L'ipocrisia dei 'buoni' in una società consumistica

Non sapete dove postare? fatelo qui!

Moderatore: Coordinatori

Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Shito »

Willow ha scritto:
Visto che ne abbiamo parlato in termini storici ed etologici, aggiungiamo i termini antropologici: l'uomo si differenzia dagli animali perchè non è fatto di sola natura ma anche di cultura.
Al di là delle varie diatribe ideologiche dei vari autori, mi sembra logico pensare che sia la cultura ad avere una certa predominanza, ad oggi è per lo più la cultura a guidare i comportamenti ed è questa, per restare in tema, a renderci più letali di qualsiasi altra specie.
Il sistema politico ha come arma la cultura da far valere sulla natura di chi nella popolazione è la parte più debole. E spesso infatti i movimenti violenti fanno leva sul disagio delle persone che si trovano a vivere nei maggiori disagi ed agli strati più bassi della popolazione.

La religione è l'oppio dei popoli.
Dai al popolo una certa religione (intesa ora come cultura - valori - cose in cui credere ed a cui aspirare) e il popolo la seguirà.

Certo valori come la pace sono meno redditizi e prima che la religione, ad esempio, in occidente, non sia più quella che ha come totem il consumo, passeranno anni.
Ma insomma... quando noi probabilmente neanche ci saremo più, un qualche cambiamento in senso positivo, a mio avviso, potrebbe esserci.

Oppure sono solo vani vagheggiamenti di una vagheggiatrice, che spera la storia non la smentisca :)

Mmmh, non ho ben chiaro cosa tu intenda per 'cultura'.

Sicuramente cogliendo la mela l'uomo ha sviluppato ciò che si chiama 'autocoscienza' o 'conoscienza', da cui la sua dannazione: sa di essere mortale.

Tutto questo è chiaramente un bug, almeno per come la vedo io. Un essere mortale, ovvero vivo, e nel contempo autocosciente non dovrebbe esistere (e no, 'dio' se esiste non è vivo, dato che essendo eterno non muore, indi la sua esistenza non va considerata come 'vita').

Credo che in ragione della propria autocoscienza, gli esseri umano abbiano sviluppato un bug dopo d'altro, tra cui la capacità di desiderare al di là dei propri bisogni.
O di ignorare, e andare contro, hai propri bisogni.

Indi si comprano 10 case quando se ne può abitare solo una.
Oppure si diventa vegetariani 'per scelta'.
Cose matte.

La cultura? Dovrebbe essere la conoscenza sedimentata dal passato.
L'intelletto non si eredita. Il pensato sì, se qualcuno l'ha anche scritto/memorizzatosusupportoriproducibile.
Ancora nessuna Blue Water, sorry. Ci stanno lavorando dai tempi di Trismagistos, ma ancora nulla. :(

Per il resto, è solo la fiera degli autoinganni.
Almeno ai miei occhi.

Troppo nichilista, dite?
E' un inganno anche quello. Serve per farvi vivere più tranquilli. :)
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Avatar utente
Willow
Kodama
Kodama
Messaggi: 1355
Iscritto il: dom ott 26, 2003 6:26 pm
Località: Foresta di Fangorn (RM)

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Willow »

Shito partiamo da due presupposti diversi:
Tu parli di filosofia io di antropologia...
Tu parli del singolo io della società...
L'uomo ama omologarsi alla massa... e non penso per la maggior parte dei casi umani si possa parlare di coscienza :)

« La cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società. »

Così definisce per la prima volta Tylor il termine Cultura nel 1800 e a tutt'oggi la definizione continua ad essere accolta dagli studiosi.
Nessun essere umano nell'ambito di una società nasce già inculturato, la cultura in tutti i suoi elementi è qualcosa che viene acquisito dagli individui in quanto membri di quella determinata società (con i suoi vari gruppi presenti al suo interno nel caso di società complesse, non tribali per intenderci).
E le società sono ovviamente soggette a mutamento.

