Do io per cominciare un piccolo contributo a chi fosse interessato (pochi credo
) sperando di non scrivere castronerie (per questo mi sono fatto aiutare da wikipedia e non solo, conforntando con quanto già conoscevo(riporterò le fonti alla fine)).
premessa
Credo che oggi la scienza fornisca i parametri ed il sistema di riferimento entro i quali si muovono il credo ed i pensieri di tutta l’umanità:
L’universo in espansione, ad esempio, rende possibile le ipotesi di evoluzione Teistica (Dio opera del Big Bang). Immaginate si fosse scoperto l’Universo immobile nel tempo?
“Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima”. (Albert Einstein).
La Scienza da sempre cerca non solo di spiegare ciò che normalmente vediamo o tocchiamo tutti i giorni ma di creare un modello che meglio spieghi l’insieme tutti dei fenomeni che accadono nell’Universo. Creato un modello o un sistema di riferimento si determinano le leggi che valgono all’interno di quel modello. Ad oggi non esiste un modello che spieghi il funzionamento dell’universo tutto, ma si passa sempre da un modello meno rifinito ad uno più rifinito con tutte le conseguenze del caso.
Un po’ di storia
Per anni il modello deterministico è stato il più utilizzato per descrivere il funzionamento dell’universo. così come lo aveva teorizzato in origine Isaac Newton e rielaborato in tempi più recenti dal marchese De Laplace. Per Newton era sufficiente conoscere posizione e velocità di un corpo per poter calcolare con le leggi della fisica classica tutti i suoi stati presenti e futuri.
Il principio d’indeterminazione di Heisenberg mise fine al determinismo (fino ad oggi). All'interno della diffusa (ma non universalmente accettata) interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, il principio di indeterminazione è inteso come il fatto che a un livello elementare, l'universo fisico non esiste in forma deterministica, ma piuttosto come una collezione di probabilità, o potenziali. Ad esempio, il modello (probabilità di distribuzione) prodotto da milioni di fotoni che passano attraverso una fessura di diffrazione, può essere calcolato usando la meccanica quantistica, ma il percorso esatto di ogni fotone non può essere predetto da nessun metodo conosciuto.
L'interpretazione di Copenaghen sostiene che non può essere predetto da nessun metodo.
la meccanica quantistica introduce una novità di fondo nel metodo sperimentale: la teoria non predice più un numero, ma un insieme di valori associati a una probabilità. La teoria viene verificata su grandi numeri: l'esperimento è ripetuto molte volte, per accertare che le possibili soluzioni si manifestano con la frequenza predetta dalla teoria. Einstein rifiutò questa interpretazione ed assunse che ci fossero delle variabili nascoste nella meccanica quantistica che sottostanno alle probabilità osservate. Né Einstein né altri sono mai riusciti a costruire una teoria della variabile nascosta soddisfacente.
Ed è questa interpretazione che Einstein stava mettendo in discussione quando disse: "Non credo che Dio abbia scelto di giocare a dadi con l'universo". Bohr, che era uno degli autori dell'interpretazione di Copenaghen rispose: "Einstein, smettila di dire a Dio cosa deve fare", a cui Feynman aggiunse "Non solo Dio gioca a dadi, ma li lancia dove non possiamo vederli".
Si passo quindi dal modello deterministico al Modello Standard : si tratta di una teoria di campo quantistica, coerente sia con la meccanica quantistica che con la relatività speciale. Ad oggi, le previsioni del Modello Standard sono state in larga parte verificate sperimentalmente con un'ottima precisione. Tuttavia, esso non può essere considerato una teoria completa delle interazioni fondamentali. Non comprende infatti la gravità per la quale non esiste ad oggi una teoria quantistica coerente. Non prevede, inoltre, l'esistenza della materia oscura che costituisce gran parte della materia esistente nell'universo.
Il bosone di Higgs è una ipotetica particella elementare, massiva, scalare, prevista dal modello standard della fisica delle particelle. È l'unica particella del modello standard a non essere stata ancora osservata.
Un po’ di filosofia
Heisenberg fece alcuni importanti passi in avanti nella meccanica quantistica. Tuttavia, tutto il suo approccio era permeato da un desiderio di imporre alla nuova scienza la propria forma particolare di idealismo filosofico. Da ciò nacque la cosiddetta "interpretazione di Copenaghen" della meccanica quantistica. In realtà si trattava di un tipo di idealismo soggettivo, velatamente camuffato come scuola di pensiero scientifico. lsaac Asimov avrebbe scritto che "Werner Heisenberg, in Germania, sollevò un problema profondo, che proiettava le particelle, anzi la stessa fisica, quasi nel regno dell'inconoscibile". E' questa la parola giusta. Qui non stiamo parlando dello sconosciuto, che è sempre presente nella scienza. Tutta la storia della scienza è storia del passaggio dallo sconosciuto al conosciuto, dall'ignoranza alla conoscenza. La difficoltà seria nasce quando si confonde lo sconosciuto con l'inconoscibile; c'è una differenza fondamentale tra le espressioni "non sappiamo" e "non possiamo sapere". La scienza parte dal concetto fondamentale che il mondo oggettivo esiste e lo possiamo conoscere. Ciò nonostante, in tutta la storia della filosofia ci sono stati ripetuti tentativi di porre un limite alla conoscenza umana, di affermare che ci sono certe cose che per un motivo o per l'altro "non possiamo conoscere". Kant, per esempio, dichiarava che possiamo solo conoscere le apparenze, ma non le Cose-in-sé.
