Holly e Benji

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

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Cascio3
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Messaggio da Cascio3 »

Betty ha scritto:Prima di puntare il dito contro Holly e Benji chiederei a tutti quelli che l'hanno visto se sono rimasti traumatizzati per essersi rivelati prodigi mancati....Se proprio vogliamo vedere dove davvero fa male un anime così andiamo al pronto soccorso a vedere quanti pimpi hanno provato la catapulta infernale o il tiro da sopra la traversa!
Mi hai tolto le parole di bocca.
E soprattutto vorrei sottolineare quanti bambini sono diventati bambine tentando di far fare la catapulta infernale.
E’ da questo cartone che è nata la domanda: ti piace stare Sopra o Sotto?
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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

Cascio3 ha scritto: E’ da questo cartone che è nata la domanda: ti piace stare Sopra o Sotto?
:?: :?: :?: Cosa intendi dire con "sopra" o "sotto"? Non ho capito dove tu voglia arrivare! :?: :?: :?:
Haast en spoed is zelden goed.
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Soulchild
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Messaggio da Soulchild »

Io non indagherei troppo a fondo Immagine ...
pippov
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Messaggio da pippov »

Allora è vero che H&B travia le giovani menti! :loool:
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MaxArt
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Messaggio da MaxArt »

Ani-sama ha scritto:
Cascio3 ha scritto: E’ da questo cartone che è nata la domanda: ti piace stare Sopra o Sotto?
:?: :?: :?: Cosa intendi dire con "sopra" o "sotto"? Non ho capito dove tu voglia arrivare! :?: :?: :?:
Se non erro, per fare la catapulta erano necessari due ragazzi, uno che spingesse l'altro dal basso.
Tra l'altro, una cosa del genere nel calcio è proibita... altrimenti, sai come sarebbe facile per un giocatore colpire di testa una palla a 4 metri d'altezza... basta che gli altri lo lancino in aria! :wink:
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Cascio3
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Messaggio da Cascio3 »

MaxArt ha scritto:Tra l'altro, una cosa del genere nel calcio è proibita...
E' vero e si viene anche ammoniti per comportamento antisportivo.
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Muttley
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Messaggio da Muttley »

hdibifrost ha scritto: Anche questo è un discorso delicato, e la tua argomentazione è buona. Io stesso ho levato molte volte gli scudi contro la censura e la gratuita bacchettonaggine del MOIGE e di organismi consimili. Parimenti – e lo abbiamo detto tante volte anche su queste pagine – in occidente c’è troppa gente che continua a considerare gli anime alla stregua dei disegni animati di Topolino o di Hanna & Barbera, cioè roba per bambini, mentre è opportuno differenziare il target di pubblico.
Per bambini?!?!?!?
Quindi Dick Dastardly sarebbe un cartone animato per bambini?!?

SE LO RIDICI TI GRATTUGGIO LE NOCCHE!!! :evil:

hdibifrost ha scritto:
Ma a mio avviso il messaggio "diseducativo" di Holly e Benji è più sottile, e non è legato ai tiri e ai dribbling. La lettura che faccio è molto legata al mio vissuto personale, ma spero possa essere almeno compresa, se non condivisa.

Sono stato a lungo sia animatore sociale (o "educatore", ma è un termine che non amo moltissimo), sia arbitro di calcio, e troppe volte ho visto in molti ragazzini una competitività assurda per la loro età, esasperata dai genitori, che ricordo come una selva di facce urlanti assiepate contro la rete ai bordi del campo. Troppe volte ho visto allenatori contestati come se fossero il ct della nazionale, con una violenza che neppure il peggior ct ha mai conosciuto. Ho visto genitori scavalcare la rete dopo il terzo gol subito dalla propria squadra correre dal figlio e afferrarlo per il braccio: "Vieni fuori! Non devi più giocare con questi qua: ti rovinano! "
Insomma: Mazinga e gli altri si rovinano di mazzate coi nemici, ma l’identificazione, la voglia di ripeterne le gesta sono a mio avviso più sfumate: guidare un robottone non è cosa di tutti i giorni; "alabarda spaziale" può essere un grido liberatorio . Tsubasa è diverso: qui di liberatorio non c’è nulla. Tsubasa ripete esattamente una situazione presente nella vita di quotidiana: un campioncino idolatrato e, attorno a lui, una squadra di sfigati. Gli avversari sono arroganti, e sono bulletti più bravi di te al pallone, non il Barone Ashura: sono veri. Ma i gregari non hanno possibilità di riscatto: ci vuole il fuoriclasse a togliergli le castagne dal fuoco.
Gli episodi che ho citato mi hanno riportato alla mente dei dejà vu preoccupanti. Il padre di Tsubasa accolto in panchina: lui e non gli altri, perché lui è il padre dell’asso, del fuoriclasse. In Italia magari gli fanno anche posteggiare la macchina in seconda fila e lo fanno passare davanti nelle code. :wink:
Il padre che stimola la competitività di Holly urlandogli: "Se non segni non sei più mio figlio!" è uno dei messaggi più "marci" che mi sia capitato di incontrare. È un messaggio che – se fatto proprio – impedisce una crescita equilibrata. Tsubasa segnerà: un bambino vero, se non fa gol, come la può prendere?


