the brave: debiti miyazakiani
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Non trovate che The Brave debba qualcosa a Miyazaki, in particolare a Mononoke? Dai fuochi fatui - kodami agli animali giganti indemoniati fino ad alcune inquadrature dello scocco di una freccia a cavallo
non si può vincere contro uno stupido
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Re: the brave: debiti miyazakiani
mmmm non l'ho visto, però forse si saranno ispirati alla principessa mononoke;)blefaro ha scritto:Non trovate che The Brave debba qualcosa a Miyazaki, in particolare a Mononoke? Dai fuochi fatui - kodami agli animali giganti indemoniati fino ad alcune inquadrature dello scocco di una freccia a cavallo
Re: the brave: debiti miyazakiani
Non mi stupirebbe, essendo ormai noto che i film Ghibli costituiscono la maggiore fonte di ispirazione per la Pixar.
Re: the brave: debiti miyazakiani
Come scrivevo altrove:
Avevo poi scoperto che l'ispirazione di Porco Rosso era stata forse dichiarata, btw.Che brutto, brutto, brutto film.
Brutto e stupido, ovvero brutto.
Per qualche ragione, si è optato per un design a 'bambolette' di tutti, protagonista in testa, che si sogna l'espressività di Violet anni e anni prima, e anche le movenze -orsi a parte- sono così. Anche le ambientazioni sembrano diorami.
Soprattutto, un diorama della foresta dello Shishigami, dove vivono i kodama azzurri volanti.
Qui nei pressi, l'alter-ego del capo dei Mammaiuto ha sposato l'alter-ego di Gina, che ha però partorito la versione deficiente e banale di Fio. Too bad. Sgraziata, insignificante e ingrata, se non avesse una madre adorabile e intelligente e sensata farebbe pensare a registi più misogini di Woody Allen. Ma no, è solo stupida. Eppure il padre è un'amabile sagoma, e i gemelli fratelli sono intelligenti - che strano. Ci si domanda da chi abbia preso questo sgorbio. Comunque, tra una banalità e l'altra, tra un atroce cliché e l'altro, la cretina si rende conto che ha i capelli rossi e dice: "wow, come Ariel". In un moto di ribellione trova quindi la strega d'ordinanza, Zeniba in disguise (mica tanto), che fa una comparsata strumentalissima per poi essere dimenticata come merita (e anche chi attende la fine dello staff roll non l'avrebbe rimpianta, no). Fa il casino e ci mostra ancora e ancora il peggio di sé: nega la responsabilità, fa casino, è egoista e insopportabile. In qualche (banale) modo mette le cose a posto, tra telefonatissimi corsi-e-ricorsi storici che puzzano di mortiferi lasciti di potteriana memoria, e ancora si redime e matura solo per finta. Alla fine sarà la madre, che ha guadagnato un ciuffo bianco d'isteria, a divenire cretina come la figlia e a cavalcare nelle banalità vocali che luccicano al sole.
Senza parole.
Nota di merito per il corto firmato da Enrico Casarosa. Che fosse un fan Ghibli si sapeva, e qui mette in scena Daffi e Pom e un adorabile piccolino. Chi ha fatto caso alla luna nei titoli di coda, con i vulcanini, ora sa che evidentemente è anche un fan de Le Petit Prince. La prossima volta che lo 'sento' vedrò di chiedergli conferma.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: the brave: debiti miyazakiani
Problema da poco.Per qualche ragione, si è optato per un design a 'bambolette' di tutti, protagonista in testa, che si sogna l'espressività di Violet anni e anni prima, e anche le movenze -orsi a parte- sono così. Anche le ambientazioni sembrano diorami.
Vero, ma non sarebbe un problema se:Sgraziata, insignificante e ingrata, se non avesse una madre adorabile e intelligente e sensata farebbe pensare a registi più misogini di Woody Allen. Ma no, è solo stupida.
Eccolo qua, il vero problema.nega la responsabilità, fa casino, è egoista e insopportabile. In qualche (banale) modo mette le cose a posto, tra telefonatissimi corsi-e-ricorsi storici che puzzano di mortiferi lasciti di potteriana memoria, e ancora si redime e matura solo per finta. Alla fine sarà la madre, che ha guadagnato un ciuffo bianco d'isteria, a divenire cretina come la figlia e a cavalcare nelle banalità vocali che luccicano al sole.
Una morale pietosa, se non pericolosa, e una risoluzione del finale banale, ma così banale, che apparirebbe scontata anche a un uomo di Neanderthal scongelato e messo davanti al video.
