera ciò che si vede, che ci piace e magari ci incuriosisce. E, allora, si compra. C'è persino gente che si guadagna da vivere studiando, appunto, come presentare il prodotto x nel modo migliore al fine di invogliare la gente a comprarlo: come credi che la Coca Cola o la Barbie siano diventate così famose? E questo tanto per citare un'esempio che viene ampiamente presentato a qualunque studentello di Economia e Commercio che si occupi di marketing! Quindi, caro Pippov, ti rispondo che sono stramaledettamente convinta che se qualche produzione ghibliana venisse passata su MTV, ad esempio, le file dei fan dello Studio Ghibli aumenterebbero notevolmente... l
Scusa se mi intrometto.pippov ha scritto:Beh, qui riemerge la mia Hakuagine (ormai... ), ma credi veramente che la pubblicità possa far vendere Miya anche qui? Lo dicevo tempo fa, è questione di 'fama', della tradizione, del nome che Disney ha e che spinge le persone a comprare sulla fiducia tutto quello che esce con quel marchio, non certo della semplice pubblicità...
E' questione di cultura, di attenzione verso altre tradizioni, tutte cose che hanno bisogno di tempo per potersi affermare, non certo di una campagna tv di 2 settimane... Ma è così per tutto: i film di fantascienza, gli horror, tutte cose che in originale orientale nessuno degna di uno sguardo, e che sbancano puntualmente in versione USA... Insomma, ci vorrebbe una rivoluzione, non uno spot...
Non credo che il problema sia culturale.
Per inciso, molte delle connotazioni negative attribuite al costume giapponese sono svanite grazie al semplice ricambio generazionale: adesso che noi della generazione cresciuta a "pane e Go Nagai" ci avviamo verso gli "anta", certi pregiudizi semplicemente muoiono per mancanza di pabulum.
A mio avviso, anche se la mia esperienza nell'editoria e' molto settoriale e piuttosto datata, si tratta di una mera questione di investimenti in promozione.
Se fosse possibile trasmettere Totoro in prima serata su RAI1 avremmo una rivoluzione...
Disney e' uscita dalla crisi degli anni '80 con La Sirenetta, evidentemente il marchio da solo non era sufficiente... E Steamboat Willie e' del '28
Ciao
OB
- rosadimaggio
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Far conoscere a tutti un autore è cosa senz'altro buona. Soprattutto se si tratta di qualcuno come Miyazaki. Però attenzione anche a COME lo si fa conoscere. Perché se il meccanismo è fare adattamenti che stravolgono (Mononoke) o titoli atroci (Spirited Away) allora è meglio evitare del tutto.
Haast en spoed is zelden goed.
Se non sbaglio, ho visto in giro sul forum un allonimo familiare: direi che e' questione di supervisione artistica...Ani-sama ha scritto:Far conoscere a tutti un autore è cosa senz'altro buona. Soprattutto se si tratta di qualcuno come Miyazaki. Però attenzione anche a COME lo si fa conoscere. Perché se il meccanismo è fare adattamenti che stravolgono (Mononoke) o titoli atroci (Spirited Away) allora è meglio evitare del tutto.
Vorrei solo far notare un piccolissimo dettaglio: il prodotto non esisite. Non c'è pubblicità perché non c'è nulla da vendere, già nelle intenzioni di chi ne dovrebbe trarre profitto. Al momento del "ciclo doloroso" vedo-desidero-acquisto possiamo solo dedicarci al desidero . Mettiamoci l'anima in pace oppure "facciamo qualcosa". Il punto è che la pubblicità, ora come ora, è l'ultimo dei problemi.rosadimaggio ha scritto:In secondo luogo, come diavolo dovrebbe fare il pubblico a conoscere un prodotto se non viene adeguatamente presentato? Pensaci un attimo, il passaggio è semplice: vedo-desidero-acquisto. Non si desidera genericamente, si desidera ciò che si vede, che ci piace e magari ci incuriosisce.
Una vecchia e poco elegante strategia degli editori squattrinati consiste nell'annunciare ai distributori un prodotto inesistente, valutare i preordini e decidere in base ad essi se esiste un ritorno accettabile per l'operazione.Soulchild ha scritto: Vorrei solo far notare un piccolissimo dettaglio: il prodotto non esisite. Non c'è pubblicità perché non c'è nulla da vendere, già nelle intenzioni di chi ne dovrebbe trarre profitto. Al momento del "ciclo doloroso" vedo-desidero-acquisto possiamo solo dedicarci al desidero . Mettiamoci l'anima in pace oppure "facciamo qualcosa". Il punto è che la pubblicità, ora come ora, è l'ultimo dei problemi.
Diciamo che si risparmia non poco, rispetto ad un'indagine tradizionale.
L'unico costo e' in termini di immagine (leggasi: dopo un po' ti sputtani).
Possibile che BV sia ricorsa ad un simile espediente?
Proprio di pubblicita' stiamo parlando: praticamente ogni rivenditore della penisola ha ricevuto l'annuncio ed ha girato l'offerta ai clienti...
- rosadimaggio
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Caro Ani-sama, sono perfettamente d'accordo con te!
Un'opera non si taglia nè si modifica e, qualora sia necessaria la traduzione, occorre che il traduttore, tanto per citare Melchiorre Cesarotti, ormai scomparso da qualche centinaio d'anni, non solo conosca la lingua ma si identifichi nel personaggio e, di conseguenza, nel contesto socio-culturale della storia.