Perdonami ma non sono proprio completamente d'accordo con te, anzi...
Innanzi tutto tu parti da un vissuto personale, ma quanto di tutto quello che hai visto è causa di Holly e Benjy e quanto del mondo del calcio urlato in tv e sbattuto sulle pagine dei giornali a caratteri cubitali, all'esasperazione di ogni cosa e al bombardamento quotidiano che i bambini italiani subiscono per colpa della portata mediatica del pallone?!?

E poi chi magari ha vissuto gli stessi tuoi anni nella pallavolo o nel basket può dire lo stesso e allora il cartone diseducativo diventa Mila & Shiro e non più Holly e Benjy?

Francamente credo che Holly e Benjy, pur in tutta la sua limitatezza, non credo abbia mai fatto male a nessuno se non qualche bambino (uno su un milione) che al campetto dietro casa lo vuole imitare magari facendo qualche pessima figura con gli amici.
Inoltre non si può certo collegare la fobia dei genitori con un manga: parli del MOIGE ma il tuo discorso è più vicino a loro che al mondo dei manga...

Seconda cosa vorrei proprio sapere perchè per quasi tutti gli altri manga/anime esiste la scusante del diverso contesto sociale, del diverso periodo storico nel quale è stato fatto, della diversa cultura orientale, del diverso modo di virere, mentre questo è diseducativo e basta!

In tutti gli sport di squadra disegnati a fumetti ci sono gli eroi, quei personaggi nei quali il lettore si identifica, per cui parteggia, che forzatamente è più bravo e sa trascinare i compagni, però negli altri è normale e qui è diseducativo?

Sinceramente trovo ingiusta questa crociata eccessiva nei confronti di un manga comunque divertente, anche se ripetitivo, e certo non peggiore di tanti altri a livello educativo!
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Muttley
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Messaggio da Muttley »

hdibifrost ha scritto:
pippov ha scritto:Il messaggio maligno, spesso, sta nella testa dell'adulto più che nel cartone:
HdiBi ha scritto:La lettura che faccio è molto legata al mio vissuto personale...
Però anche proporre un modello del genere non mi pare granché edificante. Non che un disegno animato debba esserlo, edificante, intendiamoci, ma è un dato di fatto che, a fronte di richieste pressanti e fuori scala da parte degli adulti, i ragazzi, soprattutto adolescenti, tendono a sentirsi inadeguati e sviluppano frustrazioni, senso d'impotenza e di inferiorità.
Non è un caso il fatto che molti "bambini prodigio", caricati di aspettative e speranze dai genitori, crescendo non mantengono le promesse e le potenzialità intraviste da piccoli, e questo ne fa molto spesso dei frustrati, che si sentono dei falliti, e che devono ricostruire lentamente (se ci riescono) la propria personalità e la propria vita, lasciate improvvisamente vuote da quel talento che li ha abbandonati.

Questa è proprio grossa!!!
Scusa ma allora se vale questa teoria è valida anche quella secondo cui se non sei fisicamente perfetto allora devi suicidarti!

In TUTTI i cartoni animati i protagonisti sono perfetti: belli, alti simpatici, che piacciono a tutti!
Mentre appena uno è sovrappeso diventa un personaggio stupido, preso in giro e lasciato in disparte.
A qeusto punto OGNI cartone che ha tra i personaggi una persona grassa va eliminato perchè fa sentire gli obesi dei falliti, inutili per la società!