E così vedi che oggi i ragazzini devono omologarsi assolutamente all'interno di un gruppo pena l'essere esclusi, dunque devono vestirsi con le griffe o giocare con gli stessi giocattoli alla moda, e si sentono forti se sottomettono un ragazzo down e ne pubblicano il video su youtube, mentre 50 anni fa era diverso.
E così il valore riconosciuto all'interno della nostra società è quello del successo, dei soldi, dell'avere 10 case senza poterne utilizzare 9, mentre in altre culture (presso altri popoli) vengono avallati dei valori diversi.

La Cultura, e dunque i valori riconosciuti in un dato momento vengono trasmessi in buona parte dal sistema politico a seconda che essi diano o meno un valido controllo sociale. E laddove il sistema politico non funziona, si insediano nuovi movimenti, con altrettante "religioni", che possano recepire le istanze della parte del popolo insoddisfatta.
Questo avviene ora, come avvenne duemila anni fa quando nacquero le religioni monoteiste, o come è successo nel 1900 con la nascita dei totalitasmi.
Per questo dico che trasmettendo valori nuovi e diversi, politici, economici, sociali, la storia futura potrebbe cambiare sensibilmente.

C'è bisogno dell'impegno concreto da parte degli stati più ricchi... ora troppo frenati da meccanismi insiti che "semplicemente non funzionano"...
E passate le prossime... Due? Tre? Dittature... secondo me potrebbe giungere un cambiamento di rotta in questo senso :) Sviluppo ulteriore dell'intelletto, anche per una raggiunta insostenibilità da parte dell'essere umano e della terra.

Il mio non penso sia un autoinganno, so di quanto potrebbe essere effimero quello di cui parlo, penso la guerra sia uno dei più grandi autoinganni :)
Spesso viene fatta sentire come necessaria alla popolazione (qualunque essa sia, il potere politico può far sentire NECESSARIO l'insorgere in una guerra per proteggersi dal nemico del momento... o nel peggiore dei casi per cambiare l'altro)...
Viene fatta percepire come un elemento risolutivo mentre non fa altro che mantenere i popoli in una situazione di continua sofferenza (specie ai danni delle tante Sadako), precarietà economica e conflitto (io ti mordo, tu mi dai uno schiaffo, questo si che è umanamente verissimo), mentre la pace (nostra da dopo la seconda guerra) ha potuto dimostrare (crisi economiche e politiche a parte) che possa essere fonte di benessere e prosperità (quantomeno materiale).
E prima parlavo di valori non redditizi in parte perchè le economie occidentali ci marciano con la produzione ed il commercio di armamenti, mentre con tutti quei soldi spesi bene, buona parte dei paesi in via di sviluppo non vivrebbe una situazione di povertà. D'altra parte perchè avallare un valore, ad esempio, come il razzismo, che attecchisce più facilmente sulla gente, è da una parte fonte di sicuro controllo sociale dunque è più redditizio per chi detiene il potere e spesso una vera e propria "tattica" per ottenere consenso, ma non è ovviamente un comportamento etico che molti vorrebbero messo invece in pratica, da parte di un potere politico che abbia effettivamente l'onore di poter essere definito tale. La paura dell'altro e del diverso è umana, sta al sistema politico non far percepire l'altro come diverso o nemico, percezione che aumenta l'incomprensione e il conflitto, bensì semplicemente farlo percepire come quello che è, ovverosia un "non noi" da cui peraltro si avrebbe molto da imparare... :wink:
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Shito »

Willow ha scritto:Shito partiamo da due presupposti diversi:
Tu parli di filosofia io di antropologia...
Tu parli del singolo io della società...
L'uomo ama omologarsi alla massa... e non penso per la maggior parte dei casi umani si possa parlare di coscienza :)
Coscienza, o meglio 'autocoscienze', è la semplice cognizione dell'essere vivi.
« La cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società. »

Così definisce per la prima volta Tylor il termine Cultura nel 1800 e a tutt'oggi la definizione continua ad essere accolta dagli studiosi.
Nessun essere umano nell'ambito di una società nasce già inculturato, la cultura in tutti i suoi elementi è qualcosa che viene acquisito dagli individui in quanto membri di quella determinata società (con i suoi vari gruppi presenti al suo interno nel caso di società complesse, non tribali per intenderci).
E le società sono ovviamente soggette a mutamento.
E' una difinizione senz'altro valida, ma del tutto inutile.
Infatti, la moderna sociologia (ma anche quella di Protagora, tutto sommato) sa diri che esistono pressoché infiniti 'intervalli sociali incapsulati".
Tu (es, ego e superego)
La tua famiglia.
Il tuo pianerottolo.
Il tuo palazzo.
Il tuo quartiere.
La tua città.
La tua provincia.
La tua regione.
Il tuo stato.
Il tuo continente.
Il tuo pianeta.

