Ricordi Deliranti

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femanue
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Ricordi Deliranti

Messaggio da femanue »

In questi giorni ho data una piccola sistematina al PC, e tra un file e l'altro è saltato fuori un Post simpatico di un frequantatore (avente come nick "Hunky") del vecchio forum della Buena Vista.
Si trattava di un racconto delirante di 12 episodi (mai terminato) nel quali ci andavano di mezzo alcuni partecipanti del forum, compreso la responsabile della BV.


Hunky Jones alla ricerca della spookina perduta
EPISODE I
Annoiato dalla routine quotidiana fatta di rapine, estorsioni e rapimenti di innoque nonnine, Mister Hunky Jones decise di partire alla ricerca di spookina, misteriosamente svanita dal Sacro Forum Miyazakiano (un sordido locale frequentato da gente appassionata del colore giallo e con un odio viscerale per i topi). La fuga di spookina aveva gettato nel panico i frequentatori e anzi più d'uno, come il professor Entity, aveva deciso di emigrare in Uganda per rifarsi una vita. Chi rimase, con tenace ottimismo si vide arrivare un clone della spookina, tal Dilbert, il quale fu subito scambiato per un agente delle tasse e di conseguenza trattato: il succo al pomodoro che aveva ordinato, Dilbert se lo vide improvvisamente colare giù dalla testa. In seguito qualcuno avrebbe giurato che il responsabile del misfatto era tal Francesco Nuti, un ex attore scappato dal fantomatico Sottolivello 261 che ora per guadagnarsi la pagnotta vendeva castagne arrosto in compagnia di un nano chiamato Alvaro Vitali, un maestro della pernacchia. Quando Hunky Jones decise di partire, sentì l'obbligo di avvertire quella psicopatica di sua madre, Norma Perkins, un tempo ballerina in un sordido locale della bergamasca, quindi partigiana durante la guerra (ma siccome non ci vedeva bene senza gli occhialoni uccise più compagni che nazisti: perfino un noto dittatore e la sua amante!), per poi ritirarsi a vita privata in un cascinale, giù in Toscana. Aveva un solo amico che chiamava affettuosamente 'o Pacciani! Comunque sia, nel momento stesso in cui Hunky Jones affrontò la madre per comunicarle la decisione, si vide consegnare uno strano involucro. Quando lo ebbe fra le mani non riuscì a trattenere un urlo disperato: «Ecchec***** è 'sta roba?». La madre sorrideva impassibile. [continua]
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femanue
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Re: Ricordi Deliranti

Messaggio da femanue »

EPISODE II...
A Hunky Jones tremavano le mani. Aveva sempre saputo che la madre era una poco di buono, ma ora non riusciva a spiegarsi ciò che teneva fra le mani. Scintillanti come diamanti, i denti di Maria De Filippi gli sorridevano appolaiati sulle sue dita. «Mamma, ma cosa...?». La donna fu più veloce di lui: «Zitto idiota! Ho atteso tanti anni e finalmente oggi posso darti la tua eredità. Non ci rimane molto di quel che ci ha lasciato la matre di mi matre, uno dei tuoi tanti padri se l'è giocato con un mago brasiliano e ora, ora che devi affrontare questo duro viaggio, non so se mi troverai ancora qui, al tuo ritorno. Quindi, prima che costruiscano il pezzo di autostrada che manca, proprio qui, sopra le nostre teste, ti lascio ciò che ti spetta». «Ma cosa vuoi che me ne faccia dei denti della De Filippi?!». «Brutto idiota! sono i suoi veri denti quelli! in televisione porta una dentiera! altrimenti perchè sporgerebbero così tanto, eh? ti sei mai chiesto perchè quando balla tiene la bocca chiusa e non ride mai?». Hunky Jones non capiva, ma accettò il dono della madre e infilò il pacchetto in una delle tasche non bucate dei pantaloni. Baciò la donna sulla fronte con un sentimento misto di tenerezza e disgusto, poi raccolse lo zaino che aveva coraggiosamente rubato a Messner, si assicurò ben bene i pantaloni con la cinghia ricavata da una catena di motorino, quindi andò alla porta. La luce fioca delle candele faceva scivolare un'ombra malsana sul volto della madre. Riusciva a indovinarne quel ghigno familiare, in una bocca scavata e senza denti. Ricacciando indietro le lacrime continuava a guardarla, poi aprì la porta. Quando si voltò c'era qualcuno ad attenderlo. Era Lupin. [continua]

