Doppiaggio italiano di Nausicaä

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Messaggio da Shito »

atchoo ha scritto:Domanda semi-personale per Shito: da più di un discorso affrontato con te, pure in chat, mi è sembrato di capire che tu prediligi la preservazione di ogni possibile originalità di un'opera (inclusi video o audio), non limitandoti alle opere Studio Ghibli (ricordo la tua passione per i videogiochi, vedi Balrog, "è uguale a Tyson!" (cit:) ;), e per Neo Geo in particolare). Non ricordo male, no?
M. Bison in originale giapponese è il clone di M. Tyson.
Balrog è il ninja ispanico.
Vega il nazista.

Hanno invertito i nomi dell'adattamento occidentale. :)

Dato che, pur con tutta la tua buona volontà e sempre chiedendoti se non ricordo male, pure tu ammetti che "adattare è comunque un po' tradire" (questa NON è una citazione, ma ci stava bene tra virgolette)
Ottima scelta lessicale, condivido. Io dico persino 'sporcare', se hai visto. Per quanto si tenti di minimizzare la macchia.
mi chiedo: come mai hai deciso, data la tua intransigente, in senso buono, passione, di fare questo lavoro?
Perché sono un inguaribile romantico, credo. E se anche se su cento ignari ci fosse uno solo che potesse cogliere lo spunto, avere una scintilla, e essere indotto alla comprensione... rivolgendosi ovviamente all'analisi critica degli originali... allora QUESTO intento divulgativo avrebbe forse una ragion d'essere.
P.s. Sul discorso "difesa della 'F'": ti assicuro (leggi anche qui) che sei davvero fuori strada. ;)
Quella era una presa ingiro inettiana, suvvia.

Asl?
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Soulchild
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Messaggio da Soulchild »

Shito ha scritto:Io tento sempre di adattare la lingua.

Il contenuto deve essere quello dell'autore

Tutte le disquizioni pseudo-colte che possiamo [possono] fare sll'etologia, e su quant'altro, sui gusti personali, su 'rendere quello che si vede nelle immagini', sono per me patetiche argomentazioni di chi non conosce la semplicità di un opera ALTRUI.

Che è GIA' stata scritta.

Si adatta un'altra lingua, non un'altra mente.

E le opere non si riscrivono a proprio uso o peggio gusto.
Spero che questa citazione possa fungere da carburante per riavviare una discussione che si sta surrealmente fossilizzando sul nulla, con picchi massimi quali la seguente frase di naushika:
naushika ha scritto:Miyazaki , secondo me ( è solo una mia opinione personale )non vuole traduzioni perfette e assolute ma piuttosto traduzioni capaci di esprimere emozioni,curiosità e sensibilità a tutti.
Questa non è una tua personale opinione, bensì un'illazione, sterile ai fini di qualsiasi discussione.

Vi invito a ripartire dalle sacrosante premesse metodologiche icasticamente enunciate da Shito. Non vorrei tornare su terreni da me già fieramente calcati, ma ogni gioco ha le sue regole: la confortevole trincea del "soggettivismo a tutti i costi" lasciamola da parte, almeno questa volta.

@Shito: cerca di evitare la disposizione stichica delle frasi (come nel reply a spaced jazz) e la doppia interlinea, per favore :wink: .
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Messaggio da Shito »

naushika ha scritto: Miyazaki ha fatto Kiki e Chichiro e li ha dedicati ai bambini non ad un pubblico di critici d'arte :P .
Miyazaki ha fatto Kiki e Chihiro per i bimbi giapponesi. Lui ignora le versioni occidentali, e a buon titolo, come ha spesso dichiarato. Lui parla al suo pubblico, di cui non siamo parte.

Ma onestamente, col bel discorso che fai, che nascondendosi dietro al termine di 'interpretazione' cerca di giustificare orrori insensati come "giungla tossica" [nomenclatura inventata di sana pianta] e "oumu" [per la cronaca, è già una traslitterazione, un fonema, non è neppure la scritta ORIGINALE come tu credi... e comunque ha un significato non tradotto], bhe, credo che sicuramente tu ti meritavi La Giungle Tossica, Zandra, e quant'altro.

