WALL-E [Spoiler]

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

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pippov
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Re: WALL-E

Messaggio da pippov »

Ma parlare di UP nel topic di UP vi sembra tanto difficile?
WallE merita un topic tutto suo, credo.

E' un bellissimo film, tecnicamente e artisticamente. E a me pare che in Pixar non ci sia mai stato problema a conciliare le 2 cose.
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
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ghila
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Re: WALL-E

Messaggio da ghila »

Perdona Pip se ti è sembrato che ho fatto casino nel thread. Il mio scopo era infatti eventualmente dirottare là la discussione OT rispetto a Wall-E.
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Heimdall
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Re: WALL-E

Messaggio da Heimdall »

E tra l'altro, sposto il topic di Wall-e nella sezione appropriata. ;)
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Shito
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Re: WALL-E

Messaggio da Shito »

Heimdall ha scritto:E tra l'altro, sposto il topic di Wall-e nella sezione appropriata. ;)
Mmmh... avevo lungamente pensato a quale fosse la sezione appropriata. A rigore, WALL-E è un *film* animato. Indi è appartenente a entrambe le categorie di 'cinema' e 'animazione': è cinema animato. Cosa prevale su cosa? Considerando che WALL-E nasce come opera cinematografica, e ne parliamo in quanto prodotto cinematografico che si trova nei cinema, ho pensato che ontologicamente il suo essere 'cinema' avesse ragione del mero 'mezzo espressivo' usato per fare cinema.

Tutto sommato (ma in modo del tutto ozioso e giocoso, si intenda), rivendico la correttezza di questa idea. Se così non fosse, Ponyo non avrebbe dovuto essere presente alla Mostra del CINEMA di Venezia, no? ;)

PS:

E parlate del film!
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Re: WALL-E

Messaggio da Heimdall »

Shito ha scritto:Mmmh... avevo lungamente pensato a quale fosse la sezione appropriata. A rigore, WALL-E è un *film* animato.
Guarda, trattandosi di te non avevo il minimo dubbio sul fatto che non fosse stata una scelta casuale - e personalmente sono convinto della bontà di quanto sostieni. Direi che il senso di questa articolazione del forum non è tanto quello di effettuare un’approfondita distinzione fondata sul “genere” o sul “contenuto”, ma è utile semplicemente per effettuare una prima ed elementare scrematura formale, basata sulla “tecnica” utilizzata.
Per lo stesso principio nella sezione “cinema” parliamo da tempo immemore anche di telefilm. Ho scelto di cambiare sezione più che altro per mantenere uniformità nel forum sulla base di una consolidata serie di precedenti, altrimenti questo discorso dovrebbe essere applicato a parecchi altri lungometraggi animati (da Tokyo Godfathers a Persepolis, tanto per dire). Si tratta, in sostanza, di una semplice scelta basata sulla consuetudine e sulla facilità di ricerca poiché, a mio avviso, si tratta della prima sezione dove un utente medio andrebbe a cercare un topic sull’argomento in questione. ;)
Shito ha scritto:E parlate del film!
Quoto. :D
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dolcemind
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Re: WALL-E

Messaggio da dolcemind »

in attesa di vederlo riporto la critica di uno del quale di solito mi fido (magari serve come spunto):

"Alessio Guzzano (letta su di un giornale):
L’inquinata Terra è stata da secoli abbandonata e un tenerissimo robot con gli occhioni da ET è rimasto da solo a compattare spazzatura. Entrando in contatto con oggetti umani non ben identificati – una videocassetta di “Hallo Dolly”, il cubo di Rubick, ostinati accendini, archeologia domestica – nei suoi chip si è insinuata la tentazione di esistere: scintilla di curiosità in un mondo metropolitano desertico. La prima mezz’ora scorre quasi muta sui suoi cingoli che dragano l’Apocalisse. Improvvise compagnie: uno scarafaggio e il bianco droide femmina che valuta l’eventuale resurrezione vegetale del pianeta. EVA trova la sua fogliolina e l’Adamo meccanico la segue nello spazio, sull’astronave dei semi-idioti uomini flaccidi e omogeneizzati. Ma ci sarà un rantolo di sensibilità. La Pixar stavolta osa molto: cartoon iperrealista quasi musical. Pioggia di citazioni esplicite (“2001”) e deliziose finezze per la gioia della critica iper-adulta che infatti grida compatta al siderale miracolo. Ambienti sterili incaricati di partorire dense atmosfere e commozione. Quando la fanta-favola funge è struggente. Ma è consentito dire che spesso annoia? Gli ululanti baby applausi al frenetico corto che la precede fanno da campanella d’allarme
"
Forse qui pecca un pò di snobismo? (il critico intendo...)
Ultima modifica di dolcemind il mer nov 05, 2008 12:49 pm, modificato 1 volta in totale.
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Ale K
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Re: WALL-E

Messaggio da Ale K »

Non capisco il senso della domanda di Guzzano... se i bambini non ridono (o ridono meno rispetto ad un corto iniziale) è sintomo che si annoiano?
Gli consiglio la visione dell'intera filmografia di Ocelot. Gli consiglio anche di ascoltarsi attentamente le interviste rilasciate da quest'ultimo.

