Il fatto che internet abbia rivoluzionato il modo di comunicare non lo scopro io in questo momento. Le conseguenze sociali, etiche, relazionali delle comunicazioni inoltrate attraverso il canale virtuale però non sono però ancora state approfondite fino in fondo. Tant'è vero che, ad esempio, inviare un
curriculum per posta ordinaria sicuramente vi dà molte maggiori possibilità di ottenere un colloquio lavorativo che non l'inviarlo per posta elettronica: il maggiore sforzo dovuto al cambiare
medium (alzarsi dal computer e imbucare il foglio di carta) è uno sforzo che anche i meno accorti tra direttori delle risorse umane apprezzano. Ho aderito all'iniziativa di Muska perché mi sembrava che avesse questa piccola, ma importante, marcia in più.
La minuscola crociata che andiamo a combattere (con minimo spargimento di sangue, per carità!
) ha il garbo e l'intelligenza del suo autore. Ha un destinatario mirato, non è la consueta
vox clamantis in deserto, e nasce dal possesso e dall'intelligente gestione di informazioni puntuali e precise sullo stato delle cose nel
backstage dell'edizione italiana di Howl's. Infine -ultimo ma non ultimo- è una battaglia condotta non da
nickname (se ne possono creare a iosa, ed è anche uno dei motivi per cui le petizioni via internet nascono già morte), ma da persone reali. Poche, ma buone, disposte a giocarsi se non la faccia, almeno un nome e cognome. In questi tempi di
privacy è già qualcosa.
Servirà? Forse no, ma pazienza. Personalmente non ritengo di aver ceduto alcunché né del mio spirito, né della mia coerenza. Anzi: lo spirito di animatore sociale che vive sempre forte in me reclama a gran voce una diffusione che sia la più ampia possibile delle opere di uno dei più grandi registi di sempre. Noi appassionati possiamo anche avvalerci delle (spesso ottime) edizioni d'oltralpe, o attingere all'orignaria fonte giapponese, ma così facendo rimarremmo sempre una ristretta minoranza. Scusatemi, ma quando amo una cosa non ce la faccio a tenerla solo per me: mi piace condividerla, a costo di suscitare qualche sorriso o qualche disapprovazione nell'uditorio. Un mondo con un po' più di Miyazaki è un mondo migliore.
Una degna edizione italiana di Howl's è possibile; per la casa distributrice magari non è neppure molto costosa: spesso lo sforzo per fare bene una cosa è lo stesso che serve per farla male. Talora è solo questione di ignoranza o -siamo benevoli!- di disinformazione. Con questa piccola iniziativa noi ci limitiamo a comunicare alla Lucky Red qual è la nostra idea di "fatto bene". Se ascoltarci non dovesse costare molto, mi piacerebbe che anche i dissenzienti (che, intendiamoci, hanno tutto il diritto di esserlo), tra qualche mese ci possano dire: "Grazie!". Vorrebbe dire che - con poco sforzo - siamo riusciti a guadagnare qualcosa di più e di buono per tutti.