Invece di vederla come un aspetto speciale della teoria quantistica in una particolare fase del suo sviluppo, Heisenberg presentò l'indeterminazione come legge fondamentale ed universale della natura e suppose che tutte le altre leggi della natura avrebbero dovuto adeguarsi ad essa. Questo è totalmente diverso dall'approccio della scienza in passato, quando essa si trovava di fronte a problemi legati a fluttuazioni irregolari ed a movimenti casuali. A nessuno viene in mente l'idea che sia possibile determinare il movimento esatto di una singola molecola di gas, o prevedere tutti i dettagli di un particolare incidente stradale. Ma mai prima si era fatto un serio tentativo di dedurre da questi fatti l'inesistenza della causalità in generale.
Eppure dal principio dell'indeterminazione siamo invitati a trarre proprio questa conclusione. Successivamente scienziati e filosofi idealisti hanno sviluppato il concetto per cui a livello generale la causalità non esiste, vale a dire che non esistono causa ed effetto; la natura viene presentata come una cosa totalmente senza causa in cui tutto succede a caso. L'intero universo diventa imprevedibile. "Non possiamo essere certi" di niente.
Questa posizione è la negazione totale, non solo della scienza, ma del pensiero razionale in generale. Se non ci sono causa ed effetto, diventa impossibile non solo prevedere qualsiasi cosa, ma anche spiegarla; ci dobbiamo limitare solo a descrivere ciò che c'è. Anzi, non possiamo fare nemmeno questo, dato che non possiamo neanche essere sicuri dell'esistenza di qualsiasi cosa al di fuori di noi stessi e dei nostri sensi. Questo ci riporta di nuovo alla filosofia dell'idealismo soggettivo. Ci ricorda il ragionamento dei filosofi sofisti della Grecia antica: "Non posso conoscere niente sul mondo. Se posso conoscere qualcosa non lo posso capire. Se lo posso capire non lo posso esprimere".
Indubbiamente l'interpretazione di Heisenberg della fisica quantistica era fortemente influenzata dalla sua visione filosofica. Già da studente Heisenberg era stato un idealista cosciente, e ammetteva di essere stato particolarmente colpito dal Timeo di Platone.Le conseguenze reazionarie di questo idealismo soggettivistico si vedono nell'evoluzione di Heisenberg stesso. Egli giustificò la sua collaborazione attiva coi nazisti in base all'idea che "non vi sono generali linee guida cui potersi attenere. Dobbiamo decidere da noi, e non possiamo sapere in anticipo se faremo bene o male".
Dal canto suo Erwin Schrödinger non negava l'esistenza di fenomeni casuali nella natura in generale o nella meccanica quantistica. Egli menziona specificamente l'esempio della combinazione casuale delle molecole di DNA nel momento del concepimento di un bambino, dove giocano un ruolo le caratteristiche quantistiche del legame chimico. Tuttavia, fece obiezione all'interpretazione standard di Copenaghen. Schrödinger ridicolizzò l'affermazione di Heisenberg e Bohr secondo cui quando un elettrone o un fotone non viene osservato, "non ha posizione" e si materializza ad un determinato punto come conseguenza dell'osservazione. Per contrastarla concepì un noto "esperimento del pensiero": prendete un gatto e mettetelo in una scatola con una fiala di cianuro. Disponete anche un contatore Geiger che, nel momento in cui segnala il decadimento di un atomo, fa scattare un meccanismo per cui la fiala si rompe. Secondo Heisenberg l'atto di osservare un evento determina l'evento stesso - in questo caso il decadimento dell'atomo. Dunque, finché qualcuno non apre la scatola e guarda dentro, secondo gli idealisti, il gatto non è né morto né vivo! Con questo aneddoto Schrödinger intendeva sottolineare le contraddizioni assurde che si venivano a creare se si accettava l'interpretazione idealista soggettivistica di Heisenberg della fisica quantistica. I processi nella natura si svolgono oggettivamente, siano osservati o no da esseri umani.
L’Esperimento al CERN
E’ l’esperimento più costoso nella storia dell’umanità. La scoperta sperimentale dello Higgs vorrebbe dire che lo “spazio vuoto” tra particelle non è vuoto ma è permeato da un campo invisibile che agisce un po’ come una melassa cosmica, prestando massa alle particelle di passaggio, che altrimenti non l’avrebbero. Questa particella, lo Higgs, è stata soprannominata “the God particle“.
La scoperta o meno di questa particella porterà a conferme o meno del modello standard con tutte le conseguenze del caso, magari in favore del determinismo. Se il modello Standard perdesse il proprio valore saremmo nelle condizioni di dover individuare un nuovo modello cui incanalare la storia umana.
Riferimenti
http://it.wikipedia.org/wiki/Teorie_del ... i_nascoste
http://it.wikipedia.org/wiki/Bosone_di_Higgs
http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_standard
http://www.polesine.com/pagine/scienze/mfn/a011.htm
P.s: qui si parla espressamente di massimi sistemi.