Paprika il nuovo film di Satoshi Kon

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

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Hols
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Messaggio da Hols »

Per me Osanai era Ryoga.... l'ho detto in sala e qui lo ripreto! 8)
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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

Visto stasera Paprika... la prima impressione è largamente positiva.
Certo è un classico - per i suoi canoni, eh! - Kon e c'è un che di già visto (del resto c'è autocitazionismo decisamente voluto, vedi le locandine dei film che appaiono ad un certo punto) e per certi aspetti onirico-cinefili sembra quasi avere impulsi da Millennium Actress 2 (poi i titoli di testa col brano di Susumu Hirasawa sono davvero da deja-vu) tuttavia ha il merito di avere sempre una sua identità personale propria, e non è poco. Certo alcune cose non convincono del tutto, come l'eccessivo ermetismo di alcuni momenti o l'enfasi visionaria di altre scene, però forse molto risulterebbe più digeribile ad una seconda rilettura; può anche darsi, poi, che il succo sia semplicemente in un elogio psichedelico del sogno sia in senso stretto che come ambizione umana. Ma molte perplessità svaniscono di fronte alla realizzazione intelletual-cinematografica: bel film, artisticamente ricco e difficile (prevedibile lo scarso successo di pubblico nei cinema nostrani), ambizioso e anche questo va premiato; con una realizzazione tecnica eccelsa, dal montaggio alle inquadrature ai colori... è un Kon pimpante e non manierista, un film che non sarà Millennium Actress ma che probabilmente è il secondo miglior lungometraggio del regista.
Aspetto il dvd-box 8)
Ultima modifica di spaced jazz il mar giu 19, 2007 10:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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Haku
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Messaggio da Haku »

Sapete no che "Sogni di ragazzi" è il prossimo film di Kon vero? :)
tiamotiodio
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Messaggio da tiamotiodio »

il succo sia semplicemente in un elogio psichedelico del sogno
Per lo più è proprio quello che ha voluto kon: vuole che il pubblico si lasci andare...

E come non farlo davanti all'esplosione della "parata" accompagnata dalle musiche eccelse di hirasawa?
:D
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Shito
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Messaggio da Shito »

Visto oggi con la migliore compagnia, una buona sala (vuota), grande attenzione.

Tremenda delusione.

Davvero un cattivo film, l'ho trovato disonesto e putt@no allo stremo. Bleah!
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Haku
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Messaggio da Haku »

Lol, pensa che dico la stessa cosa, però su Saikano xD
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Messaggio da Shito »

Haku ha scritto:Lol, pensa che dico la stessa cosa, però su Saikano xD
Su Saikano ho sparso molte, molte lacrime.

Tu hai sinceramente pianto su Paprika?

Oppure ti sei lasciato trascinare dal fiume dell'onanismo registico?
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Buta
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Messaggio da Buta »

non e' certamente un capolavoro...su questo siamo d accordo...pessimo pero' mi pare esagerato.....
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Haku
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Messaggio da Haku »

Paprika mi ha fatto piangere? Assolutamente no.
Saikano mi ha fatto piangere? Assolutamente no.

Anzi, ho sbadigliato in alcuni punti ed ho addirittura riso.

Me lo sono rivisto ben quattro volte a distanza di tempo in modo che la visione successiva non fosse influenzata da quella precedente prima di arrivare a farmene un'idea.

Ti assicuro che tutta la buona volontà ce l'ho messa. Perchè c'erano molte cose che non mi piacevano già di base, in primis il character design, ma nonostante tutto mi sono approcciato fregandomene di ciò che non mi piaceva della superficie.

Ma alla fine quello a cui mi sono trovato davanti è un prodotto perfetto per il target che si prefissava. Strapieno di "teen angst" quasi da essere EMO (ad un certo punto mi sono venute le visioni di Chise che ascoltava i "Linking Park" o i "My Chemical Romance") e da questo punto di vista non posso far altro che inchinarmi, è un prodotto davvero perfetto.

La mia considerazione che tutto questo mi ha portato a fare è che "Saikano" è il "3 Metri sopra il cielo" degli anime. Si, proprio quel romanzo di Moccia.

Penso che lo riguarderò una quinta volta in occasione dell'uscita in Italiano per vedere se tutto questo è stato una mia enorme masturbazione mentale, oppure se davvero me e Saikano siamo proprio agli antipodi.
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Shito
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Messaggio da Shito »

Ho trovato Paprika davvero uno sgradevole baraccone acchiappa yankee. Un film finto intellettuale, per finti intellettuali, senza un'oncia di emozionalità genuina.