EPISODE III!
I due si scambiarono uno sguardo. Hunky Jones conosceva quasi tutto di Lupin: sapeva che non era l'eroe della televisione ma uno dei frequentatori del Sacro Forum; sapeva che in passato erano stati nemici ma ora non sapeva perchè mai fosse lì davanti a lui. Aveva forse ascoltato l'intera conversazione con la madre? e si trovava lì per caso? Hunky lo escluse a priori. Doveva esistere una ragione e quando gliela chiese, ottenne in risposta una copia di DVD World dritto dritto sul naso. Mentre Hunky dominava se stesso per non esplodere, tamponando con la mano il sangue che scendeva a fiotti, Lupin prese la rincorsa e gli si avventò contro. Con un potente crash il groviglio dei corpi venne proiettato all'interno della stanza della madre. La donna fissava il figlio che lottava con il terrore negli occhi: «Il tappeto, idioti! il tappeto! guai a voi se me lo sporcate: non ho altro posto dove dormire se non lì!». Sordi alle parole della donna, Hunky e Lupin avevano le mani l'uno sulla faccia dell'altro: il sangue aveva ormai imbrattato il volto di Hunky Jones, che ora sembrava una bizzarra maschera di carne con due occhi al centro. Non ci furono parole, ma si potevano udire chiaramente i rantoli dei due. Nel frattempo gli occhi della madre ruotavano a destra e a sinistra, seguendo la zuffa. Non poteva fermarli: era invalida. E neppure la ascoltavano. Il miracolo che salvò il suo adorato tappeto, come disse in seguito, si materializzò all'improvviso su quella dannata porta. «'A belli! 'So Floriana, del Grande Fratello: che state 'a fa'?». Tanto bastò a fermarli. Ora gli sguardi terrorizzati erano anche i loro. [continua]

EPISODE IV
Qualche km più distante due donne giocavano a carte. Lo stanzino non era molto illuminato, ma si potevano distinguere alcuni poster appesi alle pareti e c'era una porticina che conduceva in un'altra stanza ancora. La porta era assicurata da un grosso catenaccio.
«Scopa!», disse la più anziana.
«Questo non è scopa!», rispose la più giovane.
«Cicciolina Henger, fidati: io sono campionessa di scopa e questo è scopa!»
«No, tu è campionessa di bugie. Non si può fare scopa con quelle carte!»
«Cicciolina Henger io sono più scopatrice di te a questo gioco: guarda e impara e stai zitta!».
«No che no guarda: tu imbrogli come sempre. Anche quando tu prende monetine su palco. Sono mie monetine e tu prende. Tu gioca con boa e io spoglia per pubblico, quindi io prende tutte monete!»
«Cicciolina Henger ora tu fai arrabbiare Cicciolina vera! metti via quella carta e noi ricomincia»
«No, tu continua a imbrogliare, allora io smetto e torna a mangiare la zuppa perchè poi ho nuovo spettacolo.»
«E come facciamo con quella là?»
«LUI cosa ti ha detto?»
«Lui non dice, lui ordina di guardare e dare zuppa. Ora tocca a te, perchè io ho spettacolo». Eva Henger si alzò e uscì lasciando Cicciolina sola nella stanza: guardava la porticina e si domandava chi fosse l'ospite dall'altra parte. Si stancò dopo due secondi, di più non riusciva a pensare, quindi distribuì le carte e finse di giocare:«Faccio vedere io chi è più brava scopatrice, prossima volta!».
Nell'altra stanza l'ospite aveva ascoltato tutto ma aveva afferrato poche parole senza senso. La testa gli doleva e aveva le gambe incatenate: ma le mani erano libere e si affrettò a raggiungere la bottiglia d'acqua che i rapitori le avevano lasciato. Bevve un lungo sorso sforzandosi di ricordare come fosse arrivata lì. Più pensava più la testa le faceva male. Aveva riconosciuto una delle due donne, di questo era certa, ma tutto era dannatamente confuso. Poi udì una nuova voce dall'altra parte. Lo sferragliare di una catena e la porta che si apriva. Alla fine la investì un'accecante luce e solo dopo aver faticosamente riaperto gli occhi spookina riconobbe il suo carceriere. [continua]

