the brave: debiti miyazakiani

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

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KwErEnS
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da KwErEnS »

Grazie, Gembu. Il video che hai segnalato è bello e più sincero di Paperman, che invece ha lo stile melenso di una messaggio pubblicitario di una qualsiasi corporation (Coca-Cola, McDonald ecc).
Basta con le ragazzine che sgranano gli occhioni corrugando le sopracciglia e sfoggiando la propria ortodonzia, stile Belen!
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Shito
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Shito »

Mah, non saprei.

La verità è semplicemente che il motivo per cui "nei cartoni animati giapponesi hanno tutti gli occhi grandi" è solo uno, e si chiama Bambi.

Tezuka impazzì per Bambi. Lo vide 80 (ottanta) volte al cinema. I personaggi di Tezuka non vengono da Mickey Mouse, sono tutti Bambi.

Il tipico lucore delle palpebre dei personaggi di Tezuka viene da Bambi. La forma del cranio dei personaggi di Tezuka viene da Bambi. Diamine, persino i ciuffetti di Atom si trovano nella posizione delle orecchie di Bambi quando è di tre quarti! E gli occhioni dell'animazione giapponese sono gli occhioni di Bambi. Sapphire di Silverland è Bambi. Gli shojo manga sono Bambi. C'è poco da fare.

ImmagineImmagine

Tezuka rimase affascinato dal fatto che un singolo film d'animazione coprisse l'arco della vita. La nascita di Bambi, la sua orfanità, la sua crescita, e infine la procreazione. Come dite? Vi suona familiare? Il cerchio della vita? Eh beh. Se è vero (ed è vero) che The Lion King ha forti debiti con Jungle Taitei, d'altro canto Jungle Taitei aveva fortissimi debiti con Bambi.

E' per questo che dico che 'Paperman' è il definitivo ritorno di Bambi in Disney. Contaminato com'è da quella retrocolonizzaizone dell'immaginifico che torna dal Giappone in America, beh, la protagonista femminile è semplicemente Bambi. Di nuovo.

Per intenderci, è la stessa retrocontaminazione che possiamo vedere in artisti come Barbucci & Canepa:

Immagine

Se vi sforzate, vedrete che anche Will Vandom sotto sotto è sempre Bambi. ^^;

Non trovate che assomigli molto alla protagonista di Paperman?

Immagine

La tradizione del disegno francese è altro. Quella piaceva a Miyasan e Takahata, che amavano Prevert, Edith Piaf, e altra cultura europea. Erano più sofisticati di Tezuka, direi. E' un'altra fonte.

In ogni caso, trovo il cortometraggio postato così sudicio da essere davvero rivoltante, per me. Mi disturba epidermicamente. Io sono un amante del pulito... (<- cit.)
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da genbu »

Shito ha scritto:
In ogni caso, trovo il cortometraggio postato così sudicio da essere davvero rivoltante, per me. Mi disturba epidermicamente. Io sono un amante del pulito... (<- cit.)
Non ho afferrato...sudicio riferito allo stile del design oppure alla qualità del video?
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Shito
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Shito »

Al personaggio, all'ambiente, alla narrazione. ^^
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Valens »

@ Shito: aggiungerei che, in ambito Disney, la "retrocolonizzazione" grafica si può trovare anche negli ultimi Classici Disney disegnati a mano quali Atlantis ed Il Pianeta del Tesoro. :D
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Shito »

Senza dubbio. ^^
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Flegias »

Valens ha scritto:@ Shito: aggiungerei che, in ambito Disney, la "retrocolonizzazione" grafica si può trovare anche negli ultimi Classici Disney disegnati a mano quali Atlantis ed Il Pianeta del Tesoro. :D
Direi prima ancora ne La sirenetta (stesso regista de Il Pianeta del Tesoro, se non vado errato), tra l'altro, per me, l'ultimo film targato Disney "colorato" in modo da non sembrarmi un festival di Uni POSCA digitali.

Per quanto riguarda la forma degli occhi dagli Stati Uniti al Giappone, ho letto più volte che un'altro riferimento, non ricordo se per Tezuka in particolare, sarebbe Betty Boop. Ora, sì, ha gli occhi grandi, ma non vedo quasi nulla di più in comune tra i lavori di Fleischer e l'animazione giapponese.


Per tornare in topic, devo ancora vedere The Brave, mi affascina il setting ma non il femminismo da quattro soldi.
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Valens »

Flegias ha scritto: Direi prima ancora ne La sirenetta (stesso regista de Il Pianeta del Tesoro, se non vado errato), tra l'altro, per me, l'ultimo film targato Disney "colorato" in modo da non sembrarmi un festival di Uni POSCA digitali.

Per quanto riguarda la forma degli occhi dagli Stati Uniti al Giappone, ho letto più volte che un'altro riferimento, non ricordo se per Tezuka in particolare, sarebbe Betty Boop. Ora, sì, ha gli occhi grandi, ma non vedo quasi nulla di più in comune tra i lavori di Fleischer e l'animazione giapponese.


Per tornare in topic, devo ancora vedere The Brave, mi affascina il setting ma non il femminismo da quattro soldi.
Sapevo anch'io che Betty Boop è stata una fonte di ispirazione per il character design di Atom. Va detto che lo stile di Tezuka è molto vicino a quello dei cartoon statunitensi degli anni '30-'40, in particolare Popeye ed i cortometraggi Disney e, poichè Tezuka è considerato il padre del fumetto giapponese, i debiti della produzione manga/anime con gli autori americani sono indiscutibili. :)

Per quanto riguarda Brave, credo sia l'unico film Pixar ad essere veramente brutto (non ho visto i due Cars).
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Cobra70
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Re: the brave: debiti miyazakiani

Messaggio da Cobra70 »

Parlando di Bambi, se non vado errato, ricordo di aver visto nel film Disney di Tim Burton "Frankweenie" una scena in cui si vede sullo sfondo nella parte destra dello schermo un cinematografo dove veniva proiettato proprio "Bambi".
Non so se tale immagine è stata inserita per fare omaggio alla Disney oppure per inquadrare il periodo storico nel quale è ambientato il film. In questo secondo caso Wikipedia segnala che il film in america è stato proiettato più volte, precisamente negli anni 1947, 1957, 1966, 1975, 1982 e 1988. Sarebbe così difficile inquadrare il periodo storico.
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