Riguardo alla Città Incantata

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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HakuGirl
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Messaggio da HakuGirl »

im-edith ha scritto:Sapete è strano, ma fra le tante scene memorabili del film, ce ne sono due in particolare che non sono "eclatanti", che scivolano via quasi silenziose e che mi hanno colpito parecchio. Entrambe accadono sul treno: una quando il treno passa vicino a un passaggio a livello completamente immerso nel nulla sconfinato dell'acqua, con i pedoni che aspettano per attraversare, che vengono chissà da dove e vanno chissà verso dove.
E l'altro quando il treno si ferma alla stazione e poi riparte, è centrale la figura di una bambina che potrebbe avere gli stessi anni di Chihiro e che ci viene presentata in una inquadratura diagonale, così resta nel nostro campo visivo più a lungo, rimpicciolendosi man mano che il treno riprende la sua corsa, come se Chihiro la stesse osservando insistentemente.
Non so, sono immagini molto profonde nonostante la loro apparente semplicità.
Già :wink: ma io veramente nella mia mente bacata ho sempre pensato che quella "bambina" fosse Haku...
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Mario
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Messaggio da Mario »

Drachetto ha scritto:
andywarhol ha scritto:americana del dvd: cosa c'è sul secondo
disco? è interamente dedicato al making of (che quindi mi immagino abbastanza sostanzioso) o c'è altro?
Credo che sul secondo disco, insieme agli altri extra, ci sia sempre l'anime che, con l'opzione multiangolo, puo' swicchiare allo storyboard (e cio giustificherebbe il DVD a parte)
Immagino che Drachetto abbia ragione, ma sinceramente non lo so: ho avuto in mano la confezione chiusa (che ho esaminato attentamente) e non ho avuto modo di vedere il film. Non l'ho acquistato per 3 ragioni: non ho trovato laputa(avrei approfittato dell'offerta), non ho un dvd regione 1 (ma ne dovrei avere uno a poco prezzo fra un paio di mesi da un amico americano) e, cosa più importante, voglio vedere cosa combinano quella della Universal (magari qui in italia esce un'edizione identica).
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andywarhol
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Messaggio da andywarhol »

im-edith ha scritto:Sapete è strano, ma fra le tante scene memorabili del film, ce ne sono due in particolare che non sono "eclatanti", che scivolano via quasi silenziose e che mi hanno colpito parecchio. Entrambe accadono sul treno: una quando il treno passa vicino a un passaggio a livello completamente immerso nel nulla sconfinato dell'acqua, con i pedoni che aspettano per attraversare, che vengono chissà da dove e vanno chissà verso dove.
E l'altro quando il treno si ferma alla stazione e poi riparte, è centrale la figura di una bambina che potrebbe avere gli stessi anni di Chihiro e che ci viene presentata in una inquadratura diagonale, così resta nel nostro campo visivo più a lungo, rimpicciolendosi man mano che il treno riprende la sua corsa, come se Chihiro la stesse osservando insistentemente.
Non so, sono immagini molto profonde nonostante la loro apparente semplicità.

Secondo me il viaggio in treno è la parte più bella del film, è come se ne fosse il cuore pulsante. Sembra di vedere un frammento di qualcosa che si ripete da sempre immutabile, gli uomini che vivono ai confini dell' "impero", che incrociamo per un secondo e non rivedremo mai più...
Io penso che il parco dei divertimenti sia una perfetta metafora della nostra civiltà attuale, quella civiltà che da sempre nei suoi film Miyazaki oppone ai valori che sente più vicini e al tempo stesso schiacciati dalla modernità (i Torumekiani in Nausicaa, il fascismo in Porco Rosso, etc...).
In questo film Miyazaki mi è sembrato ancor meno ottimista del solito proprio dalla sequenza del treno: i paesaggi che scorrono via, le persone che scendono in stazioni sconosciute.... sono impressioni che il lieto fine non cancella, forse gli uomini hanno rinunciato alla bellezza per abbracciare altri dei, e il film è pieno di situazioni che ripetono questo stesso tema: i genitori di Chihiro che si ingozzano anzichè stare vicini alla figlia, il servilismo nei confronti del mostro che dona oro (che non casualmente si rivela fasullo), e così via. Tutto il resto, quell'enorme distesa solcata dal treno, è abitata da ombre senza identità, l'immagine dei tanti "nessuno" che questa società rigetta perchè non si sono adattati alle sue logiche perverse

Scusatemi l'enorme confusione, le emozioni sono difficili da tradurre in parole :)
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im-edith
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Messaggio da im-edith »

Parole stupende le tue andywarhol, parole che condivido pienamente.
Quando l'ho visto per la prima volta sono rimasta perplessa per una buona mezz'ora dopo il film, proprio per questa confusione di emozioni che avevo dentro. Poi man mano ripensandoci, il film ha iniziato a piacermi sempre di più, sempre di più... Arrivata a casa ero felice come una bambina, volevo tornare subito a rivederlo!

Allora il mio primo pensiero è stato: ma se il Maestro si fosse fermato davvero a Mononoke, come aveva deciso, oggi noi non avremmo mai visto questo capolavoro? Ed è stato un pensiero che mi ha quasi spaventata.

A mio avviso è il suo film più maturo, scopriremo dopo se con esso ha raggiunto il punto più alto della sua carriera artistica o ha in serbo opere ancora migliori. Anche le musiche di Jo Hisahishi sono forse le più mature di tutte le sue composizioni.

A questo punto, dovendo stilare una classifica dei miei cartoni animati preferiti metterei ai primi posti città incantata e totoro, con rispettive musiche. Per i film c'è "l'estate di kikujiro" con rispettive musiche sempre di Jo Hisahishi.
Dal Salento con furore... Dove nessun cinema trasmette film Ghibliani (almeno non quando escono nel resto d'Italia!)
Dottor Rao ha scritto:Nascevi un secolo addietro e non c'erano i film di Miyazaki, praticamente un'esistenza inutile
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andywarhol
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Messaggio da andywarhol »

Infatti mi è molto dispiaciuto poterlo vedere una sola volta..... Nella povertà della scorsa stagione La città incantata è stata davvero un raggio di sole, un grande film che spero abiia fatto capire a qualcuno che il cinema di animazione non è affatto cinema per soli bambini o di seconda mano. Riguardo Hisaishi: sono un grande fan di Takeshi Kitano, quindi lo conoscevo già da tempo, e visto che Miyazaki lo conosco da molto meno è stata una piacevole sorpresa scoprire un compositore che riesce a mantenere la sua identità in due contesti così differenti. Non so se conosci
altri suoi film oltre Kikujiro, ma ti assicuro che i due sono come il giorno e la notte :wink:
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