EPISODE V
Lupin era già in cima alla scala. Dietro di lui Hunky Jones lo incitava ad affrettarsi: non c'era più molto tempo. Sentivano Floriana del Grande Fratello agitarsi qualche metro più in basso, sapevano che prima o poi avrebbe scoperto il passaggio che dava sulla scala esterna e li avrebbe inseguiti. Tutto era accaduto molto in fretta. Lui e Lupin si erano rialzati nello stesso momento, mentre Floriana aveva fatto il suo ingresso nella stanza. In realtà la situazione appariva davvero confusa: sua madre urlava qualcosa a proposito del tappeto, Lupin non sembrare demordere abbandonando la presa e il suo naso era in fiamme per il dolore. Non parliamo del sangue che imbrattava il volto e le mani. Poi accadde un imprevisto. Fu quell'evento a permettere loro di scappare verso il piano superiore: Floriana del Grande Fratello si era voltata verso lo specchio, credendo di parlare alle telecamere, dicendo quanto fosse "donna de Roma" e altre stramberie. In un attimo lui e Lupin erano scattati come schegge verso l'anticamera. Poi di corsa al piano superiore, dove ci stava un solo ostacolo: l'inquilina rompipalle con la mania del canto che chiamavano Barbra Streisand, perchè sapeva cantare solo "For all we know". Ci vollero un paio di minuti per sfuggire alle sue corde vocali affamate di un pubblico. Lupin le assestò un bel sinistro: per un po' Barbra non avrebbe potuto cimentarsi nei falsetti. «'A belli, 'ndo siete?». Troppo tardi, Floriana aveva trovato la strada e ora li osservava arrampicarsi sulla scala. «Ma dove sono i kakka boys quando servono?», disse Lupin. «Non è il momento di fare gli isterici, continua a salire!», lo spronò Hunky Jones. Qualche metro ancora e Floriana li avrebbe raggiunti. La ragazza li apostrofò nel primitivo modo che conoscevano:«Se ppo' sapè perchè m'avete chiamato?». La risposta arrivò immediata da Lupin: «Non ti abbiamo "chiamata", ti abbiamo NOMINATA!». «'A infami zozzoni! Allora siete stati voi, mo' se ve prenno! ve rigiro come du spagheti». Fu in quel momento che Lupin ebbe la grandiosa idea di scivolare e precipitare addosso a Hunky Jones. Il sorriso di Floriana si era mostruosamente allargato. Ora li aveva in pugno. [continua]


PAUSA PUBBLICITA'
Fratello Simon e Fratello Femanue passeggiano nel bosco, quando all'improvviso notano una famiglia riunita attorno a un focherello.
Fratello Simon: «Fratelli! siamo qui per portarvi pace e fraternità e liberarvi dalle tentazioni... come queste patate di "beep" in padella: come resistere alle tentazioni, figliola?»
Fratello Femanue: «Il rosmarino et la doratura perfetta!!»
Fratello Simon: «E le tentazioni vanno estirpate, eliminate!»
Bambina: «Ma si stanno mangiando tutte le patate!»
Fratello Simon: «Sembra, figliola, sembra!...Bee, ora che sono salvi possiamo andare!»
Padre: «Peccato per le patate...»
Fratello Simon: «Ecco! il peccato!...appena in tempo!»
Fratello Simon e Fratello Femanue se ne vanno, lasciando la famigliola a morire di fame..

Fanciulla Kaorj ogni episodio vale come mini capitoletto (aho, nun 'so mica scrittore io), quindi non ho idea come evolverà la situazione. si improvvisa di volta in volta, anche se ho qualche idea generale sulla vicenda. Dopo la pausa pubblicità che ormai dura da qualche giorno mi rimetto a scrivere, promesso, prima però ho un impegno da portare a termine: Salvare le povere creature marine dalla macchia di petrolio. Aiutare le vecchiette ad attraversare l'autostrada con una bella spinta. Trattare la pace con Saddam. Firmare l'armistizio con Napoleone. Ah aha ah ah! il mondo è mio! tutte le ragazze cadranno ai miei piedi!! Hunky l'eroe! Hunky l'imperatore (io ti perdono!). Hunky l'immortale. Hunky il cacciatore di vampiri. Hunky che sfila nelle passerelle di moda vestito da modella...uh uh uh. fine del delirio. A presto e... viva la ciccia!
Hunky il macellaio e pure paranormale (io sento io sento che a Simon piace un artista giapponese. E sento pure che il nome di questo autore inizia per H e finisce per ayao. I segreti della prestidigitadazione!)
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atchoo
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Re: Ricordi Deliranti

Messaggio da atchoo »

femanue ha scritto:un frequantatore (avente come nick "Hunky") del vecchio forum della Buena Vista
E' iscritto anche qua! ;)

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Però ha postato pochissimo...
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femanue
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Re: Ricordi Deliranti

Messaggio da femanue »

EPISODE VI
Giampiero Galeazzi guardava Spookina con avidità: «Mitica Spookina, mitica! sei nostra prigioniera! campioni del mondo! campioni del mondo! Grande Spookina...mavaffan****!». A fatica il Giampiero riuscì a superare la porticina e ad entrare nello stanzino. Di là Cicciolina stava a guardare. Spookina non riusciva ancora a focalizzare bene la situazione, tanto era grottesca: da una parte c'erano due pornostar che giocavano a carte (una di loro l'aveva riconosciuta perchè l'aveva adescata per poi stordirla: ora questo lo ricordava benissimo) e farneticavano incomprensibili storie di monetine, zuppe e spettacolini. Da questa parte c'era il ben noto carrarmato Galeazzi, in carne (tanta) e ossa (boh?), che continuava a fissarla sparando pure lui frasi senza senso. Prigioniera? E di chi? Chi mai si sarebbe preso tanto disturbo per portarla in quel tugurio sporco? E soprattutto, perchè? Spookina avrebbe desiderato sapere, ma non riusciva a imporsi sul vocione di quell'omone sudaticcio che la fissava da quegli occhietti piccoli e inumani. «Mitica Spookina! Te l'abbiamo fatta! Ce sei cascata con tutti i pantaloni! A cicciolì, faje vedè...un momento! passa in vantaggio la squadra italiana! stanno per farcela! ancora pochi metri al traguardo! forza!...Campioni del mondo! Campioni del mondo! Mitica Spookina! sei la migliore, la migliore...mavaffan****!». Spookina studiò l'ambiente che la circondava. Poi, dopo aver pensato bene alla situazione, mentre il Galeazzi sparlava, disse candidamente: «Ho bisogno di andare in bagno». Galeazzi grugnì qualcosa di incomprensibile (tanto per cambiare), sembrava scocciato d'essere stato interrotto. Cicciolina entrò sventolando un mazzo di chiavi. Aveva il solito sorriso ebete stampato in faccia. «Cicciolina Spookina deve andare in bagno! in bagno! però io chiede te di non fare stupidate altrimenti...». «Altrimenti non siamo più campioni del mondo! mitici! siete bravissime!», riprese Galeazzi. «Forza resisti Spookina! mancano pochi metri ar cesso, siamo sicuri che ce la farà! mitica Spookina! 'a cicciolì e datte 'na mossa!». Cicciolina le tolse le catene e la aiutò ad alzarsi. Superato l'ostacolo del Galeazzi, Spookina si ritrovò nell'altra stanza: poco più pulita di quella dove era stata reclusa. Tentò di fare una domanda:«Perchè mi trovo qui?». Cicciolina guardò indietro e sottovoce rispose:«LUI vuole che tu resta qui. Io non so perchè, ma lui molto potente e cattivo». Spookina si era fermata contro il tavolo, al centro della stanza. «Chi? Galeazzi?». Cicciolina sorrise:«No, uomo ciccione è solo emissario! tu è qua per ragione segreta: noi non sappiamo niente!». La spinse in avanti, ma Spookina restò ferma. «Che succede, adesso?». Cicciolina come al solito impiegò parecchi secondi prima di capire cosa era successo: purtroppo per lei, era troppo tardi per rimediare. Spookina calò con le poche forze che le erano rimaste la zuppiera in testa alla donna. Presa alla sprovvista Cicciolina cadde al suolo svenuta e lì rimase con il sorriso sulle labbra, mentre Spookina raggiungeva in tutta fretta l'uscita. Il baccano aveva finalmente distratto Galeazzi dal suo farneticare. Entrò pesantemente nella stanza e disse soltanto: «Mavvaffan****!». [continua]
Avanti Savoia! EPISODE VII
A testa in giù il mondo non era tanto diverso, pensò Lupin. In questo caso però all'altro capo del mondo ci stava Floriana del Grande Fratello e non vedeva l'ora che Hunky Jones lasciasse la presa, facendo precipitare quel "bbono de Lupin" tra le sue braccia. Per una stupida disattenzione il ragazzo era scivolato dalla scala. Mancava poco davvero per raggiungere il tetto e invece ora Lupin si trovava pericolosamente a testa in giù mentre Hunky lo tratteneva per la cintola. «Io so' donna dentro, fuori, intorno e anche de più», soleva ripetere la coatta de Roma. Ma questa volta aggiunse pure:«A pischello, viè qua che te faccio diventà er principe azuro». Floriana si era fermata dov'era, preferiva godersi quella scena piuttosto che avventarsi sulle sue prede. Era un gioco che la eccitava parecchio. Nel frattempo dalla scomoda posizione in cui era, Hunky Jones cominciava a sudare. Parecchio. Il sudore gli colava sulla faccia già sporca di sangue e gli annebbiava lo sguardo. Lupin era davvero pesante, pensò e per un momento si decise a mollare la presa, a dichiararsi sconfitto. Purtroppo per lui, la sua indole non glielo permise: doveva ancora conoscere i retroscena. Voleva sapere perchè Lupin lo aveva attaccato. Qualche metro più in giù, Lupin pregò che Hunky avesse la forza di sostenerlo e di ripristinare una posizione che gli garantisse di sistemarsi sulla scala. Il sorriso di Floriana era lampante e non gli piaceva. Poi una goccia gli scivolò sul volto. Che schifo! il sudore di Hunky gli colava addosso, pensò. E quindi un'altra goccia, e un'altra ancora. Stava piovendo. I due ragazzi furono investiti in pieno dalla doccia fredda del cielo, mentre poco più sotto Floriana rideva e inneggiava alla pioggia. Hunky Jones si decise e tentò di giocarsi il tutto per tutto: assicurò la mano alla scala, quindi riunì tutte le forze per sollevare Lupin. Il tentativo stava riuscendo: certo gli costava un'immensa fatica e la pioggia non aiutava la sua stabilità. Quando ebbe sollevato il corpo di Lupin quel tanto che bastava a permettergli di agganciarsi alla scala, successe l'inevitabile: Lupin la afferrò male e la mano gli scivolò. Hunky Jones si lanciò in avanti ma quasi perse la sua presa, restando a penzolare. Vide Lupin cadere al rallentatore e cadere fra le nerborute braccia di Floriana del Grande Fratello. Come una fiera della savana, la ragazza se lo prese e sparì in tutta fretta dentro la "caasa" ridendo come una matta. Prima che potesse riaffacciarsi, Hunky Jones chiuse gli occhi sospirando. Recuperò un po' di forze e si trascinò pesantemente verso il tetto. Guardò giù un'ultima volta: forse non avrebbe mai ottenuto le risposte che cercava. [continua]

EPISODE VIII
Non aveva mai corso così tanto. Spookina di questo era più che certa. Ancora stordita, la ragazza era riuscita a sfuggire al controllo di quelli che, tra virgolette, dovevano essere i suoi carcerieri. Una, Cicciolina, l'aveva stesa con facilità. L'altro, il bestione, era rimasto dentro la stanza e forse, sperava Spookina, non si era neanche accorto della sua assenza. Ma una ragazza non ci mette poi così tanto per andare in bagno, riflettè, quindi per quanto idiota fosse quella montagna di ciccia, dopo un po' avrebbe avuto qualche sospetto. Ciò che Spookina si trovò davanti, una volta precipitatasi fuori dalla stanza, era un lungo corridoio (ancora non conosceva il passaggio nascosto che consentiva l'accesso a un ascensore...) che si perdeva a vista d'occhio. Sembrava non avere fine e, soprattutto, non aveva niente in comune con l'ambiente sudicio che si era lasciata dietro. Il lungo corridoio era lastricato di bianco; ma pure le pareti e il soffitto erano dello stesso colore. Quasi ne fu abbagliata, per via della forte illuminazione. Poi, improvvisamente, alle sue spalle udì un rumore lontano: Galeazzi non era così stupido come si era immaginata e ora avanzava pericolosamente a tutta velocità verso di lei. Pericolosamente perchè con tutta quella ciccia era un pericolo per lui stesso, per Spookina e per la resistenza del corridoio (poteva crollare sotto il suo peso). Spookina fece lo stesso: si mise a correre all'impazzata, percorrendo quel corridoio infinito. Le luci sopra di lei saettavano impazzite, mentre i «mavaffan****!» di Galeazzi scuotevano l'ambiente di suoni violenti. Era davvero inferocito. Spookina intravide una scappatoia quando ormai il fiato stava per mancarle del tutto. Il corridoio finiva con un'altra porta, tutta bianca. Con una mano tremante la ragazza girò la maniglia ed entrò. Davanti a lei si apriva un enorme labirinto e sulla parete più vicina a lei campeggiava una scritta che conosceva già: SOTTOLIVELLO 261. [continua]

EPISODE IX
Aisu e Kodama avevano appena terminato di vedere il "video maledetto" e si erano messe a scherzare mimando un improvviso soffocamento quando squillò il telefono: Ring! Ring! Ring!...ok, mi fermo qua...non sono così bastardo. Paura, eh?
EPISODE IX (quello vero)
Hunky Jones era solo. Come aveva sempre desiderato, del resto. Quel viaggio a caccia di Spookina non era iniziato sotto i migliori auspici e adesso, con Lupin svanito nell'antro di Floriana del Grande Fratello, e tanti quesiti lasciati senza risposta, non sapeva più cosa fare. Era rimasto sul tetto di casa un paio di minuti a pensare, spaventato all'idea che la Bestia tornasse e afferrasse pure lui. Pioveva ancora, ma non gli importava. Tutto era tornato silenzioso. Gli strepiti della madre svaniti, le risate di Floriana cessate. Fradicio e senza pensieri, Hunky si alzò e cercò una strada per schizzare via da quel posto il più in fretta possibile. Presto avrebbe albeggiato e lui doveva in ogni modo riacquistare il dominio su se stesso per affrontare la grande prova che si era scelto di portare a termine. Spookina. Cercò di ricordare dove l'avesse vista l'ultima volta. Con chi aveva parlato. Gli venne in mente una sola persona a cui chiedere. Qualche minuto più tardi era in strada. Si volse verso la casa della madre e vide l'ombra della donna alla finestra nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata (a dire la verità quella era sempre la posizione della madre: da lì non si schiodava mai). Quindi si incamminò verso il centro della città, dove si trovava il Forum. Dilbert gli avrebbe dato le risposte che cercava, o forse no. Ma valeva comunque la pena scoprirlo. Mentre passeggiava si massaggiò la faccia con le mani che tornarono a imbrattarsi di un colore rosa. Girò il capo all'indietro e accolse la pioggia sulla faccia sperando di poter cancellare ogni traccia di sangue. La strada era deserta e solo qualche lampione illuminava il suo cammino. Approfittò di quel momento di pace assoluta per farsi alcune domande. Perchè Spookina era svanita così all'improvviso senza lasciare risposta? Perchè il professor Entity si era dileguato così in fretta dopo la sparizione della ragazza? E, soprattutto, perchè nessun altro del Forum si era posto le sue stesse domande? Per un istante Hunky Jones pensò di essersi immaginato ogni cosa: la scomparsa di Spookina, la madre, l'assalto di Lupin, l'arrivo di Floriana. Immaginava di entrare nel Forum e di trovare ogni cosa al suo posto. Sperava, anzi supplicava il buon dio, di varcare la porta e di sparare le solite minchiate con gli amici di sempre. Si vedeva nell'atto di ordinare il solito e di chiacchierare con Simon e Femanue. Poi sicuramente sarebbe piombato su Aisu, Kodama e Kaorj per farle la corte, da quel playboy incallito che era. Alle sue spalle infine sarebbe arrivata Spookina redarguendolo per il suo comportamento e tutti si sarebbero messi a ridere e scherzare. Questo immaginava quando finalmente arrivò davanti alla porta del Forum. Le luci erano accese (lo erano sempre). Spinse il grosso portone ed entrò. L'anticamera era deserta, ma poteva sentire una musichetta provenire dalla sala principale, dove tutti loro si riunivano a bere e scherzare. «Pe-pe-pe-re-pe-pe! pe-pe-pe-re-pe-pe!». Strano: non ricordava di aver mai udito quel jingle. Di solito erano le note di Tonari no Totoro a echeggiare allegramente nell'aria. Era stato Entity a volerlo. E tutti lo avevano subito gradito. Ora la musica si faceva più forte. Meccanicamente la mano di Hunky Jones scostò il rosso tendaggio che separava le due stanze ed entrò. Gli occhi si spalancarono per la sorpresa: il Forum era svanito. [continua]
EPISODE X
