Generazione Goldrake.animazione giapponese e giovani anni 80

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

Moderatore: Coordinatori

pippov
Tanuki
Messaggi: 3563
Iscritto il: dom apr 13, 2003 11:59 am

Re: Generazione Goldrake.animazione giapponese e giovani ann

Messaggio da pippov »

Kiki, brevemente. Se qualcuno spende soldi per ridoppiare lo fa per 2 motivi:
- non esiste modo per recuperare il vecchio doppiaggio (e qui c'è poco da recriminare);
- correggere qualcosa (errori ed orrori, evidente povertà del lavoro precedente in quanto a qualità e distribuzione dei doppiatori, ecc...). Ovviamente, lo aggiungo io, questa non è opera di semplice "recupero filologico", ma una delle leve più potenti per rimettere in vendita una vecchia serie e sperare di ricavarne qualcosa. E' il caso di Conan, ad esempio, o del citato Daitarn. E non a caso in entrambe queste uscite è stato reinserito il doppiagio storico. Si tenta di accontentare l'appassionato che vuole seguire la Serie per come era stata concepita dell'autore, ma senza trascurare il "bambino cresciuto" (in senso assolutamente non negativo) che vuole rivedere la serie che seguiva in tv da piccolo. A volte, per serie troppo lunghe da ridoppiare o che non sono ritenute da "grandi volumi" si preferisce inserire solo il doppiaggio storico, inserendo però sottotitoli fedeli all'originale.

Quindi, rispondendo alla tua domanda, ridoppiare sarebbe necessario molto spesso. Si. Perchè mediamente i vecchi doppiaggi sono inventati, o sono poveri, o entrambe le cose. A volte viene fatto, per le serie remunerative, a volte no. Ciò non toglie che il doppiaggio storico venga sempre inserito, se possibile, per favorire le vendite.
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
Avatar utente
Debris
Ghibliano
Ghibliano
Messaggi: 427
Iscritto il: mar giu 06, 2006 7:28 am

Re: Generazione Goldrake.animazione giapponese e giovani ann

Messaggio da Debris »

Heimdall ha scritto:
Debris ha scritto:Capisco la fatica di tutti, mi hanno insegnato a capire la fatica del costruire...

Non mi piace parlare in questo modo. Da provinciale.
Debris, io penso che la fatica del costruire l'abbiano fatta e la facciano in primo luogo gli autori delle opere originali, ed è il motivo per cui l'adattatore, il traduttore sono figure che debbono maneggiare la materia con più cura di un cardiochirurgo. Nel caso di Goldrake/Grendizer ci troviamo di fronte al caso paradossale di un fenomeno che ha segnato un'epoca ma che, di fatto, è stato brutalizzato da un adattamento approssimativo e, soprattutto, arbitrario. Intendiamoci: nessuno mette in dubbio la bravura, la professionalità di grandi voci che hanno segnato la storia del doppiaggio in Italia, in primis Romano Malaspina, ma qui il problema è diverso: la traduzione di Grendizer, e di molti degli anime importati successivamente, è frutto di una serie di invenzioni che - tanto per dire - hanno fatto perdere nei fatti la continuità dell'opera originale di Go Nagai. Quante persone della nostra generazione sanno che Mazinger Z, Great Mazinger e Grendizer hanno un'ambientazione e un fondo di trama comune? E, soprattutto, che l'ordine cronologico corretto è quello con cui li ho elencati io? Quanti sanno che il fil rouge che le lega è la presenza dei medesimi protagonisti, a partire da Kabuto Koji/Ryo Kabuto/Alcor, che molti non sanno neppure trattarsi dello stesso personaggio?

Il problema è che la nostalgia, spesso, non è negoziabile, ed è questo il motivo per cui le case distributrici si lanciano in operazioni assurde come quella di riesumare il nonno di Romano Malaspina - settantadue anni! - per doppiare un personaggio che nella narrazione è appena più che adolescente. Il fatto che non sia negoziabile, però, non legittima in nulla il fatto che possa essere imposta agli altri fruitori.
Veritas la nostalghia non è contrattabile, anche perchè siamo noi che guardiamonoi piccoliche guardiamo i "cartoni" e non è questione di "maladattamento" nè di consapevolezze varie, quando Tomino ( per Go Nagai è un pò diverso ritengo il vecchio marpione sapeva bene quel che faceva ) crearono le loro opere, non avevano in mente di essere "Go Nagai!" e "Tomino Sama!" ma di essere due registi che avevano a chefare con dei doppiatori idioti! E con una produzione che voleva un prodotto vendibile a costi bassi - e che facesse vendere il Marketing, anzi i giocattoli, particolarmente tomino che lavorava con la Nippon Sunrise sull'orlo del fallimento ed uno staff di grande creatività ma in cui c'era una primadonna, Yas, che ogni tanto andava in crisi ( e ci credo)

Concordo sui molti errori del doppiaggio originale, su Gundam dove sono più esperto il risciacquo in Arno era non solo utile e necessario ma benissimo consigliato. Detto ciò io continuo ad amare l'originale come il primo giorno che lo ho sentito, ad amare il bimbo che è in me. Tutto il resto poco importa, è l'emozione che sprigiona che mi affascina, ma, voglio notare non è un'emozione NOSTALGICA, del bel tempo che fù, è un'emozione del presente...

Io leggo quel doppiaggio alla luce di tutto quel che so sul fenomeno anime...Non so se riesco a spiegarmi...Forse la mia posizione è unica, perchè lego tantissimenote sullo sviluppo dell'animazione, sul doppiaggio, forse perchè vedo il mondo dell'animazione come un flusso continuo, forse perchè non sono cresciuto..Non saprei...per me è così...Scrivo anime epenso cartoni. Io amo i cartoni. Di tutto il mondo. Amo l'evoluizione del cinema..Amo le cose belle..
Ieri ho visto in rete un cartone del 1937 straordinaria freschezza. Mi stanno parlando della bellezza assoluta del nuovo film di Martin Scorsese..Hugo!
Amo le chiacchiere stamatina..
La lettera uccide,lo spirito salva.
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: Generazione Goldrake.animazione giapponese e giovani ann

Messaggio da Shito »

"Nessuno che voglia dirsi amare qualcosa potrà dirsi tollerarne lo scempio".

Non è amore, il tuo. E' solo narcisismo infantile dissimulato. Della peggior specie.

E al giorno d'oggi, è una cosa terribilmente banale. Non c'è nulla di speciale, no.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)