Nota: io sono un amante allo stremo di Perfect Blue, e mi piaceva Satoshi Kon sin d'all'antica lettura del suo Joyful Bell.

In Paprika,i quattro elementi di base di confusione tra realtà e virtualità onirica sono gli stessi di Perfect Blue, ovvero:
-la realtà
-il sogno
-il cinema
-internet

Dunque quattro spazi di realtà, quattroambiti proiettivi dell'ego umano tra cui i protagonisti 'saltano' nel corso della narrazione, man mano che i reciproci confini si fanno via via più evanscenti. Insomma delle coorindate rodate e sempre interessanti: "tutto bene", uno si dice.

Poi si nota che qui nel caso c'hanno messo la componente tecnologica di comodo, e già uno si dice: "mmmh..." Perché davvero, che bisogno ce n'era? Perché l'elemento fanta-tecnologico semplificante che tutto vuole giustificare per gli stupidini del "ehi, ma allora la realtà qual è?", a cui devi dire: "eh, tranquilo, è che c'è la macchinetta, vedi?". Tutto questo fa molto Matrix, ovvero: "faccio finta di essere tanto in gamba, e invece sono stupido". Ogni gioco di scatola cinese, intervalli imbottigliati di realtà,prevede insiemi aperti. Se ti svegli da una 'finta realtà' in una nuova 'vera realtà', in primis NON potrai credere alla presunta 'realtà vera' della seconda, no? Perseverare diabolicus. E' una cosa ottusa: ti stupisco a farti riflette che forse il vero non è vero, potrebbe non essero, ma poi ti tranquillizzo perché ti dico che *un* vero-vero c'è. L'inganno delle religioni, insomma: siccome non so chi ha creato l'uomo, dico che l'ha creato dio. E dio chi l'ha creato, scusa? Ah, no, lui s'è creato da solo! Per la serie: e allora non facevi prima a dire che è l'uomo stesso che s'è creato da solo? Dovevi proprio poiettareil tuo dilemma esistenziale 'al di fuori di te' per risolverlo con un crasso autoinganno di comodo? Ma non divaghiamo.

Il senso 'alla Matrix' permane per praticamente tutto il film, e chiaramente NON è un complimento. C'è la voglia di un 'sense of wonder' molto sciatto, trito, con il nonsense che vuole fare fico, e non ci riesce perché è così ostentato! Per di più, l'effettivo duo di tabula e intreccio non aiuta.

Perché quello che abbiamo qui è una trama da film fantascientifico esistenzialista anglofono. Significa: alla Philip K. Dick, o alla 'Asimov al cinema'. Ovvero: dilemma etico esistenzialista sotto a un'intreccio fantascientifico. ComeTotal Recall. Come Minority Report. Come I, Robot.

Il che significa anche che dopo trenta secondi capisci che SICCOME il film VORREBBE coinvolgerti in un intreccio pseudopoliziesco, allora vuole in primis incuriosirti a capire 'chi è il cattivone'. Il mastermind.
E tu pensi: "Ok, ci sarà un superegotico che con pieno logos si spaccerà prima per il vecchio saggio, poi per il delirante represso da onnipotenza". E infatti è esattamente così. Ma con quanta banalità, ancora: il paralitico represso, fa la tirata pro-sogno anti-scienza, mentre tu pensi: "tanto sei un paralitico, ma quanto ti deve rodere se il regista ti fa girare con la sediolina a rotelle?"
E infatti. Scontatezza portami via, ma vabeh. Il problema non è ancora questo.

Frattanto continua e incalza l'atmosfera da live-action americano di ultima generazione. Paradosso onirico che fa da sfonto a una sceneggiatura che, palesemente,vuole solo rutilare di colori. Si susseguono la stramaledette scene 'orgia grafica' il cui quid reale è chiaramente quello di giustificare loro stesse, sempre con una verve alla Matrix. Quando Chiba entra volontariamente e dichiaratamente nei sogni del ciccione lobotomizzato, ti aspetti che prima si scopra una 'S' gialla e rossa sul petto. Poi, "tentro al sogno", col dottorino a monitorare 'dalla realtà"... della serie "svegliami, presto" o "eh, trova una cabina telefonica!" - Sono collegato! - Ci tiri su, Scott!

