Ho avuto modo, mio malgrado, di ascoltare l'eco che la questione ha avuto. Non ho potuto vedere gli episodi incriminati con l'adattamento di Gualtiero ma ho poi visionato il materiale ed ascoltato interviste e cosiddette "live" sui canali youtube.
La questione mi pare sia sempre la stessa, cambia solo il pubblico di riferimento che per Neon genesis Evangelion è costituito da veri e propri aficionados di lunga data alla versione con il doppiaggio "storico" sempre a cura di Gualtiero.
Io, in merito, penso sempre lo stesso. Capisco le critiche del fruitore medio ma capisco meno le critiche dei cosiddetti FAN che invece dovrebbero
essere contenti di avvicinarsi quanto più possibile al significato originale dell'opera.
Sarà che noi che siamo partiti dal mondo Ghibli abbiamo assistito a storpiature ed opere mai visionate
e forse sappiamo dove può andare a parare la mancanza di rigore filologico.
Gualtiero è logicamente perfetto. Parte da una ipotesi e la dipana senza fallare mai.
Se convieni con quella non puoi criticare il resto. L'ipotesi è che l'adattore/traduttore deve essere quanto più invisibile possibile per restituire l'opera originale nella lingua di destinazione nella maggior qualità e quantità.
Ecco. Si può criticare l'ipotesi iniziale.
l'adattore o il traduttore NON deve essere colui o colei che rende in un'altra lingua, in un'altra cultura, il significato originale dell'opera garantendo la maggiore qualità e quantità dell'opera originaria e quindi rendersi invisibile, bensì un autore anch'egli che grazie alla propria sensibilità e capacità culturali è in grado di trasformare l'opera originale in un'opera parallela evitando l'effetto straniante che un'altra cultura può creare non presente nell'opera originale.
Allora i detrattori si soffermano su questo presunto effetto straniante ma l'alternativa è un'opera non più oggettiva ma soggettiva e filtrata dalla sensibilità del traduttore/adattatore.
Per questo ci sono opere letterarie molto amate tradotte da artisti importantissimi che traducono con la loro sensibilità.
I lettori si appassionano a questo filtro e magari non avrebbero apprezzato l'originale.
Qui ad esempio, sul fatto che l'adattamento sia un lavoro "soggettivo":
https://www.illibraio.it/traduttori-med ... li-451739/
di tal Sergio Portelli, Professore associato di Translation Studies e Terminologia all’Università di Malta.
che onestamente non conosco.
Come si vede sono Tesi e metodi diversi.
Io che amo addentrarmi nei significati delle cose amo il lavoro di Gualtiero e dovrebbero farlo anche i fan.
E' comunque un lavoro che faccio sempre, a parte. Ne è un esempio Notre dame de Paris, i l musical, che ho amato molto in un periodo della mia
vita e sonon andato a confrontare la versione italiana con quella originale francese.
Qui le cose sono ancora più complicate visto che l'autore delle musiche è italiano.
Ma confrontando ci si accorge dei due mondo differenti.
Ho trovato la versione Italiana in generale sui testi migliore di quella francese e qui torniamo all'adattamento come opera
culturale a se stante ma si perde anche tanto.
Ad esempio:
FRA
https://www.youtube.com/watch?v=whdkBJFjtnU
da wikipedia:
Il termine francese bohémien fu usato per la prima volta nel XIX secolo per descrivere lo stile di vita non convenzionale di artisti, scrittori, musicisti e attori marginalizzati e impoveriti delle maggiori città europee.
Il termine emerse in Francia nel XIX secolo, quando artisti e poeti iniziarono a concentrarsi nei bassifondi e nelle classi minori del quartiere gitano. Era infatti un'errata credenza popolare (diffusa soprattutto in Francia) che i gitani provenissero dalla Boemia, una regione dell'attuale Repubblica Ceca: da qui deriva il termine bohémien (letteralmente, appunto "boemo").
ITA
https://www.youtube.com/watch?v=_xxxEw1FJKs
ora tra una Zingara ed una bohémien ci sono concetti sovrapponibili ma sono due mondi diversi.
Sicuramente aver tradotto con Zingara non ha creato l'effetto straniante che si sarebbe creato altrimenti
ma si è perso una grande parte del significato del musical.
Poi però c'è da considerare, come Victor Hugo considerava Esmeralda? rispetto alla realtà storica ambientale dell’opera una zingara ma rispetto all’epoca in cui è stata scritta l’opera una “boema”.
Ergo, come è giusto adattare? Cosa vuole invece il pubblico?
E' un esempio di un mondo complesso.