E sicuramente Miyazaki non ha fatto le sue opere per chi come te pensa di potersi legittimare, con vuote parole, ad alterarne in contenuti.
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Messaggio da naushika »

io non ho detto che ho ragione e che la cosa giusta da fare è "essere populisti" ( come dici tu heimdall )ma ho solo detto che le opere d'arte resistono nel tempo se si avvicinano al più vasto numero di persone che resosi conto del valore che hanno si preoccupano di preservarla nel bene e nel male nell'immaginario collettivo.

l'immaginario colletivo è il risultato della memorizzazione e rimaneggiamento da parte di interpreti diversi di eterni canovacci narrativi sotto titoli differenti e i restauri non sono mai uguali ( una cappella sistina restaurata non sarà MAI la cappella disegnata da Michelangelo nonostante il rispetto rigoroso ma nonostante tutto la cappella sistina continua a commuovere le persone più ricettive ).

le opere offrono ai lettori la piena libertà di interpretazione e tutti sono liberi di definire la finalità delle opere anche educative o artistiche o semplicemente ludiche altrimenti si rischia di imporre modi di lettura univoci e pericolosamente fuorvianti...riguardo al riferimento dei bambini l'autore ha dedicato questi film ad essi perchè in sè contengono elementi metaforici e simbolici dell'infanzia e dell'adolescenza in cui possono immedesimarsi e che possano essere riconosciuti con emozione o nostalgia di chi ha ormai attraversato queste fasi e questo mssaggio può essere percepito sotto sotto in un contesto narrativo avventuroso e perchè no " popolare".

Infine questo è un forum dove è richiesto un minimo di rispetto per le idee altrui e nessuno può definire un idiota chi la pensa diversamente. :evil:
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Messaggio da Shito »

Heimdall ha scritto:A me pare, naushika, che tu stia facendo un po’ un minestrone di tutto quanto: in particolare mi lascia perplesso la reazione di rifiuto della critica per sposare una visione pseudo-romantica del tenore "l’opera d’arte è di tutti". Rinchiudersi in questo proclama dal sapore vagamente populista e prodursi in un’affermazione tutto sommato gratuita dà tanto l’idea di un’estrema risorsa per chi ha esaurito gli argomenti.
Insomma, hai tentato di sostenere in tutti i modi la bontà delle tue posizioni e poi, messa alle strette dalle risposte pertinenti che ti sono state date, ti rifugi nei proclami di massima del tipo: "Miyazaki" ha dedicato i suoi film ai bambini" (sottointeso: Cannarsi, giù le mani da qualcosa che è di tutti).
Nel corso del dialogo con Shito sono emerse posizioni disparate: ad esempio io e lui abbiamo scoperto di avere due concezioni diverse riguardo alle opere di Miyazaki. La mia di stampo "educativo" (e non per niente la mia formazione è proprio quella dell’educatore), orientata alla diffusione verso un pubblico più vasto; la sua di stampo più prettamente "artistico", volta cioè alla conservazione dell’opera d’arte nella maniera più intatta e più pura possibile.
L’approccio che ha Shito nei confronti dell’opera d’arte Miyazakiana è il dilemma del restauratore di antichi affreschi. "Cosa faccio? Aggiungo ed integro (di mio pugno) quello che mi sembra mancare affinché chi guarda abbia un’idea di massima dell’impianto originale, oppure mantengo e conservo solo ed esclusivamente quanto ci è tramandato dell’opera originale, senza interpretare, interpolare, aggiungere?"
Shito lavora proprio perché l’opera d’arte sia esposta al pubblico, e non chiusa in una cantina. Per il resto, mi dispiace: l’arte (la musica, la filologia, la storiografia,…) sono cose complesse. Questo non significa necessariamente "complicate", ma è pur vero che non si possono scartare aprioristicamente dei livelli più approfonditi di lettura solo perché a te pare che non ce ne siano.
Mi scuso nuovamente (anche se Shito non piace :wink: ), ma sono ben lieto, alla luce di tutto questo, che il curatore di Nausicaä sia lui, e non tu: non solo si adopera perché l’opera d’arte esca dalla cantina, ma ne evita l' appiattimento su un’unica visione monodimensionale.
Mi piace la tua visione. Ma non freintendermi. Io adoro lo scopo educativo e immaginifico delle opere di Miyazaki. Ma io non sono lui.

Come Lucrezio mise in poesia il De Rerum Natura, per orlare di miele l'amaro calice dell'assenzio, Miyazaki ha espresso il suo pensiero in opere artistiche.

Io, da tecnico, devo preservare il valore artistico e il contenuto ORIGINARIO dell'opera quanto più prossimo all'originale, perché questo originale non mi appartiene. Tutto qui.