A questo punto del film eravamo ormai a questo livello.
E io ero sempre pià a questo livello: -.-
Il livello di tolleranza a cui voglio andarmene, ecco.
Mi tratteneva dall'alzarmi dalla poltroncina solo la bella musica.

Quindi passiamo oltre, perché il vero problema, oltre alla mia intolleranza per i film stupidi e di mero intrattenimento e eye-candy, come questo avrebbe potuto sembrare, il problema non è ancora questo.

Il problema è la presunzione. La disonestà. La voglia di vestirsi dell'abito della cultura e dell'intelletto, per smerciarsi da un lato all'ambito dei 'film di cassetta', dall'altro a quello 'dei girotondi fieristici'.

Dunque partiamo con un banalissimo pistolotto freudiano, tipo: lei è divisa tra Es e SuperEgo (Paprika e e la dottoressa), il vecchio ha perduto l'Es (è impossibilitato al coito) ed è solo SuperEgo (represso), il giovane è un Ego represso che vuole solo il coito e finge di trattenere l'Es...

Questo va d'accordo coi sogni, perchjé -ehi- non era Freud a parlare di interpretazione dei sogni? E infatti qui la questione 'macchina dei sogni' viene introdotta come intenzionale sperimentazione medica, guarda caso.

Deve davvero fare tutto molto "oooooh", suppongo, se si è un americano che non ha letto altro che merda Marvel, eh!
Magari anche The Catcher in the Rye, dai. (Il giovane Holden). E poi ci si sente intelligenti.

Di quelli che Matrix è intelligente.
Di quelli che Sin City è figo.
Di quelli che no, sei tu che non capisci!

Certo.

Dio grazie per avermi fatto studiare il Mito della Caverna a sedici anni, a non aver spento il mio cervello da allora a seguire.

PS
Per Saikano apriamo semmai un altro topic, non mi pare che qui vi sia luogo per parlarne.
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Messaggio da Arcuum_ocra »

Shito ha scritto: [...]
In Paprika,i quattro elementi di base di confusione tra realtà e virtualità onirica sono gli stessi di Perfect Blue, ovvero:
-la realtà
-il sogno
-il cinema
-internet
[...]
Poi si nota che qui nel caso c'hanno messo la componente tecnologica di comodo, e già uno si dice: "mmmh..." Perché davvero, che bisogno ce n'era? Perché l'elemento fanta-tecnologico semplificante che tutto vuole giustificare per gli stupidini del "ehi, ma allora la realtà qual è?", a cui devi dire: "eh, tranquilo, è che c'è la macchinetta, vedi?". Tutto questo fa molto Matrix, ovvero: "faccio finta di essere tanto in gamba, e invece sono stupido". Ogni gioco di scatola cinese, intervalli imbottigliati di realtà,prevede insiemi aperti. Se ti svegli da una 'finta realtà' in una nuova 'vera realtà', in primis NON potrai credere alla presunta 'realtà vera' della seconda, no? Perseverare diabolicus. E' una cosa ottusa: ti stupisco a farti riflette che forse il vero non è vero, potrebbe non essero, ma poi ti tranquillizzo perché ti dico che *un* vero-vero c'è. L'inganno delle religioni, insomma: siccome non so chi ha creato l'uomo, dico che l'ha creato dio. E dio chi l'ha creato, scusa? Ah, no, lui s'è creato da solo! Per la serie: e allora non facevi prima a dire che è l'uomo stesso che s'è creato da solo? Dovevi proprio poiettareil tuo dilemma esistenziale 'al di fuori di te' per risolverlo con un crasso autoinganno di comodo? Ma non divaghiamo.
Qui le cose mi erano parse un po' diverse (che voglia trovare qualcosa che non c'è?).

Proprio perché il cinema è incluso in quella fusione di cui parli, l'insieme (da spettatore che sta guardando un film) mi sembrava rimanesse aperto.

Ad esempio, nella scena in cui il poliziotto "spiega" all'interno di un cinema alcune tecniche del cinema "travestito" da "Kurosawa" (una cosa che ho dovuto controllare, perchè la sensazione che stesse impersonando qualcuno che avevo già visto era forte, ma la mia memoria lo è molto meno :oops:).

Insomma, ci sono solo strizzate d'occhio citazionistiche allo spettatore o anche allargamento dell'insieme?

Come al solito, una sola visione (per questo film come per quasi tutti) non mi basterà.
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Messaggio da Shito »

Direi che quel livello citazionistico di 'metacinematografia' non entrava nella logica interna della fabula, no.