Una delusione.
Re: the brave: debiti miyazakiani
Hai capito perfettamente il mio sentimento. Ti ringrazio di lettura e comprensione.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: the brave: debiti miyazakiani
Guarda, se fosse stato il prodotto di un qualsiasi altro studio d'animazione o casa di produzione statunitense sarei rimasto sorpreso, tipo: "Beh, finalmente, sono sulla buona strada, se continuano così potrebbero pure iniziare a sfornare qualche film decente in futuro."
Ma è Pixar.
Non puoi mettermi a catalogo "Gli Incredibili", "Wall-e" e "The Brave". Sembra il gioco "Scopri l'intruso"... -_-
Senza contare che "Gli Incredibili" e "The Brave" stanno agli antipodi, nel primo i ragazzini viziati scoprono la vita ("Questo non è un film, se ti prendono, ti uccideranno") nell'altro la vita si piega al volere di una ragazzina viziata!
Tra l'altro, che ruffiani gli sceneggiatori!
Gli hanno dato tre pretendenti brutti e stupidi, peggio non potevano essere! Mica uno brutto ma interessante o uno bello ma idiota, no no, brutti e stupidi, gli mancava solo l'alitosi.
Sarebbe bastato un bel figaccio con la passione della natura e del cavalcare nei boschi e la ragazzina-inno-alla-libertà-e-alla-indipendenza si sarebbe, come minimo, schiavizzata senza pudore, mandando a quel paese l'intera morale del film.
Però così vanno le cose, Brad Bird è finito a fare "Mission Impossible" e Andrew Stanton, "John Carter".
Tempi bui.
Ma è Pixar.
Non puoi mettermi a catalogo "Gli Incredibili", "Wall-e" e "The Brave". Sembra il gioco "Scopri l'intruso"... -_-
Senza contare che "Gli Incredibili" e "The Brave" stanno agli antipodi, nel primo i ragazzini viziati scoprono la vita ("Questo non è un film, se ti prendono, ti uccideranno") nell'altro la vita si piega al volere di una ragazzina viziata!
Tra l'altro, che ruffiani gli sceneggiatori!
Gli hanno dato tre pretendenti brutti e stupidi, peggio non potevano essere! Mica uno brutto ma interessante o uno bello ma idiota, no no, brutti e stupidi, gli mancava solo l'alitosi.
Sarebbe bastato un bel figaccio con la passione della natura e del cavalcare nei boschi e la ragazzina-inno-alla-libertà-e-alla-indipendenza si sarebbe, come minimo, schiavizzata senza pudore, mandando a quel paese l'intera morale del film.
Però così vanno le cose, Brad Bird è finito a fare "Mission Impossible" e Andrew Stanton, "John Carter".
Tempi bui.
Re: the brave: debiti miyazakiani
E' veramente incredibile che la Pixar abbia partorito un simile aborto che ricorda la *peggiore* tradizione disneyana (e c'è anche una migliore), mentre la Disney se ne sia venuta fuori con un gioiellino come Wreck'It Ralph, che sono andato a vedere con la spocchia del videoplayer elitario e snobista, e mi ha del tutto conquistato per quella sensatezza e pienezza narrativa che era tipica della migliore Pixar...
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: the brave: debiti miyazakiani
Probabilmente sarò di sicuro io ad essere assai limitato nel cogliere il significato ultimo dell'intero plot ma, personalmente e in fondo, ci ho visto "solo" un tipico scontro-incomprensione-incomunicabilità-generazionale tra i ruoli madre-figlia adolescenteAle K ha scritto:
Vero, ma non sarebbe un problema se:Eccolo qua, il vero problema.nega la responsabilità, fa casino, è egoista e insopportabile. In qualche (banale) modo mette le cose a posto, tra telefonatissimi corsi-e-ricorsi storici che puzzano di mortiferi lasciti di potteriana memoria, e ancora si redime e matura solo per finta. Alla fine sarà la madre, che ha guadagnato un ciuffo bianco d'isteria, a divenire cretina come la figlia e a cavalcare nelle banalità vocali che luccicano al sole.
Una morale pietosa, se non pericolosa, e una risoluzione del finale banale, ma così banale, che apparirebbe scontata anche a un uomo di Neanderthal scongelato e messo davanti al video.
Una delusione.