Io non devo divulgare il verbo di Miyazaki, non sono un profeta. Ogni autore è profera di se stesso [l'imperialismo dello spirito artistico]. Io cerco solo di portalo a più orecchie, per quello che già è. A ogni orecchio la capacità di recepire un messaggio che io stesso continuamente mi sforzo di fare, in privato, come membro del pubblico.
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Messaggio da Shito »

Ma cos'anno tutti contro la doppia interlinea? E' da sempre che cerco di far capire che anche la spaziatura, nello scritto, è parte integrante di un modulo espressivo. Si noterà che io, ad esempio, la uso in taluni casi e non in tutti.

Questo è uno di quelli.

La spaziatura è una cesura temporale del pensiero.

Suvvia, non limitiamo l'espressività delle opere NATIVI di un autore! :P

Sarcasmo a parte, sembra un poì che il dialogo si sia tramutato in una sorta di 'ownage gangbang' [per chi ama gli inglesismi internettiani] sulla povera naushika. Dato il nickname, la cosa mi dispiace assai. Ma era un poco inevitabile.

Mi rallegro, personalmente, di avere ritrovato sul forum tante persone con cui mi pare possibile un dialogo fruttuoso [= si usano le parole per 'giocare a capirsi' e non per 'giocare ad avere ragione per forza"], questo anche quando ci si arena su posizioni divergenti, ma parimenti difendibili.
Ultima modifica di Shito il sab feb 05, 2005 5:14 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Heimdall »

naushika ha scritto:le opere offrono ai lettori la piena libertà di interpretazione e tutti sono liberi di definire la finalità delle opere anche educative o artistiche o semplicemente ludiche altrimenti si rischia di imporre modi di lettura univoci e pericolosamente fuorvianti...riguardo al riferimento dei bambini l'autore ha dedicato questi film ad essi perchè in sè contengono elementi metaforici e simbolici dell'infanzia e dell'adolescenza in cui possono immedesimarsi e che possano essere riconosciuti con emozione o nostalgia di chi ha ormai attraversato queste fasi e questo mssaggio può essere percepito sotto sotto in un contesto narrativo avventuroso e perchè no " popolare".
"Popolare" non è "populista": il rifiuto aprioristico della complessità secondo me è populista in ogni caso. Non scordiamoci comunque che Shito non è un semplice "fruitore", besì un adattatore, e in quanto tale non è libero di dare la sua interpretazione.

Estremizzando il tuo discorso si arriva infatti agli eccessi: alle schifezze come "Warriors of the wind".
Gli amorevoli curatori di quell’opera devono aver pensato: "Perché lasciarla chiusa in buio scantinato giapponese? Visto che è dedicata a tutti i bambini del mondo, orsù, pubblichiamola!"
Ma si saranno anche chiesti perché lasciare il nome Nausicaä: "Cosa mai ci fa un nome greco in una favola fantasy? Chiamiamola …Zandra! È un nome che evoca avventure epiche! E questa Kushana? Nooo: chiamiamola 'Queen Selena': un nome che evoca grande potenza!" E poi devono aver pensato di tagliare un po' di scene qui e là ("perché sennò non si capisce bene") e magari di tralasciare il racconto della profezia ("È una menata giapponese – Chi vuoi che se ne accorga?") e via andare…
Non so se ho reso l’idea: ma l’ostinarsi a negare la ricerca di un metodo, può portare anche a questi eccessi. E non è un paradosso, visto che "Warriors of the wind" è uscito davvero, e con questi nomi. Se non ti dài un metodo a monte, come puoi contestare la bontà delle scelte di "adattamento" fatte in quell’edizione?
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Messaggio da Shito »

naushika ha scritto:Infine questo è un forum dove è richiesto un minimo di rispetto per le idee altrui e nessuno può definire un idiota chi la pensa diversamente. :evil:
Chiunque ha il sacrosanto diritto di definire idiota chi ritiene idiota.

Piuttosto, il 'rispetto' rivendicato come dovuto a priori è l'argomento classico di chi non riesce a guadagnarselo col proprio valore, la propria condotta, quello che dimostra.