Avevo parlato anche di quello. I cartelloni dei film reali nella via dei cinema, tutta quella roba: metacinematografia buona a sollazzare i critici, direi.

Anche Sasshi e Arumi erano in una sala proiezioni come 'stanza di congiunzione' tra mondo della fantasia e mondo della realyà, nel già citato episodio 13 di Abesho. E Shinji conduce la sua 'autoanalisi' in uno studio/teatro cinematografico, sulla seggiola tipica. In entrambi i casi, inquadrature di contorno su macchinari da cineasta.

Non è che queste cose non si facciano, è il modo pomposo da 'te lo spiego e te lo faccio vedere' che mi irrita. Peggio dell'onanismo, l'esibizionismo onanista. :(
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Messaggio da Buta »

concordo in tutto...senza tralasciare lo scontato colpo di scena e il conflitto finale ancora piu' appiattente e banalizzante ....

alla fine e' un film inutile che viene dopo l abuso e lo svisceramento totale di tutti i concetti espressi da Shito..

Cosa rimane di Paprika..??

Un film superbamente animato..citazionistico ( in senso positivo per una volta) ed uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie....che permettimi..lo rende almeno un film con delle qualita' a differenza di moltissime produzioni dello stesso genere contemporanee
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Messaggio da tiamotiodio »

Hai guardato il film nel modo sbagliato.
Dovevi lasciarti trasportare dalle scene "orgiastico-visuali" accompagnate dalla musica.
E dovevi osservare (cosa che mi sembra ti sia sfuggita) la stupenda descrizione del rapporto tra Atsuko e il suo alter ego paprika, nonchè il parallelismo tra realtà sogno ed internet che è davvero descritto in modo grandioso.
Invece sei andato a notare solo le debolezze del film, ovvero che sia un sunto del già fatto di Kon (che se non paragonato alle sue precedenti opere rimane originalissimo).
Per quanto riguarda il citazionismo esasperato, se avesse voluto fare davvero il "lecchino" avrebbe usato migliaia di scene specifiche, invece a parte alcune citazioni mirate per il resto sono molto generali e servono a rendere l'idea della macchina macina tutto che è il sogno.
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Messaggio da Shito »

tiamotiodio ha scritto:Hai guardato il film nel modo sbagliato.
Dovevi lasciarti trasportare dalle scene "orgiastico-visuali" accompagnate dalla musica.
E dovevi osservare (cosa che mi sembra ti sia sfuggita) la stupenda descrizione del rapporto tra Atsuko e il suo alter ego paprika, nonchè il parallelismo tra realtà sogno ed internet che è davvero descritto in modo grandioso.
Invece sei andato a notare solo le debolezze del film, ovvero che sia un sunto del già fatto di Kon (che se non paragonato alle sue precedenti opere rimane originalissimo).
Per quanto riguarda il citazionismo esasperato, se avesse voluto fare davvero il "lecchino" avrebbe usato migliaia di scene specifiche, invece a parte alcune citazioni mirate per il resto sono molto generali e servono a rendere l'idea della macchina macina tutto che è il sogno.
Lol il controcommento.

Se guardi/leggi bene, il tuo fenotipo psicoculturale e la logica che hai scritto era già anticipata nel mio post.

Il 'bellissimo rapporto tra Atsuko e Paprika' è, come ho scritto e eviscerato, il rapporto tra SuperEgo e Es in una donna. E' stato in questo film manalizzato e appiattito in una maniera spettacolosa e triste, buona per chi di queste cose NON capisce ma VUOLE CREDERE di capirne. Giuro che la sola Wendy (dico, quella di Peter Pan) vale tanto di più su questo stesso tema.

Non mi importa NULLA del fatto che certi contenuti siano triti, l'ho anche scritto chiaro e tondo. Non sono io il tipo che cerca l'originalità nella narrazione umana, già che la Grecia antica aveva già esaurito i possibili contenuti narrabili dall'umano, e a che mi risulta siamo ancora solo umani.

La critica NON verteva AFFATTO su nulla di quanto da te ripreso come 'punti deboli del film'.

La critica era sulla sua natura scioccamente onanistica e culturalmente disonesta.

Davvero con questo tuo controcommento ha reso sostanziale tutto ciò che io descrivevo, hai vivificato la mia critica proponendoti come la -chiaramente inconscia- incarnazione perfetta di ciò che descrivevo.

Hai ragione, è proprio un bel film.
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