Sempre personalmente non credo che Merida voglia "far finta di essere maturata" bensì avere un po' più di tempo-comprensione e soprattutto elementi abbastanza diversi e meno rigidi con cui poterlo fare. Chiede di farlo con una maggiore dose di opportunità/opzioni, libera da stereotipi ancor più asfissianti di quell'abito nobiliare da perfetta-nelle regali nonché indiscutibili tradizioni-forme ed etichette (a volte veramente superflue per rappresentare autorità ed esigere vero rispetto) di-ovvia futura sovrana/moglie/madre. E ritengo, sempre imho, che questo non debba necessariamente essere visto come un'ulteriore sua (puerile) scusa per concedersi così il lusso del "perder tempo e non voler crescere/assumersi le proprie responsabilità" bensì più come un "ok, dovrò farlo però certe condizioni e politiche vorrei adeguarle non a dei miei capricci ma ad esigenze che rispettino altre componenti-caratteristiche della mia persona che "fino ad oggi" si credevano (per vari motivi e preconcetti) non indispensabili o minimamente da considerare.
La madre dopo tutto quello che prova-vive sulla sua stessa nuova e scomoda (per vari ed ovvi "prevenuti" motivi) pelle "riconsidera", almeno in parte, i suoi severi e spesso anche giusti protocolli e dà alla figlia (che nel frattempo cerca di fare del suo meglio per riparare il danno causato e recuperare un dialogo con meno pregiudizio del suo-loro messe assieme- solito) quella fiducia (necessaria) in più per sostenerla nelle proprie scelte che, in una imminente nuova fase di maturità, vogliono arrivare a considerare aspetti/esigenze fin troppo repressi ed ignorati per troppo tempo, per ambo i sessi, età, ruoli , ecc... e la tenacia, l'insistenza, "il partito preso" di Merida, pur con le dovute correzioni del caso, aprirà gli occhi anche agli altri figli-beoti-fantocci-rivincita dei genitori-pretendenti
Ed una madre che riesce ad ascoltare e concedere anche tutto questo non credo che necessariamente "vizi" in senso negativo il proprio figlio bensì, imho, dimostra ulteriore prova di grande intelligenza/amore per chi le sta appunto a cuore e nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi concreti bisogni, "fiduciosa" (e sicuramente presente in caso di incidente di percorso che magari non farà ricredere bensì stimolerà il desiderio nella "giovane promessa" di superare l'ulteriore ostacolo imprevisto) di un risultato che non tarderà troppo ad arrivare, mantenendosi saldo comunque a certi principi e valori, possibilmente ben insegnati-tramandati, che possono mutare sì nelle forme ma non di certo nei contenuti-obiettivi finali di un qualsiasi percorso di crescita, in una intera vita...
Perdonate, per cortesia, il piccolo OT...
LOL !!Shito ha scritto:... un gioiellino come Wreck'It Ralph, che sono andato a vedere con la spocchia del videoplayer elitario e snobista
Io invece andai a vederlo con occhi da casual-gamer nintendaro, sonaro e... (Oddio, non posso dirlo potrei tranquillamente essere frainteso meglio rimediare...) fan della SE-rvice GA-mesShito ha scritto: e mi ha del tutto conquistato per quella sensatezza e pienezza narrativa che era tipica della migliore Pixar...
E' piaciuto tantissimo anche a me e Ralph mi ha veramente emozionato fino alla spontanea e sincera commozione
Salva
Spoiler: |
(o meglio "si salvano a vicenda". Da un'insopportabile "crisi esistenziale" che vuole lui sempre e solo visto come "odioso cattivo" e lei sempre e solo vista come "fastidioso glitch". A seguire anche tutti gli altri capiranno di doversi mettere in discussione e rivedere con altro ardire i propri ruoli per potersi "rimettere in gioco") |
Spoiler: |
che scatenerà quell'insieme di situazioni necessarie a tutti i partecipanti di comprendere quanto e quale il bisogno delle diversità altrui per completarsi, accettarsi e magari anche capire come riuscire a collaborare umilmente per "sopravvivere" agli inarrestabili ed inevitabili cambi di mode e gusti e soprattutto allontanare quei sentimenti così sordidi e logoranti da renderti poi purtroppo irrecuperabile come Turbo |
Almeno credo che sia questo quello che ho visto e capito del film...
Ad ogni modo è stato più che delizioso il relativo corto Paperman (ah, l'amour... )
E di recente e sempre Disney ma, al contrario, del tutto allucinante per me (e ai miei stessi occhi sì che è risultato scontatissimo, banalissimo e "dissacrante" !!) è stato Il grande e potente Oz
Tsuki no hikari ha ai no message...
Re: the brave: debiti miyazakiani
Il bellissimo Paperman l'ho riassunto come "Bambi comes back toisney".