Hunky Jones stentava a credere ai suoi occhi: il Forum come lo ricordava non esisteva più. Il calderone di Kiki, il grosso ciaciglio di Totoro, il bancone del bar generosamente messo a disposizione da Gina dell'hotel Adriano erano un lontano ricordo. Ora, al posto del loro abituale ritrovo, si apriva uno stanzone enorme con una ventina di ragazzi e ragazze stesi a terra contro le pareti. Appena lo videro si lanciarono verso Hunky Jones con la mano protesa. «Se ti canto una canzone, me lo dai un tozzo di pane?» E ancora: «Guarda: mi esibisco per te in un ballo hip hop e tu me lo dai un goccio d'acqua?». Hunky Jones era circondato e da ogni angolo vedeva questi ragazzi, con addosso uno strano pigiama azzurro firmato, che gli tendevano la mano invocando del cibo in cambio di esibizioni. Ballo, canto, recitazione, qualcuno gli stava recitando una poesia con una perfetta dizione. «Ma porca! i ragazzi di Saranno famosi!», strepitò Hunky. «Io la De Filippi non me la scrollerò più di dosso». A quel nome i ragazzi si ritrassero spaventati, come avessero udito la parola demonio. Le labbra di Hunky sibilarono di nuovo quel nome e di nuovo i ragazzi si ritrassero terrorizzati. Alcuni di loro tornarono verso la parete e si lasciarono scivolare a terra esausti. «Qui bisognerà chiamare il WWF», pensò cinicamente Hunky Jones, ma poi il cuore gli si strinse vedendo una emaciata ballerina danzare sulle note di un valzer che essa stessa fischiettava con il poco fiato che aveva in corpo. «Dov'è finito il Forum? dove sono finiti i ragazzi che stavano qui prima?». Nessuno gli rispose, quando capirono che Hunky non aveva cibo con sè. Non appena si furono allontanati rintanandosi in un atroce silenzio, Hunky Jones riconobbe Dilbert, steso carponi a terra, mentre farfugliava qualcosa. «Il mio tesssoro! l'ho perduto! il mio tesssoro!». Aridaje, pensò Hunky, anche a questo gli è partito il cervello. «Ehi, Dilbert? che fine hanno fatto tutti?». Dilbert ricambiò lo sguardo, senza dire nulla e riprese a vaneggiare. Hunky stava per perdere la pazienza. Un Forum vuoto, occupato da abusivi e da un agente delle tasse che aveva perso il senno. Come avrebbe fatto a rimediare a tutto quel casino? dove avrebbe dovuto cominciare a cercare Spookina? ignorava dove la ragazza abitasse e, ora come ora, Dilbert non era in grado di dargli l'informazione che cercava. Si decise e avanzò verso l'omino, con un'idea ben precisa in testa: frugargli tra i vestiti e cercare qualcosa, qualsiasi cosa, potesse essergli utile. Dilbert si lasciò perquisire e intanto continuava a reclamare il suo "tesssoro!". Dalle tasche emerse di tutto: pupazzi a forma di Topolino, caramelle, una banconota emessa dalla banca di Paperopoli (solo 5 centesimi: tirchio!), le chiavi di un armadietto e...una foto di Spookina. Dietro c'era scritto un indirizzo e un codice numerico. Impegnato com'era a guardare la foto, Hunky Jones non fece caso alla persona che torreggiava sopra di lui. Si rese conto che qualcosa non andava quando avvertì un rumore sordo e un dolore lancinante alla testa. Mentre si voltava, fu colpito di nuovo alla testa. Si sentì chiamare in modo strano. «Cicciolino Hunky! a cuccia!». La vista gli si era annebbiata, tutto prese a ondeggiare. Poi il buio lo avvolse. [continua]
EPISODE XI
Il Sottolivello 261 era una grandiosa trappola. Il labirinto che si apriva davanti a Spookina era un gigantesco groviglio di scale che si incastravano l'una con l'altra, andando a infilarsi in torri di pietra e si estendeva per circa una cinquantina di metri. Alla ragazza sembrò di vivere all'interno delle pagine del romanzo "Il nome della rosa" che si era letta alle elementari. In prossimità di ogni torre baluginava una fiammella, così per lo meno Spookina non fu costretta a muoversi nell'oscurità. Si volse indietro e tornò alla porta che si era lasciata pesantemente alle spalle e l'aprì. Galeazzi il ciccione era sparito,il corridoio libero. Non se la sentì di tornare indietro. L'unica uscita, riflettè angosciata, doveva trovarsi in quel labirinto. Col cuore in gola, dimenticò la luce del corridoio e si mescolò alla semioscurità del labirinto. Come aveva imparato dal libro, cercò di lasciare alcuni segni del suo passaggio in modo da non perdersi e non rifare la stessa strada. Si bagnò un dito e lo espose sopra la sua testa per scoprire se c'era qualche corrente d'aria e in quale direzione spirasse. Non era un modo per scoprire l'uscita, ma era pur sempre qualcosa. Spookina non era il tipo che si gettava allo sbaraglio: come quell'idiota playboy di Hunky Jones. Ricordò all'improvviso che proprio il giovane le aveva parlato del famigerato Sottolivello 261. Hunky favoleggiava di persone segregate, di prigioni destinate a ogni componente del forum. Ma lì, mentre iniziò a scendere una rampa di scale, non vide altro che incroci di legno e pietra che galleggiavano nel buio. Per un attimo vacillò nel panico e nell'indecisione. Infine si decise, avrebbe svoltato a destra e perlustrato la prima torre.
Immerso nell'oscurità, un uomo stava seguendo ogni movimento di Spookina. Si trovava in una torre poco distante da quella che la ragazza aveva deciso di esplorare. Da quella visuale, l'uomo riusciva a percepire l'incertezza della ragazza, la sottile paura che le si leggeva sul volto. Per un attimo pensò di correrle incontro e di aiutarla. Ma si costrinse quasi subito a cambiare idea. Per adesso doveva solo seguirla da lontano, senza intervenire. Il labirinto, lo sapeva molto bene, nascondeva parecchie insidie. Quando Spookina avesse raggiunto la torre centrale, solo allora, si disse, si sarebbe presentato a lei. Da lì in poi Spookina non ce l'avrebbe mai fatta da sola. Guardò l'ora sull'orologio: tra poco più di mezz'ora sarebbe sorta l'alba. E con essa l'Oscuro Signore che governava quel luogo e il destino del Forum. Si domandò se ce l'avrebbe fatta da solo. La risposta non arrivò: Spookina era entrata nella prima torre. [continua]
EPISODE XII
Prima o poi tutti arrivavano alla torre centrale. Il labirinto del Sottolivello 261 era fatto apposta, sorrise l'Oscuro Signore. I più arditi, i più intelligenti riuscivano a entrarci e a uscire. Tutti gli altri, sfortunati loro, invece finivano prigionieri. L'Oscuro Signore il cui nome nessuno osava pronunciare (nemmeno i suoi accoliti), riusciva a vedere nel labirinto e sapeva in ogni momento cosa vi stesse accadendo. O, come in questo caso, chi vi fosse entrato. Spookina era la chiave del suo progetto, l'aveva fatta rapire proprio per questo. I suoi due stupidi guardiani se l'erano lasciata sfuggire: ma solo per poco. In realtà Spookina non era mai andata via dalla sua prigione. E poi c'era l'altro uomo che spiava ogni mossa della ragazza. Di lui s'era accorto tardi, era stato quasi una sorpresa vederselo apparire lì nel grande labirinto. Per un attimo l'incauto visitatore era sul punto di scoprire il passaggio che conduceva dritto dritto al suo cospetto (gli sarebbe piaciuto tanto giocarci...si annoiava in attesa della sua resurrezione) e inoltre aveva appreso più segreti sul Sottolivello di quanti in realtà avrebbe dovuto sapere. Poco male, si disse, anche quel curiosone presto o tardi sarebbe andato a fare compagnia al Forum. In tutta la sua vita, l'Oscuro Signore non si era tanto divertito come questa volta. Era riuscito a catturare l'unica persona capace di ostacolare la sua rinascita. Era stato in grado di cancellare l'intero Forum e di trasferire nelle prigioni del labirinto tutta la plebaglia che lo frequentava. Ora all'appello mancava Hunky Jones: il ragazzo del tutto casualmente era entrato in possesso di una cosa che a lui serviva. Il codice di Spookina era vitale per la missione. Si era spesso domandato se la ragazza ne fosse a conoscenza. Ma in fondo anche questo aveva poca importanza, ormai mancava davvero poco per compiere la sua impresa. Dopo di che nessuno l'avrebbe più ostacolato: altri Forum sarebbero stati assorbiti dalla sua energia e li avrebbe cancellati per sempre. Lui, e solo lui, si sarebbe infiltrato ovunque governando questo mondo, e l'altro. C'era ancora una circostanza che lo inquietava: non era abbastanza forte da dominare le sue visioni al di fuori del suo covo. Gli umani erano così imprevedibili! Si guardò la mano artigliata. La pelle squamosa si ricomponeva lentamente. Si guardò allo specchio e vide il suo meraviglioso volto come era stato in passato. «Resisti! Non bruciare d'impazienza!», disse frenando un sorriso. Alle sue spalle qualcuno si avvicinava. Senza neppure voltarsi lo invitò ad entrare: «Accomodati!». Con il volto grondante sudore, Galeazzi strisciò al cospetto del suo padrone. Non aveva più saliva in bocca. Gli capitava sempre quando doveva andare lì, ma in qualche modo riuscì a parlare: «E ora che 'famo?». L'Oscuro Signore gli sorrise:« Ora aspettiamo». [continua]
- La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti. -

Albert Einstein

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