Tra l'altro, che domanda è? Ho sentito di gente morta di noia di fronte a "La sottile linea rossa" o "La città incantata" o "Existenz", e perché? Perché cercava la spettacolarità prima di tutto, infischiandosene altamente di ciò che si voleva mettere in scena. Beh, se Guzzano fa parte di questa posse, peggio per lui.
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ghila
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Re: WALL-E

Messaggio da ghila »

Mi immagino cosa direbbe guardando quel gran (capo)lavoro intitolato "appuntamento a Bellville".
Comunque se le premesse sono tutte queste Wall-E è davvero im-per-di-bi-le!
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Ale K
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Re: WALL-E

Messaggio da Ale K »

Non posso che quotarti Ghila!
E dirti che sì, per me, è imperdibile. :D
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Shito
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Re: WALL-E

Messaggio da Shito »

E' la terza volta che lo stimato Guzzano mi delude.

WALL-E *non* è un film di fatascienza, *non* è un film ecologista, e a ben vedere non è neppure una storia d'amore. E' una feroce critica, e anche autocritica, al sistema-umanità basato modello consumistico. Il film è pieno di 'buchi' di sceneggiatura/fabula, e non se ne duole: non è la consistenza narrativa che cercava, evidentemente, ma la veicolazione di un forte, sentito, e violento messaggio.

Per chi ha occhi per vedere e cervello per intendere, coglie nel senso.
Per tutti gli altri, bah, tanto non c'era nulla di salvabile comunque.

(PS: sì, le citazioni si sprecano. no, non sono un fregio del film. solo un divertissemente da cinefili. non guastano -tranne quella troppo palesata con una musica- ma non aggiungono nulla al valore reale del film, chiaramente)
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Re: WALL-E

Messaggio da dolcemind »

Un bel film non c'è che dire...
La quasi assenza di dialogo nella prima parte nemmeno si percepisce.
Davvero un film che merita di essere
visto al cinema lasciandosi "cullare" dalle immagini. Concordo con la critica alla Società consumistica ed anche
alla società ipertecnologica di oggi, aggiungerei, che rende (questa si) "alieni" o meglio "robotici"
(persone che comunicano tra loro via video pur distando pochi cm l'uno dall'altro? Mi ha ricordato una vicenda di questi giorni in cui due innamoratisi via WEB hanno scoperto di essere vicini di casa). Tant'è che gli unici a veicolare sentimenti umani (prima del "risveglio") sono proprio i robots.
Per me anche una storia d'amore ed un film ecologista (non il tema dominante ma in fondo è una piantina (di cui bisogna avere cura) che li riporta a terra e la Terra abbandonata dagli uomini sporcaccioni torna da sola alla vita (vedi gli ultimi fotogrammi del film))
Molto belle anche le scene finali e quelle mentre scorrevano i titoli di coda con un effetto "Commodore 64" da applausi.
Il messaggio finale poi è sicuramente azzeccato ma in fondo nessuno nel film agisce in "malafede" ("direttiva" "direttiva" ed il sistema è il male solo se abbandonato ai vizi umani).

p.s: Guzzano si è annoiato? Credo abbia cercato di catalogarlo. Si è lasciato trasportre e distrarre dai rimandi cinematografici piuttosto che cogliere l'essenza del fim. Non sempre l'analisi delle singoli parti rende l'insieme...
non ho però notato buchi nell'intreccio. Probabilmente non sono stato attento io...
Ultima modifica di dolcemind il mer nov 05, 2008 12:50 pm, modificato 1 volta in totale.
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entity
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Re: WALL-E

Messaggio da entity »

Film splendido, in Pixar riescono sempre a realizzare opere molto equilibrate e non c'è nulla da fare hanno le idee.
Personalmente trovo WALL-E molto più bello di Ratatuie.
Saluti
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Re: WALL-E

Messaggio da dolcemind »