Quando ho parlato di pubblicità io non intendevo quegli strafalcioni che propina Mediaset, vedi "Lady Oscar" o "Nadia, il mistero della pietra azzurra", tanto per capirci, ma semplicemente la messa in onda di alcuni lungometraggi "così come sono stati girati", senza tagli nè censure in modo tale che un bambino, passando davanti ad un negozio, tormenti la mamma perchè gli compri anche un pupazzo di Totoro e non solamente il quaderno de "gli Incredibili". Pubblicità vuol dire "rendere pubblico" e, quindi, in senso estensivo, "far conoscere" non "modificare" altrimenti non è più pubblicità ma riprovevole cannibalismo! Poi, non c'è da stupirsi che gli autori protestino...
Un'opera non si taglia nè si modifica e, qualora sia necessaria la traduzione, occorre che il traduttore, tanto per citare Melchiorre Cesarotti, ormai scomparso da qualche centinaio d'anni, non solo conosca la lingua ma si identifichi nel personaggio e, di conseguenza, nel contesto socio-culturale della storia.
Quando ho parlato di pubblicità io non intendevo quegli strafalcioni che propina Mediaset, vedi "Lady Oscar" o "Nadia, il mistero della pietra azzurra", tanto per capirci, ma semplicemente la messa in onda di alcuni lungometraggi "così come sono stati girati", senza tagli nè censure in modo tale che un bambino, passando davanti ad un negozio, tormenti la mamma perchè gli compri anche un pupazzo di Totoro e non solamente il quaderno de "gli Incredibili". Pubblicità vuol dire "rendere pubblico" e, quindi, in senso estensivo, "far conoscere" non "modificare" altrimenti non è più pubblicità ma riprovevole cannibalismo! Poi, non c'è da stupirsi che gli autori protestino...
Questo punto di vista è oltremodo interessante, e meriterebbe qualche riflessione più approfondita...OrsoBruno ha scritto: Una vecchia e poco elegante strategia degli editori squattrinati consiste nell'annunciare ai distributori un prodotto inesistente, valutare i preordini e decidere in base ad essi se esiste un ritorno accettabile per l'operazione.
Diciamo che si risparmia non poco, rispetto ad un'indagine tradizionale.
L'unico costo e' in termini di immagine (leggasi: dopo un po' ti sputtani).
Possibile che BV sia ricorsa ad un simile espediente?.
[A proposito, Orso Bruno, benvenuto anche a te!]
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Mi citi Cesarotti! Fu un grande linguista. Disse che una lingua deve svilupparsi secondo natura e che la lingua è un elemento della società. Era contro qualsivoglia forzatura, fosse essa per conservare radicalmente o radicalmente innovare. Un antesignano di idee attuali. Come anche Cesare Beccaria. Ma questa è un'altra storia.rosadimaggio ha scritto: tanto per citare Melchiorre Cesarotti
Scusate il FD (Fuori Discussione [è vero o no che ci vuole moderazione anche nell'innovare? Per questo preferisco evitare inglesismi fini a sé stessi quando ci sono parole italiane a sostuirli )
Haast en spoed is zelden goed.
Soulchild ha scritto:
A questo punto,aspettando i titoli Ghibli, l'unica cosa da fare è buttarsi su altri prodotti d'animazione nippo, alcuni dei quali molto validi: due titoli in immente ed annunciata uscita (by Columbia Tristar)? Ma naturalmente Tokyo Godfather di Satoshi Kon e Steamboy di Katsuhiro Otomo....non sono consolazioni da poco...Vorrei solo far notare un piccolissimo dettaglio: il prodotto non esisite.
Chi controlla il rimbalzo controlla la partita...
Rosa e Orso, io continuo a pensare che sia una questione di fama, di conoscenza diffusa, di fiducia incondizionata, non di pubblicità: se devi presentare un concorrente della Coca Cola vuoi che basti la pubblicità? Quante pseudoBarbie sono state dimenticate? Qual'è ancora oggi LA Cola, e qual'è LA Barbie? Sempre quelle...
Ci vogliono 10 anni di spot per convincere qualcuno ad abbandonare qualcosa che conosce da 50 anni per 'altro'... E chi si prenderebbe l'impegno di questa rivoluzione, per vendere, oltretutto, 10 (e sottolineo 10!) film?
(A proposito, secondo te, delle serie passate su MTV, la gente ha apprezzato di più Eva e CowBoyBebop o Inuyasha e Sayuki? Pensa a questo e capirai che effetto potrebbe avere un passaggio di Monooke su MTV...)
Orso, la rivoluzione culturale non c'è stata, o meglio, è ferma lì... Il cambio generazionale fa si che oggi un anime venga guardato, ma se approfondisci un po', scopri che tutti amano i cavalieri dello zodico, dragonball, sayuki e cose così, cose vecchie o insulse (per capirci, molti di quelli cresciuti a pane e Nagai, lì sono rimasti... )
Credi veramente che mandare UN film UNA volta su raiuno sposti qualcosa? Gianniiiiii!
(OrsoBruno, benvenuto! )
Ci vogliono 10 anni di spot per convincere qualcuno ad abbandonare qualcosa che conosce da 50 anni per 'altro'... E chi si prenderebbe l'impegno di questa rivoluzione, per vendere, oltretutto, 10 (e sottolineo 10!) film?
(A proposito, secondo te, delle serie passate su MTV, la gente ha apprezzato di più Eva e CowBoyBebop o Inuyasha e Sayuki? Pensa a questo e capirai che effetto potrebbe avere un passaggio di Monooke su MTV...)
Orso, la rivoluzione culturale non c'è stata, o meglio, è ferma lì... Il cambio generazionale fa si che oggi un anime venga guardato, ma se approfondisci un po', scopri che tutti amano i cavalieri dello zodico, dragonball, sayuki e cose così, cose vecchie o insulse (per capirci, molti di quelli cresciuti a pane e Nagai, lì sono rimasti... )
Credi veramente che mandare UN film UNA volta su raiuno sposti qualcosa? Gianniiiiii!
(OrsoBruno, benvenuto! )
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho