Shito ha scritto:Prova a rileggere:
Betty ha scritto:.....Voglio dire che suona male perchè pensando al verme mi viene in mente l'essere più viscido e schifoso che ci sia, sia come aspetto che come "carattere". Se pensiamo a qualcuno paticolarmente infame ci viene spontaneo dargli del "verme".
In italiano ha appunto anche la valenza di infame,lurido,imbroglione e così via...
Magari in Giappone ha solo una connotazione tipo insetto o invertebrato. Una parola neutra ,insomma.
Questo mi pare significare: "i vermi mi fanno schifo [dubito che Nausicaä condividerebbe], quindi siccome l'Oumu non deve 'fare schifo [dubito che Miyazaki condividerebbe] ma essere nobile etc etc etc, non è bene chiamare gli Oumu come vermi"
Sì, capisco bene cosa vuoi dire, sembra davvero quello un punto debole dalla posizione della Betty, eppure, pur convinto dalla tua acuminata lucidità, le concederei volentieri un'attenuante, che consiste nel vedere lo "schifo" suscitato dal verme come un'estensione storico-culturale traslata più forse dall'uso, appunto, del linguaggio, figurato o meno, e dall'inevitabile, millenario fardello sovrastrutturale, più che un fatto rivelatore di una vera (indifendibile) ostilità, ormai difficilmente accettabile nella nostra cultura.
Una Betty alle prese più con CIO' CHE RAPPRESENTA psico-culturalmente quell'invertebrato, o soprattutto su ciò che può rappresentare ancor oggi per una moltitudine, che davvero disgustata in modo lucido ed irrevocabile per una manifestazione zoologica vivente, e dunque comunque la sua voglia di difendere l'ohmu da CIO' CHE PUO' RAPPRESENTARE, appunto, per la moltitudine degli spettatori (l'obbiettivo di Miyazaki, come "justamente" dici (scusa la stupida grafia, non ho resistito...
).
Devo convenire però che non c'è niente da fare quando dici :
Shito ha scritto:Il discorso de "non chiamiamo l'Oumu con un nome che rimanda a un essere rivoltante" direi che è ESATTAMENTE il CONTRARIO.
Mi pare ineccepibile e di una logica stringente.
Devo ringraziare ancora te, Betty e gli altri del Forum per avermi regalato ancora una volta uno dei non frequenti momenti interessanti di analisi e di confronto della mia giornata sovente alquanto misantropica...
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).