Io li ho trovati stupendi entrambi, molto diversi
ma eccezionali davvero. Forse sarà stata la mia passione per la buona cucina ma
mi ha commosso maggiormente Ratatouille.
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Heimdall
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Re: WALL-E

Messaggio da Heimdall »

È incredibile, incredibile: Pixar mi stupisce ogni volta di più. Solo per citare gli ultimi: prima con un film critico nei confronti della società e della famiglia americana come "Gli incredibili", poi con un film adulto, drammatico e di gusto "europeo" come Ratatouille, infine con un capolavoro post apocalittico come Wall-E.
Molto è già stato detto sul coraggio e sul contenuto di denuncia di questo film e di critica nei confronti della società consumistica. Sottoscrivo quanto letto sinora e non starò a ripetere. ;)

Aggiungo solo che personalmente ho trovato straordinario lo stile di narrare per immagini (è vero che quasi non ci si accorge che la prima mezz'ora scorre senza che sia pronunciata una parola), straordinaria la luce del film, con la caligine impietosa che offusca la vista e che contribuisce ad accrescere lo scenario di desolazione della Terra abbandonata ai suoi rifiuti e ai suoi neon pubblicitari (che dei rifiuti sono sicuramente stati una delle determinanti).

Le citazioni abbondano, e ce n'è per tutti. Come giustamente osservava Gualtiero, sono un di più, ma va da sé che uno ci si diverte... :) Al momento me ne sovvengono almeno un paio degne di nota:
Spoiler:
quando Wall-E abbandona la Terra abbarbicato all'astronave e attraversa la cintura di rifiuti spaziali, va a sbattere per un attimo con la testa contro lo Sputnik (cfr.), il primo satellite mai lanciato in orbita. E questo forse è qualcosa di più che una semplice citazione: il satellite sovietico è infatti il pioniere assoluto dell'immondizia spaziale che impietosa circonda il pianeta. Vale a dire che questa - evidentemente - non è mai stata asportata, neppure nei suoi più antichi esemplari.
La seconda: Odissea nello spazio aleggia possente in tutta la seconda parte del film. Vi è però un momento il cui l'omaggio diventa scoperto, esplicito e inequivocabile: al momento della lotta con l'Intelligenza Artificiale, l'uomo *riconquista la posizione eretta* sulle note dell'Also sprach Zarathustra di Strauss, con un triplice richiamo al capolavoro visionario di Kubrick. Tanto era onesto e appassionato l'omaggio, tanto coinvolgente la sequenza in cui era inserito che su questa scena ho dovuto controllarmi per non alzarmi in piedi ad applaudire.
Si ride, si piange, si riflette, ci si appassiona. Mio dio, a questo film la definizione di capolavoro va ancora stretta...
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spaced jazz
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Re: WALL-E

Messaggio da spaced jazz »

Wall-E (il robot), è la materializzazione del sogno bladerunneriano: più umano dell’umano.
Wall-E (il film), è un mandarino. A spicchi.
Il primo e più visibile è quello di un fanta-avventuroso film ecologista. Il secondo quello di una grottesca critica alla perdita di identità e di prospettive dell’umanità. Il terzo è rappresentato da una bellissima storia d’amore. Se gratti ancora trovi il nocciolo centrale (aspe’, ma era pesca o mandarino?!), e cioè la caustica condanna della società consumistica, qui rappresentata degnamente dalla onnipresente Buy’n’Large (il Grande Fratello non è più il governo ma una compagnia capitalistica privata...).

La Pixar è da sempre avvezza all’animazione intelligente, ma c’è da riconoscere che negli ultimi tempi i suoi prodotti (la Pixar è giunta ai vertici del mio gradimento a partire da Finding Nemo, diretto dallo stesso Andrew Stanton), oltre alle ovvie migliorie cosmetiche, aggiungano sempre più dei substrati con dei contenuti… ma Wall-E in questo campo supera tutti i predecessori messi insieme.