Io rispetto chi ritengo, nei vari ambiti, essere degno di rispetto. E no, l'appartenere alla medesima razza biologica [esseri umani] non è per me ragione sufficiente. :wink:
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Messaggio da naushika »

appunto Shito è quello che volevo arrivare io ! divulgare a più orecchie il testo artistico e se vuoi che qualcosa venga riscritta puoi sempre mandare un messaggio all'edizione PlanetManga senza offendere nessuno e senza pretendere di essere il custode del testo sacro poichè tu pur conoscendo la lingua giapponese non sei giapponese e non puoi pensare al modo loro anche con la tua stessa buona volontà.

Mi piacerebbe leggere la prossima edizione di Nausicaa curata da te perchè sono davvero curiosa del risultato :wink:
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Messaggio da Shito »

Heimdall ha scritto:
naushika ha scritto:le opere offrono ai lettori la piena libertà di interpretazione e tutti sono liberi di definire la finalità delle opere anche educative o artistiche o semplicemente ludiche altrimenti si rischia di imporre modi di lettura univoci e pericolosamente fuorvianti...riguardo al riferimento dei bambini l'autore ha dedicato questi film ad essi perchè in sè contengono elementi metaforici e simbolici dell'infanzia e dell'adolescenza in cui possono immedesimarsi e che possano essere riconosciuti con emozione o nostalgia di chi ha ormai attraversato queste fasi e questo mssaggio può essere percepito sotto sotto in un contesto narrativo avventuroso e perchè no " popolare".
"Popolare" non è "populista": il rifiuto aprioristico della complessità secondo me è populista in ogni caso. Non scordiamoci comunque che Shito non è un semplice "fruitore", besì un adattatore, e in quanto tale non è libero di dare la sua interpretazione.

Estremizzando il tuo discorso si arriva infatti agli eccessi: alle schifezze come "Warriors of the wind".
Gli amorevoli curatori di quell’opera devono aver pensato: "Perché lasciarla chiusa in buio scantinato giapponese? Visto che è dedicata a tutti i bambini del mondo, orsù, pubblichiamola!"
Ma si saranno anche chiesti perché lasciare il nome Nausicaä: "Cosa mai ci fa un nome greco in una favola fantasy? Chiamiamola …Zandra! È un nome che evoca avventure epiche! E questa Kushana? Nooo: chiamiamola 'Queen Selena': un nome che evoca grande potenza!" E poi devono aver pensato di tagliare un po' di scene qui e là ("perché sennò non si capisce bene") e magari di tralasciare il racconto della profezia ("È una menata giapponese – Chi vuoi che se ne accorga?") e via andare…
Non so se ho reso l’idea: ma l’ostinarsi a negare la ricerca di un metodo, può portare anche a questi eccessi. E non è un paradosso, visto che "Warriors of the wind" è uscito davvero, e con questi nomi. Se non ti dài un metodo a monte, come puoi contestare la bontà delle scelte di "adattamento" fatte in quell’edizione?
Ti ringrazio per aver dato questa bella spiegazione, risparmiandomene la fatica.

Troppo spesso il relativismo assoluto diventa albi del soggettivismo più sfrenato, che poi diventa egocentrismo percettivo, in questo sempre molto 'di comodo'.

Ricordo un tempo in cui su un vecchio newsgroup letterario si disquisiva su cosa fosse 'letteratura erotica' e cosa 'pornografia scritta'. Era un marasma. Si disquisiva di intenti, di percentuali, di presunta grauitià, di relativia oscenità.

Poi giunse un uomo illuminato, non aveva mai parlato e non so chi fosse, che scrisse solo "tutto quello che piace a me è erotismo, il resto pornografia".

Nella provocazione, il genio.

Ma nel caso della traduzione, un referente, uno solo, c'è: l'originale.

A questo ci si deve rifare.

Su questo si deve fondare un metodo, che parta dall'enucleazione di un ordine prioritario di valori. I compromessi tra questi sono la cosa più spinosa, certo, ma bisogna procedere con logica analitica. Non a sentimento. Il sentimento è dell'autore. A noi tecnici sta la pratica dura, fretta, logica.
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Messaggio da Shito »

naushika ha scritto:appunto Shito è quello che volevo arrivare io ! divulgare a più orecchie il testo artistico e se vuoi che qualcosa venga riscritta puoi sempre mandare un messaggio all'edizione PlanetManga senza offendere nessuno e senza pretendere di essere il custode del testo sacro poichè tu pur conoscendo la lingua giapponese non sei giapponese e non puoi pensare al modo loro anche con la tua stessa buona volontà.