Attento agli anatemi che lanci perchè non sono validi solo per quello che dici tu, ma per tutto il mondo che stai prendendo in considerazione!!!
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Heimdall
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Messaggio da Heimdall »

Betty ha scritto:Penso che sotto quest'aspetto nessun ragazzino può essere influenzato significativamente da Holly e Benji , perchè un trauma del genere + che dal cartone dipende dai genitori che ti ritrovi.
Probabilmente allora non sono riuscito a farmi capire :) : era proprio quello che volevo dire. Non credo che un'opera dell'ingegno (per quanto brutta come Holly & Benji :lol:) possa avere un valore positivo o negativo in sé. Purtroppo però gli scriteriati abbondano, e di genitori che riversano sui figli tutti i loro desideri e frustrazioni ce ne sono in gran quantità.
Un figlio che già sia sottoposto ad una pressione emotiva da parte del genitore, come può sentirsi assistendo ad una scena in cui il padre di Holly urla: "Se non segni non sei più mio figlio!"?
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Betty
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Messaggio da Betty »

hdibifrost ha scritto:
Betty ha scritto:Penso che sotto quest'aspetto nessun ragazzino può essere influenzato significativamente da Holly e Benji , perchè un trauma del genere + che dal cartone dipende dai genitori che ti ritrovi.
Probabilmente allora non sono riuscito a farmi capire :) : era proprio quello che volevo dire. Non credo che un'opera dell'ingegno (per quanto brutta come Holly & Benji :lol:) possa avere un valore positivo o negativo in sé. Purtroppo però gli scriteriati abbondano, e di genitori che riversano sui figli tutti i loro desideri e frustrazioni ce ne sono in gran quantità.
Un figlio che già sia sottoposto ad una pressione emotiva da parte del genitore, come può sentirsi assistendo ad una scena in cui il padre di Holly urla: "Se non segni non sei più mio figlio!"?
Non penso che i genitori scriteriati fino a questo punto abbondino!
Ci possono essere dei casi isolati di genitori che vogliono ad ogni costo far diventare il pargolo un bambino prodiglio ma rimangono casi isolati.
Secondo me i genitori comuni ti guardano dal balcone e ti gridano dietro "guarda di non farti male! Scendi di lì" vedendoti salire sopra la traversa! E le mamme già pensano alle magliette piene di erba che dovranno lavare...
Non mandare in onda Holly e Benji solo per pochissimi casi che si contano sulle dita di una mano rispetto alle situazioni famigliari normali?
Non servirebbe a niente.
Il danno lo fanno sempre i genitori, quest'anime sarebbe solo una goccia nel mare.
Sarebbe come la situazione della guardia di finanza che multa bambino e tabaccaio per non aver fatto lo scontrino su 50 centesimi di caramelle mentre i pesci grossi dell'evasione sguazzano indisturbati!
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Heimdall
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Messaggio da Heimdall »