Siamo sulla Terra nel 2800 e rotti. Il pianeta è stato abbandonato dall’umanità sin dai primi anni del XXII secolo, quando la megacorporation Buy’n’Large (che ha assunto tutte le forme di gestione della Terra, da quella economica alla politica sopranazionale – il CEO ha occupato il posto, scranno compreso, del presidente USA) decide di far sloggiare dal pianeta morente tutta la popolazione su una flotta di astronavi da crociera; mentre un programma di riconversione ambientale portato avanti da dei robot ripristina le condizioni dell’ecosistema.
Ma i secoli non bastano ad un programma così ambizioso, dopo 700 anni gli uomini-dello-spazio si sono praticamente dimenticati di questo, continuano le loro crociere di lusso nello spazio esterno; spaparanzati su poltrone levitanti, senza muovere un muscolo e serviti di tutto punto.
E sulla Terra?
Un fallimento. Solo uno dei robot ripulitori (chiamati Wall-E) è rimasto in funzione, e continua coscienziosamente il suo compito di smaltire rifiuti e compattarli. “Coscienziosamente”, esatto, perché nello scorrere del tempo Wall-E ha avuto modo evolvere e di trovare un’anima. Abita in un container assieme al suo miglior amico (una blatta!!), mentre raccoglie e colleziona le memorie di una civiltà estinta. In particolare è patito di un cimelio, la registrazione di “Hello, Dolly!”, e della scena in cui i personaggi si tengono per mano.
Troverà mai Wall-E l’altra metà??
La risposta appare un giorno, in cui arriva una delle sonde incaricate di verificare lo stato del pianeta e della sua abitabilità. La robotta EVE.
EVE è bianca traslucida come un eMac, una femminilità digitale contrapposta alla rozzezza analogica delle forme di Wall-E; è una pistolera spaziale ligia alla direttiva. E quando troverà la piantina nello scarpone accudita da Wall-E riterrà conclusa la sua missione... ma il nostro eroe andrà a riprendersi la sua amata EVE fra le stelle.

Il cinema d’animazione occidentale, instradato dai miti Disneyani, è spesso considerato merce da bambini o occasione di incursioni comiche nei mondi animalesco-antropomorfi... in realtà anche Wall-E è una commedia con vario robottame umanoide, ma non c’è un minuto ideato per bambini (per loro c’è il corto iniziale slapstick, “Presto”; dopo state buoni mentre infiliamo dei sassolini nelle scarpe dei vostri genitori). Forse troppo puri per l’amarezza di un mondo alla deriva salvato dalle macchine sentimentali, troppo ingenui per le condanne sociologiche alla pigrizia fisico-mentale della vita sulla Axiom, troppo piccoli per le malinconie amorose e le nostalgie di Kubrick e Rubik.
Wall-E è un film che alterna forme consuete con altre meno; la seconda parte nello spazio è certamente più classico-avventurosa ma piena di chicche, la prima probabilmente una commedia muta degna di entrare nella storia del cinema. La vicenda sentimentale è una manna per noi Maniaci Romantici (io già stavo frignando alla prima scena in cui Wall-E cerca il contatto umano vedendo Hello Dolly); una realizzazione tecnica *stupefacente* (tranne forse gli umani, classicamente... ehm, bé, pixarosi); il cast dei... personaggi memorabile: amerete il robottino M-O (“obliteratore di microbi”), amerete (!?!) la blatta che dorme nelle merendine alla crema, e naturalmente amerete EVE e Wall-E (anzi ciccio, fai un salto da me e vienimi a ripulire casa XD).
Citazioni? Tante, ma la parte del leone la fa 2001-A Space Odissey: danze fra le stelle, decompressioni, “Occhi” digitali che svalvolano, altri discorsi di Zarathustra.

E poi grattacieli di rottami, comandanti vittoriosi sull’accidia, robot-pazzi eroi per caso, cingoli lasciati nell’atrio di casa, uomini e donne che ridiventano individui, bordate pubblicitarie (oggi amerete il blu, il blu è il nuovo rosso!), fratelloni di Wall-E nelle discariche della Axiom, elogio della creatività e dell’indipendenza (“direttiva, direttiva”), fulmini e ombrelli sotto la pioggia, futuribili piantagioni di pizza, umanità ritrovata da chi già l’aveva e sentimenti trovati da chi non sapeva cosa fossero. E un happy-ending di quelli che riconciliano col mondo, pure se fuori della sala sta piovendo a dirotto e state per farvi una fracicata memorabile.

Per chi avrà la voglia di vedersi gli ending credits (se siete scappati dal cinema, recuperateli su YouTube), una gemma: “la storia poi” narrata attraverso l’evoluzione dell’arte visuale, dalle pitture rupestri al bitmap sulle note di “Down to Earth” di Peter Gabriel.
Per chi avrà la bontà di aspettare persino dopo il logo Pixar, una sorpresa: il jingle Buy’n’Large (pure la critica tecno-consumistica è figlia della società tecno-consumistica?).

Un film perdibile?
Wall-E e EVE che si tengono per mano mentre dallo scarpone è germogliato un albero?
Proprio no.
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