Mi piacerebbe leggere la prossima edizione di Nausicaa curata da te perchè sono davvero curiosa del risultato :wink:
se leggi il post dove parlavo della mia metodologia di adattamento e traduzione, scoprirai che non mi fido neppure di me stesso.

eredità Humiana.

ancora rivendico il sacrosanto di offendere chiunque si intenda offendere.

buonismo + populismo = cervello marcito
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Messaggio da naushika »

Shito...sembri un monaco medievale o un copiatore allessandrino...ma tradurre copiando non vuol dire necessariamente conservare l'integrità dell'arte e qui voglio arrivare...un artista narra ed espone tramite un lingua diversa che il traduttore non può SEMPRE E IN OGNI CASO tradurre parola per parola ( sai quanti giochi di parole intraducibili e modi di dire di una civiltà incomprensibile ? ). Il traduttore che non è mai uno solo ma parte di un ecquipe di persone che dopo una seduta generale approva e pubblica il testo tradotto e questo secondo me è avvenuto per le edizioni ritenute da te orribilmente commerciali di Granata Press e Planet Manga.

Il traduttore non ha una missione sacra e non ha in sè tutte le teorie giuste su come fare una traduzione che resterà sempre in tutti gli tentativi solo "adeguata" e "vicina" al testo originale.

Il testo originale lo si può solo leggere nella lingua di chi l'ha scritto e questo vale per tutte le letterature.
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Messaggio da Soulchild »

Shito ha scritto:Sarcasmo a parte
Figùrati, è solo il regolamento :wink: .
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Messaggio da Shito »

naushika ha scritto:
Il traduttore non ha una missione sacra e non ha in sè tutte le teorie giuste su come fare una traduzione che resterà sempre in tutti gli tentativi solo "adeguata" e "vicina" al testo originale.

Il testo originale lo si può solo leggere nella lingua di chi l'ha scritto e questo vale per tutte le letterature.
Si cerca di massimizzare l'adeguatezza e la vicinanza, tentado l'uso di criteri il più analitici possibile. No, il relativismo degenerativo non è tra questi. :D
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Messaggio da Muska »

Shito ha scritto:Continuo a chiedermi se i topic vengano letti, o ci si scriva soltanto.
Ragazzi, devo dire che, se queste sono le conseguenze scaturite dalle mie prime riflessioni sul termine VermeRe, che Shito aveva gentilmente e a mio modesto avviso esaudientemente precisato ed arricchite , sono davvero pentito e deluso dal seguito, intendo da quasi tutte le cose dette dopo l'intervento di Betty.

Shito ha perfettamente ragione nel merito : ma leggete con attenzione quanto si sta scrivendo ?

Perché mettersi nella condizione di essere fustigati, certo duramente, forse, ma sacrosantemente dal punto di vista della logica e della preparazione, quando basta un po' di umiltà e di buon senso per non trovarsi incastrati in un impossibile confronto ?

Un conto è dire le proprie opinioni, siamo anche qui per questo, certo, e un altro è ricercare un confronto che risulta improbabile, almeno da ciò che sto leggendo fin qui, con un professionista colto, lucido, preparato, dalla mente tagliente come un rasoio quale è Shito.

Certo, io parlo per me : leggere Shito è per me un arricchimento, punto.
Rara avis.
Se solo potessi, affronterei altri cento temi come questo per poter avere uno scambio di idee con una persona simile, al di là di ogni evidente ( e proprio per questo, a mio avviso, apprezzabile) durezza e spigolosità di dialettica, ma ben venga in un mondo di superficialità e di insulsaggini !

E lo stesso vale per tanti di voi che ho avuto la fortuna qui di incontrare.

Se devo chiedergli qualcosa, lo faccio tranquillamente, come con chiunque altro qui, e se devo opporgli una opinione contraria alla sua, procedo senza timori, ma dopo aver saggiamente valutato di non esternare sciocchezze !

Potremmo finirla mai di essere il paese dove tutti sono allenatori di calcio, registi, traduttori, musicologi, scrittori, critici cinematografici, ecc.ecc.
Non so spiegare meglio quello che vorrei dire, è che nella vita bisognerebbe cercare sempre di porsi ad un livello congruo di confronto, altrimenti ci si rova in una imbarazzante disparità di livello dialettico che non porta a nulla di buono o di interessante. :no:

E apprezzate il rigore di Shito, la sua dedizione all'autore, che è cosa rara, preziosissima e ormai quasi desueta nell'orrore quotidiano dell'approssimazione ! :(
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).