Betty ha scritto:Non penso che i genitori scriteriati fino a questo punto abbondino!
Ecco, su questo, visto che un po' di esperienza ce l'ho, mi permetto di non essere d'accordo. Coi bambini ci ho lavorato, a lungo e in maniera professionale, da animatore e, incidentalmente anche facendo l'arbitro di calcio. Non pretendo che la mia visione esaurisca l'argomento, ma quando ne parlo, lo faccio a ragion veduta. Di genitori scriteriati ce ne sono, eccome!
Betty ha scritto:Non mandare in onda Holly e Benji solo per pochissimi casi che si contano sulle dita di una mano rispetto alle situazioni famigliari normali?
Ragazzi, ma cosa ci leggete nei miei post? :shock: E sì che su questo forum ci scrivo da un po': ma vi pare che io possa bandire una crociata contro Holly e Benji?!
Ho invitato a riflettere sul valore educativo di determinati atteggiamenti, soprattutto dei genitori.
Sono, o spero di essere, molto lontano da coloro che, sulla base esclusiva della propria esperienza e dei propri convincimenti, intendono approvare e vietare quello che i figli, loro e degli altri, possono o non possono vedere. "Capitan Tsubasa" non è sicuramente il diavolo, ed ha avuto la meritoria funzione di far trascorrere ore divertenti a molte persone che sicuramente non ne hanno patito danni irreversibili.
La mia osservazione voleva soltanto essere il punto di partenza per una riflessione sulle aspettative e sull'atteggiamento scriteriato che molti adulti hanno verso i propri figli, e sui danni che questo atteggiamento può provocare. Mi sembra solo che l'autore di Tsubasa sia una persona che, come molti giapponesi, esaspera la competitività e la ponga come valore sul quale costruire un rapporto educativo. E' perfettamente legittimo. Io però la penso diversamente. Non è una scoperta mia la frustrazione di generazioni di giovani giapponesi per le continue, difficilissime prove cui sono continuamente sottoposti.
Io, dal mio punto di vista invoco un atteggiamento di comprensione per le debolezze degli adolescenti; "Tsubasa" esalta i vincenti in una maniera che a me, da educatore, e quindi da persona che conosce molte delle paure e delle debolezze degli adolescenti, non piace.
Vi ricordate il discorso che abbiamo fatto a proposito di Kiki? Kiki è un'adolescente intimorita proprio dalla sua incapacità di essere la migliore (o anche solo all'altezza) in qualcosa. E l'assunto del film di Miya è proprio che lei non diventerà la migliore proprio in niente. Crescerà, e questo è tutto quello che ci si può (e ci si deve) aspettare da lei.
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atchoo
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Messaggio da atchoo »

hdibifrost ha scritto:
Betty ha scritto:Non penso che i genitori scriteriati fino a questo punto abbondino!
Ecco, su questo, visto che un po' di esperienza ce l'ho, mi permetto di non essere d'accordo. Coi bambini ci ho lavorato, a lungo e in maniera professionale, da animatore e, incidentalmente anche facendo l'arbitro di calcio. Non pretendo che la mia visione esaurisca l'argomento, ma quando ne parlo, lo faccio a ragion veduta. Di genitori scriteriati ce ne sono, eccome!
I pochi esempi negativi risaltano enormemente... E' sempre così!
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Messaggio da atchoo »

hdibifrost ha scritto:Ragazzi, ma cosa ci leggete nei miei post? :shock: E sì che su questo forum ci scrivo da un po': ma vi pare che io possa bandire una crociata contro Holly e Benji?!
Ma come! Distruggi il mito dell'infanzia di molti di noi e pensi, poi, di rimanere impunito? :P ;)
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Messaggio da Betty »

hdibifrost ha scritto:La mia osservazione voleva soltanto essere il punto di partenza per una riflessione sulle aspettative e sull'atteggiamento scriteriato che molti adulti hanno verso i propri figli, e sui danni che questo atteggiamento può provocare
Holly comunque fa tutto da solo...i genitori assecondano le sue scelte e quando la madre viene a sapere che Roberto si porterà via il suo pargolo in Brasile scoppia a piangere mentre il nostro bimbetto prodigio è lì che salta dalla gioia.
L'aspetto esagerato e quindi negativo secondo me è quello che spieghi sotto,il chiedere troppo da se stessi e dover risultare i migliori ad ogni costo:
Mi sembra solo che l'autore di Tsubasa sia una persona che, come molti giapponesi, esaspera la competitività e la ponga come valore sul quale costruire un rapporto educativo. E' perfettamente legittimo. Io però la penso diversamente. Non è una scoperta mia la frustrazione di generazioni di giovani giapponesi per le continue, difficilissime prove cui sono continuamente sottoposti.
Io, dal mio punto di vista invoco un atteggiamento di comprensione per le debolezze degli adolescenti; "Tsubasa" esalta i vincenti in una maniera che a me, da educatore, e quindi da persona che conosce molte delle paure e delle debolezze degli adolescenti, non piace.
Vi ricordate il discorso che abbiamo fatto a proposito di Kiki? Kiki è un'adolescente intimorita proprio dalla sua incapacità di essere la migliore (o anche solo all'altezza) in qualcosa. E l'assunto del film di Miya è proprio che lei non diventerà la migliore proprio in niente. Crescerà, e questo è tutto quello che ci si può (e ci si deve) aspettare da lei.
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Messaggio da vandred88 »

A ME HOLLY E BENJY NN MI PIACE MOLTO!! TROPPO IRREALE!!!