Per elencare i più evidenti.
E ce ne sono altri, e pure trasversali.

La verità è semplicemente che la maggioranza degli esseri umani è troppo debole per autodeterminare il suo suo stesso ente, e quindi si appoggia a un gruppo per dirsene parte.
E' più semplice.
La necessità di un essere autocosciente è innanzitutto quella di percepirsi come esistente.
E poi come eleggibile all'esistenza.
(cfr: Sartre).
E così vedi che oggi i ragazzini devono omologarsi assolutamente all'interno di un gruppo pena l'essere esclusi, dunque devono vestirsi con le griffe o giocare con gli stessi giocattoli alla moda, e si sentono forti se sottomettono un ragazzo down e ne pubblicano il video su youtube, mentre 50 anni fa era diverso.
E così il valore riconosciuto all'interno della nostra società è quello del successo, dei soldi, dell'avere 10 case senza poterne utilizzare 9, mentre in altre culture (presso altri popoli) vengono avallati dei valori diversi.
Sono solo modi di autoaffermazione esistenzialistica.
E' normale che ne servano, specie quando gli affetti speciali si indeboliscono, in un periodo decadente coe il nostro.
La Cultura, e dunque i valori riconosciuti in un dato momento vengono trasmessi in buona parte dal sistema politico a seconda che essi diano o meno un valido controllo sociale. E laddove il sistema politico non funziona, si insediano nuovi movimenti, con altrettante "religioni", che possano recepire le istanze della parte del popolo insoddisfatta.
Questo avviene ora, come avvenne duemila anni fa quando nacquero le religioni monoteiste, o come è successo nel 1900 con la nascita dei totalitasmi.
Per questo dico che trasmettendo valori nuovi e diversi, politici, economici, sociali, la storia futura potrebbe cambiare sensibilmente.
In questa parte ho letto diverse cose che trovo buffe.

Si direbbe che alla fine del 1799 i mencevichi francesi rovesciarono un totalitarismo, per poi scroprire che 'non funzionava' (terrore), e rificcarci dentro sotto altra forma (napoleonica).
Prima ancora, il popolo insorse contro i signori feudali, fecero i comuni, non funzionavano, evolsero in signorie.

Essenzialmente quando la gente è arrabbiata/affamata o -attenzione- SAZIA abbastanza, allora si illude che si possa fare qualcosa con molti cervelli.
Non fuziona, si fa danno, e allora si torna a piangere e a invocare un padrone.
Anche a Roma fu così.
Se studi la storia di tutto il misero mondo, vedrai un'alternanza tra pseudodemocrazie e pseudomonarchie, sempre così.
Anche gli ultimi due governi d'Italia, alla fine, rispondono a questo disegno.
E' una cosa semplice e buffa.

C'è di base un fatto: a ogni essere umano è data una sola vita.
Egli penserà al sé e al proprio. Se così non fosse, ci saremmo estinti da tempo.
E' solo quando si è davvero molto viziati che si può pensare che non sia o debba essere così.

Il volersi sentire 'buoni' è l'estremo lusso.
Vedo solo ipocriti che avendo la pancia piena, come padroni, vogliono sentirsi santi e buoni come schiavi.
(Finché c'è richezza a sufficienza per foraggiare un simile inganno collettivo).
Carnefici che si dissimulano nell'etica della vittima.
Che pena.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Avatar utente
Willow
Kodama
Kodama
Messaggi: 1355
Iscritto il: dom ott 26, 2003 6:26 pm
Località: Foresta di Fangorn (RM)

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Willow »

Tu (es, ego e superego)
La tua famiglia.
etc...
Sicuramente.
Infatti bisognerebbe agire dall'alto per far sì che determinati punti di vista attecchiscano sempre di più ad un livello più basso, in me, dunque nella mia famiglia, magari sul pianerottolo, etc...
Esistenti come esseri umani, a mio avviso, è una posizione assumibile, auspicabile e valida.
Ripeto che personalmente credo ci siano possibilità e margini per trovare nuovi equilibri, a tutti i livelli.

Quanto al fattore "ipocriti pancia piena", ritengo possa riferirsi all'atteggiamento delle aste/raccolte di beneficienza e nelle campagne di sensibilizzazione parallele al commercio di armi.
Su questo credo non ci prenderemo mai, ovviamente c'è chi non riesce ad arrivare a fine mese e chi ha comunque la sua vita da vivere e non può impegnarsi attivamente nel FARE COSE ENOOORMI, ma io ritengo non si debbano assolutamente fare cose mostruose per migliorare il mondo, chiamalo buonismo pride se vuoi :)

Per il resto penso abbiamo detto più o meno le stesse cose... non per nulla ho parlato delle prossime due, tre dittature...
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Shito »

Willow ha scritto:
Tu (es, ego e superego)
Quanto al fattore "ipocriti pancia piena", ritengo possa riferirsi all'atteggiamento delle aste/raccolte di beneficienza e nelle campagne di sensibilizzazione parallele al commercio di armi.
Su questo credo non ci prenderemo mai, ovviamente c'è chi non riesce ad arrivare a fine mese e chi ha comunque la sua vita da vivere e non può impegnarsi attivamente nel FARE COSE ENOOORMI, ma io ritengo non si debbano assolutamente fare cose mostruose per migliorare il mondo, chiamalo buonismo pride se vuoi :)
Potrà sembrare forse un discorso marxista, o leninista, o quelchesivuolista, ma è un fatto che il 99% degli abitanti italiani muoiono oggi avendo consumato più di quanto hanno prodotto.

Voglio dire, senza considerare i servizi: tutti mangiano cibo, abitano case fatte di mattoni, CONSUMANO ENERGIA in moltissimi modi (di primo, secondo e terzo grado).
Tutte queste cose l'Italia non le produce.

Postiamo su un forum inet e l'Italia non fa computer, né i suoi componenti.
Usiamo energia elettrica importata per la maggior parte.
Petrolio e gas importati per la maggior parte.
Medicinali importati per la maggior parte.
Auto importate per la maggior parte.

E sapete che potrei andare avanti.

Ok, quindi posto che noi consumiamo più di quello che produciamo, CHI PRODUCE quello che noi consumiamo?

Evidentemente, qualcuno che morendo avrà prodotto più di quanto avrà consumato in vita.

Ovvero gli schiavi 'pseudo-occulti' della nostra bella società industrializzata conto terzi.

Nell'ancien regime, pochi nobili consumavano molto e molti poveri popolani morivano di fame. Era un equilibrio.
Ora, se MOLTI consumano MOLTO, allora ANCORA PIU' PERSONE muoiono di fame per questo.

Ovvero, non è che avere i supermarket sia una cosa diversa dalla fame nel (resto del) mondo.
Non è che avere H&M sia una cosa diversa dai bambini sfruttati in India/Cina/Vietnam/Indonesia/etc.

Sono l'una cosa FUNZIONE dell'altra.

Quidi no, essendo nati qui NON CI SI PUO' sentire buoni, e direi che non ci si dovrebbe neppure VOLER SENTIRE 'buoni'.
Fa ridere. E' ipocrita.
La realtà non cambia così.
E, sopresona, non cambierà.

La verità è che nessun essere umano saprebbe rinunciare a un'unghia di benessere ACQUISITO per sentirsi 'eticamente migliore'.
Se vi fate un esame di coscienza, ma sincero davvero, scoprirete che è così.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Avatar utente
Willow
Kodama
Kodama
Messaggi: 1355
Iscritto il: dom ott 26, 2003 6:26 pm
Località: Foresta di Fangorn (RM)

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Willow »

So purtroppo anche queste ultime cose di cui parli...
A questo punto vi farei vedere un video sul consumismo e sulle persone che non hanno altra scelta...

Storia delle cose 1
Storia delle cose 2
Storia delle cose 3

Poi se si vuol continuare ad andare per la stessa via, solamente autoflaggellandosi o chiudendo gli occhi, si può...
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^
Avatar utente
Shito
Ohmu
Messaggi: 5412
Iscritto il: lun mag 31, 2004 12:36 pm
Località: Iblard

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da Shito »

Willow ha scritto:So purtroppo anche queste ultime cose di cui parli...
A questo punto vi farei vedere un video sul consumismo e sulle persone che non hanno altra scelta...

Storia delle cose 1
Storia delle cose 2
Storia delle cose 3

Poi se si vuol continuare ad andare per la stessa via, solamente autoflaggellandosi o chiudendo gli occhi, si può...
Davvero, ti prego.
Il giorno in cui avrò bisogno di uno stupido video americano per farmi spiegare l'OVVIO che è DAVANTI AI NOSTRI OCCHI mi sarò già suicidato.


Che buffo che ridicolo che ipocrita questo "buonismo del siamo diversi", e intanto hai fatto un video e l'hai messo si YouTube.
Peggio di Chuck Palaniuk (again: sp?), peggio di Beppe Genovese Grillo, peggio di tutti gli ipocriti che pensano di poter 'OMFG cambiare il sistema dall'interno!!11!!1!!'.

Dai, è ridicolo.
Cuò che abbiamo di fronte agli occhi, tutta la storia del mondo inclusa, è il semplice frutto della naturalità delle cose: UMANITA' inclusa.
Per umanità intendo 'la natura umana'. Che include l'illogicità e la stupidità della maggioranza degli esemplari.
Baaaaaaaasta con la storia dei buoni e cattivi: serve solo a far sentire gli ipocriti 'migliori di qualcuno'. E' insopportabile.
Semplicemente bisognerebbe accettare che ognuno nasce in un luogo e in un tempo che non ha scelto.
Nessuno sceglie neppure di nascere, in effetti.

L'unica cosa sensata che si può fare è vivere dignitosamente la vita che ci è stata 'data'.
Ovvero, senza ipocrisia. Tale è l'onestà.
Nella prossima vita sarò forse una bambina birmana profuga in Thailandia, e mi suiciderò piuttosto che venire prostituita.
Oggi sono qui in Italia nell'anno 2009, e ho cercato di fare bene le edizioni dei film Ghibli.
Non vedo reale differenza etica.

Oppure voi pensate che gli OMG POETICI FILM DELL'OMG POETA ANTIMILITARISTA MIYAZAKI siano qualcosa di diverso da un lusso di uno schiavista che può pensare AI CARTONI ANIMATI e pure CHIAMARLI ARTE invece che produrre ciò che gli abbisogna per la sopravvivenza?

Dai, un minimo di onestà.

Oppure diremo che la Nestlé è cattiva, Miyazaki buono, poi voteremo sinistra, rideremo con Luttazzi o altre persone pagate da chi insultano, e CI SENTIREMO TUTTI MIGLIORI.

Pancino pieno e anima santificata, cosa desiderare di più?

Patetico.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Avatar utente
Heimdall
Tanuki
Messaggi: 3450
Iscritto il: sab apr 26, 2003 12:39 pm
Località: Rescaldina (Mi)

Re: L'ipocrisia dei 'buoni' in una società consumistica

Messaggio da Heimdall »

Edit by Heimdall: come proposto da Shito, taglio e incollo in questo nuovo topic i post OT dal thread su Hiroshima e Nagasaki. La discussione che si era sviluppata può continuare - civilmente, mi raccomando! ;) - da questa parte. :)
Immagine
Avatar utente
Willow
Kodama
Kodama
Messaggi: 1355
Iscritto il: dom ott 26, 2003 6:26 pm
Località: Foresta di Fangorn (RM)

Re: L'ipocrisia dei 'buoni' in una società consumistica

Messaggio da Willow »

Shito, hai tirato fuori tu nomi quali Grillo-Luttazzi e la distinzione buoni-cattivi, io non ne ho parlato e riferisco questi due termini ad altro (es: L'unica cosa sensata che si può fare è vivere dignitosamente la vita che ci è stata 'data'.)...
Non giudico chi non condivide quel che credo, non ho fatto tutti questi discorsi per giudicare, per sentirmi migliore (sono anche io una sporca borghese capitalista, lo so e mi sembrava si evincesse dalle mie parole) o per far sentire in colpa qualcuno.
Il video l'ho postato in modo che altri lo potessero vedere, e visto che è corto corto e ci sono i disegnini è pure più semplice da capire... tu dici che è tutto OVVVVIO, invece tanti ignorano.

Una delle risposte che mi ha fatta vacillare è stata quella di un amico che mi ha detto che non tutti gli esseri umani sono sensibili, se non lo si è non lo si sarà.
E i miei post erano infarciti comunque di disillusione.
Non avevo comunque altro da aggiungere, quando sarò una grande qualsiasicosa (ovvero mai) vi potrei dare delle risposte consapevoli dei fatti che ora non sono in grado di dare. Son contenta sia stata spostata la discussione in un topic apposito cosicché quanto detto non vada perduto. :)
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^
Avatar utente
dolcemind
Susuwatari
Susuwatari
Messaggi: 1041
Iscritto il: gio ago 10, 2006 12:53 pm
Località: Roma, nei pressi.

Re: L'ipocrisia dei 'buoni' in una società consumistica

Messaggio da dolcemind »

In proposito la mia idea è:
l'uomo fa tutto quello che può.
Per il resto c'è Dio.

Indipendentemente da dove si nasce, si pensa a mettere al sicuro se stessi ed i propri cari.
Poi coloro cui si è legati da affetti di minor grado. Raggiunto anche questo,
a pancia piena,si pensa ad aiutare estranei anche senza avere lo stesso slancio.
Non tutti lo fanno come anche c'è chi fa molto di più.

E' ipocrita questo?
Lo sarebbe se si potesse scegliere dove nascere.
E' ipocrita sentirsi buoni per questo.
Certo si potrebbe vivere per rimediare alla situazione e c'è chi lo fa
ma bisogna essere incoscienti per farlo.
Ritengo però maggiormente ipocrita e colpevole essere a conoscenza
della situazione e non fare nulla.

Si cerca di aiutare gli altri non per senso di colpa ma per
compassione. Non è buonismo è essere umani.
Almeno è quello che penso.
atchoo
Sposino
Messaggi: 3967
Iscritto il: dom apr 13, 2003 1:22 pm

Re: ricordando Hiroshima e Nagasaki

Messaggio da atchoo »

Shito ha scritto:Cuò che abbiamo di fronte agli occhi, tutta la storia del mondo inclusa, è il semplice frutto della naturalità delle cose: UMANITA' inclusa.
Per umanità intendo 'la natura umana'. Che include l'illogicità e la stupidità della maggioranza degli esemplari.
Baaaaaaaasta con la storia dei buoni e cattivi: serve solo a far sentire gli ipocriti 'migliori di qualcuno'. E' insopportabile.
Semplicemente bisognerebbe accettare che ognuno nasce in un luogo e in un tempo che non ha scelto.
Nessuno sceglie neppure di nascere, in effetti.
L'ipocrisia non è forse nella 'natura umana'?

Comunque con me sfondi una porta aperta. Io, forse, ho solo avuto un approccio diverso: mi sento immensamente fortunato a poter vivere la vita che sto vivendo.
Che gli altri siano ipocriti o onesti non mi interessa più di tanto, sinceramente.

Willow, se tu sei disillusa io cosa sono, disillusissimerrimo? :loool:
Avatar utente
Willow
Kodama
Kodama
Messaggi: 1355
Iscritto il: dom ott 26, 2003 6:26 pm
Località: Foresta di Fangorn (RM)

Re: L'ipocrisia dei 'buoni' in una società consumistica

Messaggio da Willow »

Eheheh... :D esattamente... dai, parlare delle dittature non è qualcosa che fa trasparire ottimismo, e mi è anche dispiaciuto poichè vorrei determinate cose potessero realizzarsi il prima possibile però mi rendo conto di come sia difficile.
Ritengo di essere nel giusto mezzo... e non mi voglio annichilire :)
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^