Riferendomi al fatto che il design di Paperman paga incredibili debiti all'animazione giapponese, ma quest'ultima è da che Tezuka è Tezuka- essenzialmente una riproposizione grafica di Bambi.
Riferendomi al fatto che il design di Paperman paga incredibili debiti all'animazione giapponese, ma quest'ultima è da che Tezuka è Tezuka- essenzialmente una riproposizione grafica di Bambi.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: the brave: debiti miyazakiani
Credo d'essere l'unico a cui Paperman non è piaciuto.
Non riesco più a sopportare il "Magico" o il "Divino" che intervengono ad aiutare la gente nei loro problemi quotidiani nel nome di grandi indeali, tipo l'amore.
Mi fanno soffomitare(cit.)
Potrei aver perso il mio "fanciullino", ma non credo.
Spirited Away e Wall-e continuano a essere i miei film preveriti, il corto La Luna mi ha deliziato e ultimamente ho rivisto "La stella di Laura" (ispirato da La Luna) e mi ha ritrasmesso le stesse bellissime emozioni di quando lo vidi la prima volta.
Mi ha emozionato molto di più questa, rispetto Paperman:
Non riesco più a sopportare il "Magico" o il "Divino" che intervengono ad aiutare la gente nei loro problemi quotidiani nel nome di grandi indeali, tipo l'amore.
Mi fanno soffomitare(cit.)
Potrei aver perso il mio "fanciullino", ma non credo.
Spirited Away e Wall-e continuano a essere i miei film preveriti, il corto La Luna mi ha deliziato e ultimamente ho rivisto "La stella di Laura" (ispirato da La Luna) e mi ha ritrasmesso le stesse bellissime emozioni di quando lo vidi la prima volta.
Mi ha emozionato molto di più questa, rispetto Paperman:
Re: the brave: debiti miyazakiani
Palando di Pixar, trovo anche (anzi, soprattutto) Monsters, Inc. e The Incredibles a livello davvero stellare.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: the brave: debiti miyazakiani
Anche a me non ha fatto impazzire Paperman....sarà che appena l'ho visto mi ha richiamato alla mente questo(...all'epoca mi era piaciuto molto)Ale K ha scritto:Credo d'essere l'unico a cui Paperman non è piaciuto.
Non riesco più a sopportare il "Magico" o il "Divino" che intervengono ad aiutare la gente nei loro problemi quotidiani nel nome di grandi indeali, tipo l'amore.
Mi fanno soffomitare(cit.)
Potrei aver perso il mio "fanciullino", ma non credo.
Spirited Away e Wall-e continuano a essere i miei film preveriti, il corto La Luna mi ha deliziato e ultimamente ho rivisto "La stella di Laura" (ispirato da La Luna) e mi ha ritrasmesso le stesse bellissime emozioni di quando lo vidi la prima volta.
Mi ha emozionato molto di più questa, rispetto Paperman:
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen
Re: the brave: debiti miyazakiani
Sottoscrivo senz'ombra di dubbio!Shito ha scritto:Palando di Pixar, trovo anche (anzi, soprattutto) Monsters, Inc. e The Incredibles a livello davvero stellare.
Aggiungo un (altro) OT, fortemente relazionato con quanto scritto da me su Paperman, e che mi ha fatto venire in mente genbu: assieme ai citati, nell'olimpo dei film d'animazione, ci inserirei pure The Illusionist di Sylvain Chomet.
Ok, però è molto meglio il video originalegenbu ha scritto:Anche a me non ha fatto impazzire Paperman....sarà che appena l'ho visto mi ha richiamato alla mente questo(...all'epoca mi era piaciuto molto)
Re: the brave: debiti miyazakiani
Senza ombra di dubbio... the Illusionist è bellissimo (purtroppo non ho visto il precedente...)Ale K ha scritto:genbu: assieme ai citati, nell'olimpo dei film d'animazione, ci inserirei pure The Illusionist di Sylvain Chomet.Shito ha scritto:Palando di Pixar, trovo anche (anzi, soprattutto) Monsters, Inc. e The Incredibles a livello davvero stellare.
Ok, però è molto meglio il video originalegenbu ha scritto:Anche a me non ha fatto impazzire Paperman....sarà che appena l'ho visto mi ha richiamato alla mente questo(...all'epoca mi era piaciuto molto)
e ...si ovvio l'originale è meglio (soprattutto se non piace la canzone del video musicale)...ma a me era piaciuto